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Carta astrale o tema natale o cielo di
nascita di R. M. con transiti.
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Costellazioni zodiacali |
INTRODUZIONE - Per rendere comprensibile la carta
astrale qui rappresentata, chiarisco che le costellazioni zodiacali
(così dette poiché la maggior parte ha il nome di animali mitici)
sono quelle che si vedono fisicamente in cielo lungo l'eclittica, la
circonferenza che il sole percorre durante l'anno solare.
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Costellazioni Zodiacali e Segni
zodiacali, sfalsati di 25°. |
Nella carta le ho indicate con il loro
nome latino per non confonderle con i Segni zodiacali, che hanno gli stessi nomi ma che esprimo in italiano. Costellazioni e Segni infatti, non
occupano gli stessi spazi poiché hanno subìto uno sfalsamento di 25° (su 360°) a causa di un lento
movimento circolare dell'asse terrestre chiamato precessione degli equinozi (per
approfondire l'argomento clicca
QUI).
Inoltre, ad ognuna delle 12 costellazioni zodiacali, non ho assegnato lo spazio fisico che la costellazione occupa davvero
in cielo ma ho assegnato 30° a ciascuna di esse: ho
diviso la fascia zodiacale sull'eclittica in 12 parti ed a ciascuna ho assegnato una
costellazione zodiacale, nello stesso ordine in cui appaiono in cielo.
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Fascia dei Segni zodiacali lungo l'eclittica posizionati
in modo tale che il 21 marzo il sole è sul punto Gamma,
corrispondente a 0° del Segno dell'Ariete e a 5° della
costellazione dei Pisces (Pesci). |
Fisicamente sono 13 le costellazioni
zodiacali lungo l'eclittica, una in più rispetto alle 12 considerate
dall'astrologia, ed è Ofiuco, il Serpentario (per approfondimenti
sulle costellazioni visibili in cielo clicca
QUI). Gli antichi
astrologi consideravano Ofiuco come le chele dello Scorpione, che fra
l'altro rappresentavano con un serpente o un'aquila, come nella
rappresentazione dei 4 evangelisti abbinati ai 4 segni zodiacali chiamati "fissi", distanti 90° l'uno dall'altro: Matteo abbinato all'Aquario (volto umano
barbuto), Marco al Leone, Luca al Toro e Giovanni allo Scorpione
(l'aquila).
Nell'Antico Testamento, il profeta
ebraico Ezechiele descrive una visione (Ezechiele 1, 10) avuta
durante la deportazione a Babilonia nel 593 a.C.. Gli apparve «una
grande nube, tutta circondata da bagliori» (Ez 1, 4); nel mezzo
della nube quattro esseri viventi dotati di quattro ali e quattro
facce con il volto di uomo, leone, bue e aquila, identificati
successivamente con cherubini (Ez 10, 14). Gli esseri tetramorfi (dal
greco antico τετρα, tetra, "quattro", e μορφή,
morfé, "forma") erano posti alla base di una volta su cui
poggiava il Trono di Dio…» (Ez 1, 15).
Anche nel Libro dell'Apocalisse del
Nuovo Testamento è presente una descrizione di quattro esseri
viventi con caratteristiche simili a quelle del libro di Ezechiele
(Ap 4, 7). In questo caso, però ogni essere ha le fattezze di un solo animale e le ali sono sei come quelle dei serafini descritti in
Isaia 6, 3. Entrambe le visioni (di Ezechiele e di Isaia) contemplano
il trono divino e sono preliminari all'investitura profetica.
L'autore dell'Apocalisse, trovandosi in una situazione analoga, ha
fatto ricorso ad una contaminazione del linguaggio simbolico di due
fra i maggiori profeti dell'Antico Testamento in modo da inserire nel
proprio simbolismo un rimando ad entrambe le visioni.
Ireneo associò per primo i quattro
esseri zoomorfi dell'Apocalisse agli evangelisti sulla base delle
caratteristiche dei Vangeli e la proposta di Ireneo venne modificata
da Gerolamo, la cui proposta è quella oggi utilizzata
nell'iconografia religiosa. Ireneo, infatti, associava Giovanni al
leone e Marco all'aquila, oggi invece si considera il modo con cui i
vangeli iniziano il proprio racconto:
- Matteo è raffigurato come uomo
(simile ad un angelo: tutte le figure sono infatti alate). Il Vangelo
di Matteo esordisce con l'ascendenza terrena di Gesù e, in seguito,
narra l'infanzia del "Figlio dell'Uomo", sottolineandone
quindi il suo lato umano.
- Marco è raffigurato come leone. Nel
Vangelo di Marco l'inizio del racconto è dedicato a Giovanni
Battista, la cui Vox clamantis in deserto "si eleva simile a un
ruggito" di leone nel deserto.
- Luca è raffigurato come bue ovvero
come un vitello, simbolo del sacrificio di Zaccaria che apre il
Vangelo di Luca.
- Giovanni è raffigurato come
un'aquila, dato che il suo Vangelo ha una visione
maggiormente spirituale e teologica, rivolta verso l'alto.
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Affinità fra i 4 evangelisti e i Segni
fissi: Matteo con l'Aquario,
Luca con il Toro, Marco con il Leone e
Giovanni con lo Scorpione.
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L'oroscopo delle
quattro corone prende il nome dalle quattro corone circolari raffigurate nella carta astrale:
- la corona più interna, attorno al cerchio centrale suddiviso nelle case astrologiche (o campi astrologici) indica la
posizione delle
costellazioni zodiacali al momento della nascita, nella loro posizione rispetto al luogo di nascita come avremmo potuto vederle in cielo;
- la corona intorno alle costellazioni zodiacali rappresenta la
posizione di astri,
luminari e
punti astrali come si sarebbero potuti vedere dalla Terra alla nascita e i gradi delle posizioni che assumono sono conteggiati rispetto ai
Segni zodiacali nella loro posizione tradizionale, sfalsata di 25° rispetto a quella delle costellazioni zodiacali a causa della precessione degli equinozi. Per cui se vogliamo sapere in che costellazione zodiacale erano posizionati in cielo i pianeti e i luminari alla nascita, dovremo considerare la corona circolare più interna, quella delle costellazioni zodiacali;
- attorno alla corona circolare con la posizione degli astri, quella dei
Segni zodiacali di 30° l'uno, dove ogni simbolo del Segno ha il colore dell'elemento da cui è costituito il Segno stesso: giallo per il fuoco, arancio per la terra, azzurro per l'aria e verde per l'acqua;
- la corona circolare esterna infine, indica i
transiti di pianeti, con le relative date dei passaggi (diretti e in retrocessione)
significativi per probabili eventi (interiori o esteriori) che potrebbero accadere al soggetto del tema in esame.
L'asse
Asc (ascendente) -
Dis (discendente) indica l'orizzonte di nascita, dove Asc è l'est, l'alba e Dis l'ovest, il tramonto.
L'asse
MC (medium coeli) -
IC (imum coeli, il fondo cielo) indica la posizione del meridiano zenit - nadir nell'eclittica, dove il MC è il mezzogiorno astronomico e IC la mezzanotte. L'inclinazione dell'asse terrestre determina uno spostamento giornaliero di questo asse e di conseguenza una diversa estensione delle
case astrologiche (o campi astrologici) in cui è ripartito il tema natale e sono numerate al centro dello schema, in cui quelle con i numeri romani sono le quattro cardinali. È il Tempo Siderale, la posizione del sole lungo l'eclittica (che mediamente ha 4 minuti al giorno in meno del nostro, differenza dovuta alla sfasatura fra i 365 giorni della rivoluzione terrestre e i 360° reali dell'area che percorre) che va sommato all'ora di nascita per calcolare la posizione di Asc, Dis, MC e IC secondo i calcoli che ha fatto per primo il matematico arabo Albatenio (850-929) e in seguito l'astronomo tedesco Johann M
üller
(Königsberg, Bassa Franconia, 1436 - Roma 1476) detto Regiomontanus.
Nella carta, il tempo giornaliero è segnalato dalla posizione del sole rispetto agli angoli: all'alba sarà all'Asc, poi salirà verso il MC fino a raggiungerlo a mezzogiorno, procederà quindi verso il tramonto (DIS) e la mezzanotte (IC) per cui guardando la posizione del sole il un tema natale si capisce subito l'orario in cui il soggetto è nato. Ogni due ore avviene quindi l'avvicendamento dei 12 Segni rispetto agli angoli e per sapere in che stagione è avvenuta la nascita si guarda in che Segno è posizionato il sole.
In astrologia si pensa che la materia sia affine all'energia (o spirito) che la vitalizza e che quindi le cose possano essere suddivise in insiemi contraddistinti da un'energia comune dove non che vi sia un dominio da parte di un ente qualsiasi sugli altri. E così non si deve pensare ad un destino segnato da eventi cosmici. Come ben sapevano gli antichi romani, il nostro archetipo è l'homo-faber:
noi stessi siamo gli artefici del nostro destino (per approfondire l'argomento clicca
QUI).
Così come i primi agricoltori individuarono negli astri le indicazioni di quando seminare, innestare e raccogliere, nell'astrologia possiamo indagare sulle energie che ci sono più affini e i momenti propizi per effettuare le nostre scelte. Anticamente gli oroscopi venivano stilati solo per monarchi e per la fondazione di nuove città. Il momento temporale più idoneo a rivelare le nostre affinità cosmiche è senza dubbio quello del concepimento e questo ben lo sapeva Ottaviano Augusto che pur essendo nato in ottobre, scelse come emblema il Capricorno, segno sotto il quale era stato concepito; non sapendo però quando è stato quell'evento, noi teniamo in considerazione il momento della nascita, che riteniamo il più affine al momento del concepimento.
Può poi succedere che non si sappia l'ora di nascita di chi richiede l'analisi del tema natale. Essendoci delle evidenti analogie ereditarie nei temi di nascita entro la famiglia, si può perlomeno ipotizzare quale sia l'ascendente e quindi l'assetto generale del tema... In India se chi chiede il vaticinio all'astrologo non sa l'ora in cui è nato, l'astrologo guarda che ore sono e tiene in considerazione quell'ora credendo ad una indubbia affinità fra i due momenti. In definitiva sembra che non vi siano coincidenze casuali nelle cose ma precise
leggi di relazioni fra le cose.
Gli
astrologi del '900 si sono
avvalsi della statistica per individuare i riflessi nella vita umana delle meccaniche celesti, uno per tutti André Barbault, mentre c'è chi ha individuato la necessità di aggiornare il numero degli astri da considerare per soddisfare le corrispondenze matematico-geometriche del tema oroscopico, come Lisa Morpurgo e l'astronomia ha convalidato l'esistenza di nuovi astri che confermano le sue supposizioni (vedi
https://lestelleinterra.blogspot.it/2014/02/astrologia-e-oroscopo-nei-nostri-tempi.html). Quindi, nonostante Plutone sia stato depennato dai pianeti poiché troppo piccolo per esserlo, in astrologia abbiamo guadagnato Cerere, il maggiore degli astri nella fascia degli asteroidi, fra Marte e Giove, con gli attributi femminili che Lisa attribuiva al pianeta che chiamava X, e Haumea, il primo grosso asteroide, con satelliti, trans-plutoniano con gli attributi sull'inizio del Tempo nel sistema solare che Lisa attribuiva al pianeta Y.
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I maggiori astri del sistema solare con relativi satelliti. |
C'è poi Raymond Merriman che ha individuato nel nostro cielo di nascita, l'indicazione delle capacità e poteri che i nostri spiriti hanno acquisito nelle vite passate e le competenze che ci siamo prefissati di conquistare nell'attuale incarnazione: questa è l'
astrologia evolutiva o karmica.
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Schema dei significato degli Angoli (Asc, Dis, MC, IC)
e della posizione del Sole nei quadranti fra gli angoli stessi
secondo l'astrologia evolutiva di Raymond Merriman. |
Per il
significato dei quattro Angoli (Asc, MC, Dis, IC) e la posizione di MC e IC nei Segni zodiacali secondo l'astrologia evolutiva, vedi
QUI, mentre per il significato della
posizione del Sole nei quadranti delimitati dagli Angoli, sempre secondo l'astrologia evolutiva, vedi
QUI.
Passo quindi all'
interpretazione del tema natale di R.M., nella prima parte con le evidenze dei risultati dell'astrologia statistica del '900 e nella seconda parte con la visione dell'astrologia evolutiva di Raymond Merriman.
Ho pensato comunque di
confrontare le caratteristiche indicate dal tema natale con l'
analisi numerologica del nome (numero personale) che ci descriverà la personalità del soggetto in base al "mantra" scatenato dalla pronuncia del suo nome (vedi "Numerologia Astrale"
QUI) e considerare il fluire del destino del soggetto nel suo numero evolutivo (o karmico), dato dalla
data di nascita (vedi "Nella data di nascita, il numero karmico"
QUI); questo per verificare se vi sono analogie e/o coincidenze con l'interpretazione astrologica.
Ecco quindi che R.M. avrebbe una personalità 2:
Numero personale 2 - Antitesi esatta
dell'1, il 2 è il numero che più di ogni altro rappresenta
l'equilibrio in tutte le cose; equilibrio che induce chi porta questo
numero ad avere un atteggiamento fondamentalmente amabile o
diplomatico, desideroso di evitare ogni disarmonia.
Come contrapposizione dell'1, numero
attivo e solare per antonomasia, il 2 viene ricollegato
astrologicamente alle caratteristiche della Luna; chi porta questo
numero ha quindi un carattere instabile e mutevole sensibile ai cicli
metereologici e stagionali, ed ha molte caratteristiche analoghe a
quelle di chi è nato nel segno del Cancro. Va comunque considerato
che la Luna è esaltata nei Pesci, e quindi l'affinità fra il 2 e i
Pesci stessi non è secondaria.
Carattere - Il tipo 2 è esattamente agli antipodi
dell'1. E' il dipendente nato, ha un carattere molto mansueto, e ciò
che più gli preme dalla vita è realizzare qualcosa di concreto,
lasciandone volentieri il merito a qualcun'altro.
Numero evolutivo 9 - Anche in campo
karmico, il 9 riserva un destino "diverso" ed eccezionale a
chi lo porta. Il 9 offre infatti una vita magica ed affascinante a
coloro che sapranno liberarsi dalle pastoie della razionalità fine a
se stessa, liberando la fantasia creativa e l'immaginazione.
E' un destino che colloca chi lo porta
al di fuori del mondo comune: grandi viaggi, vita avventurosa ricca
di scoperte fantastiche ed impreviste, sia in campo pratico che
intellettuale. L'essenziale è non gettare mai definitivamente le
ancore su quanto si è acquisito, ma essere sempre pronti a salpare
rapidamente verso nuovi e più consistenti orizzonti.
E' un destino che ha ben poco in comune
con quelli visti in precedenza; potremmo dire che il 9 si colloca in
una dimensione atemporale, vivendo una vita quasi individualistica,
in quanto ben pochi altri numeri sono in grado di condividerla, anche
se in parte. Non si tratta però di un individualismo egoista ed
egocentrico, in quanto il 9 non si dimentica mai delle sofferenze e
dei problemi altrui e si protende verso il prossimo per aiutarlo
disinteressatamente. Può considerarsi un tipo molto solo, in quanto
sono gli altri a non essere in grado di avvicinarsi a lui.
Il 9 ha molto successo in campo
artistico e nelle cosiddette professioni liberali, in cui può dar
libero sfogo alla sua enorme capacità creativa.
E' molto arduo legarsi ad un 9, per chi
abbia un altro destino; ci si troverebbe infatti di fronte ad un vero
e proprio salto di livello che lascerebbe entrambi del tutto
insoddisfatti.
INTERPRETAZIONE SECONDO L'ASTROLOGIA STATISTICA - Per un'interpretazione di tipo classico,
per primissima cosa si va a considerare com'è la
distribuzione degli astri e punti calcolati geometricamente (come i nodi lunari, il punto di fortuna ecc...) nel tema: un eventuale accumulo in una metà del cielo di nascita (sotto, sopra, a est dove c'è l'Asc o a ovest con il Dis) può avere un peso con un relativo significato.
Una distribuzione uniforme degli astri su tutta la circonferenza della fascia zodiacale sarà quindi segno di equilibrio con pari probabilità di sviluppo delle energie psichiche del soggetto del tema.
Per constatare a
quale tipo astrologico appartiene un dato individuo, o meglio, le caratteristiche di quale tipo astrologico prevalgono nel suo tema di natività, occorre tener presente:
1) la
posizione zodiacale del
Sole, sia in quale casa zodiacale (ed eventuale angolo) che in quale Segno,
2) il Segno all'
Ascendente e se occupa tutta la I casa o se subentra in essa il Segno successivo,
3) la
combinazione dell'influenza della posizione del
Sole con un determinato
Ascendente,
4) la
posizione degli
astri, nei Segni e nelle case, attribuendo
maggiore importanza a quelli che si trovano nei
punti cardinali dell'oroscopo, principalmente l'Asc e il MC. Decisivo può essere anche l'accumulo di vari pianeti (si dice stellium quando sono più di tre, fenomeno piuttosto frequente) nei medesimi Segni e case o case e Segni vicini, che non siano quelli di Asc e MC, che saranno già stati tenuti in grande considerazione;
5) non si devono trascurare gli
aspetti fra i vari pianeti che però indicano
soltanto i particolari, le
sfumature di un'individualità.
Si passerà poi all'
analisi dei transiti che gli astri compiranno (o hanno compiuto) nel tempo, sui punti fondamentali del tema natale, analisi che dinamizzerà il tutto dando l'idea di come si evolverà il soggetto stesso e quando si verificheranno le sue tappe evolutive fondamentali.
Nel tema natale di R.M., salta agli occhi la concentrazione di astri nella metà sinistra (quindi a est) del tema stesso, nella misura di 8 astri su 10. Secondo Nicola Sementovsky-Kurilo "Quando nella metà
orientale (a sinistra della linea MC-IC) dello schema oroscopico troviamo la presenza di tutti o di quasi tutti i
pianeti, si tratterà d'
individui irresistibilmente spinti ad
agire in qualunque modo; non manca un certo fondamento spirituale, ma
minaccia il pericolo di uno squilibrio fra volere e potere, fra
pensiero e azione sì da compromettere la valorizzazione adeguata
delle energie a disposizione. È una ripartizione frequente nei temi
di fanatici religiosi o politici (Robespierre), di persone che
credono nelle illimitate possibilità della propria natura e nel
proprio intimo vedono una fonte inesauribile d'instancabili forze
(Nietzsche); d'altra parte non di rado troviamo la medesima
ripartizione anche nei temi di persone mediocri, attive in un ambito
ristretto, ma convinte della propria importanza ed infallibilità. A
volte si riflette così un'attività per l'attività, un fare senza
scopo né precisa linea di condotta, qualcosa che ricorda il saltare
dello scoiattolo nella ruota, e questo particolarmente col
riferimento a temi femminili. Il genere dell'attività comunque si
rivela nella caratteristica del segno in cui si trova l'ASC."
Nell'astrologia contemporanea, caratteristiche dei segni d'acqua sono: capacità empatiche, fantasia, senso
materno, intensità sentimentale ed emotiva (specie in amore),
profondità di pensiero, spirito di sacrificio e altruismo. Nel nostro caso, con Asc. Scorpione, possiamo pensare nello specifico ad individui con spiccata immaginazione e carattere
misterioso, che si dedicano al benessere dei più deboli e tengono
all'ambiente.
Comunque è da valutare il fenomeno dell'
attività in campo emotivo ad ogni costo.
R.M. ha il
Sole nel Segno del
Sagittario, in I casa. Visto che la Luna è congiunta al Sole ma all'inizio (cuspide) della 2° casa, do anche il significato della Luna in Sagittario secondo Lisa Morpurgo da "Introduzione all'Astrologia" ed. Longanesi:
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Caratteristiche del Sagittario. |
SAGITTARIO: dal grado 240 al
grado 270 dello Zodiaco
Segno di Fuoco, mobile
Domicilio diurno di Giove e di Nettuno
Esaltazione di X
Esilio di Mercurio e di Y
Caduta di Plutone
CORRlSPONDENZA CON IL
CORPO UMANO: Le gambe, e in particolare:
dal 1° al 10° grado, le
caviglie
dal 10° al 20° grado, le
ginocchia
dal 20° al 30° grado, le
cosce.
CORRISPONDENZA STAGIONALE:
L'inizio della germinazione.
SIMBOLOGIA STAGIONALE: II
seme comincia a adattarsi all'ambiente circostante, le zolle che lo
ricoprono non sono più una tomba, ma diventano grembo materno
(esaltazione di X), rifugio confortevole e protettivo (Giove), mondo
stimolante che accoglie il miracolo della metamorfosi (Nettuno). La
prima manifestazione vitale del seme germinante è il vorticoso moto
delle cellule da cui si svilupperà la pianta futura (Nettuno);
l'attenzione si concentra sull'attività fisica, mentre passa in
sottordine l'attività intellettuale (esilio di Mercurio).
L'adattamento all'ambiente è anche una presa di possesso, una
installazione che accompagna all'irrequietudine nettuniana un
desiderio di stabilità (Giove, caduta di Plutone).
Sole in Sagittario - Dal 22 novembre al 20
dicembre circa. L'accento cade sulla volontà di assestamento pratico
a nuove condizioni ambientali, ed è insieme desiderio di metamorfosi
per meglio assecondare queste condizioni (Nettuno) e desiderio di
impossessarsene per meglio goderne (Giove, X). Temperamento
dinamico-didascalico, portato a una assimilazione ottimistica dei
dati forniti dalla conoscenza e semplificati al massimo. Entusiasmo
favorito da uno scarso distacco ironico dalla realtà (esilio di
Mercurio), da un'ingenuità serena che tiene raramente conto di tutti
gli aspetti di un problema, e in particolare degli aspetti negativi,
o che si limita a considerare questi ultimi come facilmente
modificabili con la buona volontà. Serenità basilare, tendenza a
un'allegria paciosa e veramente «gioviale» (da non confondersi con
il senso dell'umorismo, che è invece deficitario). Semplicità,
buona fede e fondamentale onestà (caduta di Plutone) compensate dal
desiderio di creare attorno a sé una sempre più vasta zona di
sicurezza, o di spazio vitale, se vogliamo chiamarlo così (Nettuno,
X). Senso dinamico del tempo (esilio di Y), proiezione verso il
futuro, che non implica tuttavia un rinnegamento del presente.
Spirito di rinnovamento, da non confondersi con lo spirito
rivoluzionario dello Scorpione e che si innesta sulla necessità di
ristabilire geneticamente una tradizione. Tendenza al cameratismo e
al perbenismo.
Sole in casa prima - Corrisponde
simbolicamente a un'esaltazione. La personalità si fonde con l'Io e
ha scarse possibilità di oggettivazione. Spirito indipendente,
desiderio dell'ammirazione altrui, fascino istintivo, esercitato a
volte con compiacimento. Può favorire la carriera d'attore o
d'oratore. In certi casi, megalomania e teatralità.
Al negativo: frustrazioni per la
vanità, conflitti tra la personalità e il mondo esterno.
Luna in Sagittario - Giove
la vuole serena, domestica e onesta. Nettuno la spinge a curiosità
irrequiete; sentimentalmente, il risultato tende spesso a
accontentare ambedue le tendenze, e si può avere uno stimolo
all'avventura passeggera, in fondo disprezzata o seguita da
pentimenti, accompagnato da una profonda fedeltà ideale a una sola
persona. La sensibilità non è molto intensa, ma bonaria e
volenterosa, innestata sulla vita nelle sue forme più semplici, a
meno che una felice posizione di Nettuno e di Mercurio nel tema
natale non la spingano alla curiosità verso l'ignoto. Per una donna,
un certo rigore perbenistico, pregiudizi tradizionali, amore materno
che tende a escludere la tenerezza da chioccia. Per un uomo, amore
cameratesco per la donna che è vista come la compagna (e spesso la
compagna sportiva) della vita. A volte, tendenza a amarla più dei
propri figli. Al negativo: sentimenti imprigionati dalla pigrizia
borghese e una certa ri strettezza di idee.
Luna in prima casa - La
personalità è innestata sulla sensibilità, sulla percezione
intuitiva della vita. L'infanzia può essere un'esperienza
fondamentale, risolvendosi a volte anche in infantilismo. Tendenza
alla pigrizia fisica e all'irrequietudine mentale. Il fascino
personale può essere suggestivo, sottile e quasi magico, e cerca
affinità elettive più che imporsi all'ammirazione altrui.
L'astrologia praticata in India dà più importanza alla posizione della Luna che del Sole, per cui secondo un astrologo indiano, R.M. apparterrebbe al Segno del Sagittario proprio per la presenza della sua Luna in tale segno.
Secondo Nicola Sementovsky-Kurilo: "Sulla questione se nella
caratteristica di un individuo si debba attribuire la maggiore
importanza all'Ascendente o alla posizione del Sole, le opinioni
degli studiosi sono ancora divise, ma ormai sembra prevalere quella
che l'astrologo inglese Allan Leo esprime in termini seguenti: « In
linea di massima il Sole simboleggia la volontà, l'attività, la
potenza, il lavoro concreto, la forza vitale e l'individualità;
l'Ascendente invece si riferisce all'aspetto specifico
dell'individuo, al corpo fisico da una parte, al tipo della mente e
dell'intelletto, alla struttura psichica dall'altra ». L'astrologo
tedesco R. H. Rohm aggiunge a questa sentenza un'osservazione molto
efficace: «Quindi tutti i due gli elementi sono di uguale
importanza; a mio parere tuttavia l'Ascendente svela più di quanto
non lo faccia la posizione del Sole in un determinato segno;
conoscendo l'Ascendente di un individuo, posso farmi un'idea precisa
riguardo alla sua linea di condotta, posso stabilire la direzione dei
suoi pensieri, l'indole delle sue azioni, posso cioè dire per es. in
quale modo l'individuo stesso si comporta rispetto alle questioni
finanziarie, quali sono le sue tendenze professionali, quale è il
genere dei pericoli che lo minacciano, quale la natura del suo intimo
essere ». In altre parole: l'
Ascendente annuncia la strada, la
posizione del
Sole il genere del veicolo destinato a percorrerla."
Vediamo quindi, secondo Lisa Morpurgo, quali sono le caratteristiche dello Scorpione, Segno in cui R.M. ha l'Asc:
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Caratteristiche dello Scorpione. |
SCORPIONE: Dal grado 210 al
grado 240 dello Zodiaco
Segno d'Acqua, fisso
Domicilio notturno di Marte e di
Plutone
Esaltazione di Mercurio
Esilio di Venere e di X (Cerere, nella
fascia degli asteroidi, fra Marte e Giove)
Caduta di Giove
CORRISPONDENZA CON IL CORPO UMANO:
dai 0° al 10° grado, le ghiandole a
secrezione esterna
dal 10° al 20° grado, l’intestino
retto e l’ano
dal 20° al 30° grado, corrispondenza
non identificata.
CORRISPONDENZA STAGIONALE: La semina.
SIMBOLOGIA STAGIONALE: La semina
corrisponde a una sepoltura, e riunendo qui, ancora una volta, Marte
e Plutone, signori dell'aggressività vitale, lo Zodiaco sembra
indicarci che la morte ha in se una nuova vita o, inversamente, che
una nuova vita passa attraverso la morte. Sepolto sotto le zolle, il
seme inizia un'avventura esaltante e terribile, compie il primo passo
sul lungo cammino che lo porterà all'esplosione primaverile. La
sopravvivenza è assicurata dall'aggressività (Marte), da una sfida
calcolata al rischio (Marte e Mercurio), da una volontà vitale
pronta a inserirsi nelle situazioni più impensate (Plutone), da un
lucido istinto di autodifesa che esclude l'affettività pura (esilio
di Venere), da un disprezzo per le tradizioni e per gli agi che
consente un vero e proprio trapasso a condizioni di vita estremamente
dure (caduta di Giove).
Ascendente Scorpione /
Sole in Sagittario secondo Nicola Sementovsky-Kurilo - "Le caratteristiche fisiche d'individui nati con l'Ascendente in segni di acqua: morbidezza muscolare, sottigliezza dell'ossatura, mancanza di pigmento, ecc.; fra i tratti psichici si potrà constatare una prevalenza del sentimento sulla ragione, invece dell'attività la ricettività, invece del dinamismo costruttivo la meditazione contemplativa.
Nella natura degli
individui con Asc. in Scorpione che occupa tutta la prima casa, e non
è il nostro caso, c'è sempre qualcosa di strano o di misterioso;
pare che non siano mai quelli che sembrano essere; oscillano sempre
fra il bene e il male, o piuttosto non sono capaci di fissare precisi
limiti fra l'uno e l'altro nei propri giudizi e atti. Mentre a
giudicare dalle apparenze pare trattarsi d'individui di sentimenti
freddi, dietro i loro modi di riserva esteriore in realtà si
nasconde un temperamento focoso, una passionalità che a volte
improvvisamente prorompe con veemenza dai fondi del loro essere. Il
lato sensuale e sessuale della vita assume infatti in questi
individui un'importanza decisiva e il superamento dei forti impulsi
che provano diventa spesso uno fra i loro più gravi problemi da
risolvere e l'intimo contrasto fra il bene e il male si mostra in
tutta la sua evidenza. L'intima lotta si fa tanto più aspra in
quanto questi individui considerano i bassi istinti come debolezze
fatali della natura umana e si richiamano a tale concetto per
giustificare le proprie deficienze. L'attrazione che il male esercita
su questi individui li induce inoltre a sottoporre a continui esami
di coscienza l'intima vita propria e altrui. Fra i tipi Scorpione si
trovano pertanto non pochi studiosi dediti ad indagini di carattere
analitico. Anche i rappresentanti di questo tipo che non si
interessano affatto di cose scientifiche, tendono ad occuparsi di
problemi psicologici. Una certa affinità esiste fra il tipo
Scorpione e il tipo Ariete: entrambi sono spesso dominati
dall'irrefrenabile volontà di potenza. Tanto per la risoluzione dei
complessi problemi dell'esistenza e della scienza quanto per la
conquista e la sottomissione dei propri simili occorrono pazienza e
costanza; i tipi Scorpione le posseggono generalmente in alta misura.
All'attrazione che esercita su questi individui tutto ciò che è
misterioso ed ignoto, nei tipi superiori e spiritualmente elevati
corrispondono tendenze mistiche e un interesse spiccato per
l'occultismo, la teosofia e simili. L'aspetto esteriore di queste
persone dà nell'occhio soprattutto per quei particolari tratti che
nel loro insieme possono definirsi come una specie di « beauté du
diable ». Non meno tipico è lo sguardo penetrante e a volte
addirittura pungente. Fra le probabili complicazioni patologiche si
debbono in primo luogo annoverare quelle che colpiscono gli organi
genitali.
L'estensione del primo
campo dal segno dello Scorpione a quello del Sagittario fa
supporre che le essenziali caratteristiche tuttora menzionate siano
decisamente nobilitate. I contrasti interni ed esterni sono molto
meno pronunciati. Anche dal punto di vista fisico si deve pensare a
corrispondenze più favorevoli. La «beauté du diable» appare
mitigata, addolcita; l'espressione del volto è più armoniosa, lo
sguardo meno irresistibile.
La posizione del Sole nel
campo secondo indica il senso della primaria importanza che
nell'esistenza di questi individui assumono i problemi inerenti alle
fonti di guadagno e al denaro in genere e vi sono rischi di
accentuazione alle caratteristiche della posizione dell'ASC nello
Scorpione. Qualora si tratti di condurre una lotta con o contro gli
altri per questioni d'interesse questi individui non solo si mostrano
poco scrupolosi, ma ricorrono perfino a mezzi non del tutto corretti.
Possono riscontrarsi deviazioni d'ogni genere, soprattutto in tutto
ciò che riguarda la vita sessuale. Con le medesime tendenze si
spiega il fatto che questi individui non di rado contraggono
matrimoni di convenienza nell'intenzione di approfittare del
benessere del compagno di vita, in primo luogo per poter soddisfare
il proprio smisurato desiderio di eccellere; pertanto non deve
sorprendere se spesso sono inclini a spendere danaro in un modo
piuttosto insensato pur di sbalordire i propri simili. Questo motivo
è soggetto tuttavia ad un'interpretazione alquanto diversa qualora il tema di
natività offra elementi planetari che indichino nel senso d'una
intonazione spirituale dell'esistenza: può trattarsi
d'individui che si compiacciono nella parte di mecenati o che a scopo
benefico mettono mezzi finanziari a disposizione della comunità.
Occhi, orecchio e denti
sono i « punti deboli » nell'organismo di questi individui; anche
malattie della gola e dei reni sono piuttosto frequenti; infine -
conformemente alle corrispondenze dello Scorpione - si notano
malattie veneree."
In merito alla
distribuzione di pianeti e luminari, ben 3 Angoli su 4 sono in stretta congiunzione con astri: la
congiunzione Venere-Nettuno all'Ascendente assume una totale rilevanza, così come sono rilevanti le congiunzioni
Giove-Discendente e
Saturno-I.C.
Non è comunque trascurabile la congiunzione Sole-Luna alla fine della I casa e subito dopo spicca la tripla congiunzione Marte-Urano-Plutone in X casa, in sestile con la congiunzione Venere-Nettuno e l'Asc.
Vediamo quindi le
caratteristiche di Venere e Nettuno, quelle nei Segni e nella casa I e quelle della loro
congiunzione:
Venere, il contatto affettivo con il mondo
esterno - Secondo pianeta nell'ordine della distanza dal Sole,
Venere corrisponde ai primi contatti affettivi dell'Io con il mondo
esterno, cioè all'inizio di un adattamento sociale. Dopo aver
registrato forme e immagini, il bambino comincia infatti a dimostrare
predilezione per gli uni o per gli altri, a sorridere al viso materno
o paterno. Al tempo stesso, dopo aver soddisfatto in modo puramente
istintivo le sue prime necessità, comincia a apprezzare
edonisticamente il sapore del cibo, il calore della culla e altre
gioie materiali di cui possa usufruire. Tale attività affettiva e
sensibile, che si svilupperà in seguito, è appunto regolata da
Venere che rappresenta, da un lato, la capacità d'amare, il calore e
l'intensità dei sentimenti; e dall'altro un rapporto sensibile con
le cose, il gusto del bello, dell'armonico e del piacevole.
