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venerdì 14 febbraio 2014

Astrologia Evolutiva o Karmica: il Sole nei Quadranti

Prospetto con il significato dei Quadranti
nell'astrologia evolutiva o Karmica.
Con l'Astrologia Evolutiva si va a riconoscere la fase evolutiva della persona nel suo percorso, attraverso le varie incarnazioni.
L'assunto di base è la convinzione che l'esistenza della nostra scintilla vitale sia eterna e si incarni in vari periodi di tempo e contesti per accrescere la propria coscienza ed assumere consapevolezza.
In base all'ora di nascita, se da mezzanotte all'alba, dall'alba a mezzogiorno, da mezzogiorno al tramonto o dal tramonto a mezzanotte, il Sole si troverà in uno dei 4 Quadranti: il I Quadrante va dall'Imocielo all'Ascendente, il II dall'Ascendente al Mediocielo, il III dal Mediocielo al Discendente e il IV dal Discendente all'Imocielo. Questi quattro punti cardinali, che chiameremo gli Angoli, indicano la domanda prevalente nel proprio inconscio, mentre il Quadrante percorso dal Sole durante la nascita indica la via spirituale che questa vita propone.
Per "Astrologia Evolutiva o Karmica: il significato degli Angoli" clicca QUI

Prospetto dei significati di Quadranti e Angoli
nell'astrologia evolutiva o karmica.

Nell'oroscopo ci sono quattro Quadranti e il Sole li attraversa uno ad uno via via che il giorno procede. Il quadrante occupato dal Sole alla nascita determina per l'anima del nato un percorso evolutivo naturale. Ci sono certe qualità e processi che si sviluppano naturalmente ed esaltano il cammino di quell'anima a seconda del Quadrante del Sole natale.

Nell'Astrologia Evolutiva, come nell'uso tradizionale dell'astrologia, il Quadrante uno è la sezione dell'oroscopo in cui sono situate le case 3, 2 e 1. All'interno del giorno solare, è il tempo fra la mezzanotte e il sorgere del Sole (tempo medio locale). Il Sole è sotto l'Orizzonte (yin) e ad Est del Meridiano (yang). Governa quindi il mondo interiore e la realtà in cui l'individuo può "far accadere le cose". Durante questo periodo del giorno l'oscurità decresce. Nell'Estremo Oriente il termine "guru" significa "colui che dissipa l'oscurità". Mentre la Terra passa dall'oscurità alla luce, il regno degli organismi viventi esce (per lo più) dal suo stato di riposo. Durante le fasi finali del riposo si prepara alle attività che presto inizieranno nel mondo esteriore. Nel capitolo che precede ci siamo riferiti a questa sezione del ciclo vitale come alla fase di "gestazione", e gestazione è un altro termine per preparazione. Col diminuire dell'oscurità, aumenta la consapevolezza. Seguendo il ritmo naturale del giorno, uno prende coscienza della forma che si estende davanti ai suoi occhi; diventa consapevole della parte e del ruolo che giocherà, dell'interazione dinamica con gli altri che presto avrà inizio. È lo stadio della preparazione. È come il tempo che l'attore si prende prima che s'alzi il sipario, o di cui dispone l'atleta prima che inizi la gara. In questo stato si ha bisogno di una certa tranquillità e di un certo silenzio per raccogliere tutte le proprie energie e concentrarsi. E perciò il quadrante della meditazione, della concentrazione, della preparazione e della presa di coscienza. E lo spazio in cui uno raduna le forze, incamera il potere e l'energia che verranno liberati dopo la nascita (o l'inizio dell'attività). Quanto più tempo e attenzione il nato che ha il Sole in tale quadrante destinerà a questo processo di preparazione, tanto più forte e fiducioso diventerà.
Dal momento che questo Quadrante simboleggia la fase dell'"oscurità decrescente", esso è anche la zona dell'intuizione. Via via che si diventa più coscienti, si iniziano a percepire le cose prima ancora che esse prendano forma. Ancora, il quadrante in questione rappresenta la via della padronanza di sé. Trattandosi della zona inferiore della mappa natale (quella dell'oscurità), l'anima è in una relazione evolutiva se-Se. Essendo il Sole nella zona orientale del ciclo (crescente), l'espressione naturale dell'anima è nel "creare", nel "far accadere le cose". La via evolutiva più consona a quest'anima nella vita è quindi quella dell'esperienza di prima mano. Il nato deve fare personalmente le sue esperienze, deve trovare la propria strada nella vita. In definitiva egli è il suo miglior maestro. È probabile che gli sforzi per trovare un insegnante, un "guru" gli si rivelino deludenti e la comprensione profonda di sé gli venga piuttosto dall'intraprendere creativamente un'attività. Tuttavia, questa comprensione di sé è esaltata da un'efficace preparazione, come la meditazione e la contemplazione, prima che l'azione venga intrapresa. In questa maniera si sviluppa per l'anima un cammino evolutivo naturale, e nel momento in cui l'individuo lo segue diventa un esempio per gli altri. Sebbene questo spirito come leader possa essere impacciato e sentirsi a disagio, può non di meno avere capacità di guida, più forse, attraverso l'esempio che intenzionalmente. In realtà, quest'anima può non avere affatto bisogno di essere un leader manifesto, poiché avere dei seguaci potrebbe esserle di ostacolo nelle sue azioni. La responsabilità degli altri che si richiede ai capi potrebbe col tempo distrarla dal suo obiettivo primario. Di certo, questo spirito non è per sua natura un seguace, e se si trovasse a esserlo si dovrebbe pensare a un blocco psichico e/o spirituale in cui la personalità ha sviluppato caratteri secondari di tipo reattivo che ne hanno indebolito la volontà.

Il secondo Quadrante dell'Astrologia Evolutiva copre le case 12, 11 e l0. Durante questo periodo del giorno (in cui si trova nelle case suddette), il Sole passa dal suo sorgere al mezzogiorno (tempo locale medio). Questo vuol dire che la luce cresce. Nel momento in cui il Sole è al di sopra dell'Orizzonte si ha il risveglio. A questo punto generalmente gli organismi viventi si "svegliano" e lasciano lo stato del riposo. È una fase yang. Rappresenta l'ingresso nel mondo esteriore, il sé che si rapporta al non-sé. È 'individuo all'opera nel mondo della maya, o delle apparenze, nel mondo esteriore, dualistico. Il Sole è anche a Oriente del Meridiano, ancora yang, e quindi l'anima può iniziare l'attività creativamente. Essa "fa accadere le cose".
Questo è il Quadrante della crescita del potere (yang-yang). Gli impulsi creativi sul mondo esteriore hanno come risultato la manifestazione. Manifestare un'idea significa metterla in atto; l'esprimere creativamente l'impegno in relazione a un progetto produce qualcosa che ha sostanza e forma. C'é potere, il potere di manifestare una forma e un' attività.
Questo richiede una certa dose di capacità o di talento, o almeno di conoscenza. Il secondo, quindi, è il Quadrante della capacità, dell'iniziativa e del talento, e la strada di chi ha il Sole in questo quadrante (ovvero è nato fra il sorgere del sole e il mezzogiorno locale) è quella del guerriero o del mago. Non si tratta del mago nel senso classico di chi fa fatture e lancia incantesimi, ma piuttosto nel senso di chi dà all'informe una forma, di chi ha un'idea e la manifesta nella realtà concreta.
La via più diretta per un'anima nata durante questa parte del giorno (Sole natale nelle case 12, 11 o l0) è di sviluppare ed esprimere una qualche naturale capacità creativa. A differenza dell'anima nata di notte, tuttavia, questa non opera al meglio delle sue possibilità quando è sola o in solitudine. È importante che esprima le sue idee creative nel mondo esterno, vuoi attraverso la parola, la scrittura o l'espressione artistica. La comunicazione con gli altri è qui essenziale per la comprensione di se. In molti casi quest'individuo può essere visto come un intellettuale, o quanto meno come uno molto bravo in un particolare campo di espressione. Quando l'individuo col Sole natale in questo quadrante non esprime queste qualità, ciò può indicare un qualche blocco a livello psicologico o spirituale, particolarmente se egli non è affatto dotato, o se si trova a disagio in mezzo alla gente. Quando l'espressione del Sole è bloccata, al di là di quale sia il quadrante in cui il suo Sole si trova, l'individuo apparirà generalmente sotto tono, stanco e con una scarsa vitalità. Egli non è in contatto, ne è consapevole dei bisogni della sua anima. Quando il Sole è pienamente espresso, l'individuo appare pieno di vita e fiducioso. Quest'individuo è in contatto con le richieste della sua anima. Il discorso è naturalmente più complesso, ma è sufficiente dire per ora che molte persone non seguono il loro "Sole" e, in base ai principi astrologici sopra esposti, la vita per loro è un' esperienza di reazioni emotive, di senso di separazione e solitudine. Non c' è un collegamento fra l'Io (o personalità) e l'anima. Il Sole è il datore della vita. Ogni anima tende a diventare il suo Sole. Alcuni seguono il sentiero e ne sono gratificati, altri evitano il sentiero e il risultato è uno schema esistenziale complesso e ripetitivo.
La naturale via evolutiva per il Sole natale nel secondo quadrante inizia con la conoscenza. Questa conoscenza è in un secondo momento applicata ad un’attività specifica e richiede impegno su un obiettivo. Conoscenza e impegno portano allo sviluppo di un'abilità o talento. L'individuo ha a questo punto il potenziale per concretizzare l'idea o il sogno in realtà. Il secondo è quindi il quadrante della manifestazione. L'impegno su uno scopo è simbolico del guerriero, e il talento di dare forma all'informe è simbolico del mago.

