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martedì 9 giugno 2020

La visione di Costantino

Vega centrale, costellazioni
Cigno, Aquila e Capricorno.
Sfondo collage di immagini
di Roberto Mura - Opera
propria CC BY-SA 3.0, da
QUIQUI e QUI.
Durante la notte dell'8 giugno 2020, intorno alle 2, osservavo il cielo verso sud e per quanto ci fossero banchi di nubi che lo attraversassero, la luna quasi piena si faceva vedere e di fianco ad essa, alla sinistra, Giove (vicinissimo a Plutone, anche se non era visibile) e Saturno. A ben guardare, visto che sopra si vedevano le costellazioni dell'Aquila e più in alto del Cigno, quegli astri erano poco sopra la costellazione del Capricorno. Si è trattato di un evento abbastanza raro, 4 astri in pochi gradi nel Capricorno, e mi è venuta in mente la visione di Costantino prima che diventasse dominus unico dell'Impero Romano.

L'Illirico ai tempi di Costantino, da:
https://it.m.wikipedia.org/wiki/File:
Roman_Empire_with_provinces
_in_210_AD.png
Nel 312, l'illirico Costantino, che oggi definiremmo serbo (Naissus, l'odierna Niš, in Serbia, 27 febbraio 274 - Nicomedia, 22 maggio 337), riunito un grande esercito formato anche da barbari catturati in guerra, oltre a germani e popolazioni celtiche provenienti dalla Britannia, mosse alla volta dell'Italia attraverso le Alpi, forte di 90.000 fanti e 8.000 cavalieri (25.000 complessivi invece per E. Horst), determinato a spodestare l'usurpatore Massenzio, che a Roma si era proclamato Augusto, mentre il Cesare d'Occidente e futuro Augusto era lui stesso. Lungo la strada, Costantino, lasciava intatte tutte le città che gli aprissero le porte (come Mediolanum) ma al contrario, assediava tutte quelle che non si arrendevano immediatamente ed evitava, ove possibile, di distruggerle, per raccoglierne il loro consenso una volta vinte, come avvenne infatti sia a Susa che a Torino. Al contrario, Massenzio assediava e distruggeva le città che si opponessero alla sua avanzata. Dopo aver sconfitto due volte consecutive le armate di Massenzio, prima presso Torino e poi presso Brescia, Costantino pose sotto assedio Verona, dove riuscì a sottomettere la città ed a battere le forze di Massenzio, per dirigersi poi risolutamente verso Roma.

Durante questa campagna sarebbe avvenuta la celebre e leggendaria apparizione della croce sovrastata dalla scritta “In hoc signo vinces” che avrebbe avvicinato Costantino al cristianesimo. Secondo il poco affidabile Eusebio di Cesarea, storico cristiano, questa apparizione avrebbe avuto luogo nei pressi di Torino.

"In hoc signo vinces" è una frase latina dal significato letterale: "con questo segno vincerai", traduzione del greco Ἐν Τούτῳ Νίκα, che letteralmente significa: "con questo vinci", senza accenni ad alcun segno. La comparsa in cielo di questa scritta accanto a una croce sarebbe uno dei segni prodigiosi che avrebbero preceduto, secondo alcuni, la battaglia di Ponte Milvio. A partire dal Rinascimento, l'episodio compare ampiamente nell'iconografia cristiana. L'episodio, avvenuto nei pressi di Torino, è raccontato soltanto nella “Vita di Costantino” in un'opera del vescovo Eusebio di Cesarea, stretto collaboratore di Costantino dal 325. Egli stesso mostra un certo scetticismo, dichiarando di credervi solo perché l'imperatore stesso glielo aveva riferito sotto giuramento.

Costantino I o il Grande,
Roma, Musei Capitolini.
Secondo il racconto di Eusebio, scritto subito dopo la morte dell'imperatore, Costantino I si orientò verso il monoteismo (senza distinguere se si trattasse del culto del Sol invictus o del cristianesimo) quando ancora si accingeva a venire a Roma per combattere contro Massenzio. Rivoltosi in preghiera alla divinità, poco dopo mezzogiorno fu testimone, lui e il suo esercito, di un evento celeste prodigioso, l'apparizione appunto di un incrocio di luci sopra il sole e della scritta "Εν Τουτῳ Νικα". Nella notte successiva, gli sarebbe apparso Cristo, ordinandogli di adottare come proprio vessillo il segno che aveva visto in cielo. Nei giorni successivi Costantino avrebbe chiamato dei sacerdoti cristiani per essere istruito sulla loro religione, il cui contenuto non gli era ancora noto. Costantino inoltre avrebbe fatto precedere le proprie truppe dal labaro imperiale con il simbolo cristiano del Chi-rho, detto anche monogramma di Cristo, formato dalle lettere XP (che sono le prime due lettere greche della parola “ΧΡΙΣΤΟΣ” cioè "Christos") sovrapposte, e sotto queste insegne i soldati sconfissero l'avversario. Poiché Eusebio non specifica il luogo in cui sarebbe avvenuto il fenomeno miracoloso, sono sorte varie leggende che lo hanno collocato in diverse parti d'Italia, da dove Costantino sarebbe passato. Una di queste, che affermava che la croce sarebbe apparsa a Costantino alla vigilia della battaglia di Torino, stagliandosi al disopra del Monte Musinè, ha fatto sì che nel 1901, sulla cima del monte stesso venisse eretta una gigantesca croce sulla quale vi è una piastra con la seguente scritta: IN HOC SIGNO VINCES - A PERPETUO RICORDO DELLA VITTORIA DEL CRISTIANESIMO CONTRO IL PAGANESIMO RIPORTATA IN VIRTÙ DELLA CROCE NELLA VALLE SOTTOSTANTE IN PRINCIPIO DEL SECOLO IV SUA MAESTÀ IL RE VITTORIO EMANUELE III MARCH. MEDICI SEN. DEL REGNO CONT. CARLO E CONT. GIULIA CAYS DI CASELETTE.

La vittoria di Costantino su Massenzio era già stata raccontata da Eusebio in un'altra sua opera, la “Storia Ecclesiastica”, scritta poco dopo i fatti, quando Eusebio non aveva ancora conosciuto Costantino e in questa opera manca qualunque evento prodigioso. La vicenda è trattata anche dallo scrittore cristiano Lattanzio, precettore dei figli di Costantino, nel “De mortibus persecutorum”, opera anch'essa scritta poco dopo i fatti dove non si menziona alcuna visione prodigiosa, ma riferisce che la notte prima della battaglia, Costantino avrebbe ricevuto in sogno l'ordine di mettere sullo scudo dei propri soldati un segnale celeste divino (coeleste signum dei), senza specificare chi avesse dato quell'ordine né quale simbolo gli fosse stato ordinato di utilizzare.
Staurogramma
Il segno concretamente utilizzato da Costantino è descritto da Lattanzio in modo poco chiaro: potrebbe trattarsi non di un Chi-rho, ma di uno staurogramma, un simbolo comunque anch'esso interpretabile come cristiano poiché ottenuto sovrapponendo due lettere greche maiuscole, tau (T) e rho (P), il cui simbolo risultante è una croce latina, in cui il braccio verticale superiore è dotato anche dell'occhiello del rho.
Vi è anche un'interpretazione pagana degli eventi. Costantino avrebbe avuto un sogno o una visione mentre visitava il tempio di Apollo-Grannus a Grand, una località sulla via da Treviri a Lione, in cui avrebbe visto tre "X" o tre corone d'alloro, promessa di un trentennio di vittorie: “Vidisti enim, credo, Constantine, Apollinem tuum comitante Victoria coronas tibi laureas afferentem quae tricenum singulae ferunt omen annorum”. Si osservi che Apollo era proprio il dio a cui Ottaviano aveva attribuito il merito della vittoria di Azio. Il panegirico sarebbe stato letto a Treviri nel 310 e descriverebbe una visione che però, sarebbe da collocarsi verso il 309 o prima, in modo che l'emissione di monete costantiniane dedicate al sole invitto, iniziata appunto in quell'anno, possa esserne interpretata come una conferma. La precisione temporale della previsione (il regno di Costantino, mai sconfitto in battaglia, durò esattamente poco più di trent'anni) induce a sospettare che si tratti di una profezia ex post; da collocarsi quindi in contemporaneità alla Vita di Costantino. La presenza di eventi prodigiosi e la discordanza fra le diverse versioni degli eventi ha portato a conclusioni contrapposte. Alcuni hanno cercato di conciliare Eusebio e Lattanzio, dando origine alla versione tradizionale, più rappresentata nell'iconografia, che colloca la visione celeste nel giorno precedente la battaglia. Altri hanno ipotizzato che la "Vita di Costantino" non sia opera di Eusebio o comunque sia stata interpolata dalla tradizione ecclesiastica. Altri ancora hanno polemizzato se la profezia cristiana fosse stata ricalcata su quella pagana o viceversa.

Nel 1948, Fritz Heiland, dello Zeiss Planetarium di Jena, (il planetario Zeiss di Jena, in Turingia, Germania, è il più antico planetario a funzionamento continuo del mondo, inaugurato il 18 luglio 1926. I pianeti e le stelle fisse sono proiettati sulla superficie interna di una cupola bianca) ha pubblicato una interpretazione della visione di Costantino, secondo lui la visione di una congiunzione planetaria. Nell'autunno del 312, tre pianeti luminosi, Marte, Saturno e Giove erano allineati fra il Capricorno e il Sagittario.
Con Vega come riferimento, dall'alto in basso le costellazioni
Cigno, Aquila, Capricorno e Sagittario. Sfondo collage di
immagini di Roberto Mura - Opera propria CC BY-SA 3.0,
da QUIQUIQUI e QUI.
La congiunzione astrale poteva essere interpretata dalle truppe come un presagio sinistro e Costantino si sarebbe inventato la leggenda cristiana per trasformare questo pericolo in un segno celeste di vittoria.Lo spettacolo celeste, a cui avrebbe assistito Costantino col suo esercito, può essere ricostruito col computer. All'ora del tramonto (alba e tramonto erano i momenti più significativi secondo gli astrologi Romani, così come per i Celti) sarebbe comparsa maestosa allo zenit la croce del Cigno. Proprio sotto di essa si trovava la costellazione dell'Aquila (simbolo di Roma e del suo esercito). Ancora più sotto, in corrispondenza della costellazione del Capricorno, la zona più a sud del cielo boreale, si trovavano allineati i principali pianeti: Venere, Giove, Saturno e Marte, le principali divinità pagane. Poco dopo il tramonto del Sole ( il Sol invictus era un'altra divinità), anche i pianeti tramontarono. Uno scenario, quindi, unico e molto simbolico, che forse potrebbe essere stato interpretato associando in qualche modo ai pianeti una lettera (i pianeti sono quattro, come le lettere della parola greca nikà, “vinci”).

Quella notte, mi sono guardato quindi quel bel segno.


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sabato 7 settembre 2019

Futuri transiti astrali che formeranno aspetti significativi per tutti

Oroscopo delle 4 corone di A.B. In questa carta del cielo di nascita sono segnalati futuri transiti
che formeranno aspetti particolarmente significativi per tutti noi.

Inserendo i transiti futuri nel cielo di nascita di A.B., mi sono imbattuto in due eventi da considerare attentamente. Il primo evento è una prossima congiunzione fra Giove e Saturno. Riflettendo sul fatto che gli antichi elessero a divinità gli astri del sistema solare, riconoscendo quindi affinità fra astri e caratteristiche sopranaturali in grado di influenzare la vita sul pianeta, così come le maree e le coltivazioni per quello che riguarda la luna, ho trovato singolare che nella mitologia greca Krónos (Saturno per i romani antichi) divorasse i propri figli per mantenere il proprio primato sul creato e fu detronizzato proprio da Zeus (Giove per i romani antichi), suo figlio, che diventò a sua volta il dio degli dèi. Nella religione cristiana invece, padre e figlio sono uniti dalle stesse volontà e la congiunzione Giove-Saturno può quindi evocare il cristianesimo.
A proposito di Gesù e la sua nascita, avvenuta presumibilmente nel 7 a.C., secondo Raymond Merriman in "Astrologia Evolutiva", la famosa stella luminosa (cometa) altro non era che la congiunzione Giove-Saturno, anticipatrice forse dell'avvento dell'era dei Pesci, iniziata nel 225, ben 232 anni dopo. Ora, visto che Giove compie una rotazione attorno al sole in 12 anni e Saturno in 29 anni e mezzo, le occasioni di congiungersi in punti "critici" sono poco frequenti. Il 21-12-2020, si congiungeranno invece a 0° e 20'-25' del segno zodiacale dell'Acquario, proprio mentre Sole e  Mercurio, congiunti, saranno a 0° del Capricorno, che secondo Raymond Merriman è una porta cosmica. Questa configurazione potrebbe così essere intesa come la stella cometa dell'era dell'Acquario, che si prevede debba iniziare nel 2375 (QUI).

Quadro astrale del 21-12-2020

L'altro aspetto notevole sarà quello fra i tre pianeti lenti Urano, che compie una rotazione attorno al Sole in 80 anni circa, Nettuno che compie una rotazione attorno al Sole in 164 anni circa e Plutone che compie una rotazione attorno al Sole in 250 anni circa. Questi tre pianeti, il 17-07-2026, formeranno fra di loro due sestili e un trigono precisi fra i 4° e 24'/31' di Gemelli, Ariete e Acquario: aspetto formidabile che nel giro di qualche anno modificherà radicalmente le consapevolezze, le politiche e l'inconscio collettivo del genere umano e non solo.

Tanto per segnalare la potenza degli aspetti fra pianeti lenti, la congiunzione Urano-Nettuno del 1992/93 ha cambiato il mondo nei suoi aspetti politico-economici. Già André Barbault nel suo "L'astrologia e la previsione dell'avvenire" del 1982 ne preannunciava la portata, anche se non poteva prevedere esattamente ciò che poi successe. Il 10-10-1989, mentre cadeva il muro di Berlino, nel segno del Capricorno Urano stava avvicinandosi a Nettuno, congiunto a Saturno e opposto a Giove in Cancro, mentre nello Scorpione, su Plutone transitavano Sole e Mercurio, formando così una tripla congiunzione. All'abbattimento del muro e la conseguente libertà di movimento nel blocco comunista, seguì rapidamente la dissoluzione dell'URSS.
Nell'aprile del 1992, la congiunzione perfetta di Urano e Nettuno ha inaugurato la stagione dello sgretolamento dello Sme, il primo tentativo di economia monetaria controllata nell'Ue, nata due mesi prima. In quella stagione, il braccio di ferro fra la nuova Germania unita, il resto d'Europa e il nascente liberismo USA, determinò la resa della sovranità nazionale non solo italiana, con la privatizzazione della banca centrale e dei gioielli economici nazionalizzati in precedenza.

Quadro astrale del 17-7-2016

Cerchiamo ora di considerare valori e caratteristiche di Urano, Nettuno e Plutone, che per la lentezza della loro rotazione completa intorno al sole, caratterizzano archi di tempo che vanno dalla durata di una vita umana, nel caso di Urano, due vite con di Nettuno a  tre per Plutone, per cui ogni generazione è contraddistinta da caratteristiche uniche, che non condivide con nessun'altra. I dati da cui possiamo partire nelle nostre considerazioni, sono le caratteristiche di posizione-base che questi astri hanno nei vari segni segni zodiacali: dove sono domiciliati, esaltati, in esilio e in caduta.

Carta delle posizioni dei pianeti (e luminari) nei segni zodiacali
con esaltazioni, esìli e cadute in uno schema geometricamente
sostenibile. Sono indicate inoltre le intensità dei segni in base
al loro elemento costitutivo.

Legenda della Carta delle posizioni dei pianeti (e luminari) nei
segni zodiacali con esaltazioni, esìli e cadute in uno schema 
geometricamente sostenibile. Sono indicate inoltre le intensità
dei segni in base al loro elemento costitutivo.

Urano ha nel Capricorno il suo domicilio diurno, qui le sue caratteristiche si manifestano esplicitamente, mentre nell'Acquario ha il suo domicilio notturno e lì si manifesterà quindi nell'interiorità.

Da "Introduzione all'astrologia" di Lisa Morpurgo:
Urano
Simbolo di Urano
URANO
Domicilio notturno: Acquario
Domicilio diurno: Capricorno
Esaltazione: Vergine
Altro simbolo di Urano
Esilio: Cancro e Leone
Caduta: Pesci
Giro dello Zodiaco: 80 anni circa
Passo annuale: 4 gradi e mezzo circa
LA FORZA DI DECISIONE - Primo dei pianeti lenti scoperti con gli strumenti ottici, Urano è l'ultimo, nell'ordine progressivo delle orbite, che possa compiere l'intero giro dello Zodiaco nel corso della vita umana. Si presenta dunque come un anello di congiunzione tra il tempo a misura d'uomo e i tempi lunghissimi, a ritmo storico, scanditi da Nettuno e da Plutone.
Questa caratteristica di intermediario sembra esprimersi nella grande disponibilità uraniana. Nel quadro delle influenze planetarie, Urano ha una funzione dinamica, è una forza che fa leva su ogni punto d'appoggio per distruggere o creare, a seconda di quanto le circostanze richiedono. Domiciliato nel cuore dell'inverno, accanto alla ragione che sceglie e giudica, Urano è la forza di volontà che decide; poiché da questo pianeta, come da Saturno, dipende la possibilità di sopravvivenza nelle condizioni più avverse, la sua influenza ha spesso carattere drastico, rappresenta una spinta all'azione nei casi di emergenza. Saturno è spoliazione del superfluo. Urano è eliminazione dell'inutile. Saturno si oppone all'edonismo e al sentimentalismo. Urano si oppone all'inerzia. Da Urano, insomma, dipende quello scatto della volontà che, impulsivamente cieco in Marte, diventa qui oculatamente organizzato, volto a uno scopo preciso. La prontezza di riflessi muscolari regolata da Marte diventa prontezza di riflessi mentali. Ambedue obbediscono a stimoli immediati. Non si sottolineerà mai abbastanza il carattere contingente dell'influenza uraniana. Quando la necessità, o l'impulso, a agire è impellente, l'azione a raggio limitato, concentrata sugli obiettivi più prossimi, è sempre la più efficace. Urano tende a eliminare la successione temporale degli eventi risolvendo tutto nel presente, e tende a ignorare la concatenazione di causa e effetto nelle sue propaggini più remote riassumendola in un risultato concretamente realizzabile a breve scadenza, grazie ai mezzi più propizi che si abbiano sottomano. Potremmo definirlo un pianeta pragmatista se il termine databile non limitasse le sue caratteristiche, come già fecero altre identificazioni più o meno gratuite con questa o quella corrente politica o addirittura con questa o quella grande potenza dei nostri tempi. Urano può avere indifferentemente influenza progressista o conservatrice. Poiché tende a far affiorare i problemi latenti per risolverli, gli si presta troppo spesso un carattere rivoluzionario, dimenticando che esistono forze eversive e forze repressive egualmente decise e violente. È più giusto forse dire che Urano magnifica l'Oggi, senza troppo curarsi del passato o del futuro. È il pianeta dell'imprevisto e dell'occasione colta al volo. La volontà di raggiungere uno scopo con prontezza e efficacia poggia necessariamente sulla capacità di organizzarsi e di scegliere i propri mezzi. Urano è, infatti, il pianeta della tecnica in tutte le sue espressioni, partendo da quella, più ovvia, che corrisponde all'abilità di sfruttare elementi passivi o indifferenti in natura per trasformarli in strumenti utili all'uomo. La possibilità di servirsi delle proprie mani è indicata dagli antropologi come una svolta decisiva nella storia dell'evoluzione umana. Dall'analisi interpretativa dei temi natali, Urano risulta strettamente legato all'abilità manuale e alle sue applicazioni tecnico-meccaniche; sotto questo aspetto è complementare di Venere, che regola soprattutto l'abilità manuale artistico-edonistica. Se Saturno indica nel destino le spoliazioni e le rinunce, Urano indica le svolte brusche, i mutamenti irrevocabili, l'apice delle crisi, i tagli netti. Spesso, anche quel taglio netto dall'esistenza individuale che è la morte.
Anatomicamente, Urano corrisponde alle mani.
Nella simbologia cronologica della Terra, corrisponde all'apparizione degli ominidi sul nostro pianeta.
Astronomicamente, Urano si distingue poiché ruota su se stesso con i poli sul piano dell'orbita: rotola in avanti. 

Nettuno
Simbolo di Nettuno
NETTUNO
Domicilio notturno: Pesci
Domicilio diurno: Sagittario
Esaltazione: Acquario
Esilio: Vergine e Gemelli
Caduta: Leone
Giro dello Zodiaco: 164 anni circa
Passo annuale: 2 gradi e mezzo circa
LA METAMORFOSI - Sotto l'apparente stabilità della struttura umana, sostanzialmente identica a memoria storica, si accumulano le immemorabili mutazioni della specie. L'uomo non sarebbe uomo se la « logica del vivente », per usare le parole di un illustre biologo, non avesse seguito uno straordinario cammino di metamorfosi. Nettuno è il regolatore di questa metamorfosi, l'ispiratore dell'irrequietudine che anima ciò che vive spingendolo verso l'avventura nelle forme più diverse, nonché di una seconda irrequietudine, riflesso della prima, che induce l'essere umano a mutare se stesso, il proprio modo di pensare, di agire e di vivere. Lo sperimentalismo della natura diventa così sperimentalismo mentale, curiosità di scoprire l'ignoto e soprattutto il diverso, ciò che si discosta dalla norma, foss'anche il mostruoso o l'aberrante. Da Nettuno dipendono certi slanci che muovono l'uomo verso il lontano (geografico, spirituale o filosofico), e certi eccessi che lo allontanano dai sentieri solidamente battuti della normalità e della regola per spingerlo verso i paradisi artificiali della droga, dell'alcool e anche della più modesta nicotina. Indubbiamente legato alla religiosità, al misticismo, Nettuno sembra voler dare una forma, accessibile all'uomo, a quel sublime Lontano che è Dio. Quando questo pianeta occupa una posizione duramente negativa, può anche determinare i turbamenti nevrotici e la follia, intesa come disperata volontà di negare il proprio Io per assumerne un altro. La curiosità nettuniana è accompagnata da una sensibilità fortissima, che completa la sensibilità lunare a un livello superiore. Grazie a questa sensibilità, lo slancio che porta alla creazione di sempre nuove forme si manifesta nell'arte. Nettuno è componente del genio in tutte le sue manifestazioni, anche scientifiche, ma specialmente del genio artistico. Poiché la volontà di cambiare, e di evadere, è sempre accompagnata da una più o meno palese gioia del rischio, Nettuno influenza anche la tendenza alle speculazioni e al gioco d'azzardo. Sotto questo aspetto, può indicare in un tema natale la possibilità di guadagnare o perdere grosse fortune (metamorfosi del denaro). 
In base all'analisi interpretativa, Nettuno appare legato al mare.
Una precisa corrispondenza anatomica non è stata ancora stabilita: indichiamo come probabile il liquido amniotico e una conseguente influenza sulla vita fetale.
Fisiologicamente, Nettuno regola gli anticorpi e la resistenza alle malattie infettive o contagiose.
Nella simbologia cronologica della Terra, corrisponde alla diversificazione delle specie animali.

Simbolo di Plutone
Plutone
PLUTONE
Domicilio notturno: Scorpione
Domicilio diurno: Ariete
Esaltazione: Gemelli
Altro simbolo di Plutone
Esilio: Toro e Bilancia
Caduta: Sagittario
Giro dello Zodiaco: 250 anni circa
Passo annuale: dai 50 sessantesimi di grado ai 2 gradi circa
IL GRANDE PRINCIPIO MASCHILE - La vita nasce dal seme che feconda e, dal regno vegetale a quello animale, l'impulso a procreare, a dirigere il seme verso la sua meta, è un istinto insopprimibile, che accanitamente supera ogni sorta di difficoltà e di ostacoli. Plutone rappresenta questo seme e la forza che lo guida. Se Marte simboleggiava il membro virile, Plutone simboleggia i testicoli, ricettacolo del seme, riserva di possibilità fecondatrici della natura e del singolo, e, per estensione, simboleggia la capacità di realizzare, di concretare positivamente le risorse di creatività che ognuno ha in sé. È Plutone che suggella la validità costruttiva dell'operato umano (a qualsiasi livello, anche il più umile) indipendentemente dal successo o dal dinamismo personale proposti da Giove o da Urano. Come tutti i pianeti lenti, Plutone opera a un livello profondo, poco appariscente, regolando quelle forze segrete, ormai antichissime, che spingono una creatura vivente a inserirsi nell'esistenza con un atto creativo. È, dunque, signore di quella soddisfazione o insoddisfazione di sé che, sotto questo punto di vista, sta alla base dell'equilibrio individuale. Nettuno rappresenta il mutamento di una forma preesistente. Plutone è un principio vitale alla ricerca di una forma. Come una mancata fecondazione porta a una dispersione del seme, così un Plutone in posizione negativa può portare a una sterile proliferazione dell'Io, alla ricerca aberrante di un'affermazione di se stessi. Nell'esperienza interpretativa vediamo questo pianeta legato alla menzogna, alla truffa o anche, in modo più innocente, alla tendenza a raccontare frottole, alla mitomania, all'istrionismo, come se la frustrazione creativa cercasse sfogo in vistose manifestazioni narcisistiche. In modo analogo, Plutone può determinare in gran parte le deviazioni e le aberrazioni sessuali che si innestano su una insicurezza, su una incapacità o su una menomazione in questo campo. Finché non sarà scoperto e analizzato il pianeta X. sarà molto difficile stabilire con certezza se l'influenza plutonica sulla vita sessuale si eserciti in egual modo su ambedue i sessi. Per il momento si direbbe di sì. Diciamo qui per inciso che nonostante i suoi rapporti simbolici con il sesso, Plutone non ha affatto quel carattere animalesco, o di animalità primitiva, attribuitogli da alcuni autori (e che corrisponde, tra l'altro, a una visione abbastanza puritana della vita sessuale).
Anatomicamente, come abbiamo già detto, Plutone corrisponde ai testicoli.
Nella simbologia cronologica della Terra, corrisponde all'apparizione della vita animale sul nostro pianeta.

Con la sua rivoluzione attorno al Sole di 250 anni e la massima distanza dal Sole (che indica l'io e l'individuo nella sua unicità), Plutone scandisce le ere, i grandi movimenti collettivi... anzi, probabilmente influenza l'inconscio collettivo. Plutone ha il proprio domicilio diurno in Scorpione, il domicilio notturno in Ariete ed è esaltato nei Gemelli. Per queste sue caratteristiche, Plutone potrebbe essere associato al numero zero, 0, poiché fondamentalmente rappresenta la nostra pinna caudale del sauro, perno del nostro inconscio sia famigliare che collettivo, incarnato dal coccige, dove risiede la nostra potenza (e la kundalini). 
Proprio per il suo carattere collettivo e generazionale, Plutone non può essere abbinato a specificità individuali e rimane quindi, come lo zero fra i numeri, fondamentale ma imprendibile.


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venerdì 25 maggio 2018

Oroscopo delle 4 corone di R.M.

Carta astrale o tema natale o cielo di nascita di R. M. con transiti.

Costellazioni zodiacali
INTRODUZIONE - Per rendere comprensibile la carta astrale qui rappresentata, chiarisco che le costellazioni zodiacali (così dette poiché la maggior parte ha il nome di animali mitici) sono quelle che si vedono fisicamente in cielo lungo l'eclittica, la circonferenza che il sole percorre durante l'anno solare.

Costellazioni Zodiacali e Segni
zodiacali, sfalsati di 25°.
Nella carta le ho indicate con il loro nome latino per non confonderle con i Segni zodiacali, che hanno gli stessi nomi ma che esprimo in italiano. Costellazioni e Segni infatti, non occupano gli stessi spazi poiché hanno subìto uno sfalsamento di 25° (su 360°) a causa di un lento movimento circolare dell'asse terrestre chiamato precessione degli equinozi (per approfondire l'argomento clicca QUI).

Inoltre, ad ognuna delle 12 costellazioni zodiacali, non ho assegnato lo spazio fisico che la costellazione occupa davvero in cielo ma ho assegnato 30° a ciascuna di esse: ho diviso la fascia zodiacale sull'eclittica in 12 parti ed a ciascuna ho assegnato una costellazione zodiacale, nello stesso ordine in cui appaiono in cielo.

Fascia dei Segni zodiacali lungo l'eclittica posizionati
in modo tale che il 21 marzo il sole è sul punto Gamma,
corrispondente a 0° del Segno dell'Ariete e a 5° della
costellazione dei Pisces (Pesci).
Fisicamente sono 13 le costellazioni zodiacali lungo l'eclittica, una in più rispetto alle 12 considerate dall'astrologia, ed è Ofiuco, il Serpentario (per approfondimenti sulle costellazioni visibili in cielo clicca QUI). Gli antichi astrologi consideravano Ofiuco come le chele dello Scorpione, che fra l'altro rappresentavano con un serpente o un'aquila, come nella rappresentazione dei 4 evangelisti abbinati ai 4 segni zodiacali chiamati "fissi", distanti 90° l'uno dall'altro: Matteo abbinato all'Aquario (volto umano barbuto), Marco al Leone, Luca al Toro e Giovanni allo Scorpione (l'aquila).

Nell'Antico Testamento, il profeta ebraico Ezechiele descrive una visione (Ezechiele 1, 10) avuta durante la deportazione a Babilonia nel 593 a.C.. Gli apparve «una grande nube, tutta circondata da bagliori» (Ez 1, 4); nel mezzo della nube quattro esseri viventi dotati di quattro ali e quattro facce con il volto di uomo, leone, bue e aquila, identificati successivamente con cherubini (Ez 10, 14). Gli esseri tetramorfi (dal greco antico τετρα, tetra, "quattro", e μορφή, morfé, "forma") erano posti alla base di una volta su cui poggiava il Trono di Dio…» (Ez 1, 15).
Anche nel Libro dell'Apocalisse del Nuovo Testamento è presente una descrizione di quattro esseri viventi con caratteristiche simili a quelle del libro di Ezechiele (Ap 4, 7). In questo caso, però ogni essere ha le fattezze di un solo animale e le ali sono sei come quelle dei serafini descritti in Isaia 6, 3. Entrambe le visioni (di Ezechiele e di Isaia) contemplano il trono divino e sono preliminari all'investitura profetica. L'autore dell'Apocalisse, trovandosi in una situazione analoga, ha fatto ricorso ad una contaminazione del linguaggio simbolico di due fra i maggiori profeti dell'Antico Testamento in modo da inserire nel proprio simbolismo un rimando ad entrambe le visioni.
Ireneo associò per primo i quattro esseri zoomorfi dell'Apocalisse agli evangelisti sulla base delle caratteristiche dei Vangeli e la proposta di Ireneo venne modificata da Gerolamo, la cui proposta è quella oggi utilizzata nell'iconografia religiosa. Ireneo, infatti, associava Giovanni al leone e Marco all'aquila, oggi invece si considera il modo con cui i vangeli iniziano il proprio racconto:
- Matteo è raffigurato come uomo (simile ad un angelo: tutte le figure sono infatti alate). Il Vangelo di Matteo esordisce con l'ascendenza terrena di Gesù e, in seguito, narra l'infanzia del "Figlio dell'Uomo", sottolineandone quindi il suo lato umano.
- Marco è raffigurato come leone. Nel Vangelo di Marco l'inizio del racconto è dedicato a Giovanni Battista, la cui Vox clamantis in deserto "si eleva simile a un ruggito" di leone nel deserto.
- Luca è raffigurato come bue ovvero come un vitello, simbolo del sacrificio di Zaccaria che apre il Vangelo di Luca.
- Giovanni è raffigurato come un'aquila, dato che il suo Vangelo ha una visione maggiormente spirituale e teologica, rivolta verso l'alto.
Affinità fra i 4 evangelisti e i Segni fissi: Matteo con l'Aquario,
Luca con il Toro, Marco con il Leone e Giovanni con lo Scorpione.

L'oroscopo delle quattro corone prende il nome dalle quattro corone circolari raffigurate nella carta astrale:
- la corona più interna, attorno al cerchio centrale suddiviso nelle case astrologiche (o campi astrologici) indica la posizione delle costellazioni zodiacali al momento della nascita, nella loro posizione rispetto al luogo di nascita come avremmo potuto vederle in cielo;
-  la corona intorno alle costellazioni zodiacali rappresenta la posizione di astri, luminari e punti astrali come si sarebbero potuti vedere dalla Terra alla nascita e i gradi delle posizioni che assumono sono conteggiati rispetto ai Segni zodiacali nella loro posizione tradizionale, sfalsata di 25° rispetto a quella delle costellazioni zodiacali a causa della precessione degli equinozi. Per cui se vogliamo sapere in che costellazione zodiacale erano posizionati in cielo i pianeti e i luminari alla nascita, dovremo considerare la corona circolare più interna, quella delle costellazioni zodiacali;
- attorno alla corona circolare con la posizione degli astri, quella dei Segni zodiacali di 30° l'uno, dove ogni simbolo del Segno ha il colore dell'elemento da cui è costituito il Segno stesso: giallo per il fuoco, arancio per la terra, azzurro per l'aria e verde per l'acqua;
- la corona circolare esterna infine, indica i transiti di pianeti, con le relative date dei passaggi (diretti e in retrocessione) significativi per probabili eventi (interiori o esteriori) che potrebbero accadere al soggetto del tema in esame.

L'asse Asc (ascendente) - Dis (discendente) indica l'orizzonte di nascita, dove Asc è l'est, l'alba e Dis l'ovest, il tramonto.
L'asse MC (medium coeli) - IC (imum coeli, il fondo cielo) indica la posizione del meridiano zenit - nadir nell'eclittica, dove il MC è il mezzogiorno astronomico e IC la mezzanotte. L'inclinazione dell'asse terrestre determina uno spostamento giornaliero di questo asse e di conseguenza una diversa estensione delle  case astrologiche (o campi astrologici) in cui è ripartito il tema natale e sono numerate al centro dello schema, in cui quelle con i numeri romani sono le quattro cardinali. È il Tempo Siderale, la posizione del sole lungo l'eclittica (che mediamente ha 4 minuti al giorno in meno del nostro, differenza dovuta alla sfasatura fra i 365 giorni della rivoluzione terrestre e i 360° reali dell'area che percorre) che va sommato all'ora di nascita per calcolare la posizione di Asc, Dis, MC e IC secondo i calcoli che ha fatto per primo il matematico arabo Albatenio (850-929) e in seguito l'astronomo tedesco Johann Müller (Königsberg, Bassa Franconia, 1436 - Roma 1476) detto Regiomontanus. 

Nella carta, il tempo giornaliero è segnalato dalla posizione del sole rispetto agli angoli: all'alba sarà all'Asc, poi salirà verso il MC fino a raggiungerlo a mezzogiorno, procederà quindi verso il tramonto (DIS) e la mezzanotte (IC) per cui guardando la posizione del sole il un tema natale si capisce subito l'orario in cui il soggetto è nato. Ogni due ore avviene quindi l'avvicendamento dei 12 Segni rispetto agli angoli e per sapere in che stagione è avvenuta la nascita si guarda in che Segno è  posizionato il sole.

In astrologia si pensa che la materia sia affine all'energia (o spirito) che la vitalizza e che quindi le cose possano essere suddivise in insiemi contraddistinti da un'energia comune dove non che vi sia un dominio da parte di un ente qualsiasi sugli altri. E così non si deve pensare ad un destino segnato da eventi cosmici. Come ben sapevano gli antichi romani, il nostro archetipo è l'homo-faber: noi stessi siamo gli artefici del nostro destino (per approfondire l'argomento clicca QUI).
Così come i primi agricoltori individuarono negli astri le indicazioni di quando seminare, innestare e raccogliere, nell'astrologia possiamo indagare sulle energie che ci sono più affini e i momenti propizi per effettuare le nostre scelte. Anticamente gli oroscopi venivano stilati solo per monarchi e per la fondazione di nuove città. Il momento temporale più idoneo a rivelare le nostre affinità cosmiche è senza dubbio quello del concepimento e questo ben lo sapeva Ottaviano Augusto che pur essendo nato in ottobre, scelse come emblema il Capricorno, segno sotto il quale era stato concepito; non sapendo però quando è stato quell'evento, noi teniamo in considerazione il momento della nascita, che riteniamo il più affine al momento del concepimento.
Può poi succedere che non si sappia l'ora di nascita di chi richiede l'analisi del tema natale. Essendoci delle evidenti analogie ereditarie nei temi di nascita entro la famiglia, si può perlomeno ipotizzare quale sia l'ascendente e quindi l'assetto generale del tema... In India se chi chiede il vaticinio all'astrologo non sa l'ora in cui è nato, l'astrologo guarda che ore sono e tiene in considerazione quell'ora credendo ad una indubbia affinità fra i due momenti. In definitiva sembra che non vi siano coincidenze casuali nelle cose ma precise leggi di relazioni fra le cose.

Gli astrologi del '900 si sono avvalsi della statistica per individuare i riflessi nella vita umana delle meccaniche celesti, uno per tutti André Barbault, mentre c'è chi ha individuato la necessità di aggiornare il numero degli astri da considerare per soddisfare le corrispondenze matematico-geometriche del tema oroscopico, come Lisa Morpurgo e l'astronomia ha convalidato l'esistenza di nuovi astri che confermano le sue supposizioni (vedi https://lestelleinterra.blogspot.it/2014/02/astrologia-e-oroscopo-nei-nostri-tempi.html). Quindi, nonostante Plutone sia stato depennato dai pianeti poiché troppo piccolo per esserlo, in astrologia abbiamo guadagnato Cerere, il maggiore degli astri nella fascia degli asteroidi, fra Marte e Giove, con gli attributi femminili che Lisa attribuiva al pianeta che chiamava X, e Haumea, il primo grosso asteroide, con satelliti, trans-plutoniano con gli attributi sull'inizio del Tempo nel sistema solare che Lisa attribuiva al pianeta Y.

I maggiori astri del sistema solare con relativi satelliti.

C'è poi Raymond Merriman che ha individuato nel nostro cielo di nascita, l'indicazione delle capacità e poteri che i nostri spiriti hanno acquisito nelle vite passate e le competenze che ci siamo prefissati di conquistare nell'attuale incarnazione: questa è l'astrologia evolutiva o karmica.

Schema dei significato degli Angoli (Asc, Dis, MC, IC)
e della posizione del Sole nei quadranti fra gli angoli stessi
secondo l'astrologia evolutiva di Raymond Merriman.

Per il significato dei quattro Angoli (Asc, MC, Dis, IC) e la posizione di MC e IC nei Segni zodiacali secondo l'astrologia evolutiva, vedi QUI, mentre per il significato della posizione del Sole nei quadranti delimitati dagli Angoli, sempre secondo l'astrologia evolutiva, vedi QUI.

Passo quindi all'interpretazione del tema natale di R.M., nella prima parte con le evidenze dei risultati dell'astrologia statistica del '900 e nella seconda parte con la visione dell'astrologia evolutiva di Raymond Merriman.
Ho pensato comunque di confrontare le caratteristiche indicate dal tema natale con l'analisi numerologica del nome (numero personale) che ci descriverà la personalità del soggetto in base al "mantra" scatenato dalla pronuncia del suo nome (vedi "Numerologia Astrale" QUI) e considerare il fluire del destino del soggetto nel suo numero evolutivo (o karmico), dato dalla data di nascita (vedi "Nella data di nascita, il numero karmico"  QUI); questo per verificare se vi sono analogie e/o coincidenze con l'interpretazione astrologica.
Ecco quindi che R.M. avrebbe una personalità 2:
Numero personale 2 - Antitesi esatta dell'1, il 2 è il numero che più di ogni altro rappresenta l'equilibrio in tutte le cose; equilibrio che induce chi porta questo numero ad avere un atteggiamento fondamentalmente amabile o diplomatico, desideroso di evitare ogni disarmonia.
Come contrapposizione dell'1, numero attivo e solare per antonomasia, il 2 viene ricollegato astrologicamente alle caratteristiche della Luna; chi porta questo numero ha quindi un carattere instabile e mutevole sensibile ai cicli metereologici e stagionali, ed ha molte caratteristiche analoghe a quelle di chi è nato nel segno del Cancro. Va comunque considerato che la Luna è esaltata nei Pesci, e quindi l'affinità fra il 2 e i Pesci stessi non è secondaria.
Carattere - Il tipo 2 è esattamente agli antipodi dell'1. E' il dipendente nato, ha un carattere molto mansueto, e ciò che più gli preme dalla vita è realizzare qualcosa di concreto, lasciandone volentieri il merito a qualcun'altro.
Numero evolutivo 9 - Anche in campo karmico, il 9 riserva un destino "diverso" ed eccezionale a chi lo porta. Il 9 offre infatti una vita magica ed affascinante a coloro che sapranno liberarsi dalle pastoie della razionalità fine a se stessa, liberando la fantasia creativa e l'immaginazione.
E' un destino che colloca chi lo porta al di fuori del mondo comune: grandi viaggi, vita avventurosa ricca di scoperte fantastiche ed impreviste, sia in campo pratico che intellettuale. L'essenziale è non gettare mai definitivamente le ancore su quanto si è acquisito, ma essere sempre pronti a salpare rapidamente verso nuovi e più consistenti orizzonti.
E' un destino che ha ben poco in comune con quelli visti in precedenza; potremmo dire che il 9 si colloca in una dimensione atemporale, vivendo una vita quasi individualistica, in quanto ben pochi altri numeri sono in grado di condividerla, anche se in parte. Non si tratta però di un individualismo egoista ed egocentrico, in quanto il 9 non si dimentica mai delle sofferenze e dei problemi altrui e si protende verso il prossimo per aiutarlo disinteressatamente. Può considerarsi un tipo molto solo, in quanto sono gli altri a non essere in grado di avvicinarsi a lui.
Il 9 ha molto successo in campo artistico e nelle cosiddette professioni liberali, in cui può dar libero sfogo alla sua enorme capacità creativa.
E' molto arduo legarsi ad un 9, per chi abbia un altro destino; ci si troverebbe infatti di fronte ad un vero e proprio salto di livello che lascerebbe entrambi del tutto insoddisfatti.

INTERPRETAZIONE SECONDO L'ASTROLOGIA STATISTICA - Per un'interpretazione di tipo classico, per primissima cosa si va a considerare com'è la distribuzione degli astri e punti calcolati geometricamente (come i nodi lunari, il punto di fortuna ecc...) nel tema: un eventuale accumulo in una metà del cielo di nascita (sotto, sopra, a est dove c'è l'Asc o a ovest con il Dis) può avere un peso con un relativo significato.
Una distribuzione uniforme degli astri su tutta la circonferenza della fascia zodiacale sarà quindi segno di equilibrio con pari probabilità di sviluppo delle energie psichiche del soggetto del tema.

Per constatare a quale tipo astrologico appartiene un dato individuo, o meglio, le caratteristiche di quale tipo astrologico prevalgono nel suo tema di natività, occorre tener presente:
1) la posizione zodiacale del Sole, sia in quale casa zodiacale (ed eventuale angolo) che in quale Segno,
2) il Segno all'Ascendente e se occupa tutta la I casa o se subentra in essa il Segno successivo,
3) la combinazione dell'influenza della posizione del Sole con un determinato Ascendente,
4) la posizione degli astri, nei Segni e nelle case, attribuendo maggiore importanza a quelli che si trovano nei punti cardinali dell'oroscopo, principalmente l'Asc e il MC. Decisivo può essere anche l'accumulo di vari pianeti (si dice stellium quando sono più di tre, fenomeno piuttosto frequente) nei medesimi Segni e case o case e Segni vicini, che non siano quelli di Asc e MC, che saranno già stati tenuti in grande considerazione;
5) non si devono trascurare gli aspetti fra i vari pianeti che però indicano soltanto i particolari, le sfumature di un'individualità.

Si passerà poi all'analisi dei transiti che gli astri compiranno (o hanno compiuto) nel tempo, sui punti fondamentali del tema natale, analisi che dinamizzerà il tutto dando l'idea di come si evolverà il soggetto stesso e quando si verificheranno le sue tappe evolutive fondamentali.

Nel tema natale di R.M., salta agli occhi la concentrazione di astri nella metà sinistra (quindi a est) del tema stesso, nella misura di 8 astri su 10. Secondo Nicola Sementovsky-Kurilo "Quando nella metà orientale (a sinistra della linea MC-IC) dello schema oroscopico troviamo la presenza di tutti o di quasi tutti i pianeti, si tratterà d'individui irresistibilmente spinti ad agire in qualunque modo; non manca un certo fondamento spirituale, ma minaccia il pericolo di uno squilibrio fra volere e potere, fra pensiero e azione sì da compromettere la valorizzazione adeguata delle energie a disposizione. È una ripartizione frequente nei temi di fanatici religiosi o politici (Robespierre), di persone che credono nelle illimitate possibilità della propria natura e nel proprio intimo vedono una fonte inesauribile d'instancabili forze (Nietzsche); d'altra parte non di rado troviamo la medesima ripartizione anche nei temi di persone mediocri, attive in un ambito ristretto, ma convinte della propria importanza ed infallibilità. A volte si riflette così un'attività per l'attività, un fare senza scopo né precisa linea di condotta, qualcosa che ricorda il saltare dello scoiattolo nella ruota, e questo particolarmente col riferimento a temi femminili. Il genere dell'attività comunque si rivela nella caratteristica del segno in cui si trova l'ASC."
Nell'astrologia contemporanea, caratteristiche dei segni d'acqua sono: capacità empatiche, fantasia, senso materno, intensità sentimentale ed emotiva (specie in amore), profondità di pensiero, spirito di sacrificio e altruismo. Nel nostro caso, con Asc. Scorpione, possiamo pensare nello specifico ad individui con spiccata immaginazione e carattere misterioso, che si dedicano al benessere dei più deboli e tengono all'ambiente.
Comunque è da valutare il fenomeno dell'attività in campo emotivo ad ogni costo.

R.M. ha il Sole nel Segno del Sagittario, in I casa. Visto che la Luna è congiunta al Sole ma all'inizio (cuspide) della 2° casa, do anche il significato della Luna in Sagittario secondo Lisa Morpurgo da "Introduzione all'Astrologia" ed. Longanesi:
Caratteristiche del Sagittario.
SAGITTARIO: dal grado 240 al grado 270 dello Zodiaco
Segno di Fuoco, mobile
Domicilio diurno di Giove e di Nettuno
Esaltazione di X
Esilio di Mercurio e di Y
Caduta di Plutone
CORRlSPONDENZA CON IL CORPO UMANO: Le gambe, e in particolare:
dal 1° al 10° grado, le caviglie
dal 10° al 20° grado, le ginocchia
dal 20° al 30° grado, le cosce.
CORRISPONDENZA STAGIONALE: L'inizio della germinazione.
SIMBOLOGIA STAGIONALE: II seme comincia a adattarsi all'ambiente circostante, le zolle che lo ricoprono non sono più una tomba, ma diventano grembo materno (esaltazione di X), rifugio confortevole e protettivo (Giove), mondo stimolante che accoglie il miracolo della metamorfosi (Nettuno). La prima manifestazione vitale del seme germinante è il vorticoso moto delle cellule da cui si svilupperà la pianta futura (Nettuno); l'attenzione si concentra sull'attività fisica, mentre passa in sottordine l'attività intellettuale (esilio di Mercurio). L'adattamento all'ambiente è anche una presa di possesso, una installazione che accompagna all'irrequietudine nettuniana un desiderio di stabilità (Giove, caduta di Plutone).

Sole in Sagittario - Dal 22 novembre al 20 dicembre circa. L'accento cade sulla volontà di assestamento pratico a nuove condizioni ambientali, ed è insieme desiderio di metamorfosi per meglio assecondare queste condizioni (Nettuno) e desiderio di impossessarsene per meglio goderne (Giove, X). Temperamento dinamico-didascalico, portato a una assimilazione ottimistica dei dati forniti dalla conoscenza e semplificati al massimo. Entusiasmo favorito da uno scarso distacco ironico dalla realtà (esilio di Mercurio), da un'ingenuità serena che tiene raramente conto di tutti gli aspetti di un problema, e in particolare degli aspetti negativi, o che si limita a considerare questi ultimi come facilmente modificabili con la buona volontà. Serenità basilare, tendenza a un'allegria paciosa e veramente «gioviale» (da non confondersi con il senso dell'umorismo, che è invece deficitario). Semplicità, buona fede e fondamentale onestà (caduta di Plutone) compensate dal desiderio di creare attorno a sé una sempre più vasta zona di sicurezza, o di spazio vitale, se vogliamo chiamarlo così (Nettuno, X). Senso dinamico del tempo (esilio di Y), proiezione verso il futuro, che non implica tuttavia un rinnegamento del presente. Spirito di rinnovamento, da non confondersi con lo spirito rivoluzionario dello Scorpione e che si innesta sulla necessità di ristabilire geneticamente una tradizione. Tendenza al cameratismo e al perbenismo.

Sole in casa prima - Corrisponde simbolicamente a un'esaltazione. La personalità si fonde con l'Io e ha scarse possibilità di oggettivazione. Spirito indipendente, desiderio dell'ammirazione altrui, fascino istintivo, esercitato a volte con compiacimento. Può favorire la carriera d'attore o d'oratore. In certi casi, megalomania e teatralità.
Al negativo: frustrazioni per la vanità, conflitti tra la personalità e il mondo esterno.

Luna in Sagittario - Giove la vuole serena, domestica e onesta. Nettuno la spinge a curiosità irrequiete; sentimentalmente, il risultato tende spesso a accontentare ambedue le tendenze, e si può avere uno stimolo all'avventura passeggera, in fondo disprezzata o seguita da pentimenti, accompagnato da una profonda fedeltà ideale a una sola persona. La sensibilità non è molto intensa, ma bonaria e volenterosa, innestata sulla vita nelle sue forme più semplici, a meno che una felice posizione di Nettuno e di Mercurio nel tema natale non la spingano alla curiosità verso l'ignoto. Per una donna, un certo rigore perbenistico, pregiudizi tradizionali, amore materno che tende a escludere la tenerezza da chioccia. Per un uomo, amore cameratesco per la donna che è vista come la compagna (e spesso la compagna sportiva) della vita. A volte, tendenza a amarla più dei propri figli. Al negativo: sentimenti imprigionati dalla pigrizia borghese e una certa ri strettezza di idee.

Luna in prima casa - La personalità è innestata sulla sensibilità, sulla percezione intuitiva della vita. L'infanzia può essere un'esperienza fondamentale, risolvendosi a volte anche in infantilismo. Tendenza alla pigrizia fisica e all'irrequietudine mentale. Il fascino personale può essere suggestivo, sottile e quasi magico, e cerca affinità elettive più che imporsi all'ammirazione altrui.

L'astrologia praticata in India dà più importanza alla posizione della Luna che del Sole, per cui secondo un astrologo indiano, R.M. apparterrebbe al Segno del Sagittario proprio per la presenza della sua Luna in tale segno.  

Secondo Nicola Sementovsky-Kurilo: "Sulla questione se nella caratteristica di un individuo si debba attribuire la maggiore importanza all'Ascendente o alla posizione del Sole, le opinioni degli studiosi sono ancora divise, ma ormai sembra prevalere quella che l'astrologo inglese Allan Leo esprime in termini seguenti: « In linea di massima il Sole simboleggia la volontà, l'attività, la potenza, il lavoro concreto, la forza vitale e l'individualità; l'Ascendente invece si riferisce all'aspetto specifico dell'individuo, al corpo fisico da una parte, al tipo della mente e dell'intelletto, alla struttura psichica dall'altra ». L'astrologo tedesco R. H. Rohm aggiunge a questa sentenza un'osservazione molto efficace: «Quindi tutti i due gli elementi sono di uguale importanza; a mio parere tuttavia l'Ascendente svela più di quanto non lo faccia la posizione del Sole in un determinato segno; conoscendo l'Ascendente di un individuo, posso farmi un'idea precisa riguardo alla sua linea di condotta, posso stabilire la direzione dei suoi pensieri, l'indole delle sue azioni, posso cioè dire per es. in quale modo l'individuo stesso si comporta rispetto alle questioni finanziarie, quali sono le sue tendenze professionali, quale è il genere dei pericoli che lo minacciano, quale la natura del suo intimo essere ». In altre parole: l'Ascendente annuncia la strada, la posizione del Sole il genere del veicolo destinato a percorrerla."

Vediamo quindi, secondo Lisa Morpurgo, quali sono le caratteristiche dello Scorpione, Segno in cui R.M. ha l'Asc:
Caratteristiche dello Scorpione.
SCORPIONE: Dal grado 210 al grado 240 dello Zodiaco
Segno d'Acqua, fisso
Domicilio notturno di Marte e di Plutone
Esaltazione di Mercurio
Esilio di Venere e di X (Cerere, nella fascia degli asteroidi, fra Marte e Giove)
Caduta di Giove
CORRISPONDENZA CON IL CORPO UMANO:
dai 0° al 10° grado, le ghiandole a secrezione esterna
dal 10° al 20° grado, l’intestino retto e l’ano
dal 20° al 30° grado, corrispondenza non identificata.
CORRISPONDENZA STAGIONALE: La semina.
SIMBOLOGIA STAGIONALE: La semina corrisponde a una sepoltura, e riunendo qui, ancora una volta, Marte e Plutone, signori dell'aggressività vitale, lo Zodiaco sembra indicarci che la morte ha in se una nuova vita o, inversamente, che una nuova vita passa attraverso la morte. Sepolto sotto le zolle, il seme inizia un'avventura esaltante e terribile, compie il primo passo sul lungo cammino che lo porterà all'esplosione primaverile. La sopravvivenza è assicurata dall'aggressività (Marte), da una sfida calcolata al rischio (Marte e Mercurio), da una volontà vitale pronta a inserirsi nelle situazioni più impensate (Plutone), da un lucido istinto di autodifesa che esclude l'affettività pura (esilio di Venere), da un disprezzo per le tradizioni e per gli agi che consente un vero e proprio trapasso a condizioni di vita estremamente dure (caduta di Giove). 

Ascendente Scorpione / Sole in Sagittario secondo Nicola Sementovsky-Kurilo - "Le caratteristiche fisiche d'individui nati con l'Ascendente in segni di acqua: morbidezza muscolare, sottigliezza dell'ossatura, mancanza di pigmento, ecc.; fra i tratti psichici si potrà constatare una prevalenza del sentimento sulla ragione, invece dell'attività la ricettività, invece del dinamismo costruttivo la meditazione contemplativa.
Nella natura degli individui con Asc. in Scorpione che occupa tutta la prima casa, e non è il nostro caso, c'è sempre qualcosa di strano o di misterioso; pare che non siano mai quelli che sembrano essere; oscillano sempre fra il bene e il male, o piuttosto non sono capaci di fissare precisi limiti fra l'uno e l'altro nei propri giudizi e atti. Mentre a giudicare dalle apparenze pare trattarsi d'individui di sentimenti freddi, dietro i loro modi di riserva esteriore in realtà si nasconde un temperamento focoso, una passionalità che a volte improvvisamente prorompe con veemenza dai fondi del loro essere. Il lato sensuale e sessuale della vita assume infatti in questi individui un'importanza decisiva e il superamento dei forti impulsi che provano diventa spesso uno fra i loro più gravi problemi da risolvere e l'intimo contrasto fra il bene e il male si mostra in tutta la sua evidenza. L'intima lotta si fa tanto più aspra in quanto questi individui considerano i bassi istinti come debolezze fatali della natura umana e si richiamano a tale concetto per giustificare le proprie deficienze. L'attrazione che il male esercita su questi individui li induce inoltre a sottoporre a continui esami di coscienza l'intima vita propria e altrui. Fra i tipi Scorpione si trovano pertanto non pochi studiosi dediti ad indagini di carattere analitico. Anche i rappresentanti di questo tipo che non si interessano affatto di cose scientifiche, tendono ad occuparsi di problemi psicologici. Una certa affinità esiste fra il tipo Scorpione e il tipo Ariete: entrambi sono spesso dominati dall'irrefrenabile volontà di potenza. Tanto per la risoluzione dei complessi problemi dell'esistenza e della scienza quanto per la conquista e la sottomissione dei propri simili occorrono pazienza e costanza; i tipi Scorpione le posseggono generalmente in alta misura. All'attrazione che esercita su questi individui tutto ciò che è misterioso ed ignoto, nei tipi superiori e spiritualmente elevati corrispondono tendenze mistiche e un interesse spiccato per l'occultismo, la teosofia e simili. L'aspetto esteriore di queste persone dà nell'occhio soprattutto per quei particolari tratti che nel loro insieme possono definirsi come una specie di « beauté du diable ». Non meno tipico è lo sguardo penetrante e a volte addirittura pungente. Fra le probabili complicazioni patologiche si debbono in primo luogo annoverare quelle che colpiscono gli organi genitali.
L'estensione del primo campo dal segno dello Scorpione a quello del Sagittario fa supporre che le essenziali caratteristiche tuttora menzionate siano decisamente nobilitate. I contrasti interni ed esterni sono molto meno pronunciati. Anche dal punto di vista fisico si deve pensare a corrispondenze più favorevoli. La «beauté du diable» appare mitigata, addolcita; l'espressione del volto è più armoniosa, lo sguardo meno irresistibile.
La posizione del Sole nel campo secondo indica il senso della primaria importanza che nell'esistenza di questi individui assumono i problemi inerenti alle fonti di guadagno e al denaro in genere e vi sono rischi di accentuazione alle caratteristiche della posizione dell'ASC nello Scorpione. Qualora si tratti di condurre una lotta con o contro gli altri per questioni d'interesse questi individui non solo si mostrano poco scrupolosi, ma ricorrono perfino a mezzi non del tutto corretti. Possono riscontrarsi deviazioni d'ogni genere, soprattutto in tutto ciò che riguarda la vita sessuale. Con le medesime tendenze si spiega il fatto che questi individui non di rado contraggono matrimoni di convenienza nell'intenzione di approfittare del benessere del compagno di vita, in primo luogo per poter soddisfare il proprio smisurato desiderio di eccellere; pertanto non deve sorprendere se spesso sono inclini a spendere danaro in un modo piuttosto insensato pur di sbalordire i propri simili. Questo motivo è soggetto tuttavia ad un'interpretazione alquanto diversa qualora il tema di natività offra elementi planetari che indichino nel senso d'una intonazione spirituale dell'esistenza: può trattarsi d'individui che si compiacciono nella parte di mecenati o che a scopo benefico mettono mezzi finanziari a disposizione della comunità.
Occhi, orecchio e denti sono i « punti deboli » nell'organismo di questi individui; anche malattie della gola e dei reni sono piuttosto frequenti; infine - conformemente alle corrispondenze dello Scorpione - si notano malattie veneree."

In merito alla distribuzione di pianeti e luminari, ben 3 Angoli su 4 sono in stretta congiunzione con astri: la congiunzione Venere-Nettuno all'Ascendente assume una totale rilevanza, così come sono rilevanti le congiunzioni Giove-Discendente e Saturno-I.C.
Non è comunque trascurabile la congiunzione Sole-Luna alla fine della I casa e subito dopo spicca la tripla congiunzione Marte-Urano-Plutone in X casa, in sestile con la congiunzione Venere-Nettuno e l'Asc.

Vediamo quindi le caratteristiche di Venere e Nettuno, quelle nei Segni e nella casa I e quelle della loro congiunzione:

Venere, il contatto affettivo con il mondo esterno - Secondo pianeta nell'ordine della distanza dal Sole, Venere corrisponde ai primi contatti affettivi dell'Io con il mondo esterno, cioè all'inizio di un adattamento sociale. Dopo aver registrato forme e immagini, il bambino comincia infatti a dimostrare predilezione per gli uni o per gli altri, a sorridere al viso materno o paterno. Al tempo stesso, dopo aver soddisfatto in modo puramente istintivo le sue prime necessità, comincia a apprezzare edonisticamente il sapore del cibo, il calore della culla e altre gioie materiali di cui possa usufruire. Tale attività affettiva e sensibile, che si svilupperà in seguito, è appunto regolata da Venere che rappresenta, da un lato, la capacità d'amare, il calore e l'intensità dei sentimenti; e dall'altro un rapporto sensibile con le cose, il gusto del bello, dell'armonico e del piacevole.
Da questi due schemi basilari si svilupperanno a loro volta il fascino personale e la possibilità di successi in campo amoroso, nonché il senso estetico, la percezione sensibile di dati materiali e sensoriali che possono costituire un'importante componente di temperamento artistico. Aggiungiamo che il contatto affettivo con le cose fa sì che Venere sia, con Urano, una componente quasi indispensabile dell'abilità manuale.
L'atteggiamento edonistico che accompagna l'influenza venusiana determina poi un desiderio di serenità, di pace e di armonia attorno a sé e anche un desiderio di vita comoda che si svolga senza troppi urti o drammi in un'atmosfera di comfort. L'edonismo venusiano svolge tuttavia la sua influenza su un piano minore di quello suggerito da Giove, e inclina piuttosto verso le gioie semplici della vita.
L'atteggiamento affettivo che accompagna l'influenza venusiana determina a sua volta l'altruismo, l'amore del prossimo e rappresenta insomma le virtù oblative dell'Io. Venere corrisponde, infatti, allo stadio successivo alla curiosità intellettuale e egoistica dell'adolescenza, e rappresenta un primo passo verso la socializzazione e la maturità dell'Io.
Dal punto di vista dell'abilità manuale, come abbiamo già detto, Venere è complementare di Urano.
Dal punto di vista dell'edonismo, è complementare di Giove.
Dal punto di vista della sensibilità creativa e artistica è complementare della Luna e di Nettuno. Questi due ultimi pianeti possono anche collaborare alla determinazione del grado di sensualità.
In un tema natale, Venere rappresenta pure l'aiuto della fortuna su un piano minore e la protezione per la salute. Fisiologicamente, regola il metabolismo e le funzioni renali. Contribuisce a un funzionamento armonico dell'organismo.

Venere in Scorpione, in Esilio - L'affettività tende a erotizzarsi perdendo calore e continuità, ma non intensità. Questa posizione del pianeta può dare passioni sconvolgenti perché il conseguimento di un contatto affettivo e umano attraverso il sesso si presenta a volte come un'aspirazione assillante. D'altra parte, l'intellettualizzazione mercuriana del sentimento impedisce l'abbandono totale e naturale agli affetti. Complessità e ambivalenze amatorie che spesso risultano stimolanti per gli altri. Forte attenuazione della gelosia e larghezza di idee, mancanza di pregiudizi, difficoltà a scandalizzarsi. Debolissimo l'edonismo (caduta di Giove). Al negativo: frustrazioni erotiche con possibili compensi in perversioni sessuali, atteggiamento sadomasochista nei confronti dell'amore e della vita.

Fisicamente Venere è alla fine della 12° casa, ma è talmente vicina all'Asc, nei primissimi gradi di "levata" verso il MC che assume un'importanza anche maggiore di quella che avrebbe se fosse in I casa.
Venere all'Asc - La personalità si esprime attraverso il fascino e il calore affettivo, nel desiderio di inserirsi affettivamente nella vita. Manifestazioni artistiche, edonismo. A volte temperamento un po' instabile perché troppo bisognoso di comprensione, di affetto, di compagnia. Incapacità a razionalizzare una posizione di isolamento o di solitudine, che è vista come una condanna. Inserimento abbastanza rapido negli ambienti più diversi. Protezione per la salute e per la fortuna (anche se su un piano minore a quello assicurato da Giove).
Congiunto all'Ascendente, questo pianeta dà spesso una notevole bellezza.  

Nettuno, la metamorfosi - Sotto l'apparente stabilità della struttura umana, sostanzialmente identica a memoria storica, si accumulano le immemorabili mutazioni della specie. L'uomo non sarebbe uomo se la « logica del vivente », per usare le parole di un illustre biologo, non avesse seguito uno straordinario cammino di metamorfosi.
Nettuno è il regolatore di questa metamorfosi, l'ispiratore dell'irrequietudine che anima ciò che vive spingendolo verso l'avventura nelle forme più diverse, nonché di una seconda irrequietudine, riflesso della prima, che induce l'essere umano a mutare se stesso, il proprio modo di pensare, di agire e di vivere.
Lo sperimentalismo della natura diventa così sperimentalismo mentale, curiosità di scoprire l'ignoto e soprattutto il diverso, ciò che si discosta dalla norma, foss'anche il mostruoso o l'aberrante. Da Nettuno dipendono certi slanci che muovono l'uomo verso il lontano (geografico, spirituale o filosofico), e certi eccessi che lo allontanano dai sentieri solidamente battuti della normalità e della regola per spingerlo verso i paradisi artificiali della droga, dell'alcool e anche della più modesta nicotina. Indubbiamente legato alla religiosità, al misticismo, Nettuno sembra voler dare una forma, accessibile all'uomo, a quel sublime Lontano che è Dio.
Quando questo pianeta occupa una posizione duramente negativa, può anche determinare i turbamenti nevrotici e la follia, intesa come disperata volontà di negare il proprio Io per assumerne un altro.
La curiosità nettuniana è accompagnata da una sensibilità fortissima, che completa la sensibilità lunare a un livello superiore. Grazie a questa sensibilità, lo slancio che porta alla creazione di sempre nuove forme si manifesta nell'arte. Nettuno è componente del genio in tutte le sue manifestazioni, anche scientifiche, ma specialmente del genio artistico.
Poiché la volontà di cambiare, e di evadere, è sempre accompagnata da una più o meno palese gioia del rischio, Nettuno influenza anche la tendenza alle speculazioni e al gioco d'azzardo. Sotto questo aspetto, può indicare in un tema natale la possibilità di guadagnare o perdere grosse fortune (metamorfosi del denaro).
In base all'analisi interpretativa, Nettuno appare legato al mare.
Una precisa corrispondenza anatomica non è stata ancora stabilita: indichiamo come probabile il liquido amniotico e una conseguente influenza sulla vita fetale. Fisiologicamente, Nettuno regola gli anticorpi e la resistenza alle malattie infettive o contagiose.
Nella simbologia cronologica della Terra, corrisponde alla diversificazione delle specie animali.  -

Nettuno in Scorpione - La volontà di metamorfosi, privata dell'appoggio serenamente genetico di Venere e di X, tende a polarizzarsi in senso creativo-intellettuale. La sensibilità è stimolata da grandi curiosità, la percettività si organizza su basi lucidamente intelligenti, assumendo a volte forme nervosamente aggressive. La naturale ricerca ribelle del nuovo, tipica del segno, viene straordinariamente eccitata dalla presenza del pianeta teso ad assumere forme impensate. Nettuno in Scorpione perfeziona il distacco dal passato operato dal suo passaggio in Bilancia, inizia il miracolo della costruzione del futuro, corrisponde a un periodo di rivoluzione e spregiudicatezza nei costumi (specie dal punto di vista sessuale) e favorisce spesso la nascita di geni. Al negativo: massima sollecitazione delle “depravazioni” nettuniane, incapacità di controllo, genialità malvagia.
L'ultimo soggiorno di Nettuno in Scorpione va dal 1956 al 1969.

Nettuno in prima casa - La personalità si esprime attraverso il contatto profondo con il fluire delle cose, attraverso la percezione di una super-realtà invisibile agli altri. Questa posizione del pianeta è anche indice di irrequietudine spirituale, di vere e proprie metamorfosi ideologiche o temperamentali che si verificano nel corso dell'esistenza.
Al negativo: può dare tendenza alla nevrosi o malinconie autodistruttive.  

E vediamo ora il più importante aspetto del tema natale di R.M., la congiunzione Venere-Nettuno all'Ascendente, secondo il "poeta" dell'astrologia, André Barbault:
Congiunzione Venere-Nettuno - Centro di effusione di una sensibilità diffusa dalle ondate vaporose, in cui si espande un'anima impressionista dalle aspirazioni indistinte, erranti, strane, alla mercé di avventure fumose o rocambolesche, non al riparo di un'evasione in qualche paradiso artificiale; quando questo cuore romanzesco si risveglia, il suo sogno idealista si muove in grazia e bontà, in amore salvatore, in sensibilità mistica. I transiti rapidi animano questo fremito di sensibilità sino alla meraviglia e all'ebbrezza oppure alla disillusione. Quello di Giove apporta un'ondata di piena dilatazione del cuore, al contrario di quello di Saturno, che fa pensare al naufragio nella propria nebulosa affettiva, o almeno alla delusione o ancora all'inganno. Il grande transito fornisce la possibilità di giocarsi il destino affettivo di questa configurazione natale.

Passiamo ora ad indagare le caratteristiche di Sole e Luna (congiunti alla fine della I casa) secondo Lisa Morpurgo, mentre abbiamo già visto i loro significati nel Segno e nella casa:
SOLE
Sede: Leone
Esaltazione: Ariete
Esilio: Aquario
Caduta: Bilancia
Giro dello Zodiaco : un anno
Passo giornaliero: un grado circa
L'Io attivo - Il Sole forma il nucleo della personalità. La posizione da esso occupata al momento della nascita dell'individuo determina l'indice di comportamento basilare che sarà completato e modificato dalla posizione degli altri pianeti.
Il Sole è insomma la sintesi dell'Io. È l'Io cosciente di se stesso e partecipe della vita circostante in forma attiva. Rivela la maggiore o minore possibilità di esplicazione dell'Io nell'attività, nella manifestazione di se stesso, e la maggiore o minore vitalità fisica e morale.
Rappresenta, dunque, una fase di maturità, di completezza. Una presa di posizione nei confronti della vita che dà la misura dell'individuo.
Le virtù solari sono vitali e a volte anche passionali : calore umano, lealtà, coraggio, sprezzo del pericolo, generosità, magnificenza.
Possono diramarsi e degenerare in megalomania, orgoglio, superbia, tendenza all'ipertrofia dell'Io. Oppure in autoritarismo virile, prepotenza, dominio, tendenze dittatoriali e paternalistiche dell'Io.
Nel tema natale il Sole rappresenta, oltreché il soggetto, anche una figura maschile importante nella vita: padre, marito, amante (nonno, zio), padrone nel campo del lavoro, capo politico. Il valore simbolico di questa figura maschile va eventualmente completato con l'analisi di Saturno e di Giove. In un tema femminile può indicare anche una tendenza alla virilità sessuale o spirituale. Anatomicamente, il Sole corrisponde al cuore, al plesso solare, alla vista, alle arterie, alla parte destra del corpo.

LUNA
Domicilio: Cancro
Esaltazione: Pesci
Esilio: Capricorno
Caduta: Vergine
Giro dello Zodiaco: 27 giorni
Passo giornaliero: 13 gradi circa
L'Io ricettivo - La Luna rappresenta l'impalcatura sensibile dell'Io e i contatti emotivi con il mondo circostante. Accanto alla forza sintetica e a volte semplicistica dell'Io attivo-solare, esprime la forza ricettiva e a volte dispersiva della sensibilità.
Se il Sole corrisponde alla maturità organizzata, la Luna corrisponde all'infanzia con la sua estrema disponibilità, e è anche un legame con il grembo materno, il fulcro della coscienza dell'Io non come entità isolata, ma come parte di un tutto che si articola nel tempo e nello spazio.
Dal punto di vista caratteriologico, può determinare una mentalità infantile, candore, fiduciosità, inesperienza, sprovvedutezza, ma anche irriducibilità agli schemi della ragione per un desiderio di verità più essenziale. In certi casi predispone a una continua ricerca di appoggio, di protezione; in altri a un atteggiamento succubo. Da un lato è componente di insicurezza o di atteggiamento conservatore verso l'ignoto, dall'altra è componente di estrosità e imprevedibilità.
La sensibilità, regolata dalla Luna, può diventare ipersensibilità, impressionabilità (e sotto questo aspetto è componente di un temperamento artistico o nevrotico o ambedue) e anche di irrequietudine, angoscia (e sotto questo aspetto è componente di un carattere « lunatico »).
La Luna rappresenta la mutevolezza delle reazioni dell'Io alle situazioni e altresì, materialmente, la mutevolezza delle situazioni stesse.
Rappresenta il legame tra l'uomo e le forze misteriose della natura; regola l'intuizione, la preveggenza, le percezioni extra-sensoriali, il senso del magico e la forza magica, il fascino segreto indipendente dalla bellezza fìsica, il fascino sensuale.
Nel tema natale, infine, la Luna rappresenta la Donna (madre, moglie, amante). Nel tema di una donna, rappresenta la sua femminilità, il suo modo di essere femminile. Nel tema di un uomo, rappresenta il suo modo di considerare la donna e i suoi complessi edipici, superati o no. L'esperienza sembra indicare che la Luna è una componente quasi indispensabile dell'intelligenza: se isolata nel tema natale, può neutralizzare gli effetti positivi di un buon Mercurio inclinando il soggetto all'ottusità. Se è in cattiva posizione (specie con Mercurio) può determinare squilibri nervosi o forme ossessive. Nei casi più gravi anche pazzia.
Fisiologicamente, la Luna corrisponde alle ovaie, al seno e alla parte sinistra del corpo. Regola la digestione e i liquidi sierosi contenuti nel corpo. Può determinare malattie che colpiscono questi organi, oppure linfatismo, idropisia.

E leggiamo cosa scrive André Barbault a proposito della congiunzione natale Sole-Luna:
Congiunzione Sole-Luna - L'unione dei due luminari costituisce un nodo di convergenza primordiale, che esprime una concentrazione di interessi vitali, focolare in cui possono essere fusi salute, felicità e riuscita, cose che possono essere vissute anche al negativo. Questa concentrazione è sensibile al ritmo annuale del transito solare. Per cui, in qualsiasi stagione si sia nati, il ritorno anniversario costituisce generalmente l'inizio della sua primavera: rinnovata vitalità, rilancio di interessi, accresciuta appetenza, mentre all'opposizione solare, a sei mesi dall'anniversario, si avverte la fatica e un calo di vitalità simile al declino autunnale. Naturalmente il transito di Giove presenta un certo respiro nelle sue generose manifestazioni di sboccio vitale, mentre quello di Saturno è il culmine di un centro depressivo suscettibile di lasciar tracce per un certo tempo. Va da sé che il transito di un super lento su questo duo segna una tappa capitale dell'esistenza, se non una svolta cruciale.

Passiamo ora ad analizzare la potente congiunzione tripla Marte-Urano-Plutone in X casa: iniziamo con le caratteristiche di questi astri, quelle nei Segni e nelle case che occupano secondo Lisa Morpurgo da "Introduzione all'Astrologia" ed. Longanesi:

MARTE
Domicilio diurno: Ariete
Domicilio notturno: Scorpione
Esaltazione: Capricorno
Esilio: Toro e Bilancia
Caduta: Cancro
Giro dello Zodiaco : due anni
Passo giornaliero: mezzo grado
Il contatto aggressivo con il mondo esterno - Marte, terzo pianeta nella distanza dal Sole, rappresenta il terzo stadio dello sviluppo umano: dopo aver preso un contatto intellettivo e affettivo con il mondo esterno, il bambino tenta di inserirvisi con un'azione diretta. Non soltanto riconosce gli oggetti, ma se ne impossessa, li afferra, li stringe, li scaglia lontano. Misura in questi gesti la sua forza, e urta per la prima volta contro i limiti della sua libertà, poiché talune cose gli vengono negate, o sottratte. L'azione protettiva o educativa degli adulti assume così un carattere costrittivo per la personalità, e determina contemporaneamente l'aggressività e la frustrazione. La prima appare a volte come l'unica soluzione possibile della seconda, e Marte rappresenta appunto la carica di violenza che ha consentito la sopravvivenza della specie umana travolgendo ogni ostacolo, senza lasciarsi frenare da quel discernimento razionale che, pur segnalando i pericoli, poteva inibire gli slanci.
Marte corrisponde al desiderio di affermazione dell'Io attraverso un'azione che gli dia la coscienza della propria forza. Simbolicamente corrisponde al membro virile nei suoi due aspetti di erezione e di caduta: slanci entusiastici e ciecamente ottimistici seguiti da scoraggiamenti. Sul piano materiale, successi bruschi seguiti da crolli. Sul piano psicologico, l'insidia più o meno palese di un complesso di impotenza da superare con continue manifestazioni di virilità.
Questa ambivalenza determina l'influenza di Marte; che da un lato rappresenta la forza d'urto della vitalità, la necessità di abbattere gli ostacoli ricercandone costantemente dei nuovi con una carica vitale indiscriminata, componente di un temperamento battagliero. Dall'altro cela la possibilità di una frustrazione segreta che si manifesta nella sospettosità, nella sfiducia nei confronti del prossimo, nella ombrosità o suscettibilità, componenti di un temperamento instabile.
La combattività determina a sua volta la mancanza di tatto, di discernimento, l'incapacità di riflessione, gli errori di valutazione. L'instabilità determina i bruschi mutamenti di rotta, l'incapacità di applicazione costante, il bisogno di trovare immediatamente altri sbocchi all'aggressività frustrata. Da notare tuttavia che, contrariamente a quanto si potrebbe supporre, la crudeltà marziana è stimolata dagli aspetti positivi e frenata invece da quelli negativi. In un tema natale, Marte indica anche la possibilità di incidenti, di sciagure improvvise o di morte violenta. Fisiologicamente, regola il tono e l'attività muscolare.

Marte in Vergine - L'aggressività tende a essere conservatrice, la violenza si oppone a ogni tentativo di mutamento dello status quo. L'esaltazione di Urano assicura un'efficacia che Marte abitualmente non possiede, dà alla sua azione limiti esatti anche se circoscritti. Inaridita dalla caduta della Luna e dall'esilio di Giove, la carica vitale marziana si concentra sui particolari, diventa inusitatamente critica e esigente. Collere sorde e puntigliose, rancori, suscettibilità per questioni di denaro. Al negativo: aggressività vendicativa oppure rinuncia all'aggressività, sottovalutazione delle proprie forze.

Marte in decima casa - Il distacco dalla famiglia natale e la ricerca dell'autonomia avvengono in modo brusco e a volte iroso, per uno scatto della volontà non sempre controllata dal raziocinio. Spesso viene a mancare un senso di continuità nello spirito di indipendenza, per cui a periodi di esaltazione focosa seguono scoraggiamenti e rinunce. Il bisogno di affermazione diventa a volte una forma compensatoria di un oscuro complesso di castrazione. Successi fulminei e di breve durata.
Al negativo: rischi di rovesci nel campo di un'attività indipendente, di bruschi insuccessi o di frustrazioni dell'Io.

URANO
Domicilio notturno: Acquario
Domicilio diurno: Capricorno
Esaltazione: Vergine
Esilio: Cancro e Leone
Caduta: Pesci
Giro dello Zodiaco: 80 anni circa
Passo annuale: 4 gradi e mezzo circa
La forza di decisione - Primo dei pianeti lenti scoperti con gli strumenti ottici, Urano è l'ultimo, nell'ordine progressivo delle orbite, che possa compiere l'intero giro dello Zodiaco nel corso della vita umana. Si presenta dunque come un anello di congiunzione tra il tempo a misura d'uomo e i tempi lunghissimi, a ritmo storico, scanditi da Nettuno e da Plutone.
Questa caratteristica di intermediario sembra esprimersi nella grande disponibilità uraniana. Nel quadro delle influenze planetarie, Urano ha una funzione dinamica, è una forza che fa leva su ogni punto d'appoggio per distruggere o creare, a seconda di quanto le circostanze richiedono.
Domiciliato nel cuore dell'inverno, accanto alla ragione che sceglie e giudica, Urano è la forza di volontà che decide; poiché da questo pianeta, come da Saturno, dipende la possibilità di sopravvivenza nelle condizioni più avverse, la sua influenza ha spesso carattere drastico, rappresenta una spinta all'azione nei casi di emergenza. Saturno è spoliazione del superfluo. Urano è eliminazione dell'inutile. Saturno si oppone all'edonismo e al sentimentalismo. Urano si oppone all'inerzia. Da Urano, insomma, dipende quello scatto della volontà che, impulsivamente cieco in Marte, diventa qui oculatamente organizzato, volto a uno scopo preciso. La prontezza di riflessi muscolari regolata da Marte diventa prontezza di riflessi mentali. Ambedue obbediscono a stimoli immediati. Non si sottolineerà mai abbastanza il carattere contingente dell'influenza uraniana. Quando la necessità, o l'impulso, a agire è impellente, l'azione a raggio limitato, concentrata sugli obiettivi più prossimi, è sempre la più efficace. Urano tende a eliminare la successione temporale degli eventi risolvendo tutto nel presente, e tende a ignorare la concatenazione di causa e effetto nelle sue propaggini più remote riassumendola in un risultato concretamente realizzabile a breve scadenza, grazie ai mezzi più propizi che si abbiano sottomano. Potremmo definirlo un pianeta pragmatista se il termine databile non limitasse le sue caratteristiche, come già fecero altre identificazioni più o meno gratuite con questa o quella corrente politica o addirittura con questa o quella grande potenza dei nostri tempi. Urano può avere indifferentemente influenza progressista o conservatrice. Poiché tende a far affiorare i problemi latenti per risolverli, gli si presta troppo spesso un carattere rivoluzionario, dimenticando che esistono forze eversive e forze repressive egualmente decise e violente. È più giusto forse dire che Urano magnifica l'Oggi, senza troppo curarsi del passato o del futuro. È il pianeta dell'imprevisto e dell'occasione colta a volo.
La volontà di raggiungere uno scopo con prontezza e efficacia poggia necessariamente sulla capacità di organizzarsi e di scegliere i propri mezzi. Urano è, infatti, il pianeta della tecnica in tutte le sue espressioni, partendo da quella, più ovvia, che corrisponde all'abilità di sfruttare elementi passivi o indifferenti in natura per trasformarli in strumenti utili all'uomo. La possibilità di servirsi delle proprie mani è indicata dagli antropologi come una svolta decisiva nella storia dell'evoluzione umana. Dall'analisi interpretativa dei temi natali, Urano risulta strettamente legato all'abilità manuale e alle sue applicazioni tecnico-meccaniche; sotto questo aspetto è complementare di Venere, che regola soprattutto l'abilità manuale artistico-edonistica.
Se Saturno indica nel destino le spoliazioni e le rinunce, Urano indica le svolte brusche, i mutamenti irrevocabili, l'apice delle crisi, i tagli netti. Spesso, anche quel taglio netto dall'esistenza individuale che è la morte. Anatomicamente, Urano corrisponde alle mani.
Nella simbologia cronologica della Terra, corrisponde all'apparizione degli ominidi sul nostro pianeta.

Urano in Vergine, in Esaltazione - Le capacità tecniche raggiungono il massimo della perfezione nel segno che deve abbandonare la natura e ricorrere all'artificio per assicurare la sopravvivenza durante l'inverno. La forza di decisione si applica a risolvere problemi pratici con tempismo e prontezza, senza intralci edonistici o sentimentali (caduta della Luna, esilio di Giove). Lo scarso interesse per l'ignoto, per il lontano (esilio di Nettuno) consente una concentrazione perfetta sull' Oggi, su tutto quanto richieda un provvedimento o una soluzione immediata. Grandissima abilità manuale, capacità scientifiche e tecniche. Al negativo: tendenza a un' attività burocratico-reazionaria, chiusa a ogni progresso; scarso senso storico.

Urano in decima casa - Una bella dinamicità si inserisce nel piano della conquista della libertà personale, che accompagna dunque lo spirito di iniziativa e una grande disinvoltura nei confronti della tradizione. Il campo dell'attività autonoma è sfruttato con abilità, diplomazia e opportunismo, che tengono tutti oculatamente conto delle circostanze immediate via via che queste si presentano. Favorite le attività manuali (se la casa sesta è ben disposta) o comunque tecniche a livello di grande successo.
Al negativo: rischi di eccessiva disinvoltura o di eccessiva concentrazione sui problemi dell'Oggi. Mancanza di un punto di vista comprensivo e generale delle situazioni. Troppa prontezza nel mutare radicalmente parere o professione. Incidenti nel campo della professione autonoma oppure imposizione troppo drastica della propria autonomia. Noncuranza del parere o delle necessità altrui.

PLUTONE
Domicilio notturno: Scorpione
Domicilio diurno: Ariete
Esaltazione: Gemelli
Esilio: Toro e Bilancia
Caduta: Sagittario
Giro dello Zodiaco: 250 anni circa
Passo annuale: dai 50 sessantesimi di grado ai 2 gradi circa
Il grande principio maschile - La vita nasce dal seme che feconda e, dal regno vegetale a quello animale, l'impulso a procreare, a dirigere il seme verso la sua meta, è un istinto insopprimibile, che accanitamente supera ogni sorta di difficoltà e di ostacoli. Plutone rappresenta questo seme e la forza che lo guida. Se Marte simboleggiava il membro virile, Plutone simboleggia i testicoli, ricettacolo del seme, riserva di possibilità fecondatrici della natura e del singolo, e, per estensione, simboleggia la capacità di realizzare, di concretare positivamente le risorse di creatività che ognuno ha in sé. È Plutone che suggella la validità costruttiva dell'operato umano (a qualsiasi livello, anche il più umile) indipendentemente dal successo o dal dinamismo personale proposti da Giove o da Urano.
Come tutti i pianeti lenti, Plutone opera a un livello profondo, poco appariscente, regolando quelle forze segrete, ormai antichissime, che spingono una creatura vivente a inserirsi nell'esistenza con un atto creativo. È, dunque, signore di quella soddisfazione o insoddisfazione di sé che, sotto questo punto di vista, sta alla base dell'equilibrio individuale.
Nettuno rappresenta il mutamento di una forma preesistente. Plutone è un principio vitale alla ricerca di una forma. Come una mancata fecondazione porta a una dispersione del seme, così un Plutone in posizione negativa può portare a una sterile proliferazione dell'Io, alla ricerca aberrante di un'affermazione di se stessi. Nell'esperienza interpretativa vediamo questo pianeta legato alla menzogna, alla truffa o anche, in modo più innocente, alla tendenza a raccontare frottole, alla mitomania, all'istrionismo, come se la frustrazione creativa cercasse sfogo in vistose manifestazioni narcisistiche.
In modo analogo, Plutone può determinare in gran parte le deviazioni e le aberrazioni sessuali che si innestano su una insicurezza, su una incapacità o su una menomazione in questo campo. Finché non sarà scoperto e analizzato il pianeta X. sarà molto difficile stabilire con certezza se l'influenza plutonica sulla vita sessuale si eserciti in egual modo su ambedue i sessi. Per il momento si direbbe di sì.
Diciamo qui per inciso che nonostante i suoi rapporti simbolici con il sesso, Plutone non ha affatto quel carattere animalesco, o di animalità primitiva, attribuitogli da alcuni autori (e che corrisponde, tra l'altro, a una visione abbastanza puritana della vita sessuale).
Anatomicamente, come abbiamo già detto, Plutone corrisponde ai testicoli. Nella simbologia cronologica della Terra, corrisponde all'apparizione della vita animale sul nostro pianeta.

Plutone in Vergine - La forza generativa, privata dell'aiuto della Luna, si inaridisce, mentre l'impulso creativo ripiega su se stesso, si applica alla conservazione di quanto è già stato creato, tende a prolungare nel tempo la durata di quel che è già stato prodotto anziché interessarsi a una produzione nuova. Alla fase di spreco ottimistico, caratterizzata da Plutone in Leone, segue una fase di cauto assestamento e di ripensamento, che rappresenta spesso un forte colpo di freno nell'evoluzione delle idee, un ritorno su posizioni precedenti. Il passaggio del pianeta in questo segno influenza il comportamento di una generazione pacata, saggia, un po' opaca, molto interessata alla tecnica e all' ecologia.
L'ultimo soggiorno di Plutone in Vergine va dal 1957 al 1971.

Plutone in decima casa - La forza creativa diventa volontà di potenza personale. Le forze più segrete dell'Io si scatenano nel desiderio di un'indipendenza che a volte ha contorni così sublimi o così sfumati da apparire irraggiungibili. Il bisogno di affermazione dell'Io, insomma, può diventare satanico o istrionico nel suo continuo imporsi alla personalità del soggetto. Dà spesso creatività intensa, genialità.
Al negativo, e se isolato, dà pericoli di sadismo o rischi di paranoia.

Infine esaminiamo il significato delle loro congiunzioni secondo André Barbault in "L'Astrologia e la previsione dell'avvenire" ed. Armenia:

Congiunzione Marte-Urano - Focolaio di energia bruciante che, per l'intensità, l'irruenza o l'effetto folgorante ricorda il lampo tempestoso che si esprime in pulsioni ad alta frequenza (manifestazioni riflesse e nervose, convulsive, esplosive, eccessive, brutali, imprudenti, fonte di avventure, incidenti e accidenti) sempre che questa potenza non sia controllata dalla volontà, che la disciplina in dinamismo d'urto o in passione audace. Per cui ogni transito rapido è, secondo il caso, pericoloso o favorevole, fertile in complicazioni o in cose improvvise, oppure pieno di risorse. Quello jupiteriano è un'eccellente occasione per capovolgere una situazione, realizzare un colpo di scena, compiere una prodezza. Quello saturnino fa temere il survoltaggio nervoso e la tensione psichica (quando non il contrario) quando non minaccia con un pericolo accidentale o un duro colpo. Il transito maggiore è critico, trovandosi l'esistenza sopra una carica di dinamite.

Congiunzione Marte-Plutone - Questa congiunzione è simile alle potenze della vita animale, delle pulsioni aggressive in particolare, potendo formare un carattere difficile, individualista, rivoltoso, ostile, violento, distruttore o, bloccando, installare un clima nevrotico di angoscia e di crisi esistenziale, oppure questo fuoco interiore può anche dinamizzare una forza morale e una passione creatrice. I piccoli transiti, in particolare la congiunzione solare, manifestano questa tendenza, generalmente pericolosa se non è padroneggiata. Il transito jupiteriano libera queste forze primitive in potenza, in dono, in creatività, in onnipotenza. Quello saturnino le scatena in manifestazioni selvagge, caotiche, distruttive, o le blocca in una dolorosa crisi interiore. Il transito maggiore è critico, e fa pensare al ballo su di un vulcano.

Congiunzione Urano-Plutone - questo fenomeno non può interessare che la generazione 1962-1967. Cocktail singolare ed esplosivo che dovrebbe avvalersi dell'alleanza del superelaborato, dell'avanguardia, dell'ultramoderno e dell'ancestrale, del primitivo, del selvaggio. Giano, il cui robot è simbolico. Pervenire all'accoppiamento fra il riflesso animale e la potenza mentale, fra l'istinto e lo spirito superiore, dovrebbe essere lo scopo principale della via tracciata da questa configurazione, per il superamento di una data condizione. Non potendo riuscire a decuplicare queste forze, alle vette rischiano di sostituirsi gli abissi, col pericolo di essere trascinati nel disordine del nervosismo, della rivolta, dell'individualismo feroce, della violenza, della distruzione. Tutti i transiti, a questo punto - in particolare l'annuale congiunzione solare di metà settembre per questa generazione - ricordano questo problema di unificazione fra il basso e l'alto, con il transito jupiteriano, che facilita la fusione interiore con le frontiere della sfida, e quello saturnino che accentua la difficoltà in una situazione laboriosa o in un'avventura pericolosa.

Passiamo ora a sviscerare il significato di altri aspetti secondo Lisa Morpurgo nella sua "Introduzione all'Astrologia" ed. Longanesi.

Semisestile Sole-Venere - Si verifica due o tre volte all'anno per una durata che va dai cinque ai dieci giorni. Forse meno impegnativo della congiunzione per quanto riguarda l'ottimismo e la fortuna, dà spesso grande fascino personale, si ritrova nei temi di chi suscita coups de foudre (colpi di fulmine). Può favorire un comportamento affettivo tenero e al tempo stesso disinvolto.

Semisestile Sole-Nettuno - I due pianeti sono profondamente antitetici e, come nel caso Sole-Luna, è meglio che non si verifichino aspetti tra loro. Il Sole è il regolatore dell'Io cosciente e attivo, tendente alla coerenza e alla stabilità. Nettuno è signore dell'infinito, delle mille possibilità di metamorfosi dove l'Io acquista continuamente nuove dimensioni. I loro rapporti sono sempre sfuggenti, perché ciascuno dei due tende a operare in una sfera autonoma.
Il semisestile Sole-Nettuno ha lo stesso significato del sestile, leggermente attenuato. Il sestile si verifica due volte all'anno per la durata di circa sei giorni. È forse l'aspetto migliore, stabilisce rapporti equilibrati e non troppo stimolanti tra l'Io e la volontà di metamorfosi, tra l'Io e la curiosità per l'ignoto. 

Semisestile Luna-Venere - Si verifica due volte al mese per sei ore all'incirca. Ha la stessa influenza del trigono, leggermente attenuata. È un bell'aspetto che stabilisce armonia tra sensibilità e affettività, favorisce la fortuna in campo sentimentale e a volte anche finanziario, può sviluppare creativamente il senso estetico e musicale (specie se incide su segni propizi da questo punto di vista). Protegge la salute, specialmente la salute infantile, femminile, e la maternità. Tende a neutralizzare moderatamente i transiti negativi.

Semisestile Luna-Nettuno - Si verifica due volte al mese per circa sei ore e ha gli stessi effetti del trigono, leggermente attenuati. Bellissimo aspetto che stabilisce un rapporto armonioso tra la sensibilità, l'intuizione, e la loro manifestazione creativa. È spesso indice di coerenza intima, di equilibrio morale (tuttavia ben lontano da ogni aridità rigoristica), di forti capacità intellettuali. Sebbene non sia direttamente collegato alla fortuna, questo aspetto offre una buona protezione contro le sofferenze di carattere intimo e permette a volte, grazie all'intuizione sicura, di prendere buone decisioni in campo finanziario. Sul piano materiale, protegge la salute, specie nell'infanzia, e consente di superare o evitare malattie infettive. Resiste bene ai transiti negativi, benché tenda a essere influenzato, anche indirettamente e in modo sottile, dalle posizioni di transito che Nettuno assumerà via via passando sul tema natale.

Sestile Venere-Marte - Ha la stessa influenza del trigono, leggermente attenuata. Aspetto felice per i rapporti tra i due sessi e per il comportamento sessuale, anche se le due forze in gioco tendono a stimolarsi a vicenda dinamizzando il comportamento sul piano sessuale. La vita sentimentale si svolge con una serenità disinvolta, senza essere intralciata dalla sensibilità. Semplificazione, a volte linearità, dei sentimenti. Questo aspetto può essere il punto di forza di una sana normalità. Protetta la salute e, se i pianeti occupano le case e i segni adatti, anche l'attività sportiva. Fortuna nelle imprese che richiedono audacia e prontezza di riflessi, anche se la durata del successo, data la presenza di Marte, può essere breve. Buona resistenza ai transiti.

Sestile Venere-Urano - Si verifica due volte ogni tredici mesi per circa otto giorni. Ha la stessa influenza del trigono, leggermente attenuata. È un bell'aspetto dinamizzante che da vigore alla vita affettiva e rende più sereno e umano il pragmatismo uraniano. Si ripetono molte influenze della congiunzione, ma l'abilità manuale è ancora superiore e il rapporto tra le due forze in gioco appare più equilibrato, più duttile; è meno appariscente la carica erotizzante. Rimane tuttavia una notevole disinvoltura nella vita amorosa e, se i segni ospitanti non sono contrari, una grande larghezza di idee in questo campo. Può essere ottima componente di successo nel tema di persone dedite all'artigianale o alle arti applicate, o comunque a attività pratiche connesse con le case dove si trovano i pianeti. Aumenta il fascino personale e ne fa spesso uno strumento di fortuna. Resiste bene agli aspetti e ai transiti negativi.

Sestile Venere-Plutone - Si verifica due volte ogni dodici mesi e mezzo, per dodici giorni all'inarca, e ha le stesse influenze del trigono, leggermente attenuate. È un aspetto beneficamente stimolante per lo sviluppo armonioso dell'Io. Può risultare profondamente creativo se accompagnato da buoni valori razionali o sensibili, ma, isolatamente, incide soprattutto sulla personalità che risulta armonicamente complessa, bene inserita nella vita affettiva, pronta a sfruttare abilmente le proprie qualità. Leggero egotismo e spesso grande fascino, accompagnato da un po' di istrionismo. Può essere la componente di una personalità « di grande formato » come direbbe Thomas Mann. A volte un po' ingombrante per il suo prossimo. Protezione nelle circostanze difficili. Capacità di resurrezione dopo le tempeste della vita. Stimolato dai transiti positivi, questo aspetto resiste bene ai negativi.

Sestile Marte-Nettuno - Ha gli stessi effetti del trigono, leggermente attenuati. Rapporto armonico tra due forze disarmoniche. Può dare una fantasia dinamica, originale, e al tempo stesso più controllata, meno esplosiva che nel caso della congiunzione Marte-Nettuno. D'altro canto l'aggressività è guidata dall'intuito, non si abbatte ciecamente sugli ostacoli, sa essere efficace e insieme prudente. La volontà di metamorfosi tende a seguire l'impulso del momento, l'estro e la bizzarria: e altrettanto estrosa può essere la creatività intellettuale e artistica. Resiste bene ai transiti e agli aspetti collaterali negativi.

Sestile Urano-Nettuno - Ha la stessa influenza del trigono, leggermente attenuata. Aspetto straordinariamente dinamico e stimolante che favorisce la fantasia creativa, l'espressione artistica dell' abilità manuale e dinamizza la forza di decisione. Grande (a volte eccessiva) sicurezza di se e delle proprie idee, e desiderio di realizzarle o di imporle. Può essere segno di audacia mentale e ideologica, che un sovraccarico a uno dei due poli rischia di inclinare verso il fanatismo. Tende a monopolizzare la personalità attorno a una passione. Resiste bene ai transiti, è più sensibile agli aspetti collaterali, specie a quelli con Plutone. Si verificò dal 1878 al 1884, tra Vergine e Toro (con Plutone neutro in Toro) e appare evidentissimo nei temi di Picasso e di Giovanni XXIII. Dal 1940 al 1945 si verificò dapprima tra Toro e Vergine (con sovraccarico di Saturno in Toro) e poi tra Gemelli e Bilancia (a partire dal 1943): ci sembra che questo esempio probante della variazione di influenza a seconda dei Segni occupati non abbia bisogno di commenti.

Sestile Nettuno-Plutone - Ha influenze analoghe a quelle del trigono, molto più attenuate per quanto riguarda la genialità. Bell'aspetto, meno intenso della congiunzione ma forse più equilibrato, sviluppa armoniosamente l'influsso delle due forze. Può costituire una sorta di protezione per il periodo in cui si verifica, protezione destinata tuttavia a cessare forse bruscamente con la fine dell'aspetto stesso. Favorisce l'intelligenza, il progresso del pensiero, soprattutto tecnico. Resiste ottimamente ai transiti, meno bene agli aspetti collaterali negativi.

Sestile Mercurio-Saturno - Si verifica due volte all'anno per circa quattro giorni. Ha le stesse influenze del trigono, leggermente attenuate. Rapporto armonioso e solidissimo tra capacità intellettive e razionali. Ripete le ottime influenze della congiunzione dando a esse un valore meno intensificante e più dinamico, meno concentrato ma forse più equilibrato. Alle capacità induttive e deduttive si unisce spesso una grande forza dialettica, e una sorta di godimento intimo nasce dal seguire il filo logico di un ragionamento fino alle estreme conseguenze. Come nel caso della congiunzione, le gioie e le soddisfazioni dell'intelligenza tendono a passare in prima linea, lasciando nell'ombra altri fattori, sia pure importanti. Questo aspetto è stimolato dai transiti positivi e resiste bene ai negativi.

Quadrato Sole-Marte - Si verifica ogni diciotto mesi all'incirca per una durata che va dai venti ai trenta giorni. È un aspetto dagli effetti a volte ambivalenti, che va attentamente studiato nel quadro generale del tema. Lo sviluppo sereno dell'Io e lo slancio virile si frenano a vicenda, determinando spesso una immaturità emotiva che in certi casi rimane bloccata sull'incertezza, sfociando in una specie di passività, e in altri invece spinge alla continua ricerca di un'affermazione personale, con manifestazioni infantili o incoerenti. Se accompagnato da buoni aspetti, questo quadrato limita il suo influsso a forme superficiali del comportamento. Può anche indicare incidenti, disturbi di origine traumatica, sorprese sgradevoli o delusioni legate al significato delle case occupate.

Quadrato Sole-Urano - Si verifica due volte in dodici mesi per una durata di circa undici giorni. È un freno posto tra l'Io e la volontà di decisione. Può determinare incertezze, dispersione di forze attive, scarsa prontezza di riflessi o, al contrario, irruenza, cocciutaggine mista a incostanza, sbalzi d'umore e bruschi mutamenti. L'Io stenta a inserirsi nell'Oggi, si sente spaesato. Dal punto di vista puramente materiale, può indicare incidenti o malattie traumatiche legate ai segni occupati o al Sole stesso (attacchi cardiaci).

Quadrato Sole-Plutone - Si verifica due volte all'anno per la durata di circa dieci giorni. È un aspetto a volte frustrante, perché l'Io non riesce a seguire in modo coerente le suggestioni proposte da Fiutone, ha l'impressione di essere menomato, di non poter arrivare alle mete che un istinto segreto gli consiglia. La tensione può sfociare in una bizzosità stravagante, o in una malignità provocatoria, oppure può condurre a forme di esibizionismo e di perfezionismo, spesso condannate all'insuccesso. Componente di un temperamento egoistico. Trigono Si verifica due volte all'anno, per la durata di circa dodici giorni. Aspetto anche troppo elettrizzante, che stabilisce tra il volto palese dell'Io e i suoi molti volti nascosti una corrente di stimoli continui. Ne risultano audacia, volontà di potere, bisogno intenso di essere in primo piano. Appoggiato da buoni valori, questo trigono può essere il punto di forza di un tema di attori, di personalità che arrivino al successo sfruttando il loro fascino e la sicurezza di sé.  

Giove Retrogrado (da https://www.astroval.it/pianeti_retrogradi.html#.Wwrv5vmFNdg) - Si riferisce al nostro interiore più che agli aspetti materiali della vita. Ci offre un senso di soddisfazione interiore e di pace con il mondo circostante. Chi ha Giove retrogrado, a meno che non ci siano altri fattori nel tema di nascita che lo contraddicono, si preoccupano molto di più della serenità dell'anima e cercano la conoscenza spirituale senza interferenze altrui. Difficilmente vengono indrottinati da altri ma pensano in autonomia, e cercando, trovano le varie risposte ai quesiti più importanti dell'esistenza dentro di loro. Difficilmente accettano dogmi religiosi. Sono possibili ritardi o altri problemi nelle aree governate dalla casa in cui si trova Giove retrogrado insieme alle case con la cuspide in Sagittario o Pesci.

Trigono Marte-Giove - Tra l'aggressività e l'inserimento ottimistico nella vita si stabilisce una corrente intensa e stimolante. Le imprese più audaci vengono affrontate con grande sicurezza e, salvo gravi aspetti collaterali, sono protette dalla fortuna. Il punto di forza del tema tende appunto a concentrarsi sulla sicurezza di sé, che può diventare baldanza e a volte (specie se il trigono è sorretto da forti valori uraniani) tracotanza dominatrice. Il senso della propria autorità, della propria libertà a agire impunemente è accompagnato dalla serena bonomia gioviale ma risulta a volte un po' fastidioso per il prossimo. Aspetti negativi collaterali possono portare tale sicurezza di sé fino ai limiti dell'imprudenza. Protezione in caso di incidenti. Quasi sempre, forte rispetto dei valori tradizionali. Discreta resistenza ai transiti negativi. A volte il transito di Saturno (se questo pianeta è bene appoggiato nel tema natale) su uno dei due poli può essere ottimo.  

Trigono Giove-Urano - Ottimo rapporto, equilibrante e stimolante al tempo stesso, tra ottimismo e forza attiva. Buono lo spirito organizzativo e l'intraprendenza, fiducia nei cambiamenti che vengono di solito affrontati con slancio e insieme con oculatezza, capacità di cogliere le buone occasioni. Appoggiato da buoni valori venusiani, dà altruismo attivo. Capacità di organizzare la propria vita in modo indipendente, tendenza ad una professione autonoma e a un'interpretazione abbastanza disinvolta delle convenzioni. Denaro procurato con la propria attività. Può essere frenato da un Marte negativo per quanto riguarda il dinamismo, da un Nettuno negativo per quanto riguarda la fortuna economica. Resiste bene ai transiti negativi, è stimolato dai positivi.

Trigono Giove-Plutone - Rapporto intenso e benefico della forza creativa e dell'inserimento ottimistico nella vita. Da il desiderio di creare nella gioia, e la gioia di creare. Sdrammatizza certe prese di posizione egocentriche, certe inflazioni dell'Io che inevitabilmente accompagnano ogni sollecitazione di Plutone. Tende tuttavia a dare una certa sicurezza di sé, un bisogno di esprimersi e di comunicare, per « prendere posizione ». Spesso (salvo afflizioni collaterali) buon fiuto negli affari e oculata amministrazione del denaro o dei beni. Resiste ai transiti negativi, è stimolato dai positivi, specie da quello di Giove alla congiunzione di Plutone natale.  

Opposizione Venere-Giove - Conflitto tra l'affettività e l'inserimento ottimistico nella vita. Ciascuna delle due forze tende a concretarsi indipendentemente dall'altra, mentre la loro affinità vorrebbe una fondamentale armonia tra esse. Infelicità o insoddisfazione negli affetti, difficoltà a trovare un equilibrio intimo o un'intima serenità, possibile disordine nei sentimenti, eccessi di ottimismo seguiti da crolli pessimistici. Sacrifici compiuti per ragioni affettive o delusioni sentimentali. Sul piano materiale, imprudenti investimenti di denaro e salute cagionevole nell'età matura. Come nel caso del quadrato, tali influenze sono molto attenuate da aspetti collaterali positivi. Questa opposizione, specie se afflitta, è assai sensibile ai transiti negativi.

Opposizione Giove-Nettuno - Conflitto tra la sensibilità e l'inserimento ottimistico nella vita, tra la volontà di metamorfosi e la gioia di vivere. Può dare una continua ricerca di compensi che assumono spesso il carattere di eccessi, superficiali in apparenza, logoranti con il tempo: intemperanze a tavola, fumo, alcool, gioco d'azzardo, nei casi più gravi anche droga. Le malinconie, il malcontento impliciti nel quadrato assumono forma più drammatica. Nel campo pratico, avventato o inabile maneggio del denaro, svolte tristi nella vita. Questo aspetto è tuttavia tra i più ricettivi dei buoni aspetti collaterali e, data la plasticità dei due pianeti, riduce i suoi effetti a manifestazioni secondarie. Sensibile ai transiti negativi.

Secondo la tradizione, il Punto di Fortuna si calcola:
1) per Sole sopra orizzonte (nascita diurna) = Luna + Asc - Sole
2) per Sole sotto orizzonte (nascita notturna) = Sole + Asc - Luna
Secondo Tolomeo e Morin de Villefranche, va sempre calcolato come fosse una nascita diurna.
Calcolo quindi il Punto di Fortuna di R.M. in entrambi i modi, considerato che il Sole è a 12° 03' del Sagittario, la Luna a 13° 23' del Sagittario e l'Ascendente a 14° 14' dello Scorpione.

1) Luna a 13° 23' del Sagittario pari a                       253° 23' +
più Ascendente a 14° 14' dello Scorpione pari a        224° 14' =
                                                                                  477° 37' -
                meno Sole a 12° 03' del Sagittario, pari a 252° 03' =
                                                                                  225° 34' , pari a 15° 34' dello Scorpione.

2) Sole a 12° 03' del Sagittario, pari a                       252° 03' +
più Ascendente a 14° 14' dello Scorpione pari a       224° 14' = 476° 17'
                                                                      pari a   475° 77' -
meno Luna a 13° 23' del Sagittario pari a                 253° 23' =
                                                                                  222° 54' pari a 12° 54' dello Scorpione.
Il Punto di Fortuna da Clara Negri su "Astrologia esoterica" Armenia editore - Siamo arrivati alla Parte di Fortuna, elemento principe delle Parti arabe, quasi unanimamente riconosciuto d'un effettivo valore.
Come abbiamo già detto precedentemente, essa veniva considerata alla stessa stregua dei luminari e dell'Ascendente o, quanto meno, come un vero e proprio pianeta. Tolomeo la definisce «Ascendente lunare» ed essa, fra i tanti significati, può anche indicare l'energia istintiva e volontaria dell'individuo che, se assecondata, riesce a realizzare il più negativo dei destini.
Purtroppo oggi il Punto di Fortuna non gode più il favore d'una volta, forse perché il suo significato col tempo si è alquanto ristretto, rimanendo solo associato al denaro e all'abbondanza materiale invece che alla fortuna in senso lato.
In effetti Fortuna deriva dal latino Fors = Sorte, rappresentata da una donna bendata che dispensa beni e malanni senza nessuna ragione apparente. Ma la sua origine è greca, e il suo nome originario - Tiche, che significa «come capita» - fa parte del Mito. Tiche è una figlia di Zeus, a cui egli ha concesso il potere di decidere la sorte d'ogni mortale. E lei, eterna bambina, corre or qua or là facendo rimbalzare una palla per indicare che la Sorte non è legata al merito ma al suo capriccio, perciò ad alcuni essa da i doni contenuti nella sua cornucopia mentre ad altri non concede neppure il necessario per vivere.
Solo in seguito la parola Fortuna prenderà il significato di «avvenimento favorevole» e, venendo assimilata alla Luna, conserverà la cornucopia o il corno dell'abbondanza.
Sarà bene perciò ricordare che il Punto di Fortuna è un elemento astrale ambivalente, che può significare sia buona sorte morale o materiale sia mancanza di buona sorte in un settore specifico della vita. Se volessimo identificarlo soltanto con la ricchezza e col denaro, non trovandovi sempre riscontro con la realtà, finiremmo ingiustamente col trascurarlo, perdendo in tal modo di vista l'elemento privilegiato dell'oroscopo individuale in grado di indicarci, anche nei destini più drammatici, in quale direzione orientarci per trovare il nostro angolo di serenità, il nostro rifugio, la nostra oasi di pace. Eudes Picard, astrologo del primo novecento, sosteneva invece che il Punto di Fortuna indica in particolare la salute, in quanto Sole e Luna sono esattamente gli elementi che la condizionano, pertanto la Parte di Fortuna interviene anche «nelle direzioni che concernono la morte... e la Parte di Fortuna sarebbe l'elemento che regge lo stato fisico dell'individuo. Difatti, continua Picard, è certamente per questo che alcuni distinguevano fra nascita notturna e nascita diurna, cosa che conferiva «un diritto di priorità ai luminari secondo la parte del giorno in cui esercitano il massimo delle loro forze. La Luna, regina delle notti, avrà dunque sempre la precedenza sul Sole quando esso è coricato, ecco la ragione per cui figura come primo fattore del punto di Fortuna nelle nascite notturne. Per reciprocità la prerogativa di signoria spetterà al Sole in quella diurna». (E. Picard, Astrologie judiciaire Leymarie, pag. 140.). Ma lo stesso Picard conclude consigliando di adottare la formula più semplice per stabilire il Punto di Fortuna, ossia addizionando la longitudine dell'Ascendente a quella lunare e sottraendo la longitudine solare.
Punto di Fortuna in Scorpione - Il Punto di Fortuna in Scorpione tradisce una potente e concentrata vitalità che può canalizzarsi sia in forme distruttive che in forme creative. In linea generale, però, il Punto di Fortuna in segno d' Acqua è particolarmente benefico. Grande sensibilità che si accompagna all'ironia, al sarcasmo, alla critica demolitrice.
Hanno il Punto di Fortuna in Scorpione Eduardo De Filippo, Claudia Cardinale, Sainte-Beuve, Lorenzo il Magnifico.
Punto di Fortuna in Casa I - Il Punto di Fortuna in Casa I, in particolare se è congiunto all'Ascendente, indica che vi è la congiunzione dei luminari. Ne consegue una vita irta di ostacoli e di difficoltà che potranno essere superati con la forza di volontà e un'incredibile fiducia in se stessi. Se la forza fisica farà difetto, vi sarà allora la forza morale e un' enorme resistenza contro il male e le avversità. La sicurezza e la costanza nei propri ideali facilitano la vittoria finale. Hanno il Punto di Fortuna in Casa I Tolstoi, Ramakrishna, E. Zola.

I Nodi Lunari secondo Clara Negri su "Astrologia esoterica" - Cosa sono i Nodi Lunari? Per spiegarli bisogna ricorrere all'astronomia e ricordare che il nostro satellite, nel suo giro attorno alla Terra, incontra il piano dell'orbita terrestre due volte. Il punto in cui interseca l'eclittica passando dalla latitudine Sud verso il Nord viene chiamato Caput Draconis, o Testa del Drago, Nodo Nord o Nodo Ascendente, e il punto opposto, che scende al Sud, viene chiamato Cauda Draconis, Coda del Drago, Nodo Lunare Sud o Nodo Discendente.
Questi Nodi, diametralmente opposti nello zodiaco, formano l'asse nodale o «asse del Drago», perché il movimento di salita o di discesa attorno all'eclittica ricorda un serpeggiamento o il procedere del mitico animale, che ritroviamo in tutte le tradizioni del passato, specialmente in quelle orientali.
Questi punti fittizi immateriali - ma matematicamente determinabili- si spostano nello spazio con moto antiorario, in misura di circa tre minuti di grado al giorno, per cui fanno il giro completo dello zodiaco in circa 19 anni (6793,39 giorni). Cosicché, nel cielo di un'esistenza, il Nodo Lunare Nord torna nella sua posizione iniziale a 19, 38, 57, 76, 95 anni...
Quasi tutte le effemeridi riportano la posizione giornaliera del Nodo Lunare Nord (quello Sud si trova, ovviamente, a 180° di distanza) e quelle di Michelsen riportano anche il suo breve moto diretto che sarebbe l'equivalente della retrogradazione planetaria.
Gli astrologi dell'antichità avevano già osservato questo punto celeste immateriale, a cui attribuivano l'influenza di un vero e proprio pianeta, e i Caldei si basavano su di esso per prevedere le eclissi di Sole e di Luna.
Ma cosa vogliono dire esattamente i Nodi nell'oroscopo?
L'astrologia ancora oggi non ha le idee ben chiare in proposito. Troviamo qualche accenno sui Nodi nel Tetrabiblos di Tolomeo; altri autori, fra cui Abraham Ibn Ezra, Guido Bonatti, G. Cardano ne danno anch'essi alcune definizioni, attribuendo al Nodo Lunare Nord il significato d'un piccolo Giove e al Nodo Lunare Sud quello d'un piccolo Saturno mentre A. De Villon stabilisce anche l'esaltazione del Nodo Lunare Nord, che sarebbe in Gemelli, e la sua caduta in Sagittario (per cui il Nodo Lunare Sud sarebbe esaltato in Sagittario e in caduta in Gemelli). Oltre questo, quasi più nulla.
Lo stesso A. Barbault, in un suo ottimo articolo pubblicato su L'Astrologue nel settembre del 1973, fa presente che, a tutt'oggi, abbiamo ben poche conoscenze reali sui Nodi e che Tolomeo ed altri sono stati estremamente parchi di parole su di essi, sostenendo solo qua e là che la loro congiunzione con i pianeti, e in special modo con la Luna, possiede una grande importanza.
Se consultiamo il Tetrabiblos, Libro III, leggiamo infatti che «se la Luna è nei Nodi e nei segni difformi come l'Ariete, il Toro, il Cancro, lo Scorpione e il Capricorno, provoca i gobbi, i mutilati, gli zoppi e i paralitici» e, poco più avanti, aggiunge: «la Luna nei Nodi aguzza l'ingegno, spinge all'invenzione pronta, all'indu-striosità e rende gli uomini più abili».
Essendo i Nodi legati, appunto, alla Luna, non ci è difficile accettare l'idea che proprio essa, in congiunzione ai medesimi, possa dare delle caratteristiche di spicco al nativo che possiede questa configurazione, pur non aderendo alle estremistiche conclusioni tolemaiche.
Ma André Barbault va ancora più in là e, sempre ispirandosi ad alcuni passaggi del Tetrabiblos, sollecita da parte dei ricercatori, studi approfonditi sulla congiunzione di tutti i pianeti con i Nodi, in special modo sul piano dell'astrologia mondiale di cui è maestro. E, per stimolare gli appassionati di statistica, presenta un lungo elenco di congiunzioni fra pianeti e Nodi che si sono accompagnate ad avvenimenti politici internazionali, positivi o negativi, di grande rilievo.
Attualmente però, quasi tutti gli astrologi contemporanei trascurano o contestano il valore dei Nodi e addirittura Gouchon, nel suo Dictionnaire Astrologique, riporta una citazione di Henri Selva su di essi: «Laddove non vi è nulla, non vi può essere influenza alcuna». Lo stesso Bouché-Leclercq, autore del poderoso L'Astro-logie Grecque, li definisce «una superstizione orientale».
Da parte nostra, anche perché privi di un qualsiasi testo davvero documentato e convincente, confessiamo di aver trascurato per molti anni il ruolo dei Nodi, aderendo alla citazione di H. Selva or ora riportata. Poi, avendo effettuato alcune letture sulla fisica delle particelle, che hanno fatto nascere ovvie analogie con la nostra disciplina, siamo stati costretti a riflettere e... a ricrederci. Se l'universo «è una rete complessiva di configurazioni di energie vibranti in cui nessuna parte ha una realtà indipendente dalla sua interezza» (P. Davies, La Superforza, Mondadori, 1986), l'intersecarsi d'un anello vibratorio come quello formato dalla Luna con un altro anello vibratorio — l'eclittica — deve obbligatoriamente apportare delle influenze, delle modifiche che possono manifestarsi con significati diversi nell'oroscopo personale o mondiale.
A questo punto siano andati a effettuare un personale controllo su un gruppo di 20 cerebrolesi ed abbiamo riscontrato ben 13 casi in cui il Nodo Nord era in rapporto disarmonico (quadratura, congiunzione o opposizione) con vari pianeti, in particolare col Maestro dell'Ascendente, con i luminari e con il Maestro della Casa VI, settore della salute.
Abbiamo usato poi lo stesso procedimento con 20 oroscopi di suicidi, dove si sono presentati 13 casi in cui il Nodo è in rapporto di tensione con il Maestro dell'VIII o dell'Ascendente o in dissonanza con altri pianeti.
Successivamente, applicando questo controllo su un gruppo di 36 geni, che è stato oggetto di una nostra passata ricerca, abbiamo riscontrata una brusca caduta di quest'indicazione, perché solo 12 di essi avevano il Nodo in rapporto dissonante con altri pianeti.
A questo punto crediamo non sia ancora possibile trarre conclusioni definitive, dato il numero dei casi molto esiguo oggetto del nostro controllo, ma i risultati meritano certamente un ulteriore approfondimento perché non crediamo siano dovuti al caso.
Resta il fatto che la posizione dell'Asse del Dragone è indicata, come dicevamo dianzi, in quasi tutte le effemeridi professionali, ed essa viene oramai apposta meccanicamente negli oroscopi, anche se resta trascurato, o volutamente ignorato, il suo significato nelle Case, nei segni e negli Aspetti.
Riguardo alla tradizione, resta per noi discutibile l'attribuzione positiva al Nodo Lunare Nord e quella negativa al Nodo Sud perché la parola «nodo» sottintende sempre un ostacolo, un intoppo, un punto difficile. La stessa cosa vale per la parola «drago», mitico animale che è stato sempre simbolo di guardiano severo o di forza demoniaca, o guardiano dei tesori nascosti e dell'immortalità. Secondo una tradizione indiana «la testa del Drago è simile a Saturno e la Coda simile a Marte». Essendo tuttavia il Nodo Lunare legato all'abbraccio simbolico della Luna attorno al nostro pianeta, con la sua implicazione di influenza materna, questo Caput Draconis potrebbe significare, su un piano più elevato, la facoltà di adattamento all'ambiente esterno. Allorché il Nodo riceve particolari aspetti di tensione, potrebbe, al contrario, diventare un punto di confusione e di disadattamento, predisponendo a squilibri mentali sul piano della salute, magari originati da una marcata influenza materna, accettata o rifiutata.
Per tutte le contraddittorie ragioni sopra esposte, non è facile farsi un'opinione obiettiva sui Nodi. La loro maggiore influenza viene comunque riconosciuta allorché forma congiunzione con un pianeta mentre il nostro mini-controllo ha considerato anche la quadratura e l'opposizione. È comunque trascurabile l'influenza del Nodo in un Segno, causa la lentezza del suo spostamento in moto antiorario, che gli consente l'attraversamento di un dodicesimo zodiacale in poco più di un anno e mezzo. È pertanto di maggiore interesse la presenza del Nodo nelle Case, in quanto lo spostamento orario ci permette dodici collocazioni diverse nel corso della giornata.
La tradizione ci dice che al Nodo Lunare Nord dovremmo attribuire la nostra esperienza migliore, quella che più ci arricchisce nel corso della vita mentre a quello Sud l'esperienza più dura, quella che dall'ottica reincarnativa, ci costringe ad espiare il Karma, ossia le cattive azioni passate che costano oggi lotte e sacrifici. In base alla nostra personale esperienza, aderiamo invece alle teorie di Dane Rudhyar che individuano nel Nodo Lunare Nord i legami col passato e in quello Sud i legami col futuro. Sicché se il carattere forse si forma con la Testa del Drago, l'esteriorizzazione delle qualità innate, buone o cattive, avviene proprio attraverso la Coda del Drago.
La Testa del Drago è il Nodo Lunare Nord e la Coda è il Nodo Lunare Sud.
Testa del Drago in Gemelli, Coda in Sagittario: Conferisce una grande simpatia personale che facilita le amicizie e il contatto con gli altri. Forte egocentrismo, inventiva ma poca oblatività (in psicanalisi, disposizione d'animo e relativo comportamento improntata a generosità assoluta, senza contropartite o previsione di compensi materiali o morali). Le iniziative del nativo, e il suo bisogno d'indipendenza, possono essere contrariate dalla volontà dei genitori, dai parenti o dall'ambiente circostante.
Testa del Drago in VIII, Coda in II. Predispone a una vecchiaia tranquilla e a una morte serena. Favorisce la longevità e i guadagni mediante vincite, lotterie o eredità. Grande impegno lavorativo e, a volte, molta prodigalità.

I transiti - Una volta presa coscienza dei rapporti fra gli astri e le loro reciproche posizioni nel tema natale, possiamo valutare quali correnti si svilupperanno man mano che, nel tempo, gli astri assumeranno nuove posizioni e possiamo indagare sul peso che gli astri avranno durante i loro transiti sui punti sensibili del tema stesso.
Iniziamo col dire che, mentre gli astri veloci influenzano per tempi modesti, quelli lenti e superlenti possono influenzare per anni. Vediamo quindi le caratteristiche degli astri in transito da André Barbault "L'astrologia e la previsione dell'avvenire" Armenia editore:
 «Che nessuno ci si metta se non è psicologo...» È indiscutibile che bisogna avere conoscenze e senso psicologico prima di affrontare una qualsiasi interpretazione astrologica, e in seguito bisogna imparare a osservare e ad attenersi accuratamente a un criterio psicologico per acquisire il dono dello sguardo interiore.
L'operatore universale - II pronostico che mira alla conoscenza della data del potenziale avvenimento contenuto nel tema di nascita si richiama ad un attivatore che costituisce una causa universale, in quanto si tratta di un corpo celeste che, nel suo giro circumsolare, si sposta lungo la pista circolare dello Zodiaco.
È senza dubbio per l'umanità intera che il tale astro si trova in tale posizione il tale momento, ed è il passaggio di questo mobile che introduce la nozione di tempo nel meccanismo del transito; in quel luogo l'astro entra in transito simultaneamente con la totalità dei punti sensibili individuali dello stesso luogo zodiacale. Da qui nasce il suo valore di indice che, simile ad un cursore su di un calendario, scatena la cronologia del fenomeno.
Quale «virtù» può avere l'astro nella sua funzione di «transitante»? Non sapendolo, non possiamo contentarci che di immagini evocatrici. Per gli antichi, le cose della nostra vita provenivano dai movimenti celesti, come se esse subissero un'impronta dinamica da parte di questi ultimi. Ecco dunque la suggestione di transfert per risonanza, vibrazione, emissione o conduzione, come se l'astro svolgesse un ruolo d'incitatore esterno, esercitando un potere trainante su di un punto ricettivo individuale. In questo modo il pianeta sarebbe simile a un punto, un focolaio o un campo di energia in movimento nell'Universo; centro energetico che ha il proprio posto nella configurazione generale dei diversi altri centri energetici del sistema solare, rinnovato continuamente in infinite forme.
Non sappiamo, tuttavia, in che modo si manifesta l'effetto di transito. Esaminiamolo sotto il suo doppio aspetto qualitativo e quantitativo.
L'indice quantitativo - Tolomeo aveva già detto: «Dovremo prestare molta attenzione ai pianeti che passano sui luoghi principali, poiché essi non sono di poca importanza sul pronostico dei tempi. Saturno è in relazione ai generali, Giove agli annuali, Marte, Sole, Venere e Mercurio ai mensili e la Luna con quelli che durano qualche giorno. »
Sono, in effetti, attivatori universali che, a grandi linee, forniscono la scala del valore quantitativo dei transiti, essendo l'effetto di ogni astro proporzionale al tempo che esso impiega a effettuare la sua rivoluzione siderale. Possiamo, in linea di massima, adottare questa regola fondamentale: l'importanza di un transito è in funzione della sua durata.
Più lento è il passaggio dell'astro sulla sua posizione natale, e spingendo questa durata al massimo, maggiore è l'effetto che tende a produrre. Durata significa, d'altronde, rarità, in quanto un transito unico nel corso della vita non può avere la stessa importanza di un transito che si ripete in continuazione.
Già conosciamo la scala delle velocità astrali: Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno, Plutone. È proprio qui il punto chiave dell'importanza dei transiti.
In questo modo, poiché la Luna presenta uno spostamento medio quotidiano di 13° ed effettua il giro intero dello Zodiaco in 27 giorni, il suo passaggio sulle varie posizioni natali è solo una questione di ore, e le basta meno di un mese per toccare di volta in volta tutti i punti sensibili dell'oroscopo. Ciò, ripetuto dodici o tredici volte l'anno nel corso di anni e decenni, fa sì che i soli transiti di congiunzione nel corso di una vita media finiscano per toccare la bagattella di dieci-dodicimila volte.
L'indice qualitativo - Oltre alla differenza della sua velocità di spostamento, ogni astro si distingue nel suo effetto di transito per la manifestazione della sua specifica essenza simbolica.
La nota specifica dell'attivatore universale consiste nel trasferire la propria tendenza naturale al ricevitore di nascita. Ad esempio Giove di transito su di un punto sensibile individuale «jupiterizza» quest'ultimo per tutto il tempo del suo passaggio.
Passiamo in rivista la fascia delle correnti universali.
Quelle dei tre superlenti sono ancora conosciute malissimo. A stento erano presi in considerazione nella pratica astrologica una cinquantina d'anni fa. Da parte mia, partito da un vuoto totale - la lacuna delle opere didattiche allora esistenti su quest'argomento era completa - ho dovuto costruirmi interamente delle conoscenze attraverso l'esperienza personale (ricerca di serie di risultati, e successivamente ripetizione di previsioni basate sulla correlazione ottenuta) di cui fornisco qui di seguito l'essenziale.
PLUTONE. Non è senza apprensione che vediamo passare quest'astro su di una posizione natale. Il suo simbolismo di morte, di crisi, di metamorfosi, che si innesta sul mondo locale del punto transitato fa temere un annullamento, una distruzione o una revisione della situazione esistente in questa sfera di interesse. Il suo effetto estremo è dell'ordine della «tabula rasa», del ricominciare da zero. Tuttavia, poiché in questa seconda metà del XX (e almeno fino al 2039, N.d.R.)secolo l'astro è in permanenza al sestile di Nettuno, la sua tendenza critica si manifesta in maniera meno radicale e viene più o meno attenuata; esso si limita quasi sempre ad essere indicatore di crisi. Può anche accadere che, passando su di una posizione natale decisamente favorevole, esso faccia scattare un'esperienza positiva, vissuta in questo caso sotto il segno della prova. Si può trattare, ad esempio, di un problema di incompetenza nel caso di un avanzamento di carriera, modo tra i più cari di pagare la propria realizzazione e la propria riuscita. Esso può quindi apportare una specie di dono avvelenato, spingendo l'individuo sulla via di una dolorosa crisi esistenziale. Solo eccezionalmente tutto va per il meglio in una fase plutoniana.
NETTUNO. L'opinione ancora generalmente diffusa che il transito di Nettuno sia una bolla di sapone da cui niente può risultare, è interamente falsa. Questo pianeta gigante, sul piano del transito, è, né più né meno degli altri, un «campo di energia in movimento nell'Universo» con il quale ogni punto natale sensibile è suscettibile d'entrare in risonanza fino all'esaurimento dell'incarnazione storica della sua tendenza. Possiamo anche, nel caso specifico, scoprire una maniera nettuniana, «flou», vaga, spettrale o insidiosa di creare situazioni? Forse occasionalmente, quando il ricettacolo individuale vi si presta e il soggetto è lui stesso un nettuniano. Altrimenti l'astro mette una sordina alla sua maniera «impressionista» e fantastica contribuendo, nel modo più naturale, alla nascita dei fenomeni dell'esistenza. Forse possiamo abilmente scoprire che, sotto un clima nettuniano, l'individuo si lascia maggiormente trascinare dall'ambiente, si tuffa più facilmente in una data atmosfera, subisce sensibilmente le circostanze, agevolando o ostacolando quest'osmosi con l'esterno. Altro dato di fatto, ugualmente ignorato, che conviene accettare una volta per tutte: la qualità del passaggio di Nettuno è, in sé, di una perfetta neutralità. In un certo senso, esso si contenta di lasciar parlare la tendenza del punto ricevitore che, felice o infelice, determina il senso favorevole o sfavorevole della storia vissuta sotto il transito.
URANO. L'opinione che bisogna diffidare della subitaneità violenta e pericolosa del transito di Urano è ancora molto diffusa. Così come per Nettuno, questo transito, intrinsecamente, è perfettamente neutro per sua natura. L'astro non è che un puro stimolatore che, col suo passaggio, riattiva la tendenza - costruttiva o distruttiva, buona o cattiva - del punto natale sensibile. Tutt'al più scatena un effetto folgorante nel caso in cui libera esso stesso una violenza, divenendo allora inevitabile l'eco moltiplicatore fra il transitante e il transitato. Infatti, il modo prettamente uraniano del suo effetto transitante comparato a quello tutto ricettivo di Nettuno tenderebbe piuttosto a rendere l'individuo artefice della propria ventura, nel piacere di sopravanzare il suo destino sino al limite delle proprie possibilità. Da ciò nasce un attivismo realizzatore che consente una via di scampo nella propria esistenza o il rischio di esporsi a un incidente.
SATURNO. Là dove passa Saturno si fa quasi sempre sentire la pressione di una tendenza grave. In buone condizioni, questo passaggio può creare l'apparizione di un elemento nuovo, che si annuncia un po' laborioso e richiede un certo sforzo, così come può anche contribuire al consolidamento di una posizione acquisita, che aveva bisogno di stabilizzarsi talora in un calo di tono vitale, sotto l'aspetto di intiepidimento, di banalizzazione, di calma o grigia normalità. Se l'influsso è negativo, la tendenza prende un carattere depressivo, o rende fragile l'individuo, simile a una pianta esposta alle intemperie. Ciò può tradursi con l'apparizione di un inconveniente, l'aggravarsi di una situazione, il decadere degli interessi sino alla perdita di qualche bene. In ogni caso, il transito saturnino è un invito a esser seri, atteggiamento che facilita qualcosa di costruttivo o fornisce la resistenza richiesta di fronte allo sfaldamento di qualche settore esistenziale.
GIOVE. Quest'astro è il veicolo di una corrente vivificatrice che contribuisce a «ossigenare» il settore interessato simile a una pianta nutrita dal concime. L'influsso che esso apporta ha l'effetto di facilitare la crescita e lo sviluppo degli interessi, e di far fruttare le situazioni. Su di un punto natale negativo, esso tende a migliorare le cose, dal semplice sollievo passeggero ad una miglioria completa e definitiva, facendo superare l'ostacolo, dissipando o sopprimendo il male. Se tocca un punto positivo, esso è fonte di soddisfazione, di benessere, di acquisizioni, di profitto. In negativo, il movimento jupiteriano espone alle conseguenze della temerarietà, della presunzione, della negligenza, dello sperpero, dei difetti del ricco. Non si dice forse che Giove rende pazzi coloro che vuol perdere?
MARTE. Quest'astro è il sostegno di una corrente che «accende» la tendenza del punto toccato. Al positivo, esso è un fattore di risveglio, di animazione, di spiegamento di energia, di attivazione, di ardore, stati favorevoli per affrontare la vita, vincere una battaglia, nonché per resistere a una difficoltà, sbaragliare un ostacolo o conquistare una nuova posizione e andare avanti. Ma bisogna temere il pericolo della sua manifestazione in modo negativo: impulsività, effervescenza, agitazione, eccitazione, esasperazione, impeto eccessivo, dispendio vitale pericoloso e al limite dell'azzeramento delle proprie energie. Può talvolta accadere che un blocco interno faccia vivere questa corrente sotto l'aspetto di forma depressiva di uno stato di castrazione.
SOLE. È forse perché svolge il ruolo di punto focale che esso è perfettamente neutro? Accade sempre che l'influsso solare sia impersonale nella sua manifestazione transitarla, qualitativamente trasparente, limitandosi a valorizzare puramente e semplicemente il punto natale che incontra. Se volessimo ad ogni costo attribuirgli una caratteristica, potremmo dire che, per il suo passaggio, esso contribuisce a «mettere in luce» la tendenza del punto transitato, cioè esso è per eccellenza fattore di presa di coscienza attraverso lo stato di allerta col quale anima questa tendenza. Ma esso aiuta anche a fare in modo che quest'ultima si esprima attivamente, venendo alla luce.
VENERE. L'influsso di quest'astro è di natura benefica, sia per la qualità della sua tendenza alla distensione, dolce, moderatrice e riposante, che per lo stato di grazia che genera e che contribuisce alla gioia di vivere. Su di una posizione negativa, quest'influsso partecipa a un'armonia che apporta sollievo nel corso di una prova, migliora uno stato di cose o facilita la soluzione di un problema: ci si sente meglio; su di un punto positivo, ci si sente bene. Esso tende anche ad apportare una soddisfazione o a procurare una gioia, simile ad un regalo che si riceve. Al negativo, può aversi un'impressione di disappunto o di malessere, e può anche aversi la delusione di una speranza o il fallimento di una buona occasione.
MERCURIO. Influsso astrale neutro in sé ma, in funzione di un contesto dissonante o armonico, convertibile in effetto negativo o positivo. La sua caratteristica potrebbe essere quella di animare la mobilità della tendenza coinvolta.
LUNA. Nota astrale altrettanto neutra, il cui influsso vibratorio sensibilizza quel che vi è di più mobile nell'individuo: la sua epidermide.
Dal pianeta al sistema solare - Se l'attivatore universale (il pianeta che transita, N.d.R.) non può essere separato dal campo generale del sistema solare nella valutazione del suo potenziale quantitativo, esso non lo è neppure nella valutazione del suo valore qualitativo.
È molto artificiosa l'opinione semplicistica secondo cui i transiti dei «benefici» Giove e Venere sono automaticamente «buoni», e quelli dei «malefici» Saturno e Marte sistematicamente «cattivi». Ecco venuta l'occasione di mettere in evidenza il doppio aspetto positivo e negativo che or ora abbiamo attribuito a ciascun astro. L'osservazione che tutti i passaggi di Saturno non provocano impoverimento e tutti i passaggi di Giove arricchimento, fa precisamente risaltare l'esistenza di un effetto esterno al pianeta stesso.
Se, nel suo effetto transitante, ogni astro trasferisce al punto ricevente l'impronta della sua natura, la modalità di essa è suscettibile di una larga variazione fra il positivo e il negativo, secondo la configurazione che l'astro forma al momento del transito. È dunque necessario stabilire in ogni transito lo stato celeste dell'attivatore universale.
Abbiamo già segnalato che il transito di Plutone è sensibilmente attenuato nella sua nocività in ragione del sestile durevole che forma con Nettuno. La prerogativa richiesta deriva essenzialmente dai rapporti dell'astro con quelli che si muovono più lentamente di esso o ad una velocità quasi simile. In questo modo la qualità di. Plutone dipende dagli eventuali aspetti di questo pianeta con Nettuno e Urano, così come la qualità di Nettuno risente degli aspetti di quest'astro con Plutone e allo stesso modo quella di Urano delle distanze con Nettuno e Plutone. L'effetto uraniano può occasionalmente risentire di un aspetto di Saturno se, in seguito ad una retrogradazione, quest'aspetto si espande sulla maggior parte del passaggio uraniano. Allo stesso modo, l'aspetto saturnino è in funzione di un aspetto di Giove.
Lo stato celeste di Saturno dipende dagli aspetti che esso può formare, nel corso del transito, con i lenti Urano, Nettuno e Plutone, perfino relativamente con Giove.
Per quel che concerne Saturno, possono presentarsi tre formule interpretative:
1. Transito di Saturno senza aspetto celeste: l'astro trasferisce in questo modo la sua tendenza in una tonalità media. Su di una buona posizione di nascita, può apportare qualcosa di buono, più o meno laboriosamente. Su una cattiva, fa avvertire un effetto penoso.
2. Transito di Saturno in dissonanza celeste: l'astro scatena un influsso più o meno pesante, carico di tonalità depressive. È il Saturno della penuria e dell'abbattimento, capace di togliere benessere o di apportare sofferenza, di riprendersi qualche vantaggio o qualche beneficio come di aggiungere preoccupazione e dispiacere.
3. Transito di Saturno in aspetto armonico: l'astro è capace di «fare il suo meglio». In questa condizione, se passa su di una buona posizione di nascita, il suo transito è realmente costruttivo; ne dovrà risultare un profitto in profondità e in durata, mentre l'esistenza si consolida. Su di una posizione delicata o nevralgica che ne risveglia la tonalità di fondo, il malefico effetto viene attenuato; da un male può risultare un bene, come ad esempio, l'aver più o meno padroneggiato una situazione difficile.
È dunque necessario leggere con attenzione le effemeridi astronomiche per saper ben discernere l'arco delle qualità saturnine. 
Analogamente, lo stato celeste di Giove è in funzione dei suoi aspetti con Saturno, Urano, Nettuno e Plutone. Riguardo a Giove, ritroveremo tre formule similari, che potremo d'altronde ripetere per ogni pianeta:
1. Transito di Giove senza aspetto celeste: questa media qualitativa merita di essere apprezzata in ogni passaggio, sia che si tratti di avvertire un sollievo là ove regna pena o sofferenza, sia di respirare più profondamente là ove già esiste un benessere o di provare la soddisfazione di un nuovo piacere.
2. Transito di Giove in armonia celeste: penseremo all'attributo di Zeus, al corno dell'abbondanza. Qui l'influsso jupiteriano è una fonte inesauribile, che scorre feconda, generosa e abbondante, cancellando il male e generando il bene.
3. Transito di Giove in dissonanza celeste: l'effetto del suo influsso non potrà essere che dannoso, con un bilancio deficitario. Possono anche presentarsi alcune possibilità, ma le promesse non saranno mantenute; le speranze andranno deluse, non senza lasciarci qualche pena.
Ci siamo soffermati sul caso di Saturno e Giove a motivo della loro importanza, ma è da un punto all'altro della scala planetaria che dobbiamo considerare la configurazione dell'attivatore universale.
Al livello dei pianeti rapidi, il caso più caratteristico della sensibilizzazione astrale è dato dal Sole. In un certo modo, l'effetto transitante di quest'ultimo è neutro, limitandosi il suo passaggio ad essere una pura valorizzazione della tendenza del punto transitato, esprimendosi quest'ultima così come di solito funziona nel comportamento e nell'esistenza dell'individuo. Ma, se al momento del suo passaggio il Sole si trova anche un poco in aspetto con un pianeta, sarà la tendenza di quest'aspetto ad essere trascinata nel vortice del transito, come se il luminare diurno si escludesse dall'operazione e trasferisse il suo potere all'altro pianeta. Così, nel caso più semplice, il transito di una congiunzione Sole-Venere su di un punto stabilito diviene un transito essenzialmente e fortemente venusiano, simile a quello di una congiunzione Sole-Marte che costituisce uno spiccato passaggio marziano. Ma, nel caso di un quadrato o di un trigono Sole-Marte, il transito di congiunzione solare ha per effetto di amplificare il quadrato o il trigono di Marte, trasferendolo al luogo transitato dal Sole. Ecco quindi l'importanza primaria del seguire da vicino la successione degli aspetti solari nei transiti del luminare.
L'osservazione è ugualmente valida per gli altri pianeti. Nella scala dei valori qualitativi, quel che accade in grande con Saturno che si sposta tra il negativo e il positivo, accade in piccolo anche con Marte; allo stesso modo gli effetti delle fluttuazioni dello stato celeste di Venere sono paralleli alle manifestazioni similari osservate in Giove. Ecco il motivo per cui tutti i passaggi del primo non sono obbligatoriamente cattivi, né tanto meno quelli del secondo obbligatoriamente buoni. Certamente un Marte appoggiato da un trigono celeste di Giove ha numerose possibilità di manifestare un'efficacia positiva là dove passa; allo stesso modo una Venere al quadrato celeste di Saturno rischia molto, col suo passaggio, di provocare una contrarietà.
Solamente caso per caso si può individuare pienamente il collegamento che si manifesta lungo tutta la scala del sistema solare. Qui, col suo transito di congiunzione, Marte dà a Giove l'occasione di produrre il suo effetto di trigono; lì Saturno tende a cristallizzare il suo effetto di quadrato sul punto che incontra Venere in occasione del passaggio di quest'ultima.
In questi casi quindi, l'effetto Marte/Giove è positivo e quello Venere/Saturno è negativo, ma questo è un caso semplice. Già più complesso è il collegamento che un astro rapido fa di un aspetto celeste, essendo triangolato con due altri astri. Così come, al livello delle configurazioni maggiori, Giove serve da contatto di natura trigonale alla congiunzione Saturno Urano nel 1988, allo stesso modo nel 1993 esso collega al quadrato la congiunzione Urano-Nettuno. Questo astro più rapido, alla stessa maniera della configurazione saturnina del 1997, si trova ad avere dietro di lui un primo pianeta a 60°, poi un secondo a 120°, collegando il sestile dell'uno e il trigono dell'altro, trasmettendo col suo transito l'influsso del sestile di questi due astri.
In questo modo, a partire da un sol punto di contatto diretto tra le astralità di un momento specifico e quelle della nascita, può affluire in questo luogo di convergenza un'intera configurazione che implica tutto un insieme planetario. Ad esempio, un caso simile si è presentato quando Simone Veil fu eletta Presidente del Parlamento Europeo il 17 luglio 1979: In quel giorno il Sole a 24° del Cancro ripassava sul suo Sole natale che riceveva in quel periodo cinque aspetti dai pianeti lenti.
Può anche presentarsi un doppio punto di contatto fra le astralità della nascita e quelle di un momento specifico, in quanto questa specie di collegamento parallelo dall'uno all'altro può farsi tra due punti isolati l'uno dall'altro o, al contrario, essere collegato nella sovrapposizione di un aspetto celeste su di un aspetto natale, sestile su sestile, quadrato su quadrato, trigono su trigono, opposizione su opposizione. Non è raro vedere che, nei grandi momenti dell'esistenza, non sono solo uno o due punti di incontro diretto a stabilirsi tra lo stato celeste all'ora dell'avvenimento e lo stato celeste di nascita, ma tre o quattro, che fanno partecipare più direttamente tutto l'insieme del sistema solare.
L'operatore individuale (il punto su cui il pianeta transita, N.d.R. - L'operatore universale (il pianeta che transita, N.d.R.) che abbiamo or ora analizzato nel suo aspetto transitante, tende ad accoppiarsi alla variabile di un fattore personale. Per quanto lo si possa considerare - per analogia - come un induttore, fonte di stimolo esterno, il suo contatto individuale svolge funzione di antenna ricevente o di risonatore per il cui interno passa il circuito indotto.
La teoria del transito è interamente basata sul concetto specifico che il punto del cielo natale agisce come se l'astro vi si trovasse una volta per tutte, avendo avuto attraverso la sua presenza il dominio decisivo su quel luogo dal momento della nascita. Questo valore di permanenza è definito da Morin de Villefranche nella sua Astrologia Gallica nel modo seguente: «II luogo del primo cielo sotto il quale si trova il Sole alla nascita di un uomo prende, per tutto il tempo che vivrà quest'individuo, e in rapporto a lui solo, la natura solare; allo stesso modo il luogo occupato da Saturno la natura Saturnina. Questi luoghi funzionano in rapporto all'individuo, durante tutta la sua vita, come pianeti da cui procede la Determinazione. E non solo il luogo occupato da Saturno, ad esempio, è determinato dalla natura saturnina, bensì tutti i punti dove si trovano gli antisci (In certi momenti particolari della vita reagiamo in modo molto diverso da come ci si aspetterebbe dal nostro segno di nascita, cosa che lascia noi per primi sbalorditi. Il fatto è che, quando sopraggiungono imprevisti - non importa di che tipo, purché abbiano un impatto emotivo forte su di noi -, all’improvviso vengono alla luce dei nostri lati che… sembrerebbero propri di un altro segno. Ebbene, è esattamente così. Questo succede perché noi abbiamo, oltre al nostro segno di nascita, un segno “antiscio”. Per esempio, il segno antiscio del Leone è lo Scorpione, le cui caratteristiche più rilevanti sono l’orgoglio, la passionalità, la possessività, il gusto per l’intrigo, la capacità di lottare per ciò in cui crede, un forte intuito. Ecco, qualora il Leone venga posto di fronte a un evento inatteso, può dunque ricorrere alle armi scorpioniche, e diventare furbo, acuto, abilissimo nel capire le persone che ha di fronte e nel “fiutare” le situazioni. Questo è dunque il significato del segno antiscio: regalarci le qualità proprie di tale segno in particolari momenti della nostra vita, e precisamente quando è necessario darsi da fare, lottare. Da https://www.astrella.it/gli-antisci/)  e dove si compie la sua opposizione e tutti gli altri aspetti, sia destrorsi che sinistrorsi; in tutti questi luoghi, in rapporto all'individuo, si conserva la natura saturnina. »
Queste basi della condizione astrale determinano l'interpretazione completa del transito al livello di questo punto ricevente. Quest'ultimo è la «causa individuale», attivatore che sembra funzionare nell'individuo per l'impregnazione delle sue potenzialità innate e per le impronte definitive che queste ultime lasciano in lui.
Questo fattore individuale rende possibile una decodificazione a due livelli: innanzitutto, su quello della sua natura specifica, in seguito su quello della configurazione specifica che forma alla nascita.
Il significatore generale - In primo luogo, l'astrologo che interpreta un transito tiene immediatamente conto del genere o della specie del punto transitato poiché ciò che domina e conferisce il tono o costituisce la nota maggiore del fenomeno da percepire o da prevedere, è il suo valore intrinseco. Esso è, di per se stesso, il principale donatore del senso; il ricorso a questa specificità, in prima analisi, ci fa concordare con gli Antichi i quali chiamavano in causa, nella circostanza, i «significatori generali».
Se il punto del ciclo di nascita «agisce» come se l'astro stesso vi si trovasse in permanenza, e in particolare, al momento di ogni transito planetario, la «virtù» di quest'azione non può che dipendere dalla sua stessa natura; ecco il riferimento diretto al simbolismo del punto ricevente.
In questo modo, ogni transito che tocca la Luna di nascita, produce un effetto lunare, così come ogni transito su Venere genera un effetto venusiano, su Marte un effetto marziano, ecc.
Ragion per cui il momento o il periodo d'esistenza di un individuo sottoposto ad un dato transito - quando non si tratta di un transito su di un angolo - si caratterizza con un tempo planetario della natura simbolica dell'astro natale transitato: un transito su Giove avrà l'effetto di «jupiterizzare» il soggetto, un transito su Saturno quello di «saturnizzarlo». Il linguaggio poetico degli Antichi si rifaceva ai «Signori del tempo», i quali, successivamente, si dividevano i nostri giorni, le nostre settimane, i nostri mesi, le nostre stagioni e i nostri astri. Questo ruolo, in un certo senso, è devoluto al pianeta di nascita al quale va a rendere visita, col suo passaggio, ogni astro nel suo spostamento celeste.
Ma l'influsso individuale scatenato dal transito non è esclusivamente planetario. Esso viene applicato ai quattro angoli, e in particolare all'AS e al MC. Si tiene anche conto dei passaggi sulle cuspidi dei campi come transiti nelle diverse Case. In questo modo, quando Giove percorre il settore XI, favorisce e arricchisce la vita amichevole, mentre Saturno in transito in questo stesso settore zodiacale tende a impoverirlo o a nuocergli; così, in rapporto alle finanze, con i loro passaggi in II, ecc. È vero che ritroviamo qui il sigillo o l'impronta del significatore generale, ma il ruolo di quest'ultimo è svolto dall'attivatore universale.
Il simbolismo dei significatori generali, profondamente radicato nelle nostre menti sino a divenire quasi folkloristico, è ben conosciuto: Venere sta all'amore come Marte sta alla guerra, Saturno alla morte, la Luna alla famiglia, Giove alla fortuna o il Sole alla gloria. Enumeriamo sommariamente questa tipologia dei nostri influssi individuali, definendo a grandi linee i loro significati:
SOLE. L'effetto solare è un fenomeno vitale che tocca l'essenza degli interessi dell'individuo. Alla base, la sua salute, la sua vitalità, il suo equilibrio fisico o psicologico, che la dissonanza può alterare. In cima, il suo ideale, la sua etica o la sua estetica, l'edificio spirituale del suo essere, la sua dinamica che contribuiscono ad elevare, nobilitare, magnificare. In posizione intermedia, il suo io sociale, cioè l'essere nella società; esso riguarda in particolare la posizione, la carriera, le promozioni, la riuscita, la reputazione, gli onori. Esso stabilisce ugualmente la relazione con l'autorità: il padre, il padrone, il maestro, le istituzioni, così come, per la donna, il rapporto con l'uomo. I transiti maggiori tendono a segnalare le svolte cruciali del destino: tappe dell'impegno nella riuscita, decisioni determinanti, realizzazione o impresa determinante, opera impegnativa o atto superiore che permette la massima realizzazione.
LUNA. L'effetto lunare si rivela attraverso l'animazione della sensibilità profonda dell'individuo, suscettibile di manifestazione psicologica. Quest'effetto spinge all'abbandono agli istinti, ai sentimenti o agli stati d'animo, fa vivere un determinato clima affettivo che, nel suo corso, fa scorrere il filo della vita intima. La donna vive il destino della sua femminilità e l'uomo quello dei suoi rapporti con essa. I transiti maggiori contribuiscono alla realizzazione o al fallimento delle aspirazioni intime: incontro di un amore, conclusione matrimoniale, creazione del focolare, nascita di un figlio. L'effetto lunare interessa la vita familiare nel suo insieme così come l'habitat. A volte, esso dispone al cambiamento: trasloco, viaggio, ecc., e può pure inclinare alla vita pubblica.
MERCURIO. L'effetto mercuriano si caratterizza per l'animazione degli interessi della mente o degli interessi materiali. Nel primo caso, la vita intellettuale è più o meno attiva: studi, formazione, ricerche, apertura a una conoscenza o scoperta di un nuovo mondo spirituale. Nel secondo, il pensiero è pronto al gioco di possibilità realizzatrici: combinazioni, transazioni, affari, lavoretti. Influsso che aiuta gli scambi con l'ambiente e che può contribuire a stabilire una rete di relazioni, a creare una cerchia di amicizie. Tendenza ai viaggi, ai cambiamenti, alla diversità, alla dispersione o all'instabilità.
VENERE. L'effetto venusiano provoca il fiorire dei sentimenti e delle aspirazioni del cuore, in un richiamo interiore al benessere o alla gioia di vivere. Esso si manifesta con una corrente di simpatia e di affetto, e spinge verso un modo di vivere facile e piacevole in cui regnano distrazione e divertimento. La tendenza al piacere è regina. I transiti maggiori segnano i tempi della felicità o della pena negli amori, nelle unioni, nella vita di famiglia. I passatempi preferiti e gli elementi decorativi dell'esistenza sono anche gli impulsi principali.
MARTE. L'effetto marziano si identifica sommariamente con la liberalizzazione della tendenza aggressiva dell'individuo, a suo beneficio o a suo scapito. È il regno della «lotta per la vita», della volontà combattiva in cui l'essere mira a imporsi, a conquistare il suo posto al sole o a soddisfare la sua passione. È anche quello della vitalità animale e della collera, che scatena manifestazioni istintive pericolose che conducono alla violenza: impulsività, eccitazione, chiasso, dissipazione, dilapidazione. Quindi duelli, processi, divorzi, incidenti, operazioni, pericoli, distruzioni, rischi diversi.
GIOVE. L'effetto jupiteriano è uno stato euforico di maturità e di fioritura che porta ad un'epoca fruttuosa, ricca di profitti e di soddisfazioni. È un fattore di fortuna, di successo, di espansione, ed è sul filo dei suoi influssi successivi che l'individuo ammassa ed accumula nel corso della sua vita. La sua manifestazione, di solito materiale e sociale, contribuisce al consolidamento della sicurezza materiale e sociale, all'edificazione del comfort e dell'agiatezza, all'acquisizione di un bene, al miglioramento della carriera, in breve alla riuscita. I transiti maggiori costituiscono degli atouts decisivi. Se di natura dissonante, il profitto è doloroso, il vantaggio nocivo, l'arricchimento ingannatore, e l'abbondanza diviene pletora.
SATURNO. L'effetto saturnino richiama l'allegoria del dio astrale, scarno e gelido vegliardo che falcia tutto ciò che si presenta davanti a lui. I suoi colpi di falce a ripetizione, dal taglio del cordone ombelicale all'ultima spoliazione finale, hanno per obiettivo il distacco dalla nostra vita animale. Al positivo, esso libera dalla prigione interiore delle passioni e dalle catene istintive, e diviene la grande leva della vita morale, intellettuale e spirituale. Affermando la potenza interiore nella padronanza di sé attraverso il sapere e l'esperienza, esso è al servizio delle grandi ambizioni e può procurare posizioni massime. Altrimenti rappresenta la paura, la sofferenza, la prova di vivere nella linea della frustrazione: debiti, privazione, restrizione, spoliazione, abbandono, separazione, rinunzia, ripiegamento interiore su se stessi, solitudine, tristezza, perdita, caduta, sacrificio, rovescio, sconfitta, disperazione, lutto, malattia, prigionia, isolamento, esilio.
Con i tre superlenti, la simbolica del significatore generale è di una categoria meno tipica e più complessa, per cui i loro effetti sono ancor più dipendenti dalla manifestazione locale che è legata al significatore particolare che studieremo più avanti.
URANO. L'effetto uraniano generalmente si manifesta con una disposizione dell'individuo a evidenziare la sua particolarità, ad accrescere la sua autonomia o ad affermare la sua indipendenza, disposizione che contribuisce a sconvolgere il quadro abituale dell'esistenza complicandola, turbandola o arricchendola, Vi è tendenza a staccarsi dall'ordinario, spingendo un'idea o un desiderio al limite delle sue possibilità. Per cui, porta aperta all'avventura più o meno abbinata all'elemento sorpresa, da cui può provenire l'avvenimento inatteso, improvviso, provocando l'effetto del colpo di scena: partita di poker rischiosa sul filo del rasoio, sia «tegola» che «boom» o colpo di fortuna improvviso.
NETTUNO. Anche l'effetto nettuniano è un fenomeno in grado di provocare il sentimento di vivere al di là del mondo prestabilito dell'esistenza. È il tempo in cui l'essere, in stato di plasticità psichica e di vibrazione dei sensi, è molto più sensibile all'atmosfera del suo ambiente, o permeabile al clima nel quale si trova. Da qui nasce la spinta ad aderire ad un gruppo, a un movimento o a partecipare a una forza collettiva. Lo stato nettuniano può anche essere vissuto silenziosamente, come clima psichico particolare di inflazione emotiva che, al negativo, fa temere la nevrosi con il suo invischiamento, la sua dissolvenza, i suoi disturbi psichici e che, positivamente, fa accedere a una rivelazione superiore o a una condizione di grazia. L'avvenimento nettuniano troppo spesso consiste in una situazione speculativa incerta, confusa, imbrogliata; stato brumoso che si presenta a interpretazioni ingannatrici; esso è anche fonte di illusione, di chimera, di miraggio.
PLUTONE. L'effetto plutoniano generalmente ha per risultato di animare la vecchia appendice caudale del sauro che ciascuno porta in sé, immagine infernale della regione ancestrale in cui risiedono gli strati più arcaici della Psiche. Il tocco di questo pianeta libera così una corrente di forze selvagge di natura aggressiva. Questa irruzione può seguire il suo corso diretto e divenire rivolta, rifiuto, rimessa in discussione di cose, persino una distruzione pura. Ma essa può anche attingere ai meandri della complessità interiore e tradursi con uno stato di angoscia, di ansia, di tensione nervosa, tormento o crisi esistenziale che ricorda una «stagione all'inferno». Al positivo, è una salutare ripresa di contatto con la propria natura profonda, questo «diavolo in corpo» da cui si attinge una nuova verità o una nuova forza; ne risulta una metamorfosi atta a far affiorare risorse, a rinnovare ricchezze, ad affermare la potenza occulta, a dare un soffio alla potenza di vita, di creare, di generare.
ANGOLI. I transiti maggiori sugli angoli tendono ad essere delle tappe o delle svolte in cui si hanno nuovi orientamenti di vita o cambiamenti di esistenza.
ASCENDENTE. L'essere in sé, nella condizione primordiale del suo stato fisico e del suo sentimento di vivere. Concerne la vitalità, la salute e, inoltre, lo slancio vitale e la disponibilità alla vita. È il luogo in cui si prende coscienza e ci si apre.
MEDIO CIELO. L'essere in azione, di fronte al suo futuro. Concerne le iniziative e le imprese in generale, in particolare la posizione, la carriera e la vita sociale. È un luogo dove ci si incammina verso uno stato superiore, si accede a una vetta, a una cima.
DISCENDENTE. L'essere, proiettato per accompagnarsi al suo complementare o per affrontare il suo antagonista. Riguarda i legami e le loro trasformazioni: relazioni, matrimonio, divorzio; associazioni, collaborazioni, processi.
IMO CIELO. L'essere, nelle sue radici e nelle sue origini. Concerne il nucleo familiare originario e il focolare che egli crea, la vita intima in casa propria e l'habitat, il legame alla terra. Per opposizione al Medio Ciclo, può costituire un luogo di passaggio attraverso un punto critico. L'Imo Cielo presenta anche un valore di fine ciclo.


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