Da questi due schemi basilari si
svilupperanno a loro volta il fascino personale e la possibilità di
successi in campo amoroso, nonché il senso estetico, la percezione
sensibile di dati materiali e sensoriali che possono costituire
un'importante componente di temperamento artistico. Aggiungiamo che
il contatto affettivo con le cose fa sì che Venere sia, con Urano,
una componente quasi indispensabile dell'abilità manuale.
L'atteggiamento edonistico che
accompagna l'influenza venusiana determina poi un desiderio di
serenità, di pace e di armonia attorno a sé e anche un desiderio di
vita comoda che si svolga senza troppi urti o drammi in un'atmosfera
di comfort. L'edonismo venusiano svolge tuttavia la sua influenza su
un piano minore di quello suggerito da Giove, e inclina piuttosto
verso le gioie semplici della vita.
L'atteggiamento affettivo che
accompagna l'influenza venusiana determina a sua volta l'altruismo,
l'amore del prossimo e rappresenta insomma le virtù oblative
dell'Io. Venere corrisponde, infatti, allo stadio successivo alla
curiosità intellettuale e egoistica dell'adolescenza, e rappresenta
un primo passo verso la socializzazione e la maturità dell'Io.
Dal punto di vista dell'abilità
manuale, come abbiamo già detto, Venere è complementare di Urano.
Dal punto di vista dell'edonismo, è
complementare di Giove.
Dal punto di vista della sensibilità
creativa e artistica è complementare della Luna e di Nettuno. Questi
due ultimi pianeti possono anche collaborare alla determinazione del
grado di sensualità.
In un tema natale, Venere rappresenta
pure l'aiuto della fortuna su un piano minore e la protezione per la
salute. Fisiologicamente, regola il metabolismo
e le funzioni renali. Contribuisce a un funzionamento armonico
dell'organismo.
Venere in Scorpione,
in Esilio - L'affettività
tende a erotizzarsi perdendo calore e continuità, ma non intensità.
Questa posizione del pianeta può dare passioni sconvolgenti perché
il conseguimento di un contatto affettivo e umano attraverso il sesso
si presenta a volte come un'aspirazione assillante. D'altra parte,
l'intellettualizzazione mercuriana del sentimento impedisce
l'abbandono totale e naturale agli affetti. Complessità e
ambivalenze amatorie che spesso risultano stimolanti per gli altri.
Forte attenuazione della gelosia e larghezza di idee, mancanza di
pregiudizi, difficoltà a scandalizzarsi. Debolissimo l'edonismo
(caduta di Giove). Al negativo: frustrazioni erotiche con possibili
compensi in perversioni sessuali, atteggiamento sadomasochista nei
confronti dell'amore e della vita.
Fisicamente Venere è alla fine della 12° casa, ma è talmente vicina all'Asc, nei primissimi gradi di "levata" verso il MC che assume un'importanza anche maggiore di quella che avrebbe se fosse in I casa.
Venere all'Asc - La
personalità si esprime attraverso il fascino e il calore affettivo,
nel desiderio di inserirsi affettivamente nella vita. Manifestazioni
artistiche, edonismo. A volte temperamento un po' instabile perché
troppo bisognoso di comprensione, di affetto, di compagnia.
Incapacità a razionalizzare una posizione di isolamento o di
solitudine, che è vista come una condanna. Inserimento abbastanza
rapido negli ambienti più diversi. Protezione per la salute e per la
fortuna (anche se su un piano minore a quello assicurato da Giove).
Congiunto all'Ascendente, questo
pianeta dà spesso una notevole bellezza.
Nettuno,
la metamorfosi - Sotto
l'apparente stabilità della struttura umana, sostanzialmente
identica a memoria storica, si accumulano le immemorabili mutazioni
della specie. L'uomo non sarebbe uomo se la « logica del vivente »,
per usare le parole di un illustre biologo, non avesse seguito uno
straordinario cammino di metamorfosi.
Nettuno è il regolatore di questa
metamorfosi, l'ispiratore dell'irrequietudine che anima ciò che vive
spingendolo verso l'avventura nelle forme più diverse, nonché di
una seconda irrequietudine, riflesso della prima, che induce l'essere
umano a mutare se stesso, il proprio modo di pensare, di agire e di
vivere.
Lo sperimentalismo della natura diventa
così sperimentalismo mentale, curiosità di scoprire l'ignoto e
soprattutto il diverso, ciò che si discosta dalla norma, foss'anche
il mostruoso o l'aberrante. Da Nettuno dipendono certi slanci che
muovono l'uomo verso il lontano (geografico, spirituale o
filosofico), e certi eccessi che lo allontanano dai sentieri
solidamente battuti della normalità e della regola per spingerlo
verso i paradisi artificiali della droga, dell'alcool e anche della
più modesta nicotina. Indubbiamente legato alla religiosità, al
misticismo, Nettuno sembra voler dare una forma, accessibile
all'uomo, a quel sublime Lontano che è Dio.
Quando questo pianeta occupa una
posizione duramente negativa, può anche determinare i turbamenti
nevrotici e la follia, intesa come disperata volontà di negare il
proprio Io per assumerne un altro.
La curiosità nettuniana è
accompagnata da una sensibilità fortissima, che completa la
sensibilità lunare a un livello superiore. Grazie a questa
sensibilità, lo slancio che porta alla creazione di sempre nuove
forme si manifesta nell'arte. Nettuno è componente del genio in
tutte le sue manifestazioni, anche scientifiche, ma specialmente del
genio artistico.
Poiché la volontà di cambiare, e di
evadere, è sempre accompagnata da una più o meno palese gioia del
rischio, Nettuno influenza anche la tendenza alle speculazioni e al
gioco d'azzardo. Sotto questo aspetto, può indicare in un tema
natale la possibilità di guadagnare o perdere grosse fortune
(metamorfosi del denaro).
In base all'analisi interpretativa,
Nettuno appare legato al mare.
Una precisa corrispondenza anatomica
non è stata ancora stabilita: indichiamo come probabile il liquido
amniotico e una conseguente influenza sulla vita fetale.
Fisiologicamente, Nettuno regola gli anticorpi e la resistenza alle
malattie infettive o contagiose.
Nella simbologia cronologica della
Terra, corrisponde alla diversificazione delle specie animali. -
Nettuno in Scorpione
- La volontà di metamorfosi, privata dell'appoggio
serenamente genetico di Venere e di X, tende a polarizzarsi in senso
creativo-intellettuale. La sensibilità è stimolata da grandi
curiosità, la percettività si organizza su basi lucidamente
intelligenti, assumendo a volte forme nervosamente aggressive. La
naturale ricerca ribelle del nuovo, tipica del segno, viene
straordinariamente eccitata dalla presenza del pianeta teso ad
assumere forme impensate. Nettuno in Scorpione perfeziona il distacco
dal passato operato dal suo passaggio in Bilancia, inizia il miracolo
della costruzione del futuro, corrisponde a un periodo di rivoluzione
e spregiudicatezza nei costumi (specie dal punto di vista sessuale) e
favorisce spesso la nascita di geni. Al negativo: massima
sollecitazione delle “depravazioni” nettuniane, incapacità di
controllo, genialità malvagia.
L'ultimo soggiorno di Nettuno in
Scorpione va dal 1956 al 1969.
Nettuno in prima casa -
La personalità si esprime attraverso il contatto profondo con il
fluire delle cose, attraverso la percezione di una super-realtà
invisibile agli altri. Questa posizione del pianeta è anche indice
di irrequietudine spirituale, di vere e proprie metamorfosi
ideologiche o temperamentali che si verificano nel corso
dell'esistenza.
Al negativo: può dare tendenza alla
nevrosi o malinconie autodistruttive.
E vediamo ora il più importante aspetto del tema natale di R.M., la congiunzione Venere-Nettuno all'Ascendente, secondo il "poeta" dell'astrologia, André Barbault:
Congiunzione
Venere-Nettuno - Centro di effusione di una sensibilità diffusa dalle
ondate vaporose, in cui si espande un'anima impressionista dalle
aspirazioni indistinte, erranti, strane, alla mercé di avventure
fumose o rocambolesche, non al riparo di un'evasione in qualche
paradiso artificiale; quando questo cuore romanzesco si risveglia, il
suo sogno idealista si muove in grazia e bontà, in amore salvatore,
in sensibilità mistica. I transiti rapidi animano questo fremito di
sensibilità sino alla meraviglia e all'ebbrezza oppure alla
disillusione. Quello di Giove apporta un'ondata di piena dilatazione
del cuore, al contrario di quello di Saturno, che fa pensare al
naufragio nella propria nebulosa affettiva, o almeno alla delusione o
ancora all'inganno. Il grande transito fornisce la possibilità di
giocarsi il destino affettivo di questa configurazione natale.
Passiamo ora ad indagare le
caratteristiche di Sole e Luna (congiunti alla fine della I casa) secondo Lisa Morpurgo, mentre abbiamo già visto i loro significati nel Segno e nella casa:
SOLE
Sede: Leone
Esaltazione: Ariete
Esilio: Aquario
Caduta: Bilancia
Giro dello Zodiaco : un anno
Passo giornaliero: un grado circa
L'Io attivo - Il Sole forma il
nucleo della personalità. La posizione da esso occupata al momento
della nascita dell'individuo determina l'indice di comportamento
basilare che sarà completato e modificato dalla posizione degli
altri pianeti.
Il Sole è insomma la sintesi dell'Io.
È l'Io cosciente di se stesso e partecipe della vita circostante in
forma attiva. Rivela la maggiore o minore possibilità di
esplicazione dell'Io nell'attività, nella manifestazione di se
stesso, e la maggiore o minore vitalità fisica e morale.
Rappresenta, dunque, una fase di
maturità, di completezza. Una presa di posizione nei confronti della
vita che dà la misura dell'individuo.
Le virtù solari sono vitali e a volte
anche passionali : calore umano, lealtà, coraggio, sprezzo del
pericolo, generosità, magnificenza.
Possono diramarsi e degenerare in
megalomania, orgoglio, superbia, tendenza all'ipertrofia dell'Io.
Oppure in autoritarismo virile, prepotenza, dominio, tendenze
dittatoriali e paternalistiche dell'Io.
Nel tema natale il Sole rappresenta,
oltreché il soggetto, anche una figura maschile importante nella
vita: padre, marito, amante (nonno, zio), padrone nel campo del
lavoro, capo politico. Il valore simbolico di questa figura maschile
va eventualmente completato con l'analisi di Saturno e di Giove. In
un tema femminile può indicare anche una tendenza alla virilità
sessuale o spirituale. Anatomicamente, il Sole corrisponde al
cuore, al plesso solare, alla vista, alle arterie, alla parte destra
del corpo.
LUNA
Domicilio: Cancro
Esaltazione: Pesci
Esilio: Capricorno
Caduta: Vergine
Giro dello Zodiaco: 27 giorni
Passo giornaliero: 13 gradi circa
L'Io
ricettivo - La Luna rappresenta l'impalcatura sensibile dell'Io e
i contatti emotivi con il mondo circostante. Accanto alla forza
sintetica e a volte semplicistica dell'Io attivo-solare, esprime la
forza ricettiva e a volte dispersiva della sensibilità.
Se il Sole corrisponde alla maturità
organizzata, la Luna corrisponde all'infanzia con la sua estrema
disponibilità, e è anche un legame con il grembo materno, il fulcro
della coscienza dell'Io non come entità isolata, ma come parte di un
tutto che si articola nel tempo e nello spazio.
Dal punto di vista caratteriologico,
può determinare una mentalità infantile, candore, fiduciosità,
inesperienza, sprovvedutezza, ma anche irriducibilità agli schemi
della ragione per un desiderio di verità più essenziale. In certi
casi predispone a una continua ricerca di appoggio, di protezione; in
altri a un atteggiamento succubo. Da un lato è componente di
insicurezza o di atteggiamento conservatore verso l'ignoto,
dall'altra è componente di estrosità e imprevedibilità.
La sensibilità, regolata dalla Luna,
può diventare ipersensibilità, impressionabilità (e sotto questo
aspetto è componente di un temperamento artistico o nevrotico o
ambedue) e anche di irrequietudine, angoscia (e sotto questo aspetto
è componente di un carattere « lunatico »).
La Luna rappresenta la mutevolezza
delle reazioni dell'Io alle situazioni e altresì, materialmente, la
mutevolezza delle situazioni stesse.
Rappresenta il legame tra l'uomo e le
forze misteriose della natura; regola l'intuizione, la preveggenza,
le percezioni extra-sensoriali, il senso del magico e la forza
magica, il fascino segreto indipendente dalla bellezza fìsica, il
fascino sensuale.
Nel tema natale, infine, la Luna
rappresenta la Donna (madre, moglie, amante). Nel tema di una donna,
rappresenta la sua femminilità, il suo modo di essere femminile. Nel
tema di un uomo, rappresenta il suo modo di considerare la donna e i
suoi complessi edipici, superati o no. L'esperienza sembra indicare
che la Luna è una componente quasi indispensabile dell'intelligenza:
se isolata nel tema natale, può neutralizzare gli effetti positivi
di un buon Mercurio inclinando il soggetto all'ottusità. Se è in
cattiva posizione (specie con Mercurio) può determinare squilibri
nervosi o forme ossessive. Nei casi più gravi anche pazzia.
Fisiologicamente, la Luna corrisponde
alle ovaie, al seno e alla parte sinistra del corpo. Regola la
digestione e i liquidi sierosi contenuti nel corpo. Può determinare
malattie che colpiscono questi organi, oppure linfatismo, idropisia.
E leggiamo cosa scrive André Barbault a proposito della congiunzione natale Sole-Luna:
Congiunzione Sole-Luna
- L'unione dei due luminari costituisce un nodo di convergenza
primordiale, che esprime una concentrazione di interessi vitali,
focolare in cui possono essere fusi salute, felicità e riuscita,
cose che possono essere vissute anche al negativo. Questa
concentrazione è sensibile al ritmo annuale del transito solare. Per
cui, in qualsiasi stagione si sia nati, il ritorno anniversario
costituisce generalmente l'inizio della sua primavera: rinnovata
vitalità, rilancio di interessi, accresciuta appetenza, mentre
all'opposizione solare, a sei mesi dall'anniversario, si avverte la
fatica e un calo di vitalità simile al declino autunnale.
Naturalmente il transito di Giove presenta un certo respiro nelle sue
generose manifestazioni di sboccio vitale, mentre quello di Saturno è
il culmine di un centro depressivo suscettibile di lasciar tracce per
un certo tempo. Va da sé che il transito di un super lento su questo
duo segna una tappa capitale dell'esistenza, se non una svolta
cruciale.
Passiamo ora ad analizzare la potente
congiunzione tripla Marte-Urano-Plutone in X casa: iniziamo con le caratteristiche di questi astri, quelle nei Segni e nelle case che occupano secondo Lisa Morpurgo da "Introduzione all'Astrologia" ed. Longanesi:
MARTE
Domicilio diurno: Ariete
Domicilio notturno: Scorpione
Esaltazione: Capricorno
Esilio: Toro e Bilancia
Caduta: Cancro
Giro dello Zodiaco : due anni
Passo giornaliero: mezzo grado
Il contatto aggressivo con il mondo
esterno - Marte, terzo
pianeta nella distanza dal Sole, rappresenta il terzo stadio dello
sviluppo umano: dopo aver preso un contatto intellettivo e affettivo
con il mondo esterno, il bambino tenta di inserirvisi con un'azione
diretta. Non soltanto riconosce gli oggetti, ma se ne impossessa, li
afferra, li stringe, li scaglia lontano. Misura in questi gesti la
sua forza, e urta per la prima volta contro i limiti della sua
libertà, poiché talune cose gli vengono negate, o sottratte.
L'azione protettiva o educativa degli adulti assume così un
carattere costrittivo per la personalità, e determina
contemporaneamente l'aggressività e la frustrazione. La prima appare
a volte come l'unica soluzione possibile della seconda, e Marte
rappresenta appunto la carica di violenza che ha consentito la
sopravvivenza della specie umana travolgendo ogni ostacolo, senza
lasciarsi frenare da quel discernimento razionale che, pur segnalando
i pericoli, poteva inibire gli slanci.
Marte corrisponde al desiderio di
affermazione dell'Io attraverso un'azione che gli dia la coscienza
della propria forza. Simbolicamente corrisponde al membro virile nei
suoi due aspetti di erezione e di caduta: slanci entusiastici e
ciecamente ottimistici seguiti da scoraggiamenti. Sul piano
materiale, successi bruschi seguiti da crolli. Sul piano psicologico,
l'insidia più o meno palese di un complesso di impotenza da superare
con continue manifestazioni di virilità.
Questa ambivalenza determina
l'influenza di Marte; che da un lato rappresenta la forza d'urto
della vitalità, la necessità di abbattere gli ostacoli ricercandone
costantemente dei nuovi con una carica vitale indiscriminata,
componente di un temperamento battagliero. Dall'altro cela la
possibilità di una frustrazione segreta che si manifesta nella
sospettosità, nella sfiducia nei confronti del prossimo, nella
ombrosità o suscettibilità, componenti di un temperamento
instabile.
La combattività determina a sua volta
la mancanza di tatto, di discernimento, l'incapacità di riflessione,
gli errori di valutazione. L'instabilità determina i bruschi
mutamenti di rotta, l'incapacità di applicazione costante, il
bisogno di trovare immediatamente altri sbocchi all'aggressività
frustrata. Da notare tuttavia che, contrariamente a quanto si
potrebbe supporre, la crudeltà marziana è stimolata dagli aspetti
positivi e frenata invece da quelli negativi. In un tema natale, Marte indica anche
la possibilità di incidenti, di sciagure improvvise o di morte
violenta. Fisiologicamente, regola il tono e
l'attività muscolare.
Marte in Vergine -
L'aggressività tende a essere conservatrice, la violenza si
oppone a ogni tentativo di mutamento dello status quo. L'esaltazione
di Urano assicura un'efficacia che Marte abitualmente non possiede,
dà alla sua azione limiti esatti anche se circoscritti. Inaridita
dalla caduta della Luna e dall'esilio di Giove, la carica vitale
marziana si concentra sui particolari, diventa inusitatamente critica
e esigente. Collere sorde e puntigliose, rancori, suscettibilità per
questioni di denaro. Al negativo: aggressività vendicativa oppure
rinuncia all'aggressività, sottovalutazione delle proprie forze.
Marte in decima casa - Il
distacco dalla famiglia natale e la ricerca dell'autonomia avvengono
in modo brusco e a volte iroso, per uno scatto della volontà non
sempre controllata dal raziocinio. Spesso viene a mancare un senso di
continuità nello spirito di indipendenza, per cui a periodi di
esaltazione focosa seguono scoraggiamenti e rinunce. Il bisogno di
affermazione diventa a volte una forma compensatoria di un oscuro
complesso di castrazione. Successi fulminei e di breve durata.
Al negativo: rischi di rovesci nel
campo di un'attività indipendente, di bruschi insuccessi o di
frustrazioni dell'Io.
URANO
Domicilio notturno: Acquario
Domicilio diurno: Capricorno
Esaltazione: Vergine
Esilio: Cancro e Leone
Caduta: Pesci
Giro dello Zodiaco: 80 anni circa
Passo annuale: 4 gradi e mezzo circa
La forza di decisione - Primo
dei pianeti lenti scoperti con gli strumenti ottici, Urano è
l'ultimo, nell'ordine progressivo delle orbite, che possa compiere
l'intero giro dello Zodiaco nel corso della vita umana. Si presenta
dunque come un anello di congiunzione tra il tempo a misura d'uomo e
i tempi lunghissimi, a ritmo storico, scanditi da Nettuno e da
Plutone.
Questa caratteristica di intermediario
sembra esprimersi nella grande disponibilità uraniana. Nel quadro
delle influenze planetarie, Urano ha una funzione dinamica, è una
forza che fa leva su ogni punto d'appoggio per distruggere o creare,
a seconda di quanto le circostanze richiedono.
Domiciliato nel cuore dell'inverno,
accanto alla ragione che sceglie e giudica, Urano è la forza di
volontà che decide; poiché da questo pianeta, come da Saturno,
dipende la possibilità di sopravvivenza nelle condizioni più
avverse, la sua influenza ha spesso carattere drastico, rappresenta
una spinta all'azione nei casi di emergenza. Saturno è spoliazione
del superfluo. Urano è eliminazione dell'inutile. Saturno si oppone
all'edonismo e al sentimentalismo. Urano si oppone all'inerzia. Da
Urano, insomma, dipende quello scatto della volontà che,
impulsivamente cieco in Marte, diventa qui oculatamente organizzato,
volto a uno scopo preciso. La prontezza di riflessi muscolari
regolata da Marte diventa prontezza di riflessi mentali. Ambedue
obbediscono a stimoli immediati. Non si sottolineerà mai abbastanza
il carattere contingente dell'influenza uraniana. Quando la
necessità, o l'impulso, a agire è impellente, l'azione a raggio
limitato, concentrata sugli obiettivi più prossimi, è sempre la più
efficace. Urano tende a eliminare la successione temporale degli
eventi risolvendo tutto nel presente, e tende a ignorare la
concatenazione di causa e effetto nelle sue propaggini più remote
riassumendola in un risultato concretamente realizzabile a breve
scadenza, grazie ai mezzi più propizi che si abbiano sottomano.
Potremmo definirlo un pianeta pragmatista se il termine databile non
limitasse le sue caratteristiche, come già fecero altre
identificazioni più o meno gratuite con questa o quella corrente
politica o addirittura con questa o quella grande potenza dei nostri
tempi. Urano può avere indifferentemente influenza progressista o
conservatrice. Poiché tende a far affiorare i problemi latenti per
risolverli, gli si presta troppo spesso un carattere rivoluzionario,
dimenticando che esistono forze eversive e forze repressive
egualmente decise e violente. È più giusto forse dire che Urano
magnifica l'Oggi, senza troppo curarsi del passato o del futuro. È
il pianeta dell'imprevisto e dell'occasione colta a volo.
La volontà di raggiungere uno scopo
con prontezza e efficacia poggia necessariamente sulla capacità di
organizzarsi e di scegliere i propri mezzi. Urano è, infatti, il
pianeta della tecnica in tutte le sue espressioni, partendo da
quella, più ovvia, che corrisponde all'abilità di sfruttare
elementi passivi o indifferenti in natura per trasformarli in
strumenti utili all'uomo. La possibilità di servirsi delle proprie
mani è indicata dagli antropologi come una svolta decisiva nella
storia dell'evoluzione umana. Dall'analisi interpretativa dei temi
natali, Urano risulta strettamente legato all'abilità manuale e alle
sue applicazioni tecnico-meccaniche; sotto questo aspetto è
complementare di Venere, che regola soprattutto l'abilità manuale
artistico-edonistica.
Se Saturno indica nel destino le
spoliazioni e le rinunce, Urano indica le svolte brusche, i mutamenti
irrevocabili, l'apice delle crisi, i tagli netti. Spesso, anche quel
taglio netto dall'esistenza individuale che è la morte. Anatomicamente, Urano corrisponde alle
mani.
Nella simbologia cronologica della
Terra, corrisponde all'apparizione degli ominidi sul nostro pianeta.
Urano in Vergine,
in Esaltazione - Le capacità tecniche raggiungono il massimo
della perfezione nel segno che deve abbandonare la natura e ricorrere
all'artificio per assicurare la sopravvivenza durante l'inverno. La
forza di decisione si applica a risolvere problemi pratici con
tempismo e prontezza, senza intralci edonistici o sentimentali
(caduta della Luna, esilio di Giove). Lo scarso interesse per
l'ignoto, per il lontano (esilio di Nettuno) consente una
concentrazione perfetta sull' Oggi, su tutto quanto richieda un
provvedimento o una soluzione immediata. Grandissima abilità
manuale, capacità scientifiche e tecniche. Al negativo: tendenza a
un' attività burocratico-reazionaria, chiusa a ogni progresso;
scarso senso storico.
Urano in decima casa - Una bella
dinamicità si inserisce nel piano della conquista della libertà
personale, che accompagna dunque lo spirito di iniziativa e una
grande disinvoltura nei confronti della tradizione. Il campo
dell'attività autonoma è sfruttato con abilità, diplomazia e
opportunismo, che tengono tutti oculatamente conto delle circostanze
immediate via via che queste si presentano. Favorite le attività
manuali (se la casa sesta è ben disposta) o comunque tecniche a
livello di grande successo.
Al negativo: rischi di eccessiva
disinvoltura o di eccessiva concentrazione sui problemi dell'Oggi.
Mancanza di un punto di vista comprensivo e generale delle
situazioni. Troppa prontezza nel mutare radicalmente parere o
professione. Incidenti nel campo della professione autonoma oppure
imposizione troppo drastica della propria autonomia. Noncuranza del
parere o delle necessità altrui.
PLUTONE
Domicilio notturno: Scorpione
Domicilio diurno: Ariete
Esaltazione: Gemelli
Esilio: Toro e Bilancia
Caduta: Sagittario
Giro dello Zodiaco: 250 anni circa
Passo annuale: dai 50 sessantesimi di
grado ai 2 gradi circa
Il grande principio maschile -
La vita nasce dal seme che feconda e, dal regno vegetale a quello
animale, l'impulso a procreare, a dirigere il seme verso la sua meta,
è un istinto insopprimibile, che accanitamente supera ogni sorta di
difficoltà e di ostacoli. Plutone rappresenta questo seme e la forza
che lo guida. Se Marte simboleggiava il membro virile, Plutone
simboleggia i testicoli, ricettacolo del seme, riserva di possibilità
fecondatrici della natura e del singolo, e, per estensione,
simboleggia la capacità di realizzare, di concretare positivamente
le risorse di creatività che ognuno ha in sé. È Plutone che
suggella la validità costruttiva dell'operato umano (a qualsiasi
livello, anche il più umile) indipendentemente dal successo o dal
dinamismo personale proposti da Giove o da Urano.
Come tutti i pianeti lenti, Plutone
opera a un livello profondo, poco appariscente, regolando quelle
forze segrete, ormai antichissime, che spingono una creatura vivente
a inserirsi nell'esistenza con un atto creativo. È, dunque, signore
di quella soddisfazione o insoddisfazione di sé che, sotto questo
punto di vista, sta alla base dell'equilibrio individuale.
Nettuno rappresenta il mutamento di una
forma preesistente. Plutone è un principio vitale alla ricerca di
una forma. Come una mancata fecondazione porta a una dispersione del
seme, così un Plutone in posizione negativa può portare a una
sterile proliferazione dell'Io, alla ricerca aberrante di
un'affermazione di se stessi. Nell'esperienza interpretativa vediamo
questo pianeta legato alla menzogna, alla truffa o anche, in modo più
innocente, alla tendenza a raccontare frottole, alla mitomania,
all'istrionismo, come se la frustrazione creativa cercasse sfogo in
vistose manifestazioni narcisistiche.
In modo analogo, Plutone può
determinare in gran parte le deviazioni e le aberrazioni sessuali che
si innestano su una insicurezza, su una incapacità o su una
menomazione in questo campo. Finché non sarà scoperto e analizzato
il pianeta X. sarà molto difficile stabilire con certezza se
l'influenza plutonica sulla vita sessuale si eserciti in egual modo
su ambedue i sessi. Per il momento si direbbe di sì.
Diciamo qui per inciso che nonostante i
suoi rapporti simbolici con il sesso, Plutone non ha affatto quel
carattere animalesco, o di animalità primitiva, attribuitogli da
alcuni autori (e che corrisponde, tra l'altro, a una visione
abbastanza puritana della vita sessuale).
Anatomicamente, come abbiamo già
detto, Plutone corrisponde ai testicoli. Nella simbologia cronologica della
Terra, corrisponde all'apparizione della vita animale sul nostro
pianeta.
Plutone in Vergine
- La forza generativa, privata dell'aiuto della Luna, si
inaridisce, mentre l'impulso creativo ripiega su se stesso, si
applica alla conservazione di quanto è già stato creato, tende a
prolungare nel tempo la durata di quel che è già stato prodotto
anziché interessarsi a una produzione nuova. Alla fase di spreco
ottimistico, caratterizzata da Plutone in Leone, segue una fase di
cauto assestamento e di ripensamento, che rappresenta spesso un forte
colpo di freno nell'evoluzione delle idee, un ritorno su posizioni
precedenti. Il passaggio del pianeta in questo segno influenza il
comportamento di una generazione pacata, saggia, un po' opaca, molto
interessata alla tecnica e all' ecologia.
L'ultimo soggiorno di Plutone in
Vergine va dal 1957 al 1971.
Plutone in decima casa - La
forza creativa diventa volontà di potenza personale. Le forze più
segrete dell'Io si scatenano nel desiderio di un'indipendenza che a
volte ha contorni così sublimi o così sfumati da apparire
irraggiungibili. Il bisogno di affermazione dell'Io, insomma, può
diventare satanico o istrionico nel suo continuo imporsi alla
personalità del soggetto. Dà spesso creatività intensa, genialità.
Al negativo, e se isolato, dà pericoli
di sadismo o rischi di paranoia.
Infine esaminiamo il significato delle loro congiunzioni secondo André Barbault in "L'Astrologia e la previsione dell'avvenire" ed. Armenia:
Congiunzione Marte-Urano -
Focolaio di energia bruciante che, per l'intensità, l'irruenza o
l'effetto folgorante ricorda il lampo tempestoso che si esprime in
pulsioni ad alta frequenza (manifestazioni riflesse e nervose,
convulsive, esplosive, eccessive, brutali, imprudenti, fonte di
avventure, incidenti e accidenti) sempre che questa potenza non sia
controllata dalla volontà, che la disciplina in dinamismo d'urto o
in passione audace. Per cui ogni transito rapido è, secondo il caso,
pericoloso o favorevole, fertile in complicazioni o in cose
improvvise, oppure pieno di risorse. Quello jupiteriano è
un'eccellente occasione per capovolgere una situazione, realizzare un
colpo di scena, compiere una prodezza. Quello saturnino fa temere il
survoltaggio nervoso e la tensione psichica (quando non il contrario)
quando non minaccia con un pericolo accidentale o un duro colpo. Il
transito maggiore è critico, trovandosi l'esistenza sopra una carica
di dinamite.
Congiunzione Marte-Plutone
- Questa congiunzione è simile alle potenze della vita
animale, delle pulsioni aggressive in particolare, potendo formare un
carattere difficile, individualista, rivoltoso, ostile, violento,
distruttore o, bloccando, installare un clima nevrotico di angoscia e
di crisi esistenziale, oppure questo fuoco interiore può anche
dinamizzare una forza morale e una passione creatrice. I piccoli
transiti, in particolare la congiunzione solare, manifestano questa
tendenza, generalmente pericolosa se non è padroneggiata. Il
transito jupiteriano libera queste forze primitive in potenza, in
dono, in creatività, in onnipotenza. Quello saturnino le scatena in
manifestazioni selvagge, caotiche, distruttive, o le blocca in una
dolorosa crisi interiore. Il transito maggiore è critico, e fa
pensare al ballo su di un vulcano.
Congiunzione
Urano-Plutone -
questo fenomeno non può interessare che la generazione 1962-1967.
Cocktail singolare ed esplosivo che dovrebbe avvalersi dell'alleanza
del superelaborato, dell'avanguardia, dell'ultramoderno e
dell'ancestrale, del primitivo, del selvaggio. Giano, il cui robot è
simbolico. Pervenire all'accoppiamento fra il riflesso animale e la
potenza mentale, fra l'istinto e lo spirito superiore, dovrebbe
essere lo scopo principale della via tracciata da questa
configurazione, per il superamento di una data condizione. Non
potendo riuscire a decuplicare queste forze, alle vette rischiano di
sostituirsi gli abissi, col pericolo di essere trascinati nel
disordine del nervosismo, della rivolta, dell'individualismo feroce,
della violenza, della distruzione. Tutti i transiti, a questo punto -
in particolare l'annuale congiunzione solare di metà settembre per
questa generazione - ricordano questo problema di unificazione fra il
basso e l'alto, con il transito jupiteriano, che facilita la fusione
interiore con le frontiere della sfida, e quello saturnino che
accentua la difficoltà in una situazione laboriosa o in un'avventura
pericolosa.
Passiamo ora a sviscerare il significato di altri aspetti secondo Lisa Morpurgo nella sua "Introduzione all'Astrologia" ed. Longanesi.
Semisestile Sole-Venere - Si verifica
due o tre volte all'anno per una durata che va dai cinque ai dieci
giorni. Forse meno impegnativo della congiunzione per quanto riguarda
l'ottimismo e la fortuna, dà spesso grande fascino personale, si
ritrova nei temi di chi suscita coups de foudre (colpi di
fulmine). Può favorire un comportamento affettivo tenero e al tempo
stesso disinvolto.
Semisestile Sole-Nettuno - I due pianeti sono profondamente
antitetici e, come nel caso Sole-Luna, è meglio che non si
verifichino aspetti tra loro. Il Sole è il regolatore dell'Io
cosciente e attivo, tendente alla coerenza e alla stabilità. Nettuno
è signore dell'infinito, delle mille possibilità di metamorfosi
dove l'Io acquista continuamente nuove dimensioni. I loro rapporti
sono sempre sfuggenti, perché ciascuno dei due tende a operare in
una sfera autonoma.
Il semisestile Sole-Nettuno ha lo stesso significato del sestile, leggermente attenuato. Il sestile si verifica due
volte all'anno per la durata di circa sei giorni. È forse l'aspetto
migliore, stabilisce rapporti equilibrati e non troppo stimolanti tra
l'Io e la volontà di metamorfosi, tra l'Io e la curiosità per
l'ignoto.
Semisestile Luna-Venere - Si verifica due
volte al mese per sei ore all'incirca. Ha la stessa influenza del
trigono, leggermente attenuata. È un bell'aspetto che stabilisce armonia tra sensibilità
e affettività, favorisce la fortuna in campo sentimentale e a volte
anche finanziario, può sviluppare creativamente il senso estetico e
musicale (specie se incide su segni propizi da questo punto di
vista). Protegge la salute, specialmente la salute infantile,
femminile, e la maternità. Tende a neutralizzare moderatamente i
transiti negativi.
Semisestile Luna-Nettuno - Si verifica due
volte al mese per circa sei ore e ha gli stessi effetti del trigono,
leggermente attenuati. Bellissimo aspetto che stabilisce un
rapporto armonioso tra la sensibilità, l'intuizione, e la loro
manifestazione creativa. È spesso indice di coerenza intima, di
equilibrio morale (tuttavia ben lontano da ogni aridità
rigoristica), di forti capacità intellettuali. Sebbene non sia
direttamente collegato alla fortuna, questo aspetto offre una buona
protezione contro le sofferenze di carattere intimo e permette a
volte, grazie all'intuizione sicura, di prendere buone decisioni in
campo finanziario. Sul piano materiale, protegge la salute, specie
nell'infanzia, e consente di superare o evitare malattie infettive.
Resiste bene ai transiti negativi, benché tenda a essere
influenzato, anche indirettamente e in modo sottile, dalle posizioni
di transito che Nettuno assumerà via via passando sul tema natale.
Sestile Venere-Marte - Ha la stessa
influenza del trigono, leggermente attenuata. Aspetto felice per i rapporti tra i due
sessi e per il comportamento sessuale, anche se le due forze in gioco
tendono a stimolarsi a vicenda dinamizzando il comportamento sul
piano sessuale. La vita sentimentale si svolge con una serenità
disinvolta, senza essere intralciata dalla sensibilità.
Semplificazione, a volte linearità, dei sentimenti. Questo aspetto
può essere il punto di forza di una sana normalità. Protetta la
salute e, se i pianeti occupano le case e i segni adatti, anche
l'attività sportiva. Fortuna nelle imprese che richiedono audacia e
prontezza di riflessi, anche se la durata del successo, data la
presenza di Marte, può essere breve. Buona resistenza ai transiti.
Sestile Venere-Urano - Si verifica due
volte ogni tredici mesi per circa otto giorni. Ha la stessa influenza
del trigono, leggermente attenuata. È un bell'aspetto dinamizzante che da
vigore alla vita affettiva e rende più sereno e umano il pragmatismo
uraniano. Si ripetono molte influenze della congiunzione, ma
l'abilità manuale è ancora superiore e il rapporto tra le due forze
in gioco appare più equilibrato, più duttile; è meno appariscente
la carica erotizzante. Rimane tuttavia una notevole disinvoltura
nella vita amorosa e, se i segni ospitanti non sono contrari, una
grande larghezza di idee in questo campo. Può essere ottima
componente di successo nel tema di persone dedite all'artigianale o
alle arti applicate, o comunque a attività pratiche connesse con le
case dove si trovano i pianeti. Aumenta il fascino personale e ne fa
spesso uno strumento di fortuna. Resiste bene agli aspetti e ai
transiti negativi.
Sestile Venere-Plutone - Si verifica
due volte ogni dodici mesi e mezzo, per dodici giorni all'inarca, e
ha le stesse influenze del trigono, leggermente attenuate. È un aspetto beneficamente stimolante
per lo sviluppo armonioso dell'Io. Può risultare profondamente
creativo se accompagnato da buoni valori razionali o sensibili, ma,
isolatamente, incide soprattutto sulla personalità che risulta
armonicamente complessa, bene inserita nella vita affettiva, pronta a
sfruttare abilmente le proprie qualità. Leggero egotismo e spesso
grande fascino, accompagnato da un po' di istrionismo. Può essere la
componente di una personalità « di grande formato » come direbbe
Thomas Mann. A volte un po' ingombrante per il suo prossimo.
Protezione nelle circostanze difficili. Capacità di resurrezione
dopo le tempeste della vita. Stimolato dai transiti positivi, questo
aspetto resiste bene ai negativi.
Sestile Marte-Nettuno - Ha gli stessi
effetti del trigono, leggermente attenuati. Rapporto armonico tra due forze
disarmoniche. Può dare una fantasia dinamica, originale, e al tempo
stesso più controllata, meno esplosiva che nel caso della
congiunzione Marte-Nettuno. D'altro canto l'aggressività è guidata
dall'intuito, non si abbatte ciecamente sugli ostacoli, sa essere
efficace e insieme prudente. La volontà di metamorfosi tende a
seguire l'impulso del momento, l'estro e la bizzarria: e altrettanto
estrosa può essere la creatività intellettuale e artistica. Resiste
bene ai transiti e agli aspetti collaterali negativi.
Sestile Urano-Nettuno - Ha la stessa
influenza del trigono, leggermente attenuata. Aspetto straordinariamente dinamico e
stimolante che favorisce la fantasia creativa, l'espressione
artistica dell' abilità manuale e dinamizza la forza di decisione.
Grande (a volte eccessiva) sicurezza di se e delle proprie idee, e
desiderio di realizzarle o di imporle. Può essere segno di audacia
mentale e ideologica, che un sovraccarico a uno dei due poli rischia
di inclinare verso il fanatismo. Tende a monopolizzare la personalità
attorno a una passione. Resiste bene ai transiti, è più sensibile
agli aspetti collaterali, specie a quelli con Plutone. Si verificò
dal 1878 al 1884, tra Vergine e Toro (con Plutone neutro in Toro) e
appare evidentissimo nei temi di Picasso e di Giovanni XXIII. Dal
1940 al 1945 si verificò dapprima tra Toro e Vergine (con
sovraccarico di Saturno in Toro) e poi tra Gemelli e Bilancia (a
partire dal 1943): ci sembra che questo esempio probante della
variazione di influenza a seconda dei Segni occupati non abbia
bisogno di commenti.
Sestile Nettuno-Plutone - Ha influenze
analoghe a quelle del trigono, molto più attenuate per quanto
riguarda la genialità. Bell'aspetto, meno intenso della
congiunzione ma forse più equilibrato, sviluppa armoniosamente
l'influsso delle due forze. Può costituire una sorta di protezione
per il periodo in cui si verifica, protezione destinata tuttavia a
cessare forse bruscamente con la fine dell'aspetto stesso. Favorisce
l'intelligenza, il progresso del pensiero, soprattutto tecnico.
Resiste ottimamente ai transiti, meno bene agli aspetti collaterali
negativi.
Sestile Mercurio-Saturno - Si verifica
due volte all'anno per circa quattro giorni. Ha le stesse influenze
del trigono, leggermente attenuate. Rapporto armonioso e solidissimo tra
capacità intellettive e razionali. Ripete le ottime influenze della
congiunzione dando a esse un valore meno intensificante e più
dinamico, meno concentrato ma forse più equilibrato. Alle capacità
induttive e deduttive si unisce spesso una grande forza dialettica, e
una sorta di godimento intimo nasce dal seguire il filo logico di un
ragionamento fino alle estreme conseguenze. Come nel caso della
congiunzione, le gioie e le soddisfazioni dell'intelligenza tendono a
passare in prima linea, lasciando nell'ombra altri fattori, sia pure
importanti. Questo aspetto è stimolato dai transiti positivi e
resiste bene ai negativi.
Quadrato Sole-Marte - Si verifica ogni
diciotto mesi all'incirca per una durata che va dai venti ai trenta
giorni. È un aspetto dagli effetti a volte ambivalenti, che va
attentamente studiato nel quadro generale del tema. Lo sviluppo
sereno dell'Io e lo slancio virile si frenano a vicenda, determinando
spesso una immaturità emotiva che in certi casi rimane bloccata
sull'incertezza, sfociando in una specie di passività, e in altri
invece spinge alla continua ricerca di un'affermazione personale, con
manifestazioni infantili o incoerenti. Se accompagnato da buoni
aspetti, questo quadrato limita il suo influsso a forme superficiali
del comportamento. Può anche indicare incidenti, disturbi di origine
traumatica, sorprese sgradevoli o delusioni legate al significato
delle case occupate.
Quadrato Sole-Urano - Si verifica due
volte in dodici mesi per una durata di circa undici giorni. È un
freno posto tra l'Io e la volontà di decisione. Può determinare
incertezze, dispersione di forze attive, scarsa prontezza di riflessi
o, al contrario, irruenza, cocciutaggine mista a incostanza, sbalzi
d'umore e bruschi mutamenti. L'Io stenta a inserirsi nell'Oggi, si
sente spaesato. Dal punto di vista puramente materiale, può indicare
incidenti o malattie traumatiche legate ai segni occupati o al Sole
stesso (attacchi cardiaci).
Quadrato Sole-Plutone - Si verifica due
volte all'anno per la durata di circa dieci giorni. È un aspetto a
volte frustrante, perché l'Io non riesce a seguire in modo coerente
le suggestioni proposte da Fiutone, ha l'impressione di essere
menomato, di non poter arrivare alle mete che un istinto segreto gli
consiglia. La tensione può sfociare in una bizzosità stravagante, o
in una malignità provocatoria, oppure può condurre a forme di
esibizionismo e di perfezionismo, spesso condannate all'insuccesso.
Componente di un temperamento egoistico. Trigono Si verifica due
volte all'anno, per la durata di circa dodici giorni. Aspetto anche
troppo elettrizzante, che stabilisce tra il volto palese dell'Io e i
suoi molti volti nascosti una corrente di stimoli continui. Ne
risultano audacia, volontà di potere, bisogno intenso di essere in
primo piano. Appoggiato da buoni valori, questo trigono può essere
il punto di forza di un tema di attori, di personalità che arrivino
al successo sfruttando il loro fascino e la sicurezza di sé.
Giove Retrogrado (da
https://www.astroval.it/pianeti_retrogradi.html#.Wwrv5vmFNdg) - Si riferisce al nostro
interiore più che agli aspetti materiali della vita. Ci offre un
senso di soddisfazione interiore e di pace con il mondo circostante.
Chi ha Giove retrogrado, a meno che non ci siano altri fattori nel
tema di nascita che lo contraddicono, si preoccupano molto di più
della serenità dell'anima e cercano la conoscenza spirituale senza
interferenze altrui. Difficilmente vengono indrottinati da altri ma
pensano in autonomia, e cercando, trovano le varie risposte ai
quesiti più importanti dell'esistenza dentro di loro. Difficilmente
accettano dogmi religiosi. Sono possibili ritardi o altri problemi
nelle aree governate dalla casa in cui si trova Giove retrogrado
insieme alle case con la cuspide in Sagittario o Pesci.
Trigono
Marte-Giove - Tra l'aggressività e l'inserimento ottimistico nella
vita si stabilisce una corrente intensa e stimolante. Le imprese più
audaci vengono affrontate con grande sicurezza e, salvo gravi aspetti
collaterali, sono protette dalla fortuna. Il punto di forza del tema
tende appunto a concentrarsi sulla sicurezza di sé, che può
diventare baldanza e a volte (specie se il trigono è sorretto da
forti valori uraniani) tracotanza dominatrice. Il senso della
propria autorità, della propria libertà a agire impunemente è
accompagnato dalla serena bonomia gioviale ma risulta a volte un po'
fastidioso per il prossimo. Aspetti negativi collaterali possono
portare tale sicurezza di sé fino ai limiti dell'imprudenza.
Protezione in caso di incidenti. Quasi sempre, forte rispetto dei
valori tradizionali. Discreta resistenza ai transiti negativi. A
volte il transito di Saturno (se questo pianeta è bene appoggiato
nel tema natale) su uno dei due poli può essere ottimo.
Trigono Giove-Urano - Ottimo rapporto,
equilibrante e stimolante al tempo stesso, tra ottimismo e forza
attiva. Buono lo spirito organizzativo e l'intraprendenza, fiducia
nei cambiamenti che vengono di solito affrontati con slancio e
insieme con oculatezza, capacità di cogliere le buone occasioni.
Appoggiato da buoni valori venusiani, dà altruismo attivo. Capacità
di organizzare la propria vita in modo indipendente, tendenza ad una
professione autonoma e a un'interpretazione abbastanza disinvolta
delle convenzioni. Denaro procurato con la propria attività. Può
essere frenato da un Marte negativo per quanto riguarda il dinamismo,
da un Nettuno negativo per quanto riguarda la fortuna economica.
Resiste bene ai transiti negativi, è stimolato dai positivi.
Trigono Giove-Plutone - Rapporto
intenso e benefico della forza creativa e dell'inserimento
ottimistico nella vita. Da il desiderio di creare nella gioia, e la
gioia di creare. Sdrammatizza certe prese di posizione egocentriche,
certe inflazioni dell'Io che inevitabilmente accompagnano ogni
sollecitazione di Plutone. Tende tuttavia a dare una certa sicurezza
di sé, un bisogno di esprimersi e di comunicare, per « prendere
posizione ». Spesso (salvo afflizioni collaterali) buon fiuto negli
affari e oculata amministrazione del denaro o dei beni. Resiste ai
transiti negativi, è stimolato dai positivi, specie da quello di
Giove alla congiunzione di Plutone natale.
Opposizione Venere-Giove - Conflitto
tra l'affettività e l'inserimento ottimistico nella vita. Ciascuna
delle due forze tende a concretarsi indipendentemente dall'altra,
mentre la loro affinità vorrebbe una fondamentale armonia tra esse.
Infelicità o insoddisfazione negli affetti, difficoltà a trovare un
equilibrio intimo o un'intima serenità, possibile disordine nei
sentimenti, eccessi di ottimismo seguiti da crolli pessimistici.
Sacrifici compiuti per ragioni affettive o delusioni sentimentali.
Sul piano materiale, imprudenti investimenti di denaro e salute
cagionevole nell'età matura. Come nel caso del quadrato, tali
influenze sono molto attenuate da aspetti collaterali positivi.
Questa opposizione, specie se afflitta, è assai sensibile ai
transiti negativi.
Opposizione Giove-Nettuno - Conflitto
tra la sensibilità e l'inserimento ottimistico nella vita, tra la
volontà di metamorfosi e la gioia di vivere. Può dare una continua
ricerca di compensi che assumono spesso il carattere di eccessi,
superficiali in apparenza, logoranti con il tempo: intemperanze a
tavola, fumo, alcool, gioco d'azzardo, nei casi più gravi anche
droga. Le malinconie, il malcontento impliciti nel quadrato assumono
forma più drammatica. Nel campo pratico, avventato o inabile
maneggio del denaro, svolte tristi nella vita. Questo aspetto è
tuttavia tra i più ricettivi dei buoni aspetti collaterali e, data
la plasticità dei due pianeti, riduce i suoi effetti a
manifestazioni secondarie. Sensibile ai transiti negativi.
Secondo la tradizione, il Punto di
Fortuna si calcola:
1) per Sole sopra orizzonte (nascita
diurna) = Luna + Asc - Sole
2) per Sole sotto orizzonte (nascita
notturna) = Sole + Asc - Luna
Secondo Tolomeo e Morin de
Villefranche, va sempre calcolato come fosse una nascita diurna.
Calcolo quindi il Punto
di Fortuna di R.M. in entrambi i modi, considerato che il Sole è a
12° 03' del Sagittario, la Luna a 13° 23' del Sagittario e
l'Ascendente a 14° 14' dello Scorpione.
1) Luna
a 13° 23' del Sagittario pari a 253° 23' +
più
Ascendente a 14° 14' dello Scorpione pari a 224° 14' =
477° 37' -
meno Sole
a 12° 03' del Sagittario, pari a 252° 03' =
225°
34' , pari a 15° 34' dello Scorpione.
2) Sole a 12°
03' del Sagittario, pari a 252° 03' +
più
Ascendente a 14° 14' dello Scorpione pari a 224° 14' = 476° 17'
pari
a 475° 77' -
meno Luna
a 13° 23' del Sagittario pari a 253° 23' =
222°
54' pari a 12° 54' dello Scorpione.
Il Punto di Fortuna da Clara Negri su "Astrologia esoterica" Armenia editore - Siamo arrivati alla Parte di Fortuna,
elemento principe delle Parti arabe, quasi unanimamente riconosciuto
d'un effettivo valore.
Come abbiamo già detto
precedentemente, essa veniva considerata alla stessa stregua dei
luminari e dell'Ascendente o, quanto meno, come un vero e proprio
pianeta. Tolomeo la definisce «Ascendente lunare» ed essa, fra i
tanti significati, può anche indicare l'energia istintiva e
volontaria dell'individuo che, se assecondata, riesce a realizzare il
più negativo dei destini.
Purtroppo oggi il Punto di Fortuna non
gode più il favore d'una volta, forse perché il suo significato col
tempo si è alquanto ristretto, rimanendo solo associato al denaro e
all'abbondanza materiale invece che alla fortuna in senso lato.
In effetti Fortuna deriva dal latino
Fors = Sorte, rappresentata da una donna bendata che dispensa beni e
malanni senza nessuna ragione apparente. Ma la sua origine è greca,
e il suo nome originario - Tiche, che significa «come capita» - fa
parte del Mito. Tiche è una figlia di Zeus, a cui egli ha concesso
il potere di decidere la sorte d'ogni mortale. E lei, eterna bambina,
corre or qua or là facendo rimbalzare una palla per indicare che la
Sorte non è legata al merito ma al suo capriccio, perciò ad alcuni
essa da i doni contenuti nella sua cornucopia mentre ad altri non
concede neppure il necessario per vivere.
Solo in seguito la parola Fortuna
prenderà il significato di «avvenimento favorevole» e, venendo
assimilata alla Luna, conserverà la cornucopia o il corno
dell'abbondanza.
Sarà bene perciò ricordare che il
Punto di Fortuna è un elemento astrale ambivalente, che può
significare sia buona sorte morale o materiale sia mancanza di buona
sorte in un settore specifico della vita. Se volessimo identificarlo
soltanto con la ricchezza e col denaro, non trovandovi sempre
riscontro con la realtà, finiremmo ingiustamente col trascurarlo,
perdendo in tal modo di vista l'elemento privilegiato dell'oroscopo
individuale in grado di indicarci, anche nei destini più drammatici,
in quale direzione orientarci per trovare il nostro angolo di
serenità, il nostro rifugio, la nostra oasi di pace. Eudes Picard,
astrologo del primo novecento, sosteneva invece che il Punto di
Fortuna indica in particolare la salute, in quanto Sole e Luna sono
esattamente gli elementi che la condizionano, pertanto la Parte di
Fortuna interviene anche «nelle direzioni che concernono la morte...
e la Parte di Fortuna sarebbe l'elemento che regge lo stato fisico
dell'individuo. Difatti, continua Picard, è certamente per questo
che alcuni distinguevano fra nascita notturna e nascita diurna, cosa
che conferiva «un diritto di priorità ai luminari secondo la parte
del giorno in cui esercitano il massimo delle loro forze. La Luna,
regina delle notti, avrà dunque sempre la precedenza sul Sole quando
esso è coricato, ecco la ragione per cui figura come primo fattore
del punto di Fortuna nelle nascite notturne. Per reciprocità la
prerogativa di signoria spetterà al Sole in quella diurna». (E.
Picard, Astrologie judiciaire Leymarie, pag. 140.). Ma lo stesso Picard conclude
consigliando di adottare la formula più semplice per stabilire il
Punto di Fortuna, ossia addizionando la longitudine dell'Ascendente a
quella lunare e sottraendo la longitudine solare.
Punto di Fortuna in Scorpione - Il
Punto di Fortuna in Scorpione tradisce una potente e concentrata
vitalità che può canalizzarsi sia in forme distruttive che in forme
creative. In linea generale, però, il Punto di Fortuna in segno d'
Acqua è particolarmente benefico. Grande sensibilità che si
accompagna all'ironia, al sarcasmo, alla critica demolitrice.
Hanno il Punto di Fortuna in Scorpione
Eduardo De Filippo, Claudia Cardinale, Sainte-Beuve, Lorenzo il
Magnifico.
Punto di Fortuna in Casa I - Il Punto di Fortuna in Casa I, in
particolare se è congiunto all'Ascendente, indica che vi è la
congiunzione dei luminari. Ne consegue una vita irta di ostacoli e di
difficoltà che potranno essere superati con la forza di volontà e
un'incredibile fiducia in se stessi. Se la forza fisica farà
difetto, vi sarà allora la forza morale e un' enorme resistenza
contro il male e le avversità. La sicurezza e la costanza nei propri
ideali facilitano la vittoria finale. Hanno il Punto di Fortuna in Casa I
Tolstoi, Ramakrishna, E. Zola.
I Nodi Lunari secondo Clara Negri su "Astrologia esoterica" - Cosa sono i Nodi
Lunari? Per spiegarli bisogna ricorrere all'astronomia e ricordare
che il nostro satellite, nel suo giro attorno alla Terra, incontra il
piano dell'orbita terrestre due volte. Il punto in cui interseca
l'eclittica passando dalla latitudine Sud verso il Nord viene
chiamato Caput Draconis, o Testa del Drago, Nodo Nord o Nodo
Ascendente, e il punto opposto, che scende al Sud, viene chiamato
Cauda Draconis, Coda del Drago, Nodo Lunare Sud o Nodo Discendente.
Questi Nodi,
diametralmente opposti nello zodiaco, formano l'asse nodale o «asse
del Drago», perché il movimento di salita o di discesa attorno
all'eclittica ricorda un serpeggiamento o il procedere del mitico
animale, che ritroviamo in tutte le tradizioni del passato,
specialmente in quelle orientali.
Questi punti
fittizi immateriali - ma matematicamente determinabili- si spostano
nello spazio con moto antiorario, in misura di circa tre minuti di
grado al giorno, per cui fanno il giro completo dello zodiaco in
circa 19 anni (6793,39 giorni). Cosicché, nel cielo di un'esistenza,
il Nodo Lunare Nord torna nella sua posizione iniziale a 19, 38, 57,
76, 95 anni...
Quasi tutte le
effemeridi riportano la posizione giornaliera del Nodo Lunare Nord
(quello Sud si trova, ovviamente, a 180° di distanza) e quelle di
Michelsen riportano anche il suo breve moto diretto che sarebbe
l'equivalente della retrogradazione planetaria.
Gli astrologi
dell'antichità avevano già osservato questo punto celeste
immateriale, a cui attribuivano l'influenza di un vero e proprio
pianeta, e i Caldei si basavano su di esso per prevedere le eclissi
di Sole e di Luna.
Ma cosa vogliono
dire esattamente i Nodi nell'oroscopo?
L'astrologia
ancora oggi non ha le idee ben chiare in proposito. Troviamo qualche
accenno sui Nodi nel Tetrabiblos di Tolomeo; altri autori, fra cui
Abraham Ibn Ezra, Guido Bonatti, G. Cardano ne danno anch'essi alcune
definizioni, attribuendo al Nodo Lunare Nord il significato d'un
piccolo Giove e al Nodo Lunare Sud quello d'un piccolo Saturno mentre
A. De Villon stabilisce anche l'esaltazione del Nodo Lunare Nord, che
sarebbe in Gemelli, e la sua caduta in Sagittario (per cui il Nodo
Lunare Sud sarebbe esaltato in Sagittario e in caduta in Gemelli).
Oltre questo, quasi più nulla.
Lo stesso A.
Barbault, in un suo ottimo articolo pubblicato su L'Astrologue nel
settembre del 1973, fa presente che, a tutt'oggi, abbiamo ben poche
conoscenze reali sui Nodi e che Tolomeo ed altri sono stati
estremamente parchi di parole su di essi, sostenendo solo qua e là
che la loro congiunzione con i pianeti, e in special modo con la
Luna, possiede una grande importanza.
Se consultiamo il
Tetrabiblos, Libro III, leggiamo infatti che «se la Luna è nei Nodi
e nei segni difformi come l'Ariete, il Toro, il Cancro, lo Scorpione
e il Capricorno, provoca i gobbi, i mutilati, gli zoppi e i
paralitici» e, poco più avanti, aggiunge: «la Luna nei Nodi aguzza
l'ingegno, spinge all'invenzione pronta, all'indu-striosità e rende
gli uomini più abili».
Essendo i Nodi
legati, appunto, alla Luna, non ci è difficile accettare l'idea che
proprio essa, in congiunzione ai medesimi, possa dare delle
caratteristiche di spicco al nativo che possiede questa
configurazione, pur non aderendo alle estremistiche conclusioni
tolemaiche.
Ma André Barbault
va ancora più in là e, sempre ispirandosi ad alcuni passaggi del
Tetrabiblos, sollecita da parte dei ricercatori, studi approfonditi
sulla congiunzione di tutti i pianeti con i Nodi, in special modo sul
piano dell'astrologia mondiale di cui è maestro. E, per stimolare
gli appassionati di statistica, presenta un lungo elenco di
congiunzioni fra pianeti e Nodi che si sono accompagnate ad
avvenimenti politici internazionali, positivi o negativi, di grande
rilievo.
Attualmente però,
quasi tutti gli astrologi contemporanei trascurano o contestano il
valore dei Nodi e addirittura Gouchon, nel suo Dictionnaire
Astrologique, riporta una citazione di Henri Selva su di essi:
«Laddove non vi è nulla, non vi può essere influenza alcuna». Lo
stesso Bouché-Leclercq, autore del poderoso L'Astro-logie Grecque,
li definisce «una superstizione orientale».
Da parte nostra,
anche perché privi di un qualsiasi testo davvero documentato e
convincente, confessiamo di aver trascurato per molti anni il ruolo
dei Nodi, aderendo alla citazione di H. Selva or ora riportata. Poi,
avendo effettuato alcune letture sulla fisica delle particelle, che
hanno fatto nascere ovvie analogie con la nostra disciplina, siamo
stati costretti a riflettere e... a ricrederci. Se l'universo «è
una rete complessiva di configurazioni di energie vibranti in cui
nessuna parte ha una realtà indipendente dalla sua interezza» (P.
Davies, La Superforza, Mondadori, 1986), l'intersecarsi d'un anello
vibratorio come quello formato dalla Luna con un altro anello
vibratorio — l'eclittica — deve obbligatoriamente apportare delle
influenze, delle modifiche che possono manifestarsi con significati
diversi nell'oroscopo personale o mondiale.
A questo punto
siano andati a effettuare un personale controllo su un gruppo di 20
cerebrolesi ed abbiamo riscontrato ben 13 casi in cui il Nodo Nord
era in rapporto disarmonico (quadratura, congiunzione o opposizione)
con vari pianeti, in particolare col Maestro dell'Ascendente, con i
luminari e con il Maestro della Casa VI, settore della salute.
Abbiamo usato poi
lo stesso procedimento con 20 oroscopi di suicidi, dove si sono
presentati 13 casi in cui il Nodo è in rapporto di tensione con il
Maestro dell'VIII o dell'Ascendente o in dissonanza con altri
pianeti.
Successivamente,
applicando questo controllo su un gruppo di 36 geni, che è stato
oggetto di una nostra passata ricerca, abbiamo riscontrata una brusca
caduta di quest'indicazione, perché solo 12 di essi avevano il Nodo
in rapporto dissonante con altri pianeti.
A questo punto
crediamo non sia ancora possibile trarre conclusioni definitive, dato
il numero dei casi molto esiguo oggetto del nostro controllo, ma i
risultati meritano certamente un ulteriore approfondimento perché
non crediamo siano dovuti al caso.
Resta il fatto che
la posizione dell'Asse del Dragone è indicata, come dicevamo dianzi,
in quasi tutte le effemeridi professionali, ed essa viene oramai
apposta meccanicamente negli oroscopi, anche se resta trascurato, o
volutamente ignorato, il suo significato nelle Case, nei segni e
negli Aspetti.
Riguardo alla
tradizione, resta per noi discutibile l'attribuzione positiva al Nodo
Lunare Nord e quella negativa al Nodo Sud perché la parola «nodo»
sottintende sempre un ostacolo, un intoppo, un punto difficile. La
stessa cosa vale per la parola «drago», mitico animale che è stato
sempre simbolo di guardiano severo o di forza demoniaca, o guardiano
dei tesori nascosti e dell'immortalità. Secondo una tradizione
indiana «la testa del Drago è simile a Saturno e la Coda simile a
Marte». Essendo tuttavia il Nodo Lunare legato all'abbraccio
simbolico della Luna attorno al nostro pianeta, con la sua
implicazione di influenza materna, questo Caput Draconis potrebbe
significare, su un piano più elevato, la facoltà di adattamento
all'ambiente esterno. Allorché il Nodo riceve particolari aspetti di
tensione, potrebbe, al contrario, diventare un punto di confusione e
di disadattamento, predisponendo a squilibri mentali sul piano della
salute, magari originati da una marcata influenza materna, accettata
o rifiutata.
Per tutte le
contraddittorie ragioni sopra esposte, non è facile farsi
un'opinione obiettiva sui Nodi. La loro maggiore influenza viene
comunque riconosciuta allorché forma congiunzione con un pianeta
mentre il nostro mini-controllo ha considerato anche la quadratura e
l'opposizione. È comunque trascurabile l'influenza del Nodo in un
Segno, causa la lentezza del suo spostamento in moto antiorario, che
gli consente l'attraversamento di un dodicesimo zodiacale in poco più
di un anno e mezzo. È pertanto di maggiore interesse la presenza
del Nodo nelle Case, in quanto lo spostamento orario ci permette
dodici collocazioni diverse nel corso della giornata.
La tradizione ci
dice che al Nodo Lunare Nord dovremmo attribuire la nostra esperienza
migliore, quella che più ci arricchisce nel corso della vita mentre
a quello Sud l'esperienza più dura, quella che dall'ottica
reincarnativa, ci costringe ad espiare il Karma, ossia le cattive
azioni passate che costano oggi lotte e sacrifici. In base alla
nostra personale esperienza, aderiamo invece alle teorie di Dane
Rudhyar che individuano nel Nodo Lunare Nord i legami col passato
e in quello Sud i legami col futuro. Sicché se il carattere forse si
forma con la Testa del Drago, l'esteriorizzazione delle qualità
innate, buone o cattive, avviene proprio attraverso la Coda del
Drago.
La
Testa del Drago è il Nodo
Lunare Nord e la Coda è
il Nodo Lunare Sud.
Testa del Drago in Gemelli, Coda in
Sagittario: Conferisce una grande simpatia personale che facilita le
amicizie e il contatto con gli altri. Forte egocentrismo, inventiva
ma poca oblatività (in psicanalisi, disposizione d'animo e relativo
comportamento improntata a generosità assoluta, senza contropartite
o previsione di compensi materiali o morali). Le iniziative del
nativo, e il suo bisogno d'indipendenza, possono essere contrariate
dalla volontà dei genitori, dai parenti o dall'ambiente circostante.
Testa del Drago in VIII, Coda in II.
Predispone a una vecchiaia tranquilla e a una morte serena. Favorisce
la longevità e i guadagni mediante vincite, lotterie o eredità.
Grande impegno lavorativo e, a volte, molta prodigalità.
I transiti - Una volta presa coscienza dei rapporti fra gli astri e le loro reciproche posizioni nel tema natale, possiamo valutare quali correnti si svilupperanno man mano che, nel tempo, gli astri assumeranno nuove posizioni e possiamo indagare sul peso che gli astri avranno durante i loro transiti sui punti sensibili del tema stesso.
Iniziamo col dire che, mentre gli astri veloci influenzano per tempi modesti, quelli lenti e superlenti possono influenzare per anni. Vediamo quindi le caratteristiche degli astri in transito da André Barbault "L'astrologia e la previsione dell'avvenire" Armenia editore:
«Che nessuno
ci si metta se non è psicologo...» È indiscutibile che bisogna
avere conoscenze e senso psicologico prima di affrontare una
qualsiasi interpretazione astrologica, e in seguito bisogna imparare
a osservare e ad attenersi accuratamente a un criterio psicologico
per acquisire il dono dello sguardo interiore.
L'operatore universale
- II pronostico che mira alla conoscenza
della data del potenziale avvenimento contenuto nel tema di nascita
si richiama ad un attivatore che costituisce una causa universale, in
quanto si tratta di un corpo celeste che, nel suo giro circumsolare,
si sposta lungo la pista circolare dello Zodiaco.
È senza dubbio per l'umanità intera
che il tale astro si trova in tale posizione il tale momento, ed è
il passaggio di questo mobile che introduce la nozione di tempo nel
meccanismo del transito; in quel luogo l'astro entra in transito
simultaneamente con la totalità dei punti sensibili individuali
dello stesso luogo zodiacale. Da qui nasce il suo valore di indice
che, simile ad un cursore su di un calendario, scatena la cronologia
del fenomeno.
Quale «virtù» può avere l'astro
nella sua funzione di «transitante»? Non sapendolo, non possiamo
contentarci che di immagini evocatrici. Per gli antichi, le cose
della nostra vita provenivano dai movimenti celesti, come se esse
subissero un'impronta dinamica da parte di questi ultimi. Ecco dunque
la suggestione di transfert per risonanza, vibrazione, emissione o
conduzione, come se l'astro svolgesse un ruolo d'incitatore esterno,
esercitando un potere trainante su di un punto ricettivo individuale.
In questo modo il pianeta sarebbe simile a un punto, un focolaio o un
campo di energia in movimento nell'Universo; centro energetico che ha
il proprio posto nella configurazione generale dei diversi altri
centri energetici del sistema solare, rinnovato continuamente in
infinite forme.
Non sappiamo, tuttavia, in che modo si
manifesta l'effetto di transito. Esaminiamolo sotto il suo doppio
aspetto qualitativo e quantitativo.
L'indice quantitativo
- Tolomeo aveva già detto: «Dovremo prestare molta
attenzione ai pianeti che passano sui luoghi principali, poiché essi
non sono di poca importanza sul pronostico dei tempi. Saturno è in
relazione ai generali, Giove agli annuali, Marte, Sole, Venere e
Mercurio ai mensili e la Luna con quelli che durano qualche giorno. »
Sono, in effetti, attivatori universali
che, a grandi linee, forniscono la scala del valore quantitativo dei
transiti, essendo l'effetto di ogni astro proporzionale al tempo che
esso impiega a effettuare la sua rivoluzione siderale. Possiamo, in
linea di massima, adottare questa regola fondamentale: l'importanza
di un transito è in funzione della sua durata.
Più lento è il passaggio dell'astro
sulla sua posizione natale, e spingendo questa durata al massimo,
maggiore è l'effetto che tende a produrre. Durata significa,
d'altronde, rarità, in quanto un transito unico nel corso della vita
non può avere la stessa importanza di un transito che si ripete in
continuazione.
Già conosciamo la scala delle velocità
astrali: Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno, Urano,
Nettuno, Plutone. È proprio qui il punto chiave dell'importanza dei
transiti.
In questo modo, poiché la Luna
presenta uno spostamento medio quotidiano di 13° ed effettua il giro
intero dello Zodiaco in 27 giorni, il suo passaggio sulle varie
posizioni natali è solo una questione di ore, e le basta meno di un
mese per toccare di volta in volta tutti i punti sensibili
dell'oroscopo. Ciò, ripetuto dodici o tredici volte l'anno nel corso
di anni e decenni, fa sì che i soli transiti di congiunzione nel
corso di una vita media finiscano per toccare la bagattella di
dieci-dodicimila volte.
L'indice qualitativo - Oltre alla differenza della sua velocità di spostamento,
ogni astro si distingue nel suo effetto di transito per la
manifestazione della sua specifica essenza simbolica.
La nota specifica dell'attivatore
universale consiste nel trasferire la propria tendenza naturale al
ricevitore di nascita. Ad esempio Giove di transito su di un punto
sensibile individuale «jupiterizza» quest'ultimo per tutto il
tempo del suo passaggio.
Passiamo in rivista la fascia delle
correnti universali.
Quelle dei tre superlenti sono ancora
conosciute malissimo. A stento erano presi in considerazione nella
pratica astrologica una cinquantina d'anni fa. Da parte mia, partito
da un vuoto totale - la lacuna delle opere didattiche allora
esistenti su quest'argomento era completa - ho dovuto costruirmi
interamente delle conoscenze attraverso l'esperienza personale
(ricerca di serie di risultati, e successivamente ripetizione di
previsioni basate sulla correlazione ottenuta) di cui fornisco qui di
seguito l'essenziale.
PLUTONE. Non è senza
apprensione che vediamo passare quest'astro su di una posizione
natale. Il suo simbolismo di morte, di crisi, di metamorfosi, che si
innesta sul mondo locale del punto transitato fa temere un
annullamento, una distruzione o una revisione della situazione
esistente in questa sfera di interesse. Il suo effetto estremo è
dell'ordine della «tabula rasa», del ricominciare da zero.
Tuttavia, poiché in questa seconda metà del XX (e almeno fino al 2039, N.d.R.)secolo l'astro è in
permanenza al sestile di Nettuno, la sua tendenza critica si
manifesta in maniera meno radicale e viene più o meno attenuata;
esso si limita quasi sempre ad essere indicatore di crisi. Può anche
accadere che, passando su di una posizione natale decisamente
favorevole, esso faccia scattare un'esperienza positiva, vissuta in
questo caso sotto il segno della prova. Si può trattare, ad esempio,
di un problema di incompetenza nel caso di un avanzamento di
carriera, modo tra i più cari di pagare la propria realizzazione e
la propria riuscita. Esso può quindi apportare una specie di dono
avvelenato, spingendo l'individuo sulla via di una dolorosa crisi
esistenziale. Solo eccezionalmente tutto va per il meglio in una fase
plutoniana.
NETTUNO. L'opinione ancora
generalmente diffusa che il transito di Nettuno sia una bolla di
sapone da cui niente può risultare, è interamente falsa. Questo
pianeta gigante, sul piano del transito, è, né più né meno degli
altri, un «campo di energia in movimento nell'Universo» con il
quale ogni punto natale sensibile è suscettibile d'entrare in
risonanza fino all'esaurimento dell'incarnazione storica della sua
tendenza. Possiamo anche, nel caso specifico, scoprire una maniera
nettuniana, «flou», vaga, spettrale o insidiosa di creare
situazioni? Forse occasionalmente, quando il ricettacolo individuale
vi si presta e il soggetto è lui stesso un nettuniano. Altrimenti
l'astro mette una sordina alla sua maniera «impressionista» e
fantastica contribuendo, nel modo più naturale, alla nascita dei
fenomeni dell'esistenza. Forse possiamo abilmente scoprire che, sotto
un clima nettuniano, l'individuo si lascia maggiormente trascinare
dall'ambiente, si tuffa più facilmente in una data atmosfera,
subisce sensibilmente le circostanze, agevolando o ostacolando
quest'osmosi con l'esterno. Altro dato di fatto, ugualmente ignorato,
che conviene accettare una volta per tutte: la qualità del passaggio
di Nettuno è, in sé, di una perfetta neutralità. In un certo
senso, esso si contenta di lasciar parlare la tendenza del punto
ricevitore che, felice o infelice, determina il senso favorevole o
sfavorevole della storia vissuta sotto il transito.
URANO. L'opinione che bisogna
diffidare della subitaneità violenta e pericolosa del transito di
Urano è ancora molto diffusa. Così come per Nettuno, questo
transito, intrinsecamente, è perfettamente neutro per sua natura.
L'astro non è che un puro stimolatore che, col suo passaggio,
riattiva la tendenza - costruttiva o distruttiva, buona o cattiva -
del punto natale sensibile. Tutt'al più scatena un effetto
folgorante nel caso in cui libera esso stesso una violenza, divenendo
allora inevitabile l'eco moltiplicatore fra il transitante e il
transitato. Infatti, il modo prettamente uraniano del suo effetto
transitante comparato a quello tutto ricettivo di Nettuno tenderebbe
piuttosto a rendere l'individuo artefice della propria ventura, nel
piacere di sopravanzare il suo destino sino al limite delle proprie
possibilità. Da ciò nasce un attivismo realizzatore che consente
una via di scampo nella propria esistenza o il rischio di esporsi a
un incidente.
SATURNO. Là dove passa Saturno
si fa quasi sempre sentire la pressione di una tendenza grave. In
buone condizioni, questo passaggio può creare l'apparizione di un
elemento nuovo, che si annuncia un po' laborioso e richiede un certo
sforzo, così come può anche contribuire al consolidamento di una
posizione acquisita, che aveva bisogno di stabilizzarsi talora in un
calo di tono vitale, sotto l'aspetto di intiepidimento, di
banalizzazione, di calma o grigia normalità. Se l'influsso è
negativo, la tendenza prende un carattere depressivo, o rende fragile
l'individuo, simile a una pianta esposta alle intemperie. Ciò può
tradursi con l'apparizione di un inconveniente, l'aggravarsi di una
situazione, il decadere degli interessi sino alla perdita di qualche
bene. In ogni caso, il transito saturnino è un invito a esser seri,
atteggiamento che facilita qualcosa di costruttivo o fornisce la
resistenza richiesta di fronte allo sfaldamento di qualche settore
esistenziale.
GIOVE. Quest'astro è il veicolo
di una corrente vivificatrice che contribuisce a «ossigenare» il
settore interessato simile a una pianta nutrita dal concime.
L'influsso che esso apporta ha l'effetto di facilitare la crescita e
lo sviluppo degli interessi, e di far fruttare le situazioni. Su di
un punto natale negativo, esso tende a migliorare le cose, dal
semplice sollievo passeggero ad una miglioria completa e definitiva,
facendo superare l'ostacolo, dissipando o sopprimendo il male. Se
tocca un punto positivo, esso è fonte di soddisfazione, di
benessere, di acquisizioni, di profitto. In negativo, il movimento
jupiteriano espone alle conseguenze della temerarietà, della
presunzione, della negligenza, dello sperpero, dei difetti del ricco.
Non si dice forse che Giove rende pazzi coloro che vuol perdere?
MARTE. Quest'astro è il
sostegno di una corrente che «accende» la tendenza del punto
toccato. Al positivo, esso è un fattore di risveglio, di animazione,
di spiegamento di energia, di attivazione, di ardore, stati
favorevoli per affrontare la vita, vincere una battaglia, nonché per
resistere a una difficoltà, sbaragliare un ostacolo o conquistare
una nuova posizione e andare avanti. Ma bisogna temere il pericolo
della sua manifestazione in modo negativo: impulsività,
effervescenza, agitazione, eccitazione, esasperazione, impeto
eccessivo, dispendio vitale pericoloso e al limite dell'azzeramento
delle proprie energie. Può talvolta accadere che un blocco interno
faccia vivere questa corrente sotto l'aspetto di forma depressiva di
uno stato di castrazione.
SOLE. È forse perché svolge il
ruolo di punto focale che esso è perfettamente neutro? Accade sempre
che l'influsso solare sia impersonale nella sua manifestazione
transitarla, qualitativamente trasparente, limitandosi a valorizzare
puramente e semplicemente il punto natale che incontra. Se volessimo
ad ogni costo attribuirgli una caratteristica, potremmo dire che, per
il suo passaggio, esso contribuisce a «mettere in luce» la tendenza
del punto transitato, cioè esso è per eccellenza fattore di presa
di coscienza attraverso lo stato di allerta col quale anima questa
tendenza. Ma esso aiuta anche a fare in modo che quest'ultima si
esprima attivamente, venendo alla luce.
VENERE. L'influsso di
quest'astro è di natura benefica, sia per la qualità della sua
tendenza alla distensione, dolce, moderatrice e riposante, che per
lo stato di grazia che genera e che contribuisce alla gioia di
vivere. Su di una posizione negativa, quest'influsso partecipa a
un'armonia che apporta sollievo nel corso di una prova, migliora uno
stato di cose o facilita la soluzione di un problema: ci si sente
meglio; su di un punto positivo, ci si sente bene. Esso tende anche
ad apportare una soddisfazione o a procurare una gioia, simile ad un
regalo che si riceve. Al negativo, può aversi un'impressione di
disappunto o di malessere, e può anche aversi la delusione di una
speranza o il fallimento di una buona occasione.
MERCURIO. Influsso astrale
neutro in sé ma, in funzione di un contesto dissonante o armonico,
convertibile in effetto negativo o positivo. La sua caratteristica
potrebbe essere quella di animare la mobilità della tendenza
coinvolta.
LUNA. Nota astrale altrettanto
neutra, il cui influsso vibratorio sensibilizza quel che vi è di più
mobile nell'individuo: la sua epidermide.
Dal pianeta al sistema solare
- Se
l'attivatore universale (il pianeta che transita, N.d.R.) non può essere separato dal campo generale
del sistema solare nella valutazione del suo potenziale quantitativo,
esso non lo è neppure nella valutazione del suo valore qualitativo.
È molto artificiosa l'opinione
semplicistica secondo cui i transiti dei «benefici» Giove e Venere
sono automaticamente «buoni», e quelli dei «malefici» Saturno e
Marte sistematicamente «cattivi». Ecco venuta l'occasione di
mettere in evidenza il doppio aspetto positivo e negativo che or ora
abbiamo attribuito a ciascun astro. L'osservazione che tutti i passaggi di
Saturno non provocano impoverimento e tutti i passaggi di Giove
arricchimento, fa precisamente risaltare l'esistenza di un effetto
esterno al pianeta stesso.
Se, nel suo effetto transitante, ogni
astro trasferisce al punto ricevente l'impronta della sua natura, la
modalità di essa è suscettibile di una larga variazione fra il
positivo e il negativo, secondo la configurazione che l'astro forma
al momento del transito. È dunque necessario stabilire in ogni
transito lo stato celeste dell'attivatore universale.
Abbiamo già segnalato che il transito
di Plutone è sensibilmente attenuato nella sua nocività in
ragione del sestile durevole che forma con Nettuno. La prerogativa
richiesta deriva essenzialmente dai rapporti dell'astro con quelli
che si muovono più lentamente di esso o ad una velocità quasi
simile. In questo modo la qualità di. Plutone dipende dagli
eventuali aspetti di questo pianeta con Nettuno e Urano, così come
la qualità di Nettuno risente degli aspetti di quest'astro
con Plutone e allo stesso modo quella di Urano delle distanze
con Nettuno e Plutone. L'effetto uraniano può occasionalmente
risentire di un aspetto di Saturno se, in seguito ad una
retrogradazione, quest'aspetto si espande sulla maggior parte del
passaggio uraniano. Allo stesso modo, l'aspetto saturnino è in
funzione di un aspetto di Giove.
Lo stato celeste di Saturno
dipende dagli aspetti che esso può formare, nel corso del transito,
con i lenti Urano, Nettuno e Plutone, perfino relativamente con
Giove.
Per quel che concerne Saturno, possono
presentarsi tre formule interpretative:
1. Transito di Saturno senza aspetto
celeste: l'astro trasferisce in questo modo la sua tendenza in una
tonalità media. Su di una buona posizione di nascita, può apportare
qualcosa di buono, più o meno laboriosamente. Su una cattiva, fa
avvertire un effetto penoso.
2. Transito di Saturno in dissonanza
celeste: l'astro scatena un influsso più o meno pesante, carico di
tonalità depressive. È il Saturno della penuria e
dell'abbattimento, capace di togliere benessere o di apportare
sofferenza, di riprendersi qualche vantaggio o qualche beneficio come
di aggiungere preoccupazione e dispiacere.
3. Transito di Saturno in aspetto
armonico: l'astro è capace di «fare il suo meglio». In questa
condizione, se passa su di una buona posizione di nascita, il suo
transito è realmente costruttivo; ne dovrà risultare un profitto in
profondità e in durata, mentre l'esistenza si consolida. Su di una
posizione delicata o nevralgica che ne risveglia la tonalità di
fondo, il malefico effetto viene attenuato; da un male può risultare
un bene, come ad esempio, l'aver più o meno padroneggiato una
situazione difficile.
È dunque necessario leggere con
attenzione le effemeridi astronomiche per saper ben discernere l'arco
delle qualità saturnine.
Analogamente, lo stato celeste di Giove
è in funzione dei suoi aspetti con Saturno, Urano, Nettuno e
Plutone. Riguardo a Giove, ritroveremo tre formule
similari, che potremo d'altronde ripetere per ogni pianeta:
1. Transito di Giove senza aspetto
celeste: questa media qualitativa merita di essere apprezzata in ogni
passaggio, sia che si tratti di avvertire un sollievo là ove regna
pena o sofferenza, sia di respirare più profondamente là ove già
esiste un benessere o di provare la soddisfazione di un nuovo
piacere.
2. Transito di Giove in armonia
celeste: penseremo all'attributo di Zeus, al corno dell'abbondanza.
Qui l'influsso jupiteriano è una fonte inesauribile, che scorre
feconda, generosa e abbondante, cancellando il male e generando il
bene.
3. Transito di Giove in dissonanza
celeste: l'effetto del suo influsso non potrà essere che dannoso,
con un bilancio deficitario. Possono anche presentarsi alcune
possibilità, ma le promesse non saranno mantenute; le speranze
andranno deluse, non senza lasciarci qualche pena.
Ci siamo soffermati sul caso
di Saturno e Giove a motivo della loro importanza, ma è da un punto
all'altro della scala planetaria che dobbiamo considerare la
configurazione dell'attivatore universale.
Al livello dei pianeti rapidi, il caso
più caratteristico della sensibilizzazione astrale è dato dal Sole.
In un certo modo, l'effetto transitante di quest'ultimo è neutro,
limitandosi il suo passaggio ad essere una pura valorizzazione della
tendenza del punto transitato, esprimendosi quest'ultima così come
di solito funziona nel comportamento e nell'esistenza dell'individuo.
Ma, se al momento del suo passaggio il Sole si trova anche un poco in
aspetto con un pianeta, sarà la tendenza di quest'aspetto ad essere
trascinata nel vortice del transito, come se il luminare diurno si
escludesse dall'operazione e trasferisse il suo potere all'altro
pianeta. Così, nel caso più semplice, il transito di una
congiunzione Sole-Venere su di un punto stabilito diviene un transito
essenzialmente e fortemente venusiano, simile a quello di una
congiunzione Sole-Marte che costituisce uno spiccato passaggio
marziano. Ma, nel caso di un quadrato o di un trigono Sole-Marte, il
transito di congiunzione solare ha per effetto di amplificare il
quadrato o il trigono di Marte, trasferendolo al luogo transitato dal
Sole. Ecco quindi l'importanza primaria del seguire da vicino la
successione degli aspetti solari nei transiti del luminare.
L'osservazione è ugualmente valida per
gli altri pianeti. Nella scala dei valori qualitativi, quel che
accade in grande con Saturno che si sposta tra il negativo e
il positivo, accade in piccolo anche con Marte; allo stesso
modo gli effetti delle fluttuazioni dello stato celeste di Venere
sono paralleli alle manifestazioni similari osservate in
Giove. Ecco il motivo per cui tutti i passaggi del primo non sono
obbligatoriamente cattivi, né tanto meno quelli del secondo
obbligatoriamente buoni. Certamente un Marte appoggiato da un trigono
celeste di Giove ha numerose possibilità di manifestare un'efficacia
positiva là dove passa; allo stesso modo una Venere al quadrato
celeste di Saturno rischia molto, col suo passaggio, di provocare una
contrarietà.
Solamente caso per caso si può
individuare pienamente il collegamento che si manifesta lungo tutta
la scala del sistema solare. Qui, col suo transito di congiunzione,
Marte dà a Giove l'occasione di produrre il suo effetto di trigono;
lì Saturno tende a cristallizzare il suo effetto di quadrato sul
punto che incontra Venere in occasione del passaggio di quest'ultima.
In questi casi quindi, l'effetto
Marte/Giove è positivo e quello Venere/Saturno è negativo, ma
questo è un caso semplice. Già più complesso è il collegamento
che un astro rapido fa di un aspetto celeste, essendo triangolato con
due altri astri. Così come, al livello delle configurazioni
maggiori, Giove serve da contatto di natura trigonale alla
congiunzione Saturno Urano nel 1988, allo stesso modo nel 1993 esso
collega al quadrato la congiunzione Urano-Nettuno. Questo astro più
rapido, alla stessa maniera della configurazione saturnina del 1997,
si trova ad avere dietro di lui un primo pianeta a 60°, poi un
secondo a 120°, collegando il sestile dell'uno e il trigono
dell'altro, trasmettendo col suo transito l'influsso del sestile di
questi due astri.
In questo modo, a partire da un sol
punto di contatto diretto tra le astralità di un momento specifico e
quelle della nascita, può affluire in questo luogo di
convergenza un'intera configurazione che implica tutto un insieme
planetario. Ad esempio, un caso simile si è presentato quando Simone
Veil fu eletta Presidente del Parlamento Europeo il 17 luglio 1979:
In quel giorno il Sole a 24° del Cancro ripassava sul suo Sole
natale che riceveva in quel periodo cinque aspetti dai pianeti
lenti.
Può anche presentarsi un doppio
punto di contatto fra le astralità della nascita e quelle di un
momento specifico, in quanto questa specie di collegamento
parallelo dall'uno all'altro può farsi tra due punti isolati l'uno
dall'altro o, al contrario, essere collegato nella sovrapposizione di
un aspetto celeste su di un aspetto natale, sestile su sestile,
quadrato su quadrato, trigono su trigono, opposizione su opposizione.
Non è raro vedere che, nei grandi momenti dell'esistenza, non sono
solo uno o due punti di incontro diretto a stabilirsi tra lo stato
celeste all'ora dell'avvenimento e lo stato celeste di nascita, ma
tre o quattro, che fanno partecipare più direttamente tutto
l'insieme del sistema solare.
L'operatore individuale (il punto su cui il pianeta transita, N.d.R.) - L'operatore universale (il pianeta che transita, N.d.R.) che abbiamo or
ora analizzato nel suo aspetto transitante, tende ad accoppiarsi alla
variabile di un fattore personale. Per quanto lo si possa considerare
- per analogia - come un induttore, fonte di stimolo esterno, il suo
contatto individuale svolge funzione di antenna ricevente o di
risonatore per il cui interno passa il circuito indotto.
La teoria del transito è interamente
basata sul concetto specifico che il punto del cielo natale agisce
come se l'astro vi si trovasse una volta per tutte, avendo avuto
attraverso la sua presenza il dominio decisivo su quel luogo dal
momento della nascita. Questo valore di permanenza è definito da
Morin de Villefranche nella sua Astrologia Gallica nel modo seguente:
«II luogo del primo cielo sotto il
quale si trova il Sole alla nascita di un uomo prende, per tutto il
tempo che vivrà quest'individuo, e in rapporto a lui solo, la natura
solare; allo stesso modo il luogo occupato da Saturno la natura
Saturnina. Questi luoghi funzionano in rapporto all'individuo,
durante tutta la sua vita, come pianeti da cui procede la
Determinazione. E non solo il luogo occupato da Saturno, ad esempio,
è determinato dalla natura saturnina, bensì tutti i punti dove si
trovano gli antisci (In certi momenti particolari della
vita reagiamo in modo molto diverso da come ci si aspetterebbe dal
nostro segno di nascita, cosa che lascia noi per primi sbalorditi. Il
fatto è che, quando sopraggiungono imprevisti - non importa di che
tipo, purché abbiano un impatto emotivo forte su di noi -,
all’improvviso vengono alla luce dei nostri lati che…
sembrerebbero propri di un altro segno. Ebbene, è esattamente così.
Questo succede perché noi abbiamo, oltre al nostro segno di nascita,
un segno “antiscio”. Per esempio, il segno antiscio del Leone è
lo Scorpione, le cui caratteristiche più rilevanti sono l’orgoglio,
la passionalità, la possessività, il gusto per l’intrigo, la
capacità di lottare per ciò in cui crede, un forte intuito. Ecco,
qualora il Leone venga posto di fronte a un evento inatteso, può
dunque ricorrere alle armi scorpioniche, e diventare furbo, acuto,
abilissimo nel capire le persone che ha di fronte e nel “fiutare”
le situazioni. Questo è dunque il significato del segno antiscio:
regalarci le qualità proprie di tale segno in particolari momenti
della nostra vita, e precisamente quando è necessario darsi da fare,
lottare. Da
https://www.astrella.it/gli-antisci/)
e dove si compie la sua opposizione e tutti gli
altri aspetti, sia destrorsi che sinistrorsi; in tutti questi luoghi,
in rapporto all'individuo, si conserva la natura saturnina. »
Queste basi della condizione astrale
determinano l'interpretazione completa del transito al livello di
questo punto ricevente. Quest'ultimo è la «causa individuale»,
attivatore che sembra funzionare nell'individuo per l'impregnazione
delle sue potenzialità innate e per le impronte definitive che
queste ultime lasciano in lui.
Questo fattore individuale rende
possibile una decodificazione a due livelli: innanzitutto, su quello
della sua natura specifica, in seguito su quello della configurazione
specifica che forma alla nascita.
Il significatore generale - In primo luogo, l'astrologo che
interpreta un transito tiene immediatamente conto del genere o della
specie del punto transitato poiché ciò che domina e conferisce il
tono o costituisce la nota maggiore del fenomeno da percepire o da
prevedere, è il suo valore intrinseco. Esso è, di per se stesso, il
principale donatore del senso; il ricorso a questa specificità, in
prima analisi, ci fa concordare con gli Antichi i quali chiamavano in
causa, nella circostanza, i «significatori generali».
Se il punto del ciclo di nascita
«agisce» come se l'astro stesso vi si trovasse in permanenza, e in
particolare, al momento di ogni transito planetario, la «virtù» di
quest'azione non può che dipendere dalla sua stessa natura; ecco il
riferimento diretto al simbolismo del punto ricevente.
In questo modo, ogni transito che tocca
la Luna di nascita, produce un effetto lunare, così come ogni
transito su Venere genera un effetto venusiano, su Marte un effetto
marziano, ecc.
Ragion per cui il momento o il periodo
d'esistenza di un individuo sottoposto ad un dato transito - quando
non si tratta di un transito su di un angolo - si caratterizza con
un tempo planetario della natura simbolica dell'astro natale
transitato: un transito su Giove avrà l'effetto di «jupiterizzare»
il soggetto, un transito su Saturno quello di «saturnizzarlo». Il
linguaggio poetico degli Antichi si rifaceva ai «Signori del tempo»,
i quali, successivamente, si dividevano i nostri giorni, le nostre
settimane, i nostri mesi, le nostre stagioni e i nostri astri. Questo
ruolo, in un certo senso, è devoluto al pianeta di nascita al quale
va a rendere visita, col suo passaggio, ogni astro nel suo
spostamento celeste.
Ma l'influsso individuale scatenato dal
transito non è esclusivamente planetario. Esso viene applicato ai
quattro angoli, e in particolare all'AS e al MC. Si tiene anche conto
dei passaggi sulle cuspidi dei campi come transiti nelle diverse
Case. In questo modo, quando Giove percorre il settore XI, favorisce
e arricchisce la vita amichevole, mentre Saturno in transito in
questo stesso settore zodiacale tende a impoverirlo o a nuocergli;
così, in rapporto alle finanze, con i loro passaggi in II, ecc. È
vero che ritroviamo qui il sigillo o l'impronta del significatore
generale, ma il ruolo di quest'ultimo è svolto dall'attivatore
universale.
Il simbolismo dei significatori
generali, profondamente radicato nelle nostre menti sino a divenire
quasi folkloristico, è ben conosciuto: Venere sta all'amore come
Marte sta alla guerra, Saturno alla morte, la Luna alla famiglia,
Giove alla fortuna o il Sole alla gloria. Enumeriamo sommariamente
questa tipologia dei nostri influssi individuali, definendo a grandi
linee i loro significati:
SOLE. L'effetto solare è un
fenomeno vitale che tocca l'essenza degli interessi dell'individuo.
Alla base, la sua salute, la sua vitalità, il suo equilibrio fisico
o psicologico, che la dissonanza può alterare. In cima, il suo
ideale, la sua etica o la sua estetica, l'edificio spirituale del suo
essere, la sua dinamica che contribuiscono ad elevare, nobilitare,
magnificare. In posizione intermedia, il suo io sociale, cioè
l'essere nella società; esso riguarda in particolare la posizione,
la carriera, le promozioni, la riuscita, la reputazione, gli onori.
Esso stabilisce ugualmente la relazione con l'autorità: il padre, il
padrone, il maestro, le istituzioni, così come, per la donna, il
rapporto con l'uomo. I transiti maggiori tendono a segnalare le
svolte cruciali del destino: tappe dell'impegno nella riuscita,
decisioni determinanti, realizzazione o impresa determinante, opera
impegnativa o atto superiore che permette la massima realizzazione.
LUNA. L'effetto lunare si rivela
attraverso l'animazione della sensibilità profonda dell'individuo,
suscettibile di manifestazione psicologica. Quest'effetto spinge
all'abbandono agli istinti, ai sentimenti o agli stati d'animo, fa
vivere un determinato clima affettivo che, nel suo corso, fa scorrere
il filo della vita intima. La donna vive il destino della sua
femminilità e l'uomo quello dei suoi rapporti con essa. I transiti
maggiori contribuiscono alla realizzazione o al fallimento delle
aspirazioni intime: incontro di un amore, conclusione matrimoniale,
creazione del focolare, nascita di un figlio. L'effetto lunare
interessa la vita familiare nel suo insieme così come l'habitat. A
volte, esso dispone al cambiamento: trasloco, viaggio, ecc., e può
pure inclinare alla vita pubblica.
MERCURIO. L'effetto mercuriano
si caratterizza per l'animazione degli interessi della mente o degli
interessi materiali. Nel primo caso, la vita intellettuale è più o
meno attiva: studi, formazione, ricerche, apertura a una conoscenza o
scoperta di un nuovo mondo spirituale. Nel secondo, il pensiero è
pronto al gioco di possibilità realizzatrici: combinazioni,
transazioni, affari, lavoretti. Influsso che aiuta gli scambi con
l'ambiente e che può contribuire a stabilire una rete di relazioni,
a creare una cerchia di amicizie. Tendenza ai viaggi, ai cambiamenti,
alla diversità, alla dispersione o all'instabilità.
VENERE. L'effetto venusiano
provoca il fiorire dei sentimenti e delle aspirazioni del cuore, in
un richiamo interiore al benessere o alla gioia di vivere. Esso si
manifesta con una corrente di simpatia e di affetto, e spinge verso
un modo di vivere facile e piacevole in cui regnano distrazione e
divertimento. La tendenza al piacere è regina. I transiti maggiori
segnano i tempi della felicità o della pena negli amori, nelle
unioni, nella vita di famiglia. I passatempi preferiti e gli elementi
decorativi dell'esistenza sono anche gli impulsi principali.
MARTE. L'effetto marziano si
identifica sommariamente con la liberalizzazione della tendenza
aggressiva dell'individuo, a suo beneficio o a suo scapito. È il
regno della «lotta per la vita», della volontà combattiva in cui
l'essere mira a imporsi, a conquistare il suo posto al sole o a
soddisfare la sua passione. È anche quello della vitalità animale e
della collera, che scatena manifestazioni istintive pericolose che conducono alla
violenza: impulsività, eccitazione, chiasso, dissipazione,
dilapidazione. Quindi duelli, processi, divorzi, incidenti,
operazioni, pericoli, distruzioni, rischi diversi.
GIOVE. L'effetto jupiteriano è
uno stato euforico di maturità e di fioritura che porta ad un'epoca
fruttuosa, ricca di profitti e di soddisfazioni. È un fattore di
fortuna, di successo, di espansione, ed è sul filo dei suoi influssi
successivi che l'individuo ammassa ed accumula nel corso della sua
vita. La sua manifestazione, di solito materiale e sociale,
contribuisce al consolidamento della sicurezza materiale e sociale,
all'edificazione del comfort e dell'agiatezza, all'acquisizione di un
bene, al miglioramento della carriera, in breve alla riuscita. I
transiti maggiori costituiscono degli atouts decisivi. Se di natura
dissonante, il profitto è doloroso, il vantaggio nocivo,
l'arricchimento ingannatore, e l'abbondanza diviene pletora.
SATURNO. L'effetto saturnino
richiama l'allegoria del dio astrale, scarno e gelido vegliardo che
falcia tutto ciò che si presenta davanti a lui. I suoi colpi di
falce a ripetizione, dal taglio del cordone ombelicale all'ultima
spoliazione finale, hanno per obiettivo il distacco dalla nostra vita
animale. Al positivo, esso libera dalla prigione interiore delle
passioni e dalle catene istintive, e diviene la grande leva della
vita morale, intellettuale e spirituale. Affermando la potenza
interiore nella padronanza di sé attraverso il sapere e
l'esperienza, esso è al servizio delle grandi ambizioni e può
procurare posizioni massime. Altrimenti rappresenta la paura, la
sofferenza, la prova di vivere nella linea della frustrazione:
debiti, privazione, restrizione, spoliazione, abbandono, separazione,
rinunzia, ripiegamento interiore su se stessi, solitudine, tristezza,
perdita, caduta, sacrificio, rovescio, sconfitta, disperazione,
lutto, malattia, prigionia, isolamento, esilio.
Con i tre superlenti, la
simbolica del significatore generale è di una categoria meno tipica
e più complessa, per cui i loro effetti sono ancor più dipendenti
dalla manifestazione locale che è legata al significatore
particolare che studieremo più avanti.
URANO. L'effetto uraniano
generalmente si manifesta con una disposizione dell'individuo a
evidenziare la sua particolarità, ad accrescere la sua autonomia o
ad affermare la sua indipendenza, disposizione che contribuisce a
sconvolgere il quadro abituale dell'esistenza complicandola,
turbandola o arricchendola, Vi è tendenza a staccarsi
dall'ordinario, spingendo un'idea o un desiderio al limite delle sue
possibilità. Per cui, porta aperta all'avventura più o meno
abbinata all'elemento sorpresa, da cui può provenire l'avvenimento
inatteso, improvviso, provocando l'effetto del colpo di scena:
partita di poker rischiosa sul filo del rasoio, sia «tegola» che
«boom» o colpo di fortuna improvviso.
NETTUNO. Anche l'effetto
nettuniano è un fenomeno in grado di provocare il sentimento di
vivere al di là del mondo prestabilito dell'esistenza. È il tempo
in cui l'essere, in stato di plasticità psichica e di vibrazione dei
sensi, è molto più sensibile all'atmosfera del suo ambiente, o
permeabile al clima nel quale si trova. Da qui nasce la spinta ad
aderire ad un gruppo, a un movimento o a partecipare a una forza
collettiva. Lo stato nettuniano può anche essere vissuto
silenziosamente, come clima psichico particolare di inflazione
emotiva che, al negativo, fa temere la nevrosi con il suo
invischiamento, la sua dissolvenza, i suoi disturbi psichici e che,
positivamente, fa accedere a una rivelazione superiore o a una
condizione di grazia. L'avvenimento nettuniano troppo spesso consiste
in una situazione speculativa incerta, confusa, imbrogliata; stato
brumoso che si presenta a interpretazioni ingannatrici; esso è anche
fonte di illusione, di chimera, di miraggio.
PLUTONE. L'effetto plutoniano
generalmente ha per risultato di animare la vecchia appendice caudale
del sauro che ciascuno porta in sé, immagine infernale della regione
ancestrale in cui risiedono gli strati più arcaici della Psiche. Il
tocco di questo pianeta libera così una corrente di forze selvagge
di natura aggressiva. Questa irruzione può seguire il suo corso
diretto e divenire rivolta, rifiuto, rimessa in discussione di cose,
persino una distruzione pura. Ma essa può anche attingere ai meandri
della complessità interiore e tradursi con uno stato di angoscia, di
ansia, di tensione nervosa, tormento o crisi esistenziale che ricorda
una «stagione all'inferno». Al positivo, è una salutare ripresa di
contatto con la propria natura profonda, questo «diavolo in corpo»
da cui si attinge una nuova verità o una nuova forza; ne risulta una
metamorfosi atta a far affiorare risorse, a rinnovare ricchezze, ad
affermare la potenza occulta, a dare un soffio alla potenza di vita,
di creare, di generare.
ANGOLI. I transiti maggiori
sugli angoli tendono ad essere delle tappe o delle svolte in cui si
hanno nuovi orientamenti di vita o cambiamenti di esistenza.
ASCENDENTE. L'essere in sé,
nella condizione primordiale del suo stato fisico e del suo
sentimento di vivere. Concerne la vitalità, la salute e, inoltre, lo
slancio vitale e la disponibilità alla vita. È il luogo in cui si
prende coscienza e ci si apre.
MEDIO CIELO. L'essere in azione,
di fronte al suo futuro. Concerne le iniziative e le imprese in
generale, in particolare la posizione, la carriera e la vita sociale.
È un luogo dove ci si incammina verso uno stato superiore, si accede
a una vetta, a una cima.
DISCENDENTE. L'essere,
proiettato per accompagnarsi al suo complementare o per affrontare il
suo antagonista. Riguarda i legami e le loro trasformazioni:
relazioni, matrimonio, divorzio; associazioni, collaborazioni,
processi.
IMO CIELO. L'essere, nelle sue
radici e nelle sue origini. Concerne il nucleo familiare originario e
il focolare che egli crea, la vita intima in casa propria e
l'habitat, il legame alla terra. Per opposizione al Medio Ciclo, può
costituire un luogo di passaggio attraverso un punto critico. L'Imo
Cielo presenta anche un valore di fine ciclo.
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