Il terzo Quadrante comprende le case 9, 8 e 7 Nella progressione del giorno solare è il tempo che va da mezzogiorno al tramonto. La luce decresce. Il Sole è ancora sopra l' orizzonte (luce e yang) per cui il quadrante si riferisce ancora all'attività nel mondo esterno (se che si rapporta al non-se). Ora tuttavia il Sole è ad Ovest del Meridiano (yin), per cui si riferisce alla realtà relativa alle conseguenze delle azioni precedenti (ricettivo). In questa sezione le cose sembrano "accadermi", al contrario di quando "le faccio accadere io". Come il quadrante uno, anche questo è in equilibrio fra i principi yin e yang (attivo-ricettivo).
Siamo nel regno dei rapporti sociali. Adesso si subiscono le conseguenze delle proprie azioni sugli altri. L'individuo diventa il ricettore di cicli messi in moto nel passato. Nella sua vita si presentano esperienze che sembrano incontrollabili. Egli non ha altra scelta che viverle. Tuttavia, ha una scelta all'interno delle esperienze stesse: può scegliere come rispondere e che cosa imparare. Queste scelte dipendono dalla consapevolezza che la persona ha della propria anima e dei suoi bisogni.
Da ogni importante esperienza della vita che appare al di fuori del proprio controllo c'è qualcosa da imparare. Innanzitutto, bisogna capire che cosa può essere cambiato e che cosa no. Quello che non può essere cambiato deve in definitiva essere accettato. Il processo che porta all'accettazione di qualche cosa implica una comprensione più profonda di se stessi, ed è qui che subentra l' apprendimento.
Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, questo quadrante non solo porta circostanze che servono al fine dell' apprendimento, ma porta anche ad incontrare sul proprio sentiero altri individui significativi che analogamente facilitano il processo dell'apprendimento e dell'accettazione. È da queste persone che uno impara. Per cui questo è il Quadrante dell'allievo, dell'apprendista, del discepolo. Non basta l'apprendere tuttavia, perché il copione sia completo. Ricordiamo che questo settore è sopra l'Orizzonte, di conseguenza l'individuo si situa "nel mondo". Una volta che l'allievo abbia imparato e il discepolo si sia impadronito della saggezza, deve diventare l'insegnante, il maestro, il mentore, perfino il guru). In questo processo, lo scambio di comprensione continua.
In mancanza di un vocabolo migliore, diremo che questo Quadrante rappresenta l'assimilazione, e la comprensione che vengono dall'esperienza. La vita può sembrare piena di crisi ma, nel momento in cui si rende conto che queste sono opportunità per l' anima di apprendere e capire la vita in modo più completo, la persona inizia ad afferrare il senso più profondo di essa. Cosi quell'anima realizzerà il compito destinatole di insegnare agli altri: poiché questo è il quadrante dell'insegnante. La persona che sviluppalo spirito dell' insegnante imparando dalle esperienze della vita esprimerà le radiose ed ottimistiche qualità del Sole. Quella che invece resiste alla conoscenza che viene da tali esperienze, si ostinerà a vedere la vita come una penosa serie di crisi insolubili e troverà difficile trasmettere comprensione agli altri (per non parlare dell'imparare dagli altri). Il suo Sole non splenderà e la sua vitalità e fiducia saranno scarse.
La strada evolutiva naturale per l'individuo con il Sole nel terzo Quadrante inizia con l' esperienza. Questa esperienza può sembrare (e probabilmente è) di crisi se messa a confronto con la vita degli altri. Pure, essa serve a uno scopo ben definito: il completamento dei cicli karmici, e la comprensione più profonda di se al fine di trascendere tali cicli. È qui essenziale che si impari da queste esperienze critiche. Questo si ottiene attraverso l'integrazione o assimilazione di queste esperienze, anziché rifiutandole. Una volta che le esperienze siano state assimilate e sia stato compreso il loro significato più profondo, avviene una trasformazione: la persona infine si accetta, o scopre come può cambiare il copione. In definitiva, questo comporta un sacrificio, la comprensione che la propria vita deve essere usata per il miglioramento degli altri. A questo punto dell' evoluzione emergerà un forte senso di responsabilità nei confronti degli altri. Se l'evoluzione è "bloccata", o l'individuo si fissa, accade che invece del senso di responsabilità nei confronti degli altri e della volontà di sacrificio, prevale la negazione della responsabilità rispetto a ciò che accade a se stessi o agli altri. In ogni caso, per quanto concerne l'individuo che si evolve seguendo direttamente la propria natura, all'apprendimento (attraverso l'esperienza) segue l'insegnamento agli altri.

Il quarto e ultimo Quadrante comprende le case 6, 5 e 4. Nel corso naturale del giorno questo tempo corrisponde al periodo fra il tramonto e la mezzanotte, tempo medio locale. Ora il Sole viaggia al di sotto dell'Orizzonte: questo è quindi il settore in cui la persona dialoga col proprio se e interpreta la sua esperienza. È il mondo interiore, il mondo dell'unità (Yin); si è quindi di nuovo nella realtà in cui "sembra che le cose ci accadano". L'individuo incontra eventi che gli sembrano privi di causa.
Siamo in un mondo molto soggettivo (Yin-yin). Gli eventi si sviluppano nella vita dell'individuo, e costui deve interpretarli e trovarvi'un significato da solo. Lo stimolo esteriore che produce un effetto interiore è alla base dell'ispirazione. Ad esempio, ci si può trovare a viaggiare in autostrada in una notte stellata ascoltando una canzone alla radio. Le parole della canzone catturano l' attenzione e fanno scattare una serie di associazioni.
Arrivato a casa, capita che quell'individuo si sieda a tavolino e scriva una canzone o una poesia. In questo caso, quella persona è stata ispirata da un evento esterno, ma lo ha interiorizzato e lo ha quindi interpretato soggettivamente in funzione della propria esperienza di vita. In questo quadrante si è molto aperti all'interiorizzazione degli eventi esteriori. È come se ci fosse un canale di energie molto sottili.
Col procedere del Sole dal mondo della luce verso l'oscurità, l'anima passa gradatamente dal mondo del noto a quello dell'ignoto. Nel mondo della luce, l'attività procedeva secondo le regole prevedibili e accettate del consenso, o la legge. Anche nel mondo delle tenebre sono in vigore delle leggi, ma queste non sono le stesse di quelle "del mondo esteriore". Fare questo salto dalla luce alle tenebre richiede un alto grado di fede, poiché è come saltare nel vuoto. La fede richiede il superamento della paura. C'è un certo rischio che si deve essere pronti ad accettare, dal momento che il risultato delle proprie azioni non è mai noto in anticipo; il risultato dei propri "salti" non può essere conosciuto fin quando non ci si sia impegnati in un'azione. Di conseguenza, quest'animasi avvicina alla vita come ad un mistero. Se il Sole è dominante ed è naturalmente seguito, questo individuo può dare l'impressione di avventurarsi in zone sconosciute, in cui risultati e conseguenze non sono prevedibili. Pure, se la sua fede è forte, c' è un senso di intima fiducia che ciascuna di queste avventure produrrà qualcosa di molto prezioso. Paura e rischio qui sono normali, ma l'individuo che si assume il rischio (e salta nel vuoto) supera la paura e stabilisce un collegamento con la sua anima. Dall' aver superato la sfida ed esserne emersi felicemente nascono una grande vitalità e fiducia. Per l'individuo che non vuole rischiare, che non ha fede in se, è molto facile che la paura permanga. La vita diventa una serie di meccanismi ripetitivi e demoralizzanti, e/o un'adesione forzata a modelli prestabiliti.
La strada naturale dell'anima nata fra il tramonto e la mezzanotte (Sole natale nelle case 6, 5 o 4) è quella del mistico. L' anima non cerca di controllare o manipolare gli eventi, ma piuttosto impara ad accettarli. C'è la fede che tutto rientri nel piano divino e che le cose non si debbano dimostrare aderenti alle norme del regno esteriore.
Da "Astrologia Evolutiva" di Raymond Merriman.


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King Crimson in concerto nel 1972







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                       "Elephant Talk" - Live 1981, QUI

"Elehant Talk" dei King Crimson, testo in Inglese:     "Discorso dell'Elefante" , traduzione in Italiano:
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it's only talk                                                                è solo parlare
Arguments                                                                 Argomenti
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Double talk                                                        Doppio parlare
double talk                                                         raddoppiare il parlare 
Talk                                                                   Parlare
talk                                                                    parlare
it's all talk                                                          son tutte chiacchere
Too much talk                                                   Troppo parlare
Small talk                                                          Chiacchiere 
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exclamations                                                     esclamazioni
enfadulations                                                     adulazioni
It's all talk                                                          E' tutto chiacchiere
Elephant talk                                                     Discorso da elefante
elephant talk                                                     discorso da elefante
elephant talk                                                     discorso da elefante 

King Crimson sono una rock band fondata a Londra nel 1969. Spesso categorizzata come una band prettamente progressive, essa ha subito le influenze di diversi generi musicali durante il corso della sua esistenza, tra i quali: jazz, folk, musica classica, musica sperimentale, rock psichedelico, hard rock, heavy metal, new wave, gamelan, musica elettronica e drum and bass. Per contro, i King Crimson hanno influenzato molti artisti contemporanei, creando una sorta di "mito cult" attorno al loro nome. Seppur nati in Inghilterra, i King Crimson hanno visto tra le loro fila membri sia inglesi che americani, almeno sin dal 1981. La line-up del gruppo (il cui punto cardine è sicuramente il chitarrista Robert Fripp) è infatti stata continuamente modificata durante gli oltre quarant'anni di attività dei King Crimson, durante i quali ha visto partecipare diciotto musicisti e due autori di testi.
Dal 1981 la band ha raggiunto una certa stabilità con l'arrivo del musicista Adrian Belew ed altri.
La formazione iniziale del gruppo è stata molto determinante nella sua storia, seppur di breve durata. Tra il 1970 e il 1971, infatti, i King Crimson furono un gruppo piuttosto instabile, la cui formazione era caratterizzata da una forte disgiunzione tra il sound studio e live, contemporaneamente ad una profonda esplorazione di nuovi generi quali il jazz, il funk e la musica da camera.
Dal 1972, a seguito di un nuovo radicale cambiamento di formazione, il gruppo divenne più stabile, e cominciò a prevalere l'aspetto dell'improvvisazione, che mescolava hard-rock, musica classica, free jazz, e jazz fusion, almeno sino al 1974, anno che segnò un lungo periodo di pausa nell'attività dei King Crimson. Nel 1981, dopo sette anni di inattività, il gruppo si riunì nuovamente, con una nuova formazione: questo periodo, che si concluse circa dieci anni dopo, fu caratterizzato da una forte influenza della nascente musica gamelan e new wave.
Prima della loro ennesima riforma i King Crimson hanno radicalmente riveduto il loro sound, ora in tutto influenzato dai generi musicali di più recente nascita, come l'industrial rock e il grunge. Questo spirito di rinnovamento musicale non si è mai spento, ed è tutt'oggi una delle caratteristiche "portanti" dei King Crimson.
Nonostante questa continua spinta verso il rinnovamento e la metamorfosi, i King Crimson sono stati segnati da frequenti periodi di stasi, provocati quasi sempre dal carattere lunatico di Robert Fripp, e tutt'ora il loro stato di attività è ambiguo. Ma, nonostante il diario on-line di Fripp suggerisca che egli sia ben poco intenzionato a lavorare nel contesto dei King Crimson, i suoi componenti continuano a lavorare nel contesto dei ProjeKCts, una successione estemporanea di spin-off cominciati nel 1997 e il cui ultimo lavoro è "Jakszyk", che ha visto collaborare Fripp con Mel Collins.

Robert Fripp nel 1974
Le origini - Nell'agosto del 1967, i fratelli Michael Giles (batterista) e Peter Giles (bassista), già membri di diverse band del Dorset sin dalla loro prima adolescenza, cominciarono a cercare un organista-vocalist per dare inizio ad un loro personale progetto musicale. Un loro giovane conterraneo, Robert Fripp, chitarrista, rispose all'annuncio, e i tre formarono così il trio "Giles, Giles and Fripp". Basato su un sorta di eccentrico pop e complessi brani strumentali, il gruppo registrò una serie di singoli di scarso successo e un album, dal titolo "The Cheerful Insanity of Giles, Giles and Fripp". Il trio cavalcò per un po' l'onda del successo, partecipando ad alcuni programmi televisivi e radiofonici, ma non raggiunse mai quella vetta che sarebbe stata decisiva per il loro successo commerciale.
Per altro, lo stesso album fu lapidariamente criticato dallo stesso batterista degli Who, Keith Moon, su di una rivista specializzata. Nel tentativo di espandere il loro range sonoro, i Giles, Giles and Fripp ingaggiarono il polistrumentista Ian McDonald il quale portò con sé anche la fidanzata e cantante Judy Dyble, ex Fairport Convention, il cui rapporto con la band fu però breve, e si concluse contemporaneamente a quello sentimentale con McDonald, e, soprattutto, l'artista Peter Sinfield, col quale avevano già scritto diverse canzoni.
Il loro rapporto nacque dalla spinta di McDonald, il quale, visto l'insuccesso della band in cui suonava, gli propose di scrivere assieme alcune canzoni, tra cui anche “The Court of the Crimson King”.
Nel frattempo, Fripp già cominciava a fare nuove esperienze: in quel periodo vide al Marquee Club il gruppo dei Clouds, che più avanti influenzeranno molto lo stile dei King Crimson, specie per alcune melodie classicheggianti e jazz. Non volendo più seguire la vena pop di Giles, Fripp fece entrare nel gruppo l'amico Greg Lake, cantante e chitarrista, col reale intento di sostituire entrambi i fratelli Giles. Più tardi Giles descriverà l'entrata nel gruppo di Lake come una "abile mossa politica" di Fripp. Già al tempo intuì che il progetto Giles, Giles and Fripp era naufragato, e che Lake ben presto lo avrebbe sostituito come bassista, cantante e frontman del gruppo. Era l'alba dei King Crimson.

King Crimson I (1968-1969) - La prima incarnazione dei King Crimson nacque a Londra, il 30 novembre del 1968, e le prime prove furono fatte il 13 gennaio dell'anno successivo. Il nome del gruppo fu coniato dal paroliere Peter Sinfield, come sinonimo di Beelzebub, principe dei demoni. Stando a quanto detto da Fripp, "Beelzebub" sarebbe la forma anglicizzata della frase araba "B'il sabab", che significa letteralmente "l'uomo che ha uno scopo" o "l'uomo che ha una causa".
Ian McDonald era il compositore della band, anche se contribuivano significativamente Lake e Fripp; Sinfield, oltre che a curare i testi, si occupava di disegnare e progettare i rivoluzionari impianti di illuminazione che caratterizzavano le performance live dei King Crimson, e fu per tanto accreditato come "ingegnere del suono e del video". McDonald suggerì che la nuova band adottasse il Mellotron, esempio di come fossero attenti alle nuove tecnologie musicali, così da creare un suono più orchestrale, ispirato a quello dei The Moody Blues.
I King Crimson debuttarono dal vivo il 9 aprile del 1969, suonando in occasione del concerto organizzato dai Rolling ad Hyde Park, Londra, al quale parteciparono 650.000 persone. L'album di debutto della band fu “In the Court of the Crimson King”, uscito nell'ottobre del 1969 per la Island Records.

King Crimson: la copertina dell'album
"In the Court of the Crimson King"
(1969)
L'album dei King Crimson "In the Court of the Crimson King".
Tracce: 
121th Century Schizoid man, clicca QUI 
2. I Talk to The Wind QUI
3. Epitaph QUI
4. Moonchild  
5. The Court of The Crimson King QUI

L'album fu un successo: il chitarrista degli Who, Pete Townshend lo definì "un inquietante capolavoro". Le sonorità di questo nuovo album (nello specifico la traccia "21st Century Schizoid Man") sono considerate come le antesignane dell'alternative rock e del grunge, mentre le tracce più soft hanno un'anima "eterea" e "sacrale".

Per il Video con i King Crimson dall'Album "In the Court of the Crimson King" in:
1. "21st Century Schizoid Man" - Live 1969, clicca QUI

Per i King Crimson dall'album: "In the Court of the Crimson King" in: 
2. "I Talk to the Wind", clicca QUI

"I Talk to the Wind" dei King Crimson, testo in Inglese:   "Parlo al Vento", traduzione in Italiano:
Said the straight man to the late man                                  Disse l’uomo onesto all’uomo in ritardo
Where have you been                                                        Dove sei stato?
I've been here and I've been there                                     Sono stato qui e sono stato lì
And I've been in between.                                                  E sono stato in mezzo.
I talk to the wind                                                                Parlo al vento
My words are all carried away                                           Le mie parole sono spazzate via
I talk to the wind                                                                Parlo al vento
The wind does not hear                                                    Il vento non sente
The wind cannot hear.                                                      Il vento non può sentire.
I'm on the outside looking inside                                       Sono fuori e guardo dentro
What do I see?                                                                 Cosa vedo?
Much confusion, disillusion                                              Tanta confusione, disillusione
All around me.                                                                 Tutta intorno a me
You don't possess me                                                      Tu non mi possiedi
Don't impress me                                                             Non mi impressioni
Just upset my mind                                                          Disturbi solo la mia mente
Can't instruct me or conduct me                                      Non puoi istruirmi o controllarmi
Just use up my time                                                         Esaurisci il mio tempo
I talk to the wind                                                              Parlo al vento
My words are all carried away                                         Le mie parole sono spazzate via
I talk to the wind                                                              Parlo al vento
The wind does not hear                                                  Il vento non sente
The wind cannot hear.                                                    Il vento non può sentire

In contrasto con le sonorità hard rock e blues della scena musicale inglese e americana di allora, i King Crimson si presentarono con un approccio molto più "continentale", che univa elementi antichi ad elementi moderni. La musica dei King Crimson era gravida di influenze provenienti dalle varie esperienze dei cinque membri, tra cui la musica classica dell'epoca romantica e modernista, il rock psichedelico di Jimi Hendrix, il folk, il jazz, i ritmi della musica militare (McDonald aveva suonato in una banda militare), la musica di epoca vittoriana, e infine il "British Pop".

Per il Video con i King Crimson dall'album: "In the Court of the Crimson King" in:
3. "Epitaph" live, clicca QUI

"Epitaph" dei King Crimson, testo in Inglese:        "Epitaffio", traduzione in Italiano
The wall on which the prophets wrote                    Il muro su cui scrivono i profeti
Is cracking at the seams.                                       Si sta rompendo nelle cuciture.
Upon the instruments of death                              Sotto gli strumenti della morte
The sunlight brightly gleams.                                La luce del sole splende raggiante.
When every man is torn apart                              Quando ogni uomo è fatto a pezzi
With nightmares and with dreams,                       Con gli incubi e con i sogni,
Will no one lay the laurel wreath                          Nessuno toglierà la corona di foglie di lauro
When silence drowns the screams?                     Mentre il silenzio sommerge le urla?
Confusion will be my epitaph.                              La confusione sarà il mio epitaffio.
As I crawl a cracked and broken path                 Mentre striscio per un sentiero crepato e sfasciato
If we make it we can all sit back and laugh,         Se ce la facciamo possiamo sederci tutti e ridere
But I fear tomorrow I'll be crying,                         Ma temo che domani piangerò,
Yes I fear tomorrow I'll be crying.                        Sì, temo che domani piangerò,
Between the iron gates of fate,                           Tra i cancelli di ferro del destino
The seeds of time were sown,                            Venivano seminati i semi del tempo
And watered by the deeds of those                    E annaffiati dalle scritture di coloro
Who know and who are known;                         Che conoscono e che sono conosciuti;
Knowledge is a deadly friend                              La conoscenza è un amico mortale
If no one sets the rules.                                      Quando nessuno imposta le regole.
The fate of all mankind I see                               Il destino di ogni tipo di uomo che vedo
Is in the hands of fools.                                       E' nelle mani dei folli.
Confusion will be my epitaph.                             La confusione sarà il mio epitaffio.
As I crawl a cracked and broken path                Mentre striscio per un sentiero crepato e sfasciato
If we make it we can all sit back and laugh.        Se ce la facciamo possiamo sederci tutti e ridere
But I fear tomorrow I'll be crying,                        Ma ho paura che domani piangerò,
Yes I fear tomorrow I'll be crying.                       Si, ho paura che domani piangerò.

Per i King Crimson dall'album: "In the Court of the Crimson King" in:
5. "In the Court of the Crimson King", clicca QUI

Curiosità: il "cattivo" del noto videogame degli anni ottanta Midnight Resistance (uscito per Commodore 64, Arcade e Sega Mega Drive) si chiamava proprio King Crimson e il suo aspetto era ispirato dalla copertina del primo album della band, per l'esattezza "In the Court of the Crimson King", e la stessa copertina è rappresentata anche in un altro videogioco: si trova appesa in una delle stanze della splendida e terribile villa dove è ambientato "Dylan Dog - Gli uccisori".
Dopo diverse esibizione in Inghilterra, la band si imbarcò per un tour negli Stati Uniti, suonando a fianco di molti altri gruppi coevi. Il loro primo show americano fu quello al Goddard College, a Plainfield, nel Vermont. Mentre le loro sonorità innovative facevano molto discutere la critica e il pubblico, emergevano delle tensioni, nell'ambito creativo, tra i membri del gruppo.
Michael Giles e Ian McDonald, ancora sbigottiti per il rapido successo dei King Crimson e frustrati per la vita "on the road" della loro esperienza americana, cominciarono a non convergere più con la strada in cui si stava infilando il gruppo. Inoltre, pian piano, Robert Fripp stava assumendo la leadership artistica del gruppo, guidando i King Crimson verso sonorità più cupe e più intense.
McDonald e Giles, così, più protesi verso la musica melodica, abbandonarono il gruppo durante la tappa californiana del tour. Nel tentativo di recuperare quelli che erano stati gli elementi fino ad allora più importanti per i King Crimson, Fripp si offrì di andarsene al posto loro, ma la scelta dei due era ormai definitiva in quanto, stando a quanto dichiararono, la band era "più di Fripp che loro", e che era più giusto fossero loro i primi ad andarsene. Legati però da obblighi contrattuali, la formazione suonò insieme fino all'ultimo show a San Francisco, al Fillmore West, il 16 dicembre 1969.
Greg Lake in concerto
nel 2005
Finito il tour, Gile e McDonald si dedicarono alla carriera da solisiti, registrando insieme soltanto un album, "MCDonald and Giles", nel 1970.
Dall'inizio del 1970 alla metà del 1971 i King Crimson alternarono una serie di inconcludenti e insoddisfacenti formazioni.
Questo periodo è stato ironicamente definito, come altri che seguiranno, un "interregno". La voce fu affidata a Lake, che accettò in cambio dell'attrezzatura dei King Crimson come pagamento: coprì tutte le tracce, eccetto "Cadence and Cascade", cantata dal vecchio amico di Fripp, Gordon Haskell. Mel Collins (ufficialmente membro dei Cirkus) contribuì con il sassofono e il flauto. Un altro importante elemento fu il tastierista Keith Tippett, che fu fondamentale anche per le successive registrazioni dei King Crimson. Nonostante Fripp gli abbia offerto di entrare a pieno titolo nel gruppo, Tippett ha sempre preferito rimanere un semplice collaboratore, suonando dal vivo soltanto una volta col gruppo.

King Crimson: la copertina dell'album
"In the Wake of Poseidon" (1970)
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Per i King Crimson nell'album: "In the Wake of Poseidon", clicca QUI
Tracce:
1. Peace - A Beginning
2. Pictures Of A City (Including 42nd At Treadmill)
3. Cadence And Cascade
4. In The Wake Of Poseidon (Including Libra's I Theme)
5. Peace - A Theme
6. Cat Food
7. The Devil's Triangle: Merday Morn/Hand of Sceiron/Garden of Worm
8. Peace - An End

L'album "In the Wake of Poseidon" del 1970 ricevette una critica buona, ma tiepida: furono molto criticate le sonorità, giudicate troppo simili come stile e contenuti all'album di debutto, tanto da sembrare di avere a che fare con una sua mera imitazione.

Per i King Crimson dall'album: "In the Wake of Poseidon" in:
 4. "In the Wake of Poseidon", clicca QUI


King Crimson: la copertina dell'album
"Lizard" (1970)
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Per l'album dei King Crimson: "Lizard", clicca QUI
Tracce:
1. Cirkus
2. Indoor Games
3. Happy Family
4. Lady of the Dancing Water
5. Lizard

"Lizard" fu il secondo album, dopo "In the Wake of Poseidon", a essere registrato da una line-up di transizione del gruppo, che non ebbe mai occasione di esibirsi dal vivo.
È anche l'unico a vedere la presenza di Gordon Haskell sia al basso che alla voce, e del batterista Andy McCulloch.
Haskell era un compagno di classe di Robert Fripp nella scuola Queen Elizabeth a Wimborne, vicino a Bournemouth. Aveva già suonato assieme a Fripp in una band locale chiamata "The League of Gentlemen" e aveva eseguito le linee vocali della canzone Cadence and Cascade nell'album "In the Wake of Poseidon". Fripp, per il nuovo album, gli chiese di diventare membro ufficiale dei King Crimson.
A un altro musicista di "In The Wake Of Poseidon", il fiatista Mel Collins, fu proposto di entrare in pianta stabile; così come al neo-assunto McCulloch. La formazione venne infine integrata da ospiti come il noto pianista jazz Keith Tippett (anche lui già apparso su "In The Wake Of Poseidon"), il cantante degli Yes, Jon Anderson e i fiatisti Robin Miller, Mark Charig e Nick Evans.
"Lizard" è forse l'album dei King Crimson più influenzato dal jazz, direzione già in parte presa nell'album precedente e qui più ampiamente sviluppata grazie al contributo strumentale di Tippett, Charig e Evans, nonché dello stesso McCulloch.
La traccia d'apertura, Cirkus, si apre con una strofa cantata da Haskell col solo accompagnamento del piano elettrico, seguita di colpo da un "tutti" più aggressivo guidato da Fripp al Mellotron. Le strofe ed il tema di Mellotron si alternano lungo tutta la canzone, la quale inoltre ospita una delle parti di chitarra acustica più virtuose mai eseguite da Fripp con i King Crimson, ed un assolo di sassofono di Mel Collins.
Il testo di Sinfield, come suggerisce il titolo, è ricco di visioni circensi. La traccia culmina in un climax volutamente cacofonico per poi interrompersi bruscamente: un espediente già usato negli album precedenti. Le due tracce successive, "Indoor Games" e "Happy Family", piuttosto simili fra loro dal punto di vista armonico, sono ricche di suoni bizzarri e di umorismo malizioso: la prima evoca nel testo varie forme di edonismo, la seconda ha un testo sullo scioglimento dei Beatles, rappresentati come 'Judas' (Paul), 'Rufus' (Ringo), 'Silas' (George) e 'Jonah' (John).
La voce di Haskell è pesantemente filtrata in entrambi i brani. Le due tracce sono separate soltanto dalle risate incontrollabili di Haskell, che prova a cantare senza successo le parole 'hey ho'.
Haskell ha affermato successivamente che rideva perché trovava effettivamente quelle parole ridicole e impossibili da cantare. "Happy Family" in particolare si fa notare per le improvvisazioni di piano elettrico, trombone e flauto che nell'inciso strumentale si succedono e a tratti si sovrappongono in una sorta di schermaglia mai obbediente al contrappunto, bensì vicina ancora una volta al jazz.
"Lady of Dancing Water", brano di chiusura del primo lato, è una ballata più tranquilla, con testi e musica d'atmosfera medievale, sulla scia di "I Talk To The Wind" da "In the Court of the Crimson King" e "Cadence and Cascade" da "In the Wake of Poseidon".
Strumento solista prevalente è qui il flauto di Mel Collins.
Il lato B dell'album è ricoperto interamente da "Lizard", il pezzo più lungo mai scritto dai King Crimson e unica vera suite della loro carriera, nell'accezione più comune al progressive rock, poiché diviso in numerose sezioni e sottosezioni (negli album precedenti, alcuni titoli ne "includevano" altri senza una netta separazione o successione numerata); il testo narra la storia allegorica del principe Rupert, figura vagamente ispirata al condottiero del '600 Rupert del Palatinato, nipote di re Giacomo I Stuart.
Sinfield colloca il personaggio in un'immaginaria "Battaglia delle lacrime di vetro", prendendo spunto stavolta dal Brewer's, dizionario inglese di favolistica e fraseologia arcaica: bolle di vetro ottenute colando vetro fuso in acqua fredda erano chiamate appunto "gocce del Principe Rupert".
Musicalmente, la suite è una sorta di compendio di stili: spazia dal jazz alla musica classica passando per momenti più vicini al sound dei King Crimson degli album precedenti.
La sezione d'apertura, Prince Rupert Awakes, è quella in cui compare la voce di Jon Anderson. Il cantato lascia poi il posto a una lunga digressione strumentale intitolata "Bolero - The Peacock's Tale" in cui, su un ritmo costante e immutato di bolero (adattato però in 4/4) si succedono, senza soluzione di continuità: un tema lirico eseguito da Robin Miller all'oboe, una variazione blues/jazz sugli accordi del tema con tromba e trombone in bella mostra, un ampliamento in forma sinfonica ed infine la ripresa del tema di oboe che apre verso un finale in crescendo. "Dawn Song" è la seconda parte cantata della suite (e ultima dell'intero disco), interpretata da Haskell nel tono sommesso che caratterizza tutti i suoi interventi sull'album; a seguire, "Last Skirmish" vede nuovamente in primo piano il tipico uso "sinfonico" del Mellotron, sia nel registro degli archi che in quello degli ottoni, condurre l'insieme verso il free-jazz.
Infine, "Prince Rupert's Lament", unico vero 'solo' di chitarra elettrica di Fripp in tutto l'album, accompagnato soltanto da basso e timpani, chiude la macro-sezione dedicata alla "Battaglia delle lacrime di vetro".
La breve coda della suite, "Big Top", è un lunatico e bizzarro frammento a tempo di valzer con ancora il Mellotron a tessere l'armonia (a tratti volutamente dissonante) e un rapido scivolare verso il caos, ottenuto grazie alla progressiva accelerazione della riproduzione del nastro che altera gradualmente la tonalità verso l'alto, mentre il volume d'insieme sfuma rapidamente.

 Per i King Crimson dall'album: "Lizard" in: "Lizard I" e "Lizard II", clicca QUI

Sotto tutti i punti di vista, Haskell e McCulloch ebbero una esperienza infelice con "Lizard": Haskell in special modo, fan devoto del soul e della Motown, faticò a entrare in sintonia con il materiale proposto. Dopo il completamento dell'album, il bassista lasciò i King Crimson durante le prove per un possibile tour e nei successivi 19 anni intentò azioni legali contro il gruppo, affermando di essere stato defraudato delle royalties a lui spettanti per l'album. Poco dopo l'abbandono di Haskell, anche McCulloch lasciò il gruppo.
In tale clima di asperità e incertezza, Sinfield, non senza ironia, scelse come comunicato stampa per promuovere il nuovo disco, l'incipit della poesia "Desiderata" di Max Ehrmann (molto popolare negli ambienti  hippy dell'epoca), in cui lo scrittore tedesco consigliava di passare tranquilli fra la confusione e apprezzare il silenzio. Mel Collins rimase nella band con Fripp per registrare l'album successivo, "Islands". Haskell venne rimpiazzato da Boz Burrell al basso e alla voce, mentre McCulloch venne sostituito da Ian Wallace.
Tale formazione eseguì dal vivo anche brani tratti da Lizard, come "Cirkus" e "Lady of the Dancing Water". Più recentemente, "Cirkus" è diventata parte del repertorio della "21st Century Schizoid Band", gruppo formato da ex-membri dei King Crimson tra cui lo stesso Mel Collins.
La copertina di Lizard, clicca sull'immagine per ingrandirla.
La copertina di "Lizard" è stata disegnata da Gini Barris, su istruzioni di Pete Sinfield. Il disegno consiste nelle undici lettere che formano il nome 'King Crimson' miniate in stile medioevale, la parola "King" sul retro, e la parola "Crimson" sul fronte. Le miniature raffigurano scene e personaggi  dei testi dell'album scritti da Sinfield. Anche i titoli dell'album sono undici (quattro canzoni più le sette sezioni della suite Lizard) e il soggetto di ciascuna miniatura corrisponde a quello di una delle canzoni/sezioni del disco: le miniature relative al brano Lizard sono in tema medioevale anche nel contenuto e mostrano il Principe Rupert alle prese con un pavone (peacock), con la Morte e con la "Battaglia delle Lacrime di Vetro"; quelle relative alle altre quattro tracce mescolano soggetti indiani, medioevali e moderni. L'immagine intorno alla lettera 'i' di 'Crimson', ispirata a Happy Family, raffigura i Beatles e Yoko Ono. La 'n' contiene persino l'Orsetto Rupert, personaggio dei fumetti per bambini, su un aeroplano giallo. La copertina interna riporta i testi su uno sfondo marmoreo, accreditato a Koraz Wallpapers. Tutti i brani sono di Robert Fripp (musica) e Peter Sinfield (testi).

King Crimson II (1971-1972) - La nuova formazione dei King Crimson, formata ora da Fripp, Sinfield e il batterista Ian Wallace (un ex compagno di gruppo di Jon Anderson), vide anche l'ingresso, dopo estenuanti audizioni, del cantante Bryan Ferry e del manager John Gaydon, subito sostituito da Raymnd "Boz" Burrell.
Fripp, inoltre, avvicinò il bassista John Wetton nel 1971, allo scopo di completare la formazione, ma quegli accettò il ruolo nei Family. Fu così che Boz, persa ogni speranza di riuscire a trovare un nuovo bassista, si trovò a dover suonare il basso. Nel 1971, i King Crimson intrapresero il loro primo tour dal 1969 con la nuova formazione; i concerti furono ben accolti dal pubblico, ma lo stile di vita spericolato di Burrell, Collins e Wallace non andava molto a genio a Fripp, che era del tutto contrario all'uso di droghe. Fripp, allora, cominciò a distanziarsi sempre più dai compagni, creando delle tensioni che non giovarono alla band che, comunque, terminò il tour senza intoppi.
Più avanti i King Crimson registrarono e pubblicarono un nuovo album, "Islands".
Le sonorità, ora molto calme e melodiche, furono notevolmente influenzate da una collaborazione con Miles Davis di Gil Evans, e dalle tematiche che si rifanno in gran parte all'Odissea di Omero. Inoltre, questo lavoro portava i segni di una chiara divergenza stilistica tra Sinfield (che preferiva un approccio più "soft" di stampo jazz-folk) e Fripp (che propendeva più per uno stile "duro", di cui un chiaro esempio è "Sailor's Tale", caratterizzata da un uso più cupo del Mellotron e della chitarra).

Per i King Crimson dall'Album "Islands" in: 
2. "Sailor's Tale", clicca QUI

King Crimson: la copertina dell'album
"Islands" (1971)
con l'immagine della nebulosa Trifida,
nella costellazione del Sagittario.
Per l'album dei King Crimson: "Islands", clicca QUI
Tracce:
1. Formentera Lady QUI
2. Sailor's Tale QUI
3. The Letters
4. Ladies of the Road
5. Prelude: Song of the Gulls QUI
6. Islands QUI

"Island"s comprende anche un piccolo esperimento - primo ed ultimo - con un ensemble di archi, presente nel pezzo "Prelude: Song of the Gulls", ed un più ritmico "Ladies of the Road", allegoria dello stile di vita del gruppo, e che probabilmente, caso raro, piacque a tutti i membri del gruppo all'unanimità.
La natura delle sei tracce di "Islands" è molto varia: si va dall'intimismo della title-track e di "Formentera Lady" all'omaggio ai Beatles della sardonica "Ladies of the Road"; "Sailor's Tale" è un ruggente brano strumentale, con chitarra e sax in primo piano, che pare già anticipare i Crimson di "Larks' Tongues in Aspic", mentre "Prelude: Song of the Gulls" è addirittura un "andante" per complesso d'archi ed oboe, dal sapore vagamente vivaldiano (rielaborazione di un movimento della Suite N°1 scritta da Fripp nel 1967 e contenuta nell'album "The Cheerful Insanity of Giles, Giles & Fripp" del 1968); "The Letters", infine, faceva già parte del repertorio concertistico dei King Crimson del 1969 (una prima versione risale all'epoca di Giles, Giles & Fripp) con il titolo "Drop In" e un testo totalmente diverso.
In coda al disco fu inserito un curioso frammento (senza titolo) tratto dalle sedute di registrazione del brano "Prelude: Song Of The Gulls": si odono gli orchestrali accordare i loro strumenti mentre Fripp dà loro istruzioni sulla struttura del pezzo per poi staccare il tempo dell'esecuzione. Sulle più recenti edizioni in CD di Islands il frammento costituisce una traccia separata, cui è stato dato il titolo Tuning Up.
La copertina di Islands è la prima nella storia dei King Crimson a riportare (nella sola busta interna) le foto del gruppo; fino al 2000, l'unica altra copertina dei King Crimson raffigurante i musicisti sarà Red (1974).

Per i King Crimson dall'Album "Islands" in:
6. "Islands", clicca QUI

"Islands" dei King Crimson, testo in Inglese:           "Isole" dei King Crimson, traduzione in Italiano:
Earth, stream and tree encircled by sea                    Terra, ruscelli e alberi circondati dal mare
Waves sweep the sand from my island.                     Le onde spazzano la sabbia dalla mia isola.
My sunsets fade.                                                       Svaniscono i miei tramonti.
Field and glade wait only for rain                              Campi e radure aspettano solo la pioggia
Grain after grain love erodes my                              Granello dopo granello, l'amore mi erode
High weathered walls which fend off the tide            Alta ed esposta muraglia che respinge la marea
Cradle the wind                                                        Culla il vento,
to my island.                                                            nella mia isola.
Gaunt granite climbs                                                Scarno granito si arrampica
where gulls wheel and glide                                     dove ruotano e scorrono gabbiani,
Mournfully glide o'er my island.                               Tristemente scivola sulla mia isola.
My dawn bride's veil, damp and pale,                      La mia alba, come velo di sposa, umida e pallida,
Dissolves in the sun.                                               Si scioglie al sole.
Love's web is spun                                                  La reta dell'amore è filata
cats prowl, mice run                                                 gatti si aggirano, topi corrono
Wreathe snatch-hand briars                                    Intrecci di rovi strappa-mano
where owls know my eyes                                       in cui i gufi riconoscono i miei occhi
Violet skies                                                             Cieli viola
Touch my island,                                                    Toccano la mia isola,
Touch me.                                                              Toccano me.
Beneath the wind turned wave                               Sotto il vento che gira l'onda
Infinite peace                                                         Pace infinita
Islands join hands                                                  Isole mani-giunte,
'Neathe heaven's sea.                                            Paradisi del mare.
Dark harbour quays like fingers of stone                Scuri moli come dita di pietra,
Hungrily reach from my island.                               Avidamente si protendono dalla mia isola.
Clutch sailor's words, pearls and gourds                Frammenti di parole marinare, perle e zucche
Are strewn on my shore.                                        Sono sparsi sulla mia riva.
Equal in love, bound in circles.                               Come innamorati, rilegati in circoli.
Earth, stream and tree return to the sea                Terra, ruscelli e alberi ritornano al mare
Waves sweep sand from my island,                        Onde di sabbia spazzata via dalla mia isola,
from me                                                                  da me.

Ma una nuova crisi era vicina: nel successivo tour, Fripp costrinse Sinfield (col quale l'amicizia si era deteriorata) a lasciare il gruppo, viste anche le numerose divergenze in campo artistico-musicale e mise per un periodo i King Crimson in un cassetto, dedicandosi invece ad un lavoro da solista, "Still", e riallacciò i rapporti con Lake, divenendo l'autore principale dei testi degli Emerson, Lake and Palmer. Quel che rimaneva del gruppo si sciolse bruscamente poco tempo dopo, anche a causa del rifiuto di Fripp di inserire nel repertorio del gruppo pezzi composti dagli altri membri (quel che Fripp più tardi definì come un "controllo di qualità" da lui operato, per assicurarsi che i King Crimson suonassero il "giusto genere di musica"). Così, dopo una revisione della formazione per il tour del 1972, il gruppo apparve sempre più intenzionato a sciogliersi. Le registrazioni di questo tour sono state raccolte nell'album "Earthbound" , molto criticato per la scarsa qualità del suono, e delle performance, caratterizzate da frequenti improvvisazioni, segno delle fratture tra Fripp e gli altri membri del gruppo, che propendevano sempre più, contro il volere di Fripp, verso uno stile con molte più influenze dal rhythm and blues. Durante il tour però, Collins, Burrell e Wallace, per il bene dei King Crimson, avevano deciso di venire incontro a Fripp, ma inutilmente: quest'ultimo, infatti, era già fortemente intenzionato a "ristrutturare" interamente la formazione del gruppo, ed a intraprendere una nuova strada musicale.
La prima edizione americana di "Island"s fu pubblicata con l'immagine esterna (la foto della nebulosa Trifida nella costellazione del Sagittario) relegata all'interno, e il collage di fotografie del gruppo all'esterno. L'album "Islands" segna anche l'ultimo capitolo della collaborazione tra Fripp e Pete Sinfield, paroliere e "mago" di suoni e luci fin dagli esordi del gruppo. Due mesi dopo l'uscita del disco, la band già priva di Sinfield partì per un tour negli Stati Uniti che si concluse il 1 aprile 1972.
Subito dopo, fiaccati dalle tensioni interne al gruppo, anche gli altri musicisti andarono ognuno per la propria strada e Fripp si trovò nuovamente solo a dover "re-inventare da zero" i King Crimson.
Tre degli artisti che presero parte alle registrazioni di quest'album sono recentemente scomparsi: Boz Burrell (2006), Ian Wallace (2007) e la soprano Paulina Lucas (2010).

King Crimson III (1972-1974) - La terza formazione dei King Crimson era nettamente diversa dalle due precedenti, essendo in queste l'improvvisazione l'elemento essenziale delle composizioni. Il primo nuovo elemento chiamato da Fripp fu il percussionista Jamie Muir, che aveva già lavorato con i Sunship e Derek Bailey. Questa formazione vide anche l'ingresso di due batteristi, tra cui l'ex Yes Bill Bruford, che scelse di abbandonare il successo commerciale degli Yes per i più instabili, ma affascinanti, King Crimson. Infine, Fripp riuscì ad assicurarsi John Wetton, già membro dei Family, come cantante e bassista e il polistrumentista David Cross.
Senza più Sinfield, il gruppo assoldò un nuovo lirista, Richard Palmer-James (ex chitarrista dei Supertramp), che a differenza di Sinfield, non si occupò mai delle illuminazioni e del suono, in quanto la sua collaborazione col gruppo era puramente "per corrispondenza".
La nuova formazione e il tour che intrapresero nel 1972, fecero avere ai King Crimson una rinnovata attenzione da parte della stampa.

Per il Video con i King Crimson - Live in studio 1972, clicca QUI
eseguono: 01 - Improv: The Rich Tapestry Of Life
02 - Exiles
03 - Larks' Tongues In Aspic (Part I)
04 - Larks' Tongues In Aspic (Part I) (as broadcast on Beat Club) BAND
formazione: David Cross - violin, viola, mellotron
Robert Fripp - guitar, mellotron, devices
John Wetton - bass, vocals, piano
Bill Bruford - drums
Jamie Muir - percussion, allsorts. 

Un nuovo album, "Larks' Tongue In Aspic", fu pubblicato all'inizio del 1973.

Per il Video dei King Crimson in "Larks Tongue in Aspic" - Live 1973, clicca QUI

Per il Video dei King Crimson in:
"Easy Money/Fragged, Dusty, Wall Carpet" - Live 1973, clicca QUI

Fu il primo lavoro dei King Crimson a testimoniare la predominanza artistica di Fripp, senza più l'influenza di Ian McDonald e Pete Sinfild, e a sfuggire dall'idea di un debutto, in quanto i King Crimson erano ormai una band conosciuta e apprezzata dal pubblico.

King Crimson: la copertina dell'album
"Larks' Tongue In Aspic" (1973)
Clicca sull'immagine per ingrandirla
Per l'album dei King Crimson: "Larks' Tongue In Aspic" clicca QUI.
Tracce:
1. Larks' Tongues In Aspic Pt. I (per il Video live clicca QUI)
2. Book Of Saturday, clicca QUI
3. Exiles, clicca QUI
4. Easy Money, clicca QUI
5. The Talking Drum, clicca QUI (versione live QUI)
6. Larks' Tongues In Aspic Pt. II (per il Video live clicca QUI)

Una svolta significativa dai precedenti lavori fu il pezzo “Larks' Tongue in Aspic” diviso in due parti, l'una ad apertura, l'altra a chiusura dell'album. Le sonorità di queste tracce erano fortemente influenzata dalla musica di Béla Bartók, Vaughan Williams, e dalle nascenti sonorità dell'heavy metal.
Ovviamente la cesura con il passato non era totale, Il Mellotron, prediletto da Sinfield, era ancora usato, così come la presenza di ballate, ma era chiaro che il gruppo avesse intrapreso una nuova direzione musicale.
In particolare, le registrazioni erano permeate dall'impronta sonora di Muir, che per l'occasione fece ricorso ad una serie di oggetti del tutto comuni, trasformati in veri e propri strumenti musicali, quali: il campanello di una bicicletta, giocattoli vari, gong ed effetti sonori molto inusuali, come la risata che si può sentire alla fine del pezzo "Easy Money". Lo stile più aggressivo di Wetton, recò un contributo essenziale ai King Crimson ed influenzò lo stesso Fripp, la cui chitarra divenne sempre più distorta. Dopo l'abbandono di Muir a seguito di una profonda crisi spirituale e personale, il gruppo divenne un quartetto.

King Crimson: la copertina dell'album
"Red" (1974)
Clicca sull'immagine per ingrandirla
Per l'album dei King Crimson: "Red", clicca QUI
Tracce:
1. Red QUI
2. Fallen Angel 
3. One More Red Nightmare
4. Providence 
5. Starless QUI

                   Per il Video dei King Crimson dall'album "Red" in:
5. "Starless" - Live 1974, clicca QUI

Per il Video con i King Crimson - Live 1974, clicca QUI 
eseguono: 1 - Larks' Tongues in Aspic, Part II
2 - Improvisation / The night watch
3 - Lament
4 - Starless and Bible Black 

King Crimson IV (1981-1984) - Dal 1981, Fripp aveva deciso di porre fine al progetto da lui iniziato dei The League of Gentlemen, in favore di un altro suo progetto, molto più ambizioso, sia artisticamente che commericialmente. All'epoca, non aveva ancora nessuna intenzione di riformare i King Crimson. Fu così che contattò Bill Bruford, che accettò di far parte del suo progetto. Poi chiamò con sé il cantante Adrian Belew (ex-David Bowie e Frank Zappa), che aveva già collaborato con lui nei Gentlemen.
Al tempo, Belew collaborava attivamente anche coi Talking Heads, sia in studio che in tour. La scelta di Fripp di aggiungere un altro chitarrista non aveva precedenti, ed era indice di una ferrea volontà di voltare pagina rispetto al suo passato artistico. Scartato il musicista Jeff Berlin (il cui stile fu giudicato "troppo impegnato"), Fripp e Bruford cominciarono la frenetica ricerca di un nuovo bassista, organizzando delle audizioni a New York. Al terzo giorno Fripp si assentò, e dopo alcune ore tornò in compagnia del bassista Tony Levin, scelto dopo aver suonato una parte di Red. Fripp dichiarò, poi, che se avesse saputo subito della piena disponibilità di Levin, lo avrebbe preso senza nemmeno indire delle audizioni.
Levin fu essenziale per il nuovo gruppo, apportando il contributo del Chapman Stick, uno strumento a dieci corde, doppio manico, della famiglia delle chitarre, che Levin suonava con uno stile "tutto suo".
Questo nuovo quartetto prese il nome, scelto da Fripp, di "Discipline", e volò in Inghilterra per fare delle prove e scrivere dei nuovi pezzi.
Il loro debutto fu al Moles Club a Bath, il 30 aprile del 1981, e successivamente si unirono al tour inglese dei The Lounge Lizards. Dall'ottobre del 1981, il quartetto prese la unanime decisione di cambiare il nome nel più glorioso King Crimson. I nuovi King Crimson erano ora molto vicini alla New Wave, sicuramente anche a causa delle frequenti collaborazioni di Fripp e Belew coi Talking Heads e David Bowie, di Tony Levin con Peter Gabriel, e i lavori di Fripp con Exposure e con i Gentlemen. Con questa nuova formazione, definita da J.D. Considine nel The New Rolling Stone Album Guide come avente una "tecnica veriegata" di "intricate melodie", Fripp intendeva creare una sorta di "Gamelan rock", con quella qualità ritmica tipica del gamelan indonesiano. Mentre Fripp si concentrava sulla esecuzione di complessi arpeggi, Belew fornì al gruppo un vero e proprio "arsenale" di suoni (tra cui rumori di insetti, sottofondi ambientali, textures industriali e altri) utilizzando i più svariati strumenti elettronici. Per quanto riguarda la ritmica, Levin apportò i più moderni elementi della musica contemporanea, mentre Bruford si dedicava ad una profonda sperimentazione, assieme allo stesso Fripp. Nello spirito originario del Rock Progressive, i King Crimson utilizzarono e sperimentarono tutte le nuove tecnologie che vi fossero in campo musicale, come ad esempio, il sintetizzatore per chitarra Roland, la Chapman Stick Guitar di Levin, o il drumkit elettronico Simmons. Nonostante il Mellotron non fosse più presente, la sempre più distorta chitarra di Fripp compensò efficacemente questa mancanza.

King Crimson: la copertina dell'album
"Discipline" (1981)
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L'album dei King Crimson: "Discipline".
Tracce:
1. Elephant Talk (per il Video live clicca QUI)
2. Frame by Frame
3. Matte Kudasai
4. Indiscipline (per il Video live clicca QUI)
5. Thela Hun Ginjeet
6. The Sheltering Sky
7. Discipline

Il primo album di questa nuova formazione fu "Discipline", in cui tutte queste novità sonore sono evidenti, e considerato tutt'ora come uno dei  lavori più fini del gruppo. Le varie tracce sono caraterizzate da una certa brevità, contrariamente agli standard dei King Crimson, anche in forza dello stile molto più tendente alla "abbreviazione" di Belew, in contrasto con il grandeur dei primi King Crimson.

Per il Video dei King Crimson - Live 1982, clicca QUI
brani eseguiti nel video: 1 - "Waiting Man"
2 - "Matte Kudasai"
3 - "The Sheltering Sky"
4 - "Neil and Jack and Me"
5 - "Indiscipline"
6 - "Heartbeat"
7 - "Larks' Tongues in Aspic Part II"
formazione: Adrian Belew - Guitar and Vocal
Robert Fripp - Guitar
Tony Levin - Stick. Bass guitar
Bill Bruford - Drum

Le sonorità di questo nuovo album incorporano elementi provenienti dai generi musicali più recenti, come il post-punk, il funk, il go-go e la musica africana.

King Crimson: la copertina dell'album
"Beat" (1982)
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Per l'album dei King Crimson: "Beat", clicca QUI
Tracce:
1. Neal and Jack and Me
2. Heartbeat
3. Sartori in Tangier
4. Waiting Man (per il Video live del 1982, clicca QUI)
5. Neurotica
6. Two Hands
7. The Howler (per l'audio di questo brano clicca QUI)
8. Requiem
King Crimson: la copertina dell'album
"Three of a Perfect Pair" (1984)
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Per l'album dei King Crimson: "Three of a Perfect Pair", clicca QUI
Tracce:
1. Three of a Perfect Pair
2. Model man
3. Sleepless
4. Man with an open heart
5. Nuages (that which passes, passes like clouds)
6. Industry
7. Dig me
8. No warning
9. Larks' tongues in aspic part III

Per il Video con i King Crimson in:
“Sartori in Tangier” - Live 1984, clicca QUI
formazione: Robert Fripp: guitar
Bill Bruford: acoustic and electronic drums
Tony Levin: bass, stick, synth and vocal
Adrian Belew: vocal and guitar

King Crimson V (1994-1997) - Nei primi degli anni Novanta, Adrian Belew fece visita a Fripp in Inghilterra e gli espresse il suo grande interesse a suonare ancora con i King Crimson. Fripp si mostrò d'accordo con Belew e finito il tour con David Sylvian cominciò a riunire il gruppo, facendo anche qualche modifica: oltre a Belew e Levin, chiamò Trey Gunn alla Chapman Stick e Jerry Marotta alla batteria, subito sostituito da Pat Mastelotto.
Bill Bruford rientrò come secondo batterista. Fripp spiegò questa insolita formazione a sei come un suo personale tentativo di creare un "doppio trio" (composto da due chitarristi, due bassisti e due batteristi), allo scopo di esplorare tutte le diverse possibilità in cui potevano spaziare i King Crimson.
Bruford, però, rivelò in seguito che Fripp chiarì subito a tutti che la leadership creativa del gruppo sarebbe stata indiscutibilmente sua, e che questa era una delle condizioni necessarie per entrare nella nuova formazione.

Per i King Crimson, dall'album "Vroom" in: "Vroom" (1994), clicca QUI

Per il Video con i King Crimson in "Vroom Vroom" - Live 1995, clicca QUI

Per i King Crimson, dall'album "Thrak" in: "Dinosaur" (1995), clicca QUI

Per il Video " Live in Japan 1995", clicca QUI
brani eseguiti nel video: 1. Vrooom
2. Frame by frame
3. Dinosaur
4. One time
5. Red
6. B'Boom
7. Thrak
8. Matte kudasai
9. Three of a perfect pair
10. Vroom vroom
11. Sex, sleep, eat, drink, dream
12. Stick duet
13. Elephant talk
14. Indiscipline
15. The talking drum
16. People
17. Walking on air
formazione: Robert Fripp (g)
Adrian Belew (g, vo)
Tony Levin (b, stick-b, vo)
Trey Gunn (g, vo)
Bill Bruford (ds, perc)
Pat Mastelotto (ds, perc)

King Crimson VI (2000-2004) - Dalla fine dei ProjeKct, Bruford aveva ufficialmente lasciato la band, per dedicarsi al jazz con gli Earthworls ed altri gruppi.
Anche Levin, che aveva cominciato a collaborare con altri artisti fuori dalla cerchia dei King Crimson, come Peter Gabriel e Seal, non sembrava molto intenzionato a rientrare nel gruppo. Fortunatamente, la mancanza di Levin non costituì un problema per Belew, che si adattò a compensare anche le funzioni di quest'ultimo, il quale non fu mai escluso dalla band, ma semplicemente "sospeso" (successivamente Fripp commenterà che Levin è sempre stato considerato il "quinto membro" dei King Crimson, anche in quel periodo).

 Per i King Crimson dall'album "Heavy ConstruKction" in:
 2. "The ConstruKction of Light" - Live 2000, clicca QUI

I restanti membri dei King Crimson, Belew, Fripp, Gunn e Mastellotto, continuarono con il gruppo, definendosi saltuariamente come "Double Duo", in ovvio riferimento alla precedente formazione.
Nonostante essa comprendesse due terzi dei precedenti membri e non avesse visto l'entrata di nuovi componenti, questa nuova formazione segnò un ulteriore cambiamento nelle sonorità dei King Crimson, anche in virtù delle esperienze dei projeKct.
Gunn, infatti, cominciò a concentrarsi sull'uso della Warr Guitar e sulla chitarra baritona e il basso Ashbory con corde di silicone. Mastelotto sperimentava sempre più strumenti elettronici: ancora una volta vi fu un massiccio ricorso alla tecnologia.

King Crimson: la copertina dell'album
"The ConstruKtion of Light" (2000)
Clicca sull'immagine per ingrandirla
Per l'album dei King Crimson: "The ConstruKction of Light", clicca QUI
Tracce:
1. ProzaKc Blues
2The ConstruKction of Light
3. Into the Frying Pan
4. FraKtured
5. The World's my oyster soup kitchen floor wax museum
6. Larks' Tongues in Aspic (part IV); Coda: I Have a Dream
7. Heaven and Earth

Per il Video dei King Crimson "Live in Rome 2000", clicca QUI
eseguono: 1. (FraKctured, Power To Believe, EleKtric, or Improv)
2. Larks' Tongues In Aspic Part IV
3. RF and Ade Announcement (No Photos Please)
4. Cage
5. The World's My Oyster Soup Kitchen Floor Wax Museum
6. Sex Sleep Eat Drink Dream
7. VROOOM

Per i King Crimson dall'album "The Power to Belleve" in:
"Happy with What You Have to Be Happy With" (2002), clicca QUI

Per il Video con i King Crimson "Made in Japan" - Live 2003 , clicca QUI
1. "Introductory Soundscape" (Robert Fripp)
2. "The Power to Believe (Part I: A Cappella)" (Adrian Belew, Fripp, Trey Gunn, Pat Mastelotto)
3. "Level Five" (Belew, Fripp, Gunn, Mastelotto)
4. "ProzaKc Blues" (Belew, Fripp, Gunn, Mastelotto)
5. "Construkction of Light" (Belew, Fripp, Gunn, Mastelotto)
6. "Happy With What You Have to be Happy With" 
(Belew, Fripp, Gunn, Mastelotto)
7. "EleKtrik" (Belew, Fripp, Gunn, Mastelotto)
8. "One Time" (Belew, Bill Bruford, Fripp, Gunn, Tony Levin, Mastelotto)
9. "Facts of Life" (Belew, Fripp, Gunn, Mastelotto)
10. "The Power to Believe (Part II: Power Circle)" (Belew, Fripp, Gunn, Mastelotto)
11. "Dangerous Curves" (Belew, Fripp, Gunn, Mastelotto)
12. "Larks' Tongues in Aspic (IV)" (Belew, Fripp, Gunn, Mastelotto) including: "I Have a Dream"
13. "The World's My Oyster Soup Kitchen Floor Wax Museum" (Belew, Fripp, Gunn, Mastelotto)

King Crimson VII (2007-2009) - Nel 2007 i King Crimson annunciarono una nuova formazione, che comprendeva ora Fripp, Belew, Levin, Mastellotto, e un nuovo batterista in più, Gavin Harrison, il primo inglese nella band dal 1972.
Seppure fosse conosciuto principalmente per essere il batterista del gruppo inglese Porcupine Tree (ruolo che, finora, non hai mai abbandonato), Harrison ha sempre goduto di un'ottima reputazione come session-men ed ha collaborato con progetti come Level 42, The lodge, Jakko Jakszyk, San Brown, e molti altri. Il nuovo quintetto cominciò a provare nella Primavera del 2008 e in agosto preparò un tour in quattro città selezionate, per celebrare i quarant'anni di attività dei King Crimson. In queste performance il gruppo rivelò fin dall'inizio la sua direzione percussio-centrica, ma non propose né materiale nuovo, né nuovi arrangiamenti o improvvisazioni.
Ad ogni modo, alcuni pezzi del repertorio precedente del gruppo, sono stati successivamente riarrangiati: pezzi quali "Neurotica", "Sleepless" e "Level Five", dando un tono in più alle percussioni, la cui doppia-valenza è stata molto più evidente di prima.
Dal 2009, però, i King Crimson sono inattivi, ed i concerti annunciati sono stati cancellati a causa di alcune divergenze logistiche tra i membri.

Oggi (2009-presente) - Oltre che per i problemi logistici sorti poco prima dell'inizio del tour, i King Crimson sono oggi fermi anche a causa di difficoltà legali di Fripp, in causa con alcuni creditori, e personali. Nel 2010 Belew e Fripp hanno più volte discusso riguardo ad una possibile rinascita dei King Crimson, ma Belew ha dichiarato in alcune interviste che "il gruppo non suonerà più per un periodo indeterminato di tempo...". Nel giugno 2010 Belew propose ufficialmente di riunire i King Crimson, per celebrare il trentesimo anniversario dal primo tour dopo il 1981, ma l'idea non fu ben accolta da Bruford e Fripp che, pacificamente, rifiutarono; in una occasione Bruford dichiarò: "è proprio perché ho tanto amato la formazione degli anni Ottanta che non ho nessuna intenzione di riformarla: è senz'altro una missione destinata a fallire".
Il 5 dicembre del 2010 Fripp ha dichiarato sul suo diario on-line che non è assolutamente intenzionato a portare avanti il lavoro dei King Crimson, motivando questa sua scelta con un certo numero di ragioni. A dispetto di questa dichiarata inattività, le attività parallele al gruppo continuano: Robert Fripp, Mel Collins e Jakko Jakszyk, hanno pubblicato nel 2011 un lavoro intitolato "A Scarcity of Miracles", a cui hanno collaborato anche Levin e Garrison.

King Crimson Projekt: la copertina
dell'album " A Scarcity of Miracles"
 (2011)
Clicca sull'immagine per ingrandirla
Per l'album dei King Crimson ProjeKct"A Scarcity of Miracles", clicca QUI 
Tracce:
1.A Scarcity of Miracles
2.The Price We Pay
3.Secrets
4.This House
5.The Other Man
6.The Light of Day
La formazione nell'album:
Jakko Jakszyk - Guitars, Vocals, Guzheng, Keyboards
Robert Fripp - Guitars, Soundscapes
Mel Collins - Alto & Soprano Saxophones, Flute
Tony Levin - Bass Guitars, Chapman Stick
Gavin Harrison - Drums & Percussion

Per "Phase 2" Demo track by Space Groove 2011, clicca QUI

 DISCOGRAFIA - Album studio:
1969 - In the Court of the Crimson King (EG Records Ltd.)
1970 - In the Wake of Poseidon (EG Records Ltd.)
1970 - Lizard (EG Records Ltd.)
1971 - Islands (EG Records Ltd.)
1973 - Larks' Tongues in Aspic (EG Records Ltd.)
1974 - Starless and Bible Black (EG Records Ltd.)
1974 - Red (EG Records Ltd.)
1981 - Discipline (EG Records Ltd.)
1982 - Beat (EG Records Ltd.)
1984 - Three of a Perfect Pair (EG Records Ltd.)
1994 - VROOOM, EP (Virgin Records)
1995 - THRAK (Virgin Records)
1998 - ProjeKct Two - Space Groove (Discipline Global Mobile)
2000 - The ConstruKction of Light (Virgin Records)
2000 - ProjeKct X - Heaven and Earth (Discipline Global Mobile)
2002 - Happy with What You Have to Be Happy With, EP (Sanctuary)
2003 - The Power to Believe (Sanctuary)
2011 - Jakszyk, Fripp, Collins - A King Crimson ProjeKct: A Scarcity of Miracles (Discipline Global Mobile)

Il "King Crimson Collectors' Club" - A partire dal 1992, con la creazione dell'etichetta discografica Discipline Global Mobile, Fripp ha dedicato molto lavoro alla masterizzazione in digitale di numerosissime registrazioni live inedite dei King Crimson dal 1969 ad oggi. Già dal '92 sono comparsi sul mercato lussuosi cofanetti antologici o semplici CD che documentavano più o meno tutta la carriera live del gruppo (vedi "Album live"). Nel 1998 nasce l'idea del "DGM Collectors' Club", poi ribattezzato "King Crimson Collectors' Club", ai cui iscritti venivano mensilmente spediti CD di concerti, in edizione limitata. In seguito alla grande richiesta per tale materiale, il "Collectors' Club" è poi divenuto un'edizione "per tutti", reperibile sia nei negozi di dischi che dal sito internet della DGM. La fonte delle registrazioni in questione è costituita, oltre che dall'archivio "ufficiale" del gruppo, anche da numerose registrazioni clandestine raccolte da Fripp nel corso degli anni, e per quanto possibile "ripulite" con l'ausilio della tecnica digitale.
Dal 22 novembre 2005, il sito internet della DGM è divenuto "DGM-Live" ed offre - oltre alle suddette edizioni in CD - la possibilità di scaricare a pagamento un gran numero di concerti dei King Crimson (e non solo) dal 1969 ad oggi, molti dei quali corredati da copertina e con qualità audio generalmente buona.
Queste iniziative, oltre a neutralizzare il mercato dei bootlegs offrendo edizioni più curate di quelle illegali e garantendo il pagamento del copyright agli artisti, ha reso la carriera concertistica dei King Crimson fra le meglio documentate in assoluto in ambito rock, per qualità e quantità del materiale.
Di seguito sono elencati i titoli pubblicati fino al 2009; l'elenco comprende soltanto i CD e non i download:
1 Live at The Marquee, July 6, 1969
2 Live at Jacksonville, February 26, 1972
3 The Beat Club, Bremen, 1972
4 Live at Cap D'Agde, August 26, 1982
5/6 Live on Broadway, 1995
7 ProjeKct Four - Live in San Francisco, November 1, 1998
8 The VROOOM Sessions, 1994
9 Live at Summit Studios, March 12, 1972
10 Live in Central Park, NYC, July 1, 1974
11 Live at Moles Club, Bath, 1981
12 Live in Hyde Park, 1969
13 Nashville Rehearsals, 1997
14 Live At Plymouth Guildhall, May 11, 1971
15 Live in Mainz, Germany, March 30, 1974
16 Live in Berkeley, CA, 1982
17 ProjeKct Two - Live in Northampton, MA, July 1, 1998
18 Live in Detroit, MI, November 1971
19 Live in Nashville, TN, November 9 & 10, 2001
20 Live at the Zoom Club, 1972
21 The Champaign-Urbana Sessions, 1983
22 ProjeKct One - Jazz Cafe Suite, December 1-4, 1997
23 Live in Orlando, FL, February 27, 1972
24 Live in Guildford, November 13, 1972
25 Live at Fillmore East, November 21 & 22, 1969
26 Live in Philadelphia, PA, July 30, 1982
27 ProjeKct Three - Live in Austin, TX, March 25, 1999
28 Live in Warsaw, June 11, 2000
29 Live in Heidelberg, 1974
30 Live in Brighton, October 16, 1971
31 Live at the Wiltern, July 1, 1995
32 Live in Munich, September 29, 1982
33 ProjeKct Two - Live in Chicago, IL, June 4, 1998
34 ProjeKct Three - Live in Alexandria, VA, March 3, 2003
35 Live in Denver, March 13, 1972
36 Live in Kassel, April 1, 1974
37 Live at the Pier, NYC 1982
38 Live in Philadelphia, PA 1996
39 Live in Milan, 2003
40 Live in Boston, MA 1972
41 Live in Zurich, 1973
Raccolte:
1976 A Young Person's Guide to King Crimson
1986 The Compact King Crimson
1991 The Abbreviated King Crimson: Heartbeat
1991 The Essential King Crimson: Frame By Frame 4CD Box
1992 "The Great Deceiver - live 1973/1974" 4CD Box
1993 The Concise King Crimson: Sleepless
1999 Deception of the Thrush: A Beginners' Guide to ProjeKcts
2000 The Beginners' Guide To The King Crimson Collectors' Club
2004 The 21st Century Guide to King Crimson, Vol. One: 1969-1974 4CD Box
2005 The 21st Century Guide To King Crimson Vol. Two: 1981-2003 4CD Box
Video:
1984 The Noise - Frejus 1982
1984 Three of a Perfect Pair - Live in Japan
1996 Live In Japan - 1995
1996 deja VROOOM DVD
2003 Eyes Wide Open DVD
2004 Neal and Jack and Me - Live 1982-1984 DVD
Alcune parti sono state tratte da: http://it.wikipedia.org/wiki/King_Crimson


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