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martedì 25 aprile 2017

Oroscopo delle 4 corone di R.N.

Tema natale o Cielo di nascita di R. N.

L'oroscopo delle quattro corone prende il nome dalle corone circolari raffigurate nella carta astrale:
1 - la corona più interna indica la posizione delle costellazioni zodiacali al momento della nascita,
2 - quella intermedia rappresenta la posizione di astri, luminari e punti astrali calcolati in una visione geocentrica, come si vede dalla Terra,
3 - nei Segni zodiacali nella loro posizione tradizionale, sfalsata di 25° rispetto a quella delle costellazioni a causa della precessione degli equinozi (QUI),
4 - la corona circolare esterna indica i transiti significativi per l'assetto del tema natale di R.N.

L'asse Asc (ascendente) - Dis (discendente) indica l'orizzonte di nascita, dove Asc è l'est, l'alba e Dis l'ovest, il tramonto.
L'asse MC (medium coeli) - IC (imum coeli) indica la posizione del meridiano zenit - nadir nell'eclittica, dove il MC è il mezzogiorno astronomico e IC la mezzanotte. L'inclinazione dell'asse terrestre determina uno spostamento giornaliero di questo asse e di conseguenza una diversa estensione delle case (o campi) astrologiche, ripartite al centro dello schema e numerate; quelle con i numeri romani sono le quattro cardinali. C'è poi il Tempo Siderale che mediamente ha 4 minuti al giorno in meno del nostro, differenza dovuta alla sfasatura fra i 365 giorni della rivoluzione terrestre e i 360° reali dell'area che percorre, ma sono conti che ha fatto Regiomontanus e noi ci fidiamo. Per il significato dei quattro Angoli (Asc, MC, Dis, IC) e la loro posizione nei Segni, vedi QUI

Nella carta, il tempo ha un senso orario mentre Segni e astri si muovono in senso antiorario, per cui chi nasce poco dopo l'alba troverà il proprio Sole appena sopra l'Asc e al passare del tempo si alzerà ulteriormente, mentre il Segno zodiacale che l'Asc intercetta, col tempo scenderà sempre più finché non subentrerà il Segno successivo; ogni due ore avviene l'avvicendamento dei Segni. Per il significato della posizione del Sole nei quadranti delimitati dagli Angoli, vedi QUI

R.N. è nato poco prima di mezzanotte e infatti il suo Sole, in senso orario, precede di poco l'IC, ma quello che salta subito agli occhi è una concentrazione di astri nella parte inferiore dello schema, sintomo di grande vita interiore. Nicola Sementovsky Kurilo dice al proposito. "In un simile caso si tratterà di una natura prevalentemente contemplativa, di un individuo con vita interna molto intensa, spesso di una spiccata personalità spirituale. L'attività in questo caso si svolge nel silenzio; non se ne hanno effetti immediati nel mondo esterno; i frutti di un'eventuale operosità creativa saranno riconosciuti nel loro valore soltanto alla posterità (Michelangelo: sette di nove pianeti sotto l' orizzonte). Non di rado questa ripartizione dei pianeti si trova nei temi di natività di musicisti, interpreti, traduttori, ecc. e di persone in genere che hanno la capacità d'immedesimarsi con altri individui."
C'è poi un vero e proprio stellum, un'ammasso di astri, sull'IC, angolo astrale che Raymond Merriman definisce: "In questo punto, che è il più lontano dalla luce, o il più totalmente immerso nell'oscurità, vi è il "sé reale", un centro di unità all'interno del sé, il punto in cui il sé è più in comunione con Dio, o è Uno con tutto. C'è solo sé, lo stato zen del "nulla", lo stato brahmanico dell"Unità". I pianeti situati vicino all'Imocielo, rappresentano l'evoluzione personale unica che viene dalla meditazione, dalla contemplazione e dalla riflessione."

Da Nicola Sementovsky Kurilo:
"Sulla questione se nella caratteristica di un individuo si debba attribuire la maggiore importanza all'Ascendente o alla posizione del Sole, le opinioni degli studiosi sono ancora divise, ma ormai sembra prevalere quella che l'astrologo inglese Allan Leo esprime in termini seguenti : « In linea di massima il Sole simboleggia la volontà, l'attività, la potenza, il lavoro concreto, la forza vitale e l'individualità; l'Ascendente invece si riferisce all'aspetto specifico dell'individuo, al corpo fisico da una parte, al tipo della mente e dell'intelletto, alla struttura psichica dall'altra ». L'astrologo tedesco R. H. Rohm aggiunge a questa sentenza un'osservazione molto efficace: «Quindi tutti i due gli elementi sono di uguale importanza; a mio parere tuttavia l'Ascendente svela più di quanto non lo faccia la posizione del Sole in un determinato segno; conoscendo l'Ascendente di un individuo, posso farmi un'idea precisa riguardo alla sua linea di condotta, posso stabilire la direzione dei suoi pensieri, l'indole delle sue azioni, posso cioè dire per es. in quale modo l'individuo stesso si comporta rispetto alle questioni finanziarie, quali sono le sue tendenze professionali, quale è il genere dei pericoli che lo minacciano, quale la natura del suo intimo essere ». In altre parole: l'Ascendente annuncia la strada, la posizione del Sole il genere del veicolo destinato a percorrerla.

I segni di fuoco all'Ascendente fanno pensare ad un fisico con specifiche caratteristiche dei tipi nati col Sole nei segni di fuoco, caratteristiche che si manifestano in primo luogo in queste tendenze: attività, desideri di conquista, aspirazioni al dominio, costituzione fisica robusta, resistente, atta a permettere uno spiegamento intenso delle energie vitali.

Asc Ariete - Sole in Cancro
In questo caso l'aspetto esteriore e la sostanza dell'essere sono però caratterizzati da un contrasto. La giovanile freschezza appare meno naturale; il corpo, spesso pesante, si conforma a movimenti piuttosto lenti. Quando sono irritati o si ribellano a qualcosa, questi individui appaiono goffi e spesso si coprono di ridicolo. È inoltre da osservare che l'incostanza si alterna ad improvvisi capricci dovuti in primo luogo ad oscillazioni dei sentimenti; la stabilità è invece molto maggiore nei concetti e nelle opinioni; questi individui sono conservatori, attaccati alla tradizione e inoltre preoccupati a non venir disturbati nelle proprie abitudini di vita la cui legge è calma e comodità. La tendenza alla rivolta in questi individui in certo qual modo si rifugia nella loro immaginazione, oltremodo ricca, e che di per se stessa ha una parte non indifferente nell'insieme della loro vita. Negli individui con caratteristiche cancerine per l'uno o l'altro motivo maggiormente accentuate, si riscontrano varie forme di manie; per soddisfarle questi individui sono spesso capaci di agire senza alcun riguardo verso terze persone. Fra gli individui spiritualmente elevati si incontrano talvolta scrittori, giornalisti e uomini politici, difensori di valori imperituri (il Sole in questi casi per lo più si trova nel quarto o alla punta del quinto campo) ; gli individui mediocri sono invece portati ad agire nel medesimo senso in un ambiente relativamente molto più ristretto. Fra l'altro può trattarsi d'esemplari padri di famiglia."

Da Lisa Morpurgo:
"Sole in Cancro - Dal 22 giugno al 22 luglio circa. Prevalenza della sensibilità ricettiva (Luna) accompagnata spesso da ipersensibilità. Intuito, preveggenza, angosce premonitorie. La difesa dell'individuo è affidata all'istinto più che alla ragione (esilio di Saturno). L'Io si sente immerso nel fluire irresistibile delle
cose: il timore dell'ignoto intensifica il valore dei ricordi. Idealizzazione del passato, attaccamento a una tradizione che offra appoggio contro l'insicurezza del futuro (Luna e esaltazione di Venere). Rinuncia all'iniziativa (esilio di Urano), mancanza di aggressività e di spirito competitivo (caduta di Marte) compensate dalla duttilità geniale dell'intuito (Luna) che consente di arrivare allo scopo in modo a volte eterodosso ma efficace. Edonismo (esaltazione di Venere). Analogia con la puerpera: atteggiamento rilassato-apprensivo, acuirsi delle facoltà sensoriali, apprezzamento dei propri comodi.
Desiderio di affetti come schermo protettivo. L'amore per gli agi è qui più complesso e raffinato che nel caso del Toro, e la strenua difesa del proprio comfort compensa la remissività della dolcezza lunare. Instabilità emotiva, a volte atteggiamento infantile, con rifiuto delle responsabilità e delle soluzioni razionali (esilio di Urano e di Saturno), compensato dalla sensibilità, che si presenta come guida sicura nei momenti difficili.

La IV casa - Inizia all'Imum Coeli che, come abbiamo detto, è il perno dello stato civile e della vita ambientale. È la casa della famiglia natale, dei genitori, dell'ambiente familiare in generale, del focolare domestico. Indica la posizione dell'individuo nei confronti della famiglia, la maggiore o minore forza dei legami familiari, l'atteggiamento verso i genitori.
Indica anche l'atteggiamento nei confronti della casa nel senso materiale, il trovarsi più o meno a proprio agio tra le pareti domestiche, il gusto dell'arredamento, le possibilità di comfort. E, per estensione, le professioni che si applichino appunto all'arredamento, al mobilio, alla casa (architettura).
Completando il significato della casa seconda, questa casa chiarisce la posizione dell'individuo nell'habitat naturale preesistente e organizzato, cioè la patria, l'atteggiamento dell'individuo nei confronti di essa, il suo sentirsi più o meno a suo agio nei suoi confini, nonché l'influenza che le condizìoni del paese natale possono avere sull'individuo. Ricordiamo qui che un tema natale riflette contemporaneamente la verità oggettiva (in questo caso, una reale situazione familiare di un tipo preciso) e soggettiva (cioè la visione personale che un individuo ha della propria situazione familiare) e che ambedue tendono a condizionarsi a vicenda.
Opposta alla casa decima, che corrisponde all'autonomia dell'Io, alle sue capacità di azione indipendente e di autosufficienza, la casa seconda corrisponde invece alla non-autonomia, all'inserimento in un contesto preesistente dove l'Io affonda le sue radici. Psicologicamente, può indicare la tendenza a una vita tranquilla, nell'orizzonte sereno ma limitato dell'ambito domestico o nazionale; politicamente, un atteggiamento nazionalista o conservatore, oppure a una carriera politica tesa a impossessarsi del potere in patria.
Cosignificante di questa casa è il segno del Cancro.

Sole in quarta casa - È spesso indice di una felice armonia in famiglia, di un' espansione naturale della personalità nell'ambiente familiare, natale, domestico. Sereni rapporti con i genitori in un'atmosfera distesa. Può indicare anche tendenza, salvo aspetti negativi, a prevalere sul padre, a diventare il figlio prediletto. Possibile carriera fortunata legata alla casa e che può andare dall'architettura all'arredamento, alla vendita di elettrodomestici.

Luna in quarta casa - L'ambiente familiare è visto con una tenerezza un po' succuba. La sensibilità ha bisogno di un nido dove espandersi, e al tempo stesso tende spesso a appoggiarsi ai genitori o a un' altra figura protettiva. Può dare anche possibilità di cambiamenti, traslochi, mobilità di situazione familiare, malinconie inerenti ai genitori che non sempre soddisfano il bisogno di tenerezza e aiuto. Sensibilità artistica nelle attività connesse con questa casa." 

Per le caratteristiche dei Segni, dei luminari e pianeti, secondo l'Astrologia scientifica di Lisa Morpurgo, vedi QUI.

Per constatare a quale tipo astrologico appartiene un dato individuo, o meglio, le caratteristiche di quale tipo astrologico prevalgono nel suo tema di natività, occorre tener presente - oltre alla posizione zodiacale dell'Ascendente e del Sole - anche quella dei pianeti, attribuendo maggiore importanza a quelli fra essi che si trovano nei punti cardinali dell'oroscopo, ossia nel campo primo e al MC. Decisivo può essere pure, l'accumularsi di vari pianeti nel medesimo segno o campo che non è nè quello dell'ASC nè quello del MC; finalmente non si deve trascurare gli aspetti fra i vari pianeti che però indicano soltanto i particolari, le sfumature di un'individualità."

Visto poi che con l'oroscopo delle tre corone possiamo constatare la posizione reale degli astri nelle costellazioni zodiacali, sfalsate di 25° rispetto ai Segni, per cui, fisicamente, quando è nato R.N. sia il sole che la luna erano nella costellazione dei Gemelli, per determinare il tipo astrologico prevalente nella sua persona, vado a coinvolgere anche un dato che nell'analisi astrale non viene mai preso in considerazione, il nome, o meglio il numero desunto dal nome (il numero personale) e anche quello insito nella data di nascita (il numero karmico). Per "Numerologia Astrale" clicca QUI e per "Nella data di nascita, il numero karmico" clicca QUI.

Tendo quindi a pensare come R.N. aderisca al tipo nettuniano, per le seguenti ragioni:
- Giove e Nettuno, in generale, sono domiciliati nei Segni del Sagittario e dei Pesci e permeano questi Segni della loro sostanza, ma mentre nel Sagittario il loro domicilio è notturno (interiore, nascosto) nei Pesci è diurno, manifesto, palese. Ora, il maestro della prima casa, che normalmente è il pianeta prevalente del Segno all'ascendente (nel nostro caso l'Ariete), può essere invece quello appartenente alla costellazione all'ascendente, nel caso di R.N., i Pesci, che per le loro caratteristiche sono molto affini al Cancro, altro Segno d'acqua in cui sono sia il Sole che la Luna, proprio in casa sua, poiché è quello il suo domicilio, sia diurno che notturno.
- In generale, nel quadro astrale, per quanto non sia prossimo agli Angoli, Nettuno è in Trigono con la congiunzione Sole-Luna all'IC, configurazione che determina la natura razionale e ricettiva dell'essere aderenti alla propria natura interiore, quella che ereditiamo dalle nostre vite passate, inoltre è in sestile con la congiunzione Urano-Plutone, a sua volta in sestile con la congiunzione precedente. Preannuncio che i pianeti lenti sono determinanti per la nostra evoluzione spirituale, e qui li troviamo tutti.
L'opposizione Giove-Nettuno poi, rafforza la preponderanza degli effetti di Nettuno su un Giove che, seppur ben aspettato col trigono con Urano-Plutone, non gode come Nettuno degli influssi personali Sole-Luna, ma che comunque partecipa al binomio con Nettuno favorendo buoni aspetti economici (è in II casa).
- Il numero personale, pur accennando espressamente ai valori gioviali, cita Sagittario e Pesci.

Il significato di Nettuno secondo i criteri dell'Astrologia Evolutiva o Karmica di Raymond Merriman:
"Urano è molto estroverso nella sua esperienza, e ancor più nella sua espressione, Nettuno è più rivolto verso l'interno. Il suo livello di evoluzione richiede che l'anima ritorni dentro se stessa. La seconda illuminazione, la compassione. È un'esperienza di trascendenza. Una volta che l' anima comprende che non può convertire gli altri alla sua esperienza illuminante, deve imparare ad accettare l'unicità del ritmo di auto-sviluppo proprio di ciascuno spirito. Fin quando un'anima non è ricettiva e pronta a comprendere il proprio sé, c'è poco che si possa fare per essa oltre ad essere pazienti ed accettanti. Qualunque cosa si faccia per “forzare” un altro a crescere si scontrerà soltanto con una resistenza tanto maggiore, quanto maggiore è la forza che si esercita.
Urano può tendere alla costrizione, ma alla fine l'anima impara l'inutilità di un tale sforzo e si ritira per procedere sul cammino della più profonda comprensione. E questo ci porta a Nettuno. Nel momento in cui l'anima si ritrae all'interno, ha inizio la fase successiva, quella dello sviluppo del centro del cuore (Nettuno). Di qui l'anima inizia a comprendere l'importanza della compassione. Grazie all'approfondirsi dello stato meditativo essa diventa più accettante. In quanto tale, attrae gli altri, che tendono spontaneamente a confidarle i loro problemi. Un'aura di fiducia circonda queste anime evolute al livello di Nettuno, da cui gli altri non si sentono mai minacciati. Sono individui che trasmettono affetto, accettazione, forse simpatia, o ancor meglio empatia, tutte caratteristiche della compassione. C' è anche chi si sente risanato, comunque aiutato dal nato con Nettuno in angolo che si sta evolvendo. Al tempo stesso, da tutto questo deriva un potere. Via via che l'individuo scende sempre più in profondità dentro se stesso ed è in grado di trascendere il tempo che governa il mondo fenomenico, è in grado di consigliare, e conseguentemente di guarire. La sua anima riesce a vedere l' aspetto superiore dell'altro, e a comprendere in maniera spontanea che ciascun'anima, come lei stessa, vuole in definitiva "tornare a casa". Questo spirito ha perciò sviluppato la visione o potere di guarire. La capacità di "vedere" gli consente di aiutare un'altra anima, in particolare su una base di rapporto interpersonale.
Che cosa pensare del nato con Nettuno in angolo che non è allineato con questo potere evolutivo? E del caso in cui tale potere non è radicato nel precedente sviluppo di capacità e poteri? Come si esprimerà, e quali modelli potrebbe incontrare questo individuo nella vita presente? La persona che si ritira troppo, o troppo spesso, in profondità e non accetta le responsabilità del suo attuale cammino o non esercita l'autocontrollo e la disciplina, rischia facilmente di restare intrappolata in un mondo di illusioni paranoidi. Se si tratta di idee di grandezza, l'individuo può vedersi come una sorta di salvatore o messia. Questo nato deve fare attenzione a non restare prigioniero della sua capacità di aiutare e/o guarire gli altri, poiché vivere queste esperienze per la glorificazione dell' io può portare a perseguire il culto della personalità. Considerare la propria dote come merito personale invece di vederla come il risultato della grazia di Dio o del proprio sviluppo spirituale, può condurre a schemi estremamente complessi e difficili da sbrogliare. Nettuno ha a che fare con l'interiorità, e trovarsi all'improvviso ad avere una posizione di guida rispetto agli altri può fortemente confondere il nato. Al tempo stesso, l'accettazione di tale ruolo da parte sua può portare a espressioni che confondono grandemente quelli con cui ha contatto. Dove potrà condurre gli altri un individuo del genere? In definitiva, quando si è in cammino, l'unica leadership nei confronti degli altri è nel rientrare in se stessi.
Ciascun livello di evoluzione, e conseguentemente di principio planetario, via via che ci si allontana dal Sole diventa sempre più complesso, nel caso che l'anima e la personalità non si integrino e la personalità prenda il predominio sul fine per cui l'anima si è incarnata. In questo caso, l'individuo con Nettuno prossimo a un angolo che sia guidato più dalla personalità che dall'anima si sta predisponendo a schemi karmici estremamente complicati. Questa persona può rifuggire da qualsiasi tipo di aiuto da parte di un altro individuo dotato di naturale autorità spirituale, poiché alla radice c'è una sfiducia e un'incapacità di affidarsi a chiunque. Il principio chiave, in ogni modo, è la compassione."

Nettuno, nel tema natale di R.N. non è vicino ad un Angolo (Asc, MC, Dis, IC) ma in un punto medio, fra MC e Dis. A questo proposito, Merriman aggiunge "Ogni volta che è in causa il Discendente il punto in questione è quello dell'accettazione. Il discendente rappresenta le persone e le condizioni che l'anima ha attratto nella sua vita come risultato del precedente intento e delle azioni di conseguenza iniziate (nella vita passata, n.d.r.). Queste persone e condizioni hanno lo scopo di facilitare l'attuazione del fine per cui l'anima si è incarnata (Mediocielo) e la comprensione del suo sé superiore (Imocielo). Nella zona mediana del terzo quadrante l'anima può incontrare un conflitto fra la realizzazione del fine concordato e le persone che ha attirato nel suo dramma. È tipico che si tenda a biasimare gli altri per i propri fallimenti. "Se non fosse stato per mia moglie, o per mio marito, o per questa situazione, sarei potuto riuscire nella vita". Il rischio, per questo individuo, è che possa usare gli altri come pretesto per la propria mancanza di impegno. In realtà, queste persone e condizioni potrebbero concretamente mostrare all'anima il suo fine superiore se solo l'individuo volesse vederle in termini di lezioni e di principi. La grossa difesa. psicologica che qui troviamo è la proiezione, o la riluttanza ad accettare la responsabilità del proprio destino. Si rischia di "rinunciare" e di cadere in uno schema di riprovazione e di routine come scusa per aver fallito. È semplicemente una caduta dalla comprensione superiore, dalla consapevolezza che tutte le esperienze sono potenziali esperienze di apprendimento - anche quando hanno il volto del fallimento -".

Passiamo ora a considerare le congiunzioni di nascita di R.N. rilevanti, secondo André Barbault.
"Congiunzione Sole-Luna: l'unione dei due luminari costituisce un nodo di convergenza primordiale, che esprime una concentrazione di interessi vitali, focolare in cui possono essere fusi salute, felicità e riuscita, cose che possono essere vissute anche al negativo. Questa concentrazione è sensibile al ritmo annuale del transito solare. Per cui, in qualsiasi stagione si sia nati, il ritorno anniversario costituisce generalmente l'inizio della sua primavera: rinnovata vitalità, rilancio di interessi, accresciuta appetenza, mentre all'opposizione solare, a sei mesi dall'anniversario, si avverte la fatica e un calo di vitalità simile al declino autunnale. Naturalmente il transito di Giove presenta un certo respiro nelle sue generose manifestazioni di sboccio vitale, mentre quello di Saturno è il culmine di un centro depressivo suscettibile di lasciar tracce per un certo tempo. Va da sé che il transito di un super lento su questo duo segna una tappa capitale dell'esistenza, se non una svolta cruciale.
Congiunzione Venere-Marte: amore e guerra come sentimenti e desideri, questa fusione costituisce un focolaio di calore da cui nasce un mondo di aspirazioni - sensualità, voluttà, piaceri, amori, passioni -; universo saporoso di sensazioni di felicità, con la contropartita di contrarietà e di pena. I transiti rapidi, in particolare le congiunzioni solari e marziane, rinnovano le attrattive della vita del cuore, rinforzano o interrompono i legami. La congiunzione jupiteriana si consuma generalmente in fiammata passionale, mentre quella saturnina esprime piuttosto un fuoco che si estingue, ma la sfumatura qualitativa dell'effetto, tuttavia, non manca. Col transito maggiore tende a sopravvenire una grande passione nella vita, passione che non è - obbligatoriamente - amorosa.
Congiunzione Sole-Mercurio: congiunzione che rappresenta il centro degli interessi più elaborati della personalità, regione dell'individuo la più illuminata dalla sua coscienza, laddove costui afferma il suo ideale spirituale, la sua potenza intellettuale, le sue conoscenze o le migliori capacità, attraverso le quali realizza e costruisce la sua vita. I transiti rapidi su questa posizione dinamizzano il pensiero, risvegliano lo spirito, danno idee, creano opportunità, suscitano interessi. Il transito jupiteriano permette lo sfruttamento delle proprie risorse; il saturnino armonico aiuta a consolidare i propri interessi e ad approfondire le conoscenze; dissonante, le deteriora per pessimismo, scetticismo, dubbio, errore o goffaggine. Il grande transito (quello di un superlento o di una congiunzione Giove-Saturno) permette al giovane di rivelarsi e di divenire se stesso; all'uomo più maturo, di raggiungere l'obiettivo per il quale era nato.
Congiunzione Urano-Plutone: questo fenomeno non può interessare che la generazione 1962-1967. Cocktail singolare ed esplosivo che dovrebbe avvalersi dell'alleanza del superelaborato, dell'avanguardia, dell'ultramoderno e dell'ancestrale, del primitivo, del selvaggio. Giano, il cui robot è simbolico. Pervenire all'accoppiamento fra il riflesso animale e la potenza mentale, fra l'istinto e lo spirito superiore, dovrebbe essere lo scopo principale della via tracciata da questa configurazione, per il superamento di una data condizione. Non potendo riuscire a decuplicare queste forze, alle vette rischiano di sostituirsi gli abissi, col pericolo di essere trascinati nel disordine del nervosismo, della rivolta, dell'individualismo feroce, della violenza, della distruzione. Tutti i transiti, a questo punto - in particolare l'annuale congiunzione solare di metà settembre per questa generazione - ricordano questo problema di unificazione fra il basso e l'alto, con il transito jupiteriano, che facilita la fusione interiore con le frontiere della sfida, e quello saturnino che accentua la difficoltà in una situazione laboriosa o in un'avventura pericolosa."

Aggiungo, per completezza, il significato dei Nodi Lunari e la congiunzione del Nodo Lunare Nord con la Luna, da Clara Negri.
"Cosa sono i Nodi Lunari? Per spiegarli bisogna ricorrere all'astronomia e ricordare che il nostro satellite, nel suo giro attorno alla Terra, incontra il piano dell'orbita terrestre due volte. Il punto in cui interseca l'eclittica passando dalla latitudine Sud verso il Nord viene chiamato Caput Draconis, o Testa del Drago, Nodo Nord o Nodo Ascendente, e il punto opposto, che scende al Sud, viene chiamato Cauda Draconis, Coda del Drago, Nodo Lunare Sud o Nodo Discendente.
Questi Nodi, diametralmente opposti nello zodiaco, formano l'asse nodale o «asse del Drago», perché il movimento di salita o di discesa attorno all'eclittica ricorda un serpeggiamento o il procedere del mitico animale, che ritroviamo in tutte le tradizioni del passato, specialmente in quelle orientali.
Questi punti fittizi immateriali - ma matematicamente determinabili- si spostano nello spazio con moto antiorario, in misura di circa tre minuti di grado al giorno, per cui fanno il giro completo dello zodiaco in circa 19 anni (6793,39 giorni). Cosicché, nel cielo di un'esistenza, il Nodo Lunare Nord torna nella sua posizione iniziale a 19, 38, 57, 76, 95 anni...
Quasi tutte le effemeridi riportano la posizione giornaliera del Nodo Lunare Nord (quello Sud si trova, ovviamente, a 180° di distanza) e quelle di Michelsen riportano anche il suo breve moto diretto che sarebbe l'equivalente della retrogradazione planetaria.
Gli astrologi dell'antichità avevano già osservato questo punto celeste immateriale, a cui attribuivano l'influenza di un vero e proprio pianeta, e i Caldei si basavano su di esso per prevedere le eclissi di Sole e di Luna. Secondo una tradizione indiana «la testa del Drago è simile a Saturno e la Coda simile a Marte». Essendo tuttavia il Nodo Lunare legato all'abbraccio simbolico della Luna attorno al nostro pianeta, con la sua implicazione di influenza materna, questo Caput Draconis potrebbe significare, su un piano più elevato, la facoltà di adattamento all'ambiente esterno. Allorché il Nodo riceve particolari aspetti di tensione, potrebbe, al contrario, diventare un punto di confusione e di disadattamento, predisponendo a squilibri mentali sul piano della salute, magari originati da una marcata influenza materna, accettata o rifiutata.
Per tutte le contraddittorie ragioni sopra esposte, non è facile farsi un'opinione obiettiva sui Nodi. La loro maggiore influenza viene comunque riconosciuta allorché forma congiunzione con un pianeta mentre il nostro mini-controllo ha considerato anche la quadratura e l'opposizione. È comunque trascurabile l'influenza del Nodo in un Segno, causa la lentezza del suo spostamento in moto antiorario, che gli consente l'attraversamento di un dodicesimo zodiacale in poco più di un anno e mezzo. È pertanto di maggiore interesse la presenza del Nodo nelle Case, in quanto lo spostamento orario ci permette dodici collocazioni diverse nel corso della giornata.
La tradizione ci dice che al Nodo Lunare Nord dovremmo attribuire la nostra esperienza migliore, quella che più ci arricchisce nel corso della vita mentre a quello Sud l'esperienza più dura, quella che dall'ottica reincarnativa, ci costringe ad espiare il Karma, ossia le cattive azioni passate che costano oggi lotte e sacrifici. In base alla nostra personale esperienza, aderiamo invece alle teorie di Dane Rudhyar che individuano nel Nodo Lunare Nord i legami col passato e in quello Sud i legami col futuro. Sicché se il carattere forse si forma con la Testa del Drago, l'esteriorizzazione delle qualità innate, buone o cattive, avviene proprio attraverso la Coda del Drago.
Testa del Drago in IV, Coda in X: Buone condizioni familiari, anche se per un certo periodo si potrà vivere l'instabilità economica. La donna potrà conoscere il benessere o la serenità attraverso il matrimonio ma, in oroscopo dissonante, la famiglia sarà causa di problemi per tutta la vita. La seconda parte della vita sarà densa di attività, di soddisfazioni e di onori.
Testa del Drago in Cancro, Coda in Capricorno: Questa sarebbe una delle peggiori collocazioni per il matrimonio e per la felicità coniugale! Misantropia, orgoglio, attaccamento eccessivo al proprio casato, alla famiglia o alla patria. Celibato, nubilato o matrimonio tardivo; vita sentimentale imbrogliata. Nozze fra parenti o cugini.
La congiunzione Nodo-Luna: Grande influenza materna che a volte si esprime in attaccamento esagerato ad essa. Combinazione frequente nei rappresentanti di commercio e in coloro che si spostano continuamente, stabilendo facili e numerose conoscenze."
Il Nodo Lunare Nord sul lato angolare dell'I.C. (in Quarta Casa) secondo Raymond Merriman: "La sfida, o il compito specifico, è di aiutare gli altri a raggiungere l'illuminazione personale e ad agire di conseguenza. Questo nato può fornire agli altri la sicurezza e la carica necessarie per cambiare significativamente la propria esistenza; può anche aiutarli a strutturarsi una forte e stabile visione spirituale con cui affrontare la vita. C'è la spiccata tendenza a coinvolgere gli altri nel proprio amore per la vita, al punto da aprire ad essi la propria casa e invitarli ad entrare. Oltre che individui personalmente dinamici e creativi, questi nati si scoprono spesso albergatori e albergatrici eccellenti."

Aggiungiamo poi, sempre da Clara Negri, il significato del Punto di Fortuna, quello della sua posizione e quello della sua congiunzione con Venere.
"La Parte di Fortuna, elemento principe delle Parti arabe, è quasi unanimamente riconosciuta d'un effettivo valore e veniva considerata alla stessa stregua dei luminari e dell'Ascendente o, quanto meno, come un vero e proprio pianeta. Tolomeo la definisce «Ascendente lunare» ed essa, fra i tanti significati, può anche indicare l'energia istintiva e volontaria dell'individuo che, se assecondata, riesce a realizzare il più negativo dei destini.
Purtroppo oggi il Punto di Fortuna non gode più il favore d'una volta, forse perché il suo significato col tempo si è alquanto ristretto, rimanendo solo associato al denaro e all'abbondanza materiale invece che alla fortuna in senso lato.
In effetti Fortuna deriva dal latino Fors = Sorte, rappresentata da una donna bendata che dispensa beni e malanni senza nessuna ragione apparente. Ma la sua origine è greca, e il suo nome originario - Tiche, che significa «come capita» - fa parte del Mito. Tiche è una figlia di Zeus, a cui egli ha concesso il potere di decidere la sorte d'ogni mortale. E lei, eterna bambina, corre or qua or là facendo rimbalzare una palla per indicare che la Sorte non è legata al merito ma al suo capriccio, perciò ad alcuni essa da i doni contenuti nella sua cornucopia mentre ad altri non concede neppure il necessario per vivere.
Solo in seguito la parola Fortuna prenderà il significato di «avvenimento favorevole» e, venendo assimilata alla Luna, conserverà la cornucopia o il corno dell'abbondanza.
Sarà bene perciò ricordare che il Punto di Fortuna è un elemento astrale ambivalente, che può significare sia buona sorte morale o materiale sia mancanza di buona sorte in un settore specifico della vita. Se volessimo identificarlo soltanto con la ricchezza e col denaro, non trovandovi sempre riscontro con la realtà, finiremmo ingiustamente col trascurarlo, perdendo in tal modo di vista l'elemento privilegiato dell'oroscopo individuale in grado di indicarci, anche nei destini più drammatici, in quale direzione orientarci per trovare il nostro angolo di serenità, il nostro rifugio, la nostra oasi di pace. Eudes Picard, astrologo del primo novecento, sosteneva invece che il Punto di Fortuna indica in particolare la salute, in quanto Sole e Luna sono esattamente gli elementi che la condizionano, pertanto la Parte di Fortuna interviene anche «nelle direzioni che concernono la morte... e la Parte di Fortuna sarebbe l'elemento che regge lo stato fisico dell'individuo. Difatti, continua Picard, è certamente per questo che alcuni distinguevano fra nascita notturna e nascita diurna, cosa che conferiva «un diritto di priorità ai luminari secondo la parte del giorno in cui esercitano il massimo delle loro forze. La Luna, regina delle notti, avrà dunque sempre la precedenza sul Sole quando esso è coricato, ecco la ragione per cui figura come primo fattore del punto di Fortuna nelle nascite notturne. Per reciprocità la prerogativa di signoria spetterà al Sole in quella diurna». (E. Picard, Astrologie judiciaire Leymarie, pag. 140.). Ma lo stesso Picard conclude consigliando di adottare la formula più semplice per stabilire il Punto di Fortuna, ossia addizionando la longitudine dell'Ascendente a quella lunare e sottraendo la longitudine solare.
Punto di Fortuna in Casa III : così collocato, l' Ascendente lunare incanala lo spirito pratico e lo sfruttamento delle proprie capacità nell' ambito delle amicizie e della parentela. Insomma, il prossimo ci aiuta o viene aiutato da noi.
Sono favoriti gli intellettuali e i commercianti ma, in oroscopo negativo, possiamo avere un mentale nervoso e contorto, attratto dal male in tutte le sue forme. Hanno il Punto di Fortuna in Casa III P.P. Pasolini, Padre Pio, Stalin, I. Turgheniev.
II Punto di Fortuna in Gemelli conferisce un grande spirito diplomatico che permette di sfruttare conoscenze e situazioni a proprio vantaggio. Una notevole abilità oratoria, in oroscopo dissonante, può trasformarsi in tendenza alla menzogna, all'astuzia o alla maldicenza. Molto spesso troviamo passione per i viaggi e frequenti spostamenti, anche dovuti a necessità di lavoro.
Avevano il Punto di Fortuna in Gemelli Steine, Villier de l'Isle Adam e la celebre spia Mata Hari.
La congiunzione con Venere valorizza in modo particolare i sentimenti - specie quelli amorosi - e l'attrazione per il bello e per l'arte."

Vista l'affinità fra la sensibilità nettuniana e la ricettività lunare, per il tema di R.N. terremo in considerazione la congiunzione di astri incontrata dalla Luna prima della nascita e il primo astro incontrato dopo la nascita, con i significati che Raymond Merriman definisce come dovuti dalla Luna evolutiva.
"A seconda delle condizioni che gli si presentano nella vita, l'individuo ha una data reazione. Il risultato di tale reazione suscita nella sua mente un particolare giudizio: l'evento può essere stato piacevole, gioioso, eccitante, o viceversa spiacevole, pensoso, deprimente. Le caratteristiche generali dell'esperienza (la condizione e le conseguenti reazioni) vengono immagazzinate nella memoria dell'individuo. Quando si ripresentano condizioni per qualche verso simili, l'individuo ricorda gli aspetti dell'esperienza fatta. Questo influenza il modo in cui egli questa volta risponde. La risposta e la conseguente reazione vengono di nuovo registrate nella banca della memoria, e il ciclo continua. Col tempo, certi "tipi" di condizioni finiscono col provocare un tipo analogo di reazioni, che diventano uno schema tipico di quell'individuo. Le dinamiche a monte di queste reazioni sono le emozioni. Sono le emozioni a sorgere da un certo tipo di circostanze che incontriamo nella vita. Sono le emozioni che diventano la radice degli schemi e dei copioni che noi creiamo nella nostra vita. Ed è attraverso le emozioni che noi riusciamo a prendere coscienza dei principi e delle lezioni che l'anima deve comprendere per potersi integrare con lo Spirito.
Esiste un'ampia varietà di sentimenti e di emozioni. Alcuni caricano di energia, mentre altri tendono a debilitare ed esaurire l'individuo. Gary Zukav, nel suo libro The Seat of thè Soul, è molto chiaro in merito: "Le emozioni sono correnti di energia di varia frequenza. Le emozioni che noi consideriamo negative, come l'odio, l'invidia, il rifiuto e la paura, hanno una frequenza più bassa e una minore energia rispetto a quelle che consideriamo positive, come l'affetto, la gioia, la compassione e l'amore. Quando scegliamo di sostituire una frequenza di energia inferiore, come quella della rabbia, con una frequenza superiore, come quella del perdono, noi eleviamo la frequenza vibratoria della nostra Luce."
Secondo l'Astrologia Evolutiva, è necessaria la comprensione delle emozioni e dei copioni creatisi attorno a queste perché l'individuo possa sbloccarsi e liberarsi. Una volta comprese le dinamiche del copione, l'individuo sarà in grado di scegliere modalità di espressione diverse da quelle da esso dettate. Prendendo coscienza del proprio intento, "sapendo" che cosa è in armonia con la sostanza dell'anima ed il suo potenziale destino, gradatamente si riconquista l'integrità. Simbolicamente, comprendendo la reattività che comporta la Luna e operando scelte di frequenza superiore, uno diventa il Sole.
Esaminiamo ora le emozioni e i copioni collegati con la Luna natale. Va innanzitutto detto che l'emozione fondamentale è quella del dolore. Dietro ogni emozione di bassa frequenza c'è un'esperienza in cui l'individuo si è sentito ferito. Subito dopo di questa c'è l'emozione della paura. Anche la paura ferisce, in quanto in qualche modo causa sofferenza. L'individuo tenta di sfuggire alla sofferenza a qualsiasi livello. In questo contesto, il segno in cui è situata la Luna natale può indicare l'ambito in cui è più probabile che l'anima provi dolore o sofferenza psichica.
La Luna rappresenta l'esperienza nella vita passata. La sua posizione nell'oroscopo rappresenta la provenienza dell'anima, le situazioni, le esperienze, ma, ciò che più conta, gli schemi di risposta sviluppatisi in seguito a quelle esperienze. Cosa ancor più importante, la Luna fornisce la chiave per comprendere le cause, le soluzioni e il modo di superare gli schemi inibitori.
Nell'oroscopo natale si distinguono il settore da cui la Luna è venuta (relativo a prima della nascita) e quello verso cui la Luna è diretta (relativo a dopo la nascita). Useremo l'espressione "Luna evolutiva calante" per definire l'area di provenienza e l'espressione "Luna evolutiva crescente" per la parte della mappa che la Luna attraversa dopo la nascita.
I principi e i tipi di esperienza attraverso cui l' individuo è passato (fase calante) e dovrà passare (fase crescente), e intorno a cui possono essersi sviluppati i vari schemi, sono indicati dai pianeti (e in qualche grado dai segni) che la Luna ha attraversato ultimamente (vite passate) e attraverserà prossimamente (vita presente). 
I pianeti presenti nella sezione calante rappresentano i tipi di condizione e di esperienze che l’anima ha vissuto ultimamente (prima della nascita). L’anima porta la comprensione e gli strumenti maturati con quelle esperienze all’interno di questa vita. E’ anche possibile che essa porti in questa vita i vari schemi emozionali collegati con questi pianeti. I pianeti che la Luna incontra dopo la nascita (fase crescente della Luna evolutiva) rappresentano i tipi specifici di esperienza, di persone e di situazioni che l'anima potrà incontrare nella vita. Queste esperienze, situazioni e persone non sono prive di scopo. Al contrario, hanno uno scopo importantissimo. Per potersi evolvere, può essere essenziale per l’anima confrontarsi coi tipi di esperienza rappresentati dai pianeti e con le emozioni connesse, e sfidare la tentazione di costruire schemi attorno alle emozioni di frequenza inferiore.
Vediamoli:
Marte - I principi superiori di Marte sono la retta azione e la motivazione disinteressata, insieme con il coraggio. Nelle vite precedenti, quest'anima può essere stata chiamata a reagire con coraggio e audacia in difesa dei principi in cui credeva (in particolari quelli relativi alla libertà dell'individuo). A questo riguardo, essa può avere avuto un ruolo nell'esercito, o può avere condotto una battaglia per i diritti umani in quanto tali. È anche possibile che sia stata un atleta o una persona impegnata in attività competitive. Nei limiti in cui queste attività non hanno avuto uno scopo offensivo, l'anima può aver sperimentato la vittoria e il trionfo. In questa vita può esserci ancora la voglia di vincere e di primeggiare nelle competizioni. Tuttavia, in chiave negativa, un tale desiderio di essere il primo senza riguardo per gli altri può avere creato uno schema per cui in questa vita gli altri tendono a misurarsi con lui e a voler frustrare i suoi sforzi. Se le passate attività di quest' anima non hanno avuto motivazioni rette, ma egoistiche, è probabile che essa incontri condizioni in cui gli altri non sono animati da rette motivazioni nei suoi confronti, nel senso che tentano di avvantaggiarsi a suo discapito. Si può avere l'impressione di essere utilizzati dagli altri come strumento per realizzare le proprie ambizioni. Quando l'anima si ostina a voler raggiungere i suoi scopi senza curarsi degli effetti sugli altri, instaura di regola uno schema in cui gli altri le resistono. La frustrazione conseguente la porta all'ira, e il risultato ultimo è che le persone del cui sostegno avrebbe bisogno fuggono via.
Venere - I principi superiori sono qui la gratitudine e il perdono. Venere rappresenta anche un intenso senso della bellezza e dell'armonia. Nelle esperienze passate quest' anima può essere stata un'artista o un esteta. Può avere cercato di creare bellezza e armonia nella vita degli altri, offrendo il proprio appoggio ed incoraggiamento ogni volta che era necessario. Può avere posseduto (e possedere tuttora) dei talenti positivi per gli altri. In chiave positiva, l'anima ha messo deliberatamente il proprio talento a disposizione degli altri. Fa anche parte di Venere il bisogno di armonia nei rapporti col mondo, in particolare nei rapporti più stretti. A questo riguardo l'anima ha sviluppato un amore incondizionato per le persone con cui è stata in relazione, o a cui si è legata. Ha tentato di dare e di essere una ricchezza per gli altri; si è anche sforzata di vedere valore e dignità negli altri, in tal modo accrescendo in loro la propria stima di se. In chiave negativa, quest'anima può essere stata molto possessiva e riluttante a spartire con gli altri. Questo può essersi manifestato soprattutto nei rapporti personali, in cui probabilmente è stata molto esclusivista e gelosa. In questo caso, essa può avere creato schemi per cui in seguito ha incontrato il rifiuto, e la sua reazione può essere stata quella del risentimento (rifiuto di perdonare). È anche possibile che sia stato il nato a rifiutare gli altri, o a stringere rapporti privi d' amore, per cui ora fa esperienza della stessa situazione nel corso di questa vita.
I pianeti che si trovano nella sezione crescente rappresentano i nuovi strumenti da sviluppare in questa vita. Rappresentano anche principi che, se compresi, possono essere applicati positivamente per agevolare la liberazione dell' anima dagli schemi sviluppati nelle vite precedenti, e permetterle di continuare il suo viaggio verso l'unità.
Vediamolo:
Sole - I principi superiori da apprendere in relazione alla fase crescente sono quelli dell'integrità e dell'unità.
Quando il Sole è il primo o uno dei primi pianeti che la Luna incontra dopo la nascita (fase crescente) l'anima può trovarsi in circostanze che richiedono la dote del comando e può attrarre riconoscimenti. È essenziale a questo punto che realizzi il fine di una posizione del genere, che è quello di creare il senso dell'unità all'interno del gruppo e non quello dell'esaltazione del proprio io."

I Transiti di rilievo

- Riguardo al passato, segnalo il passaggio di Saturno dell'agosto 2008 sulla congiunzione natale Urano-Plutone, che può avere azzerato la sicurezza lavorativo-economica e costretto a scelte avventurose. La congiunzione saturnina dura una parte dell'anno e sta a significare un tempo generalmente difficile, nel corso del quale l'essere si affronta con se stesso, da cui risulta sia un consolidamento - quando l'astro apporta delle radici - sia un indebolimento vitale che falcia la speranza, come se si rafforzasse nella durata indebolisse le risorse vitali e può aver amplificato gli effetti dissonanti insiti nella congiunzione Urano Plutone.
Dal settembre 2015 invece, Giove ha iniziato a transitare sulla posizione di Urano e nel maggio 2016 ha raggiunto Plutone. Il significato specifico del suo passaggio è stato quello di «nutrire» la tendenza della congiunzione natale, contribuendo a farla sbocciare e fruttificare. Da ciò la possibilità di un meglio, di un di più, che potrebbe aver portato a uno stato di soddisfazione; indice di una piccola tappa sotto forma di movimento di tendenza che esce un po' dall'ordinario, avendo un effetto che si è trascinato per parecchi mesi.

- Il ciclo di Urano è di 84 anni, quello di Nettuno di 164 e quello di Plutone di 248. Alcune persone possono vivere abbastanza da sperimentare il transito di Urano su tutti gli angoli, ma è dubbio che possano vivere quanto basta per vedere Nettuno o Plutone attraversare più di due o tre angoli nella loro vita, per cui i loro transiti sono estremamente significativi con effetti che segnano parecchi anni. Plutone generalmente anima la vecchia appendice caudale del sauro che ciascuno porta in sé, immagine infernale della regione ancestrale in cui risiedono gli strati più arcaici della Psiche. Il tocco di questo pianeta libera così una corrente di forze selvagge di natura aggressiva. Questa irruzione può seguire il suo corso diretto e divenire rivolta, rifiuto, rimessa in discussione di cose, persino una distruzione pura. Ma essa può anche attingere ai meandri della complessità interiore e tradursi con uno stato di angoscia, di ansia, di tensione nervosa, tormento o crisi esistenziale che ricorda una «stagione all'inferno». Al positivo, è una salutare ripresa di contatto con la propria natura profonda, questo «diavolo in corpo» da cui si attinge una nuova verità o una nuova forza; ne risulta una metamorfosi atta a far affiorare risorse, a rinnovare ricchezze, ad affermare la potenza occulta, a dare un soffio alla potenza di vita, di creare e generare.
Già dal marzo 2009, Plutone transita nella X casa di R.N., al MC, dove l'essere è in azione e fronteggia il proprio futuro, che concerne le iniziative e le imprese in generale, in particolare la posizione, la carriera e la vita sociale, il luogo dove ci si incammina verso uno stato superiore, si accede a una vetta, a una cima.
Il transito Plutone/MC tende a provocare una grossa prova, un pericolo, una minaccia per la carriera; ma esso può anche, attraverso un cambiamento radicale, consolidare un destino. Il rovescio è per colui che ha già tutto; per colui che non ha niente, è il profitto.
Dal marzo 2017, nella X casa astrologica, Plutone è congiunto alla Terra di R.N., il punto opposto al Sole e lì il suo stazionamento si prolungherà per anni, con i suoi movimenti diretti e retrogradi, determinando effetti notevoli.

- In generale, Nettuno, che secondo me determina il tipo astrale di R.N., è in grado di provocare il sentimento di vivere al di là del mondo prestabilito dell'esistenza. È il tempo in cui l'essere, in stato di plasticità psichica e di vibrazione dei sensi, è molto più sensibile all'atmosfera del suo ambiente, o permeabile al clima nel quale si trova. Da qui nasce la spinta ad aderire ad un gruppo, a un movimento o a partecipare a una forza collettiva. Lo stato nettuniano può anche essere vissuto silenziosamente, come clima psichico particolare di inflazione emotiva che, al negativo, fa temere la nevrosi con il suo invischiamento, la sua dissolvenza, i suoi disturbi psichici e che, positivamente, fa accedere a una rivelazione superiore o a una condizione di grazia. L'avvenimento nettuniano troppo spesso consiste in una situazione speculativa incerta, confusa, imbrogliata; stato brumoso che si presenta a interpretazioni ingannatrici, fonte di illusione, di chimera, di miraggio. Il Nettuno natale di R.N. è opposto al Giove natale e tale configurazione ostacola la pienezza e la sostanzialità delle sue doti intrinseche. Tale ostacolo si dissolverà a partire dal dicembre del 2017, quando Giove si troverà in congiunzione al Nettuno natale e in opposizione quindi al Giove di nascita, vanificando così l'effetto di quella opposizione. Fra l'altro vi sarà un lungo stazionamento dovuto a movimenti diretti e retrogradi. Lo sblocco di Nettuno in VII casa, quella del matrimonio e delle relazioni sociali, potrà essere avvertito come un periodo che rafforza i legami con l'ambiente attraverso la comunicazione. Un arricchimento con un mondo più ampio, con risonanze felici di affinità elettive e forse, una fortuna insolita.
Il transito di Giove è il veicolo di una corrente vivificatrice che contribuisce a «ossigenare» il settore interessato simile a una pianta nutrita dal concime. L'influsso che esso apporta ha l'effetto di facilitare la crescita e lo sviluppo degli interessi, e di far fruttare le situazioni. Su di un punto natale negativo, esso tende a migliorare le cose, dal semplice sollievo passeggero ad una miglioria completa e definitiva, facendo superare l'ostacolo, dissipando o sopprimendo il male. Se tocca un punto positivo, esso è fonte di soddisfazione, di benessere, di acquisizioni, di profitto. In negativo, il movimento jupiteriano espone alle conseguenze della temerarietà, della presunzione, della negligenza, dello sperpero, dei difetti del ricco. Non si dice forse che Giove rende pazzi coloro che vuol perdere?

- Un altro transito di rilievo, sarà quello di Saturno sul MC dal gennaio 2018. Vorrei rilevare il valore che Saturno assume nel pensiero dell'Astrologia Evolutiva di Raymond Merriman: "Durante il corso del suo viaggio attraverso la vita, ogni anima si trova più volte a un incrocio. Talvolta questi momenti di crisi sono provocati da eventi insoliti e cruciali. Altre volte non trovano la causa in alcun evento esteriore specifico, ma sono piuttosto il risultato di un lungo processo interiore che si è finalmente aperto un varco all'interno della coscienza. Al di là del modo in cui la crisi ha avuto origine, l'anima si confronta con una scelta di tali proporzioni da mettere a repentaglio l'equilibrio della sua vita. Dalla decisione di scegliere una cosa anziché un'altra o di non fare alcuna scelta dipende la direzione futura della vita. Da questa scelta, o non-scelta, non si torna indietro. Con essa viene l'opportunità, ma l'opportunità non è senza rischi. E' il valore di quest'opportunità, insieme a quello di ciò che può perdere, che l'anima deve valutare e valuta durante questi periodi. L'opportunità, che lo si comprenda o no al momento, è quella di evolversi. Ciascun pianeta simboleggia una lezione, collegata alle esperienze e alle persone che il nato incontra nel suo cammino verso l'identità. I pianeti rappresentano i principi che l'anima deve padroneggiare per poter superare gli schemi karmici in quel momento in funzione: ogni pianeta è una lezione e i pianeti tutti insieme sono una scuola, una scuola di evoluzione dell'anima. I pianeti sono le parti, come il Sole è il tutto.
I pianeti sono anche "gli altri" nella vita del nato, come gli angoli sono la porta alla coscienza stessa e all'anima. Quando sono in progressione sul pianeta natale, il Sole e gli angoli determinano le situazioni di cui l'anima fa esperienza e le persone che incontra. Da queste situazioni e persone essa apprende parti del tutto.
Nel capitolo relativo alle capacità e ai poteri dell'anima abbiamo usato l'immagine del "viaggio" dello spirito. In un certo momento del tempo, l'anima ha deciso di separarsi dallo Spirito (lasciando il Paradiso Terrestre) e ha iniziato un'avventura in cui il suo primo compito è stato quello di provvedere alla propria sopravvivenza. Per questo ha avuto bisogno di certe doti o capacità, indicate dalla presenza in prossimità degli angoli natali dei pianeti Mercurio, Venere, Marte e Giove. 
A un certo punto del suo lungo viaggio, però, l'anima si rende conto che pensare alla propria sopravvivenza non le basta. La vita fisica non è piena, manca qualcosa. C'è come un vuoto che non può essere misurato in termini fisici o di bisogni del corpo. C'è una mancanza di fede, di contatto con la realtà spirituale; c'è una mancanza di significato, un'assenza di scopo nella vita, e questo provoca solitudine e disperazione.
A questo punto, nella coscienza si apre una crisi. Tutto il successo del mondo non basta a dare la pace, la soddisfazione, l'appagamento interiore. Tutta la fama, il prestigio e la ricchezza non servono a sanare la mancanza di senso di tutti i propri sforzi. A questo punto, all'anima si offre un'opportunità: l'opportunità di tornare all'origine, di ritornare a quello da cui è stata creata. Ma deve prima credere in tale possibilità. Non ci sono prove scientifiche che una cosa del genere esista. È necessaria la presenza della fede e di una convinzione basata su principi non verificabili in termini fisici. Una volta che la fede è emersa, si sviluppano esperienze personali (essenzialmente di natura interiore) non condivisibili con chi non ha mai sperimentato niente di simile. E non si torna indietro.
Ma qual è qui la scelta? La fede non è una scelta, è un dono che, se non usato o usato male, può svanire. La scelta prende forma in un impegno basato sulla comprensione. L'impegno è quello di ritornare allo Spirito, di riscoprire il sé, di ritornare alla casa che a un qualche livello l'anima sa di non avere mai lasciato. Ha solo dimenticato. Ha solo costruito al suo posto qualcosa basato sull'impermanente. A questo punto del tempo, la mente cosciente può fare la scelta che permette all'anima di riscoprire e ritornare a quello da cui è venuta. La scelta che si compie è quella di trascendere le limitazioni del mondo esterno e fisico noto come maya.
Il viaggio del ritorno a casa, il viaggio della trascendenza, richiede autentico potere. Di qui l'importanza dei pianeti del potere, rappresentati da Saturno (il potere della padronanza), Urano (il potere dell'attrazione), Nettuno (il potere della visione) e Plutone (il potere della trasformazione). Questi pianeti situati in prossimità di un angolo, ed eventualmente di un punto medio d'angolo, possono indicare che l'anima ha iniziato il viaggio della trascendenza. L'indicazione è quella di un'anima che ha sviluppato un certo grado di potere dentro di sé. In ogni caso, tutte le anime, in una data vita, hanno l'opportunità di fare tale scelta e di ottenere tale potere. Le scelte si presentano durante i periodi in cui i pianeti del potere (Saturno, Urano, Nettuno e Plutone) transitano su un angolo natale ed eventualmente su un punto medio d'angolo.
Il primo passo verso la vera acquisizione del potere è simboleggiato dal pianeta Saturno. Saturno rappresenta la conquista del potere della padronanza, in particolare la padronanza di sé. Questa si ottiene con una rigorosa disciplina e con la fedeltà a un certo codice e a certe regole che si è scelto di accettare. All'origine della padronanza c'è il senso della responsabilità - responsabilità dei propri atti e delle intenzioni che li ispirano. Per cui, quando Saturno transita su un angolo (o su un pianeta), il nato è chiamato a rendere conto delle sue passate azioni, ad assumersene la responsabilità. La tentazione, per evitare la punizione, è quella di proiettare la colpa sugli altri. La scelta che si pone è fra l'accettare la responsabilità del proprio viaggio, il che implica il franco riconoscimento dei propri errori passati, e l'evitare la sfida ha come conseguenza il vivere nel senso di colpa e nel diniego. Accettando la responsabilità, ci si impegna a rispettare un principio superiore e si è pronti ad affrontare il rischio della perdita (apparente). Ci si impegna alla verità. Per citare le parole di Morris West in Lazarus: "Dirà sempre la verità, poiché è il suo signore, non lui, che dovrà subirne le conseguenze".
In astrologia, Saturno rappresenta il principio dell'autorità. Quando l'individuo si trova a un bivio e sceglie la strada della trascendenza, si arrende alla coscienza di un'autorità superiore. Questo è l'inizio del tentativo di comprendere la legge superiore, o naturale, o divina. Il primo precetto è: "Raccoglierai quello che hai seminato", che è un altro modo di definire la Legge della Retribuzione, o karma. Per cui, la responsabilità delle proprie azioni è la prima cosa da comprendere e la prima da affrontare.
Saturno in transito su un angolo, o sul punto medio di un angolo, fa scattare queste crisi, e le conseguenti opportunità della coscienza, a intervalli regolari di circa 29 anni. All'interno di questo ciclo più vasto si sviluppano otto sottocicli, o un sottociclo ogni 3,6 anni circa. Questo vuoi dire che all'incirca ogni 3,6 anni Saturno transita su un angolo o un punto medio d'angolo. Ogni 29 anni taglia il medesimo angolo o punto medio d'angolo. Per ognuno di questi transiti c'è una crisi e la relativa opportunità. Ad ognuno di questi transiti gli schemi psicologici dell'individuo vengono messi alla prova. Ogni angolo e punto medio d'angolo simboleggia un aspetto diverso dell'accrescimento del potere, un diverso centro d'interesse nello schema di riferimento dell'individuo. Ciascun transito rappresenta un diverso livello di responsabilità e di sfida rispetto all'impegno di trascendere l'universale legge ciclica del karma, in particolare, la parte di questa che tiene schiava l'anima e impedisce alla personalità di entrare in contatto con essa.
Per comprendere più pienamente il significato di Saturno in transito attraverso l'oroscopo, è necessario integrare i principi descritti nei capitoli precedenti, in particolare il rapporto fra il Sole e la Terra, come rappresentato dal ritmo del giorno solare. La prima divisione di cui abbiamo trattato è stata quella fra la notte e il giorno, fra il buio e la luce. Nel corso naturale del giorno, la sezione dell'oroscopo sotto l'Orizzonte rappresenta la notte o il buio (case 1-6). Il Sole è in questa zona dell'oroscopo fra il tramonto e il sorgere del Sole (notte). Il simbolismo della zona inferiore dell'oroscopo è quindi collegato allo yin. È quello del ricettivo, del riflessivo. È il mondo interiore, dove uno ricerca il significato delle proprie esperienze. Durante il periodo in cui Saturno transita nella metà inferiore dell'oroscopo del nato (un periodo che dura 14-15 anni) l'anima chiede alla mente cosciente di studiarsi, di sviluppare un sistema di principi con i quali poter giudicarsi meglio. Durante questo periodo, si ha l'opportunità di confrontarsi con se stessi, di definire e comprendere le esigenze dell'anima. È, per sua stessa natura, un periodo di riflessione e introspezione, in cui uno rende conto a sé di se stesso.
Il punto più cruciale è l'Imocielo, il punto più basso dell'oroscopo natale. In questo grado e minuto è simboleggiata l'essenza dell'anima, il nocciolo dell'essere. In questo punto, simbolico del momento del concepimento e della prima "consapevolezza" dell'anima che presto si reincarnerà, questa è vicinissima allo Spirito. Nel punto simbolico della mezzanotte, l'ora più buia o del massimo mistero, non esiste altro che il sé. Nel momento della massima oscurità si ha l'unione, il senso dell'uno o del nulla, almeno del nulla diverso da sé. All'Imocielo si è vicini allo Spirito, al Sé superiore, a Dio, quanto lo si può essere. Prima e dopo tale punto c'è un qualche grado di luce e quindi di dualità; mentre all'Imocielo non c'è dualità, non esiste io, né relazione con ciò che è fuori da sé.
Significato degli Angoli e dei Quadranti
Per cui, quando Saturno transita sull'Imocielo natale vi può essere una crisi di fede. Inizia la resa dei conti dell'intera vita, almeno della vita fino a quel momento. Il quesito fondamentale è: fino a che punto la personalità si è separata dall'anima? Quanto è resistente il muro costruito? Quanto disposto è l'individuo ad abbatterlo per iniziare il processo di riscoperta del sé, di riprendere contatto con i bisogni dell'anima?
In senso simbolico, questa può essere l'"ora più buia" dell'anima. È anche possibile che sia la sua "ora più grande", poiché in questo momento si può scegliere di accettare il dono della fede. L'accettazione o il rifiuto di questo dono decide di quale strada il nato prenderà nella vita: se quella della trascendenza o quella delle sempre maggiori complicazioni e degli schemi che di conseguenza l'io sarà costretto a difendere. La seconda scelta assorbe dall'individuo sempre più energia vitale, via via che la vita procede.
Come in tutti i transiti importanti di Saturno, il senso di responsabilità e l'impegno caratterizzano i problemi che sfidano l'individuo. La responsabilità ultima appartiene alla sua anima. Cosa essa richiede ora? È il momento di raccogliersi e ascoltare il proprio cuore anziché la propria testa. Che cosa si sente giusto? Riflettendo sulle proprie decisioni, può essere utile fare l'inventario delle sensazioni ed emozioni collegate ad ogni possibile scelta. Quali di esse causano tensione, e quali danno un senso di liberazione?
Occorre quindi fare un esame ragionato delle proprie azioni passate. Un altro esame ragionato si dovrà fare rispetto alle scelte del momento. Saturno funziona al suo meglio solo quando si tratta di scegliere la verità e la legge superiore. Ciascun'anima ha un suo codice etico, il senso di quello che è giusto e di ciò che è sbagliato, che si riflette nel suo comportamento. Agisce in base a tali principi in questo momento? Ha agito in base a tali principi fin'ora? Se così non è stato, sono certamente insorte complicazioni e si prova un senso di colpa e forse di vergogna. L'io vuole difendere il suo comportamento e inonda la mente di spiegazioni e giustificazioni. L'anima vuole la redenzione, riconoscere e affrontare la verità e ripartire da zero. Ma questo è una minaccia per l'io. Comporta una perdita, di sicuro una perdita di potere. E tuttavia il potere che l'io perde è soltanto il potere esteriore. E il potere esteriore appartiene al mondo della maya, o illusione, che l'io ha costruito per poter giustificare la propria esistenza.
Ora l'anima ha modo di coltivare il potere autentico. La mente cosciente ha l'opportunità di comprendere gli aspetti più profondi del suo essere, di trasformare un copione karmico e di crearne uno nuovo in base alla Legge della Retribuzione. Questo, tuttavia, implica un salto di fede. Implica il rischio di rinunciare a cose che sono importanti per l'io. Implica l'impegno di "ripartire da zero", che in sé può richiedere il sacrificio di certi comportamenti e delle intenzioni che li ispirano.
In molti casi, si verifica un qualche fatto che precipita questa crisi interiore. Può trattarsi della perdita di un genitore, del contrasto con un superiore, di una minaccia al posto di lavoro, o anche di una seria malattia. Che la crisi si produca in seguito a un fatto esteriore o sia il risultato di un lungo processo interiore non è importante (quantunque possa avere un suo interesse). Quello che conta è il senso di responsabilità che l'individuo inizia a provare nei confronti della propria anima e l'impegno che richiede l'agire in armonia con i nuovi principi, con la legge superiore. In qualche modo, dipende dalla prontezza della persona accettare il dono della fede che ora le viene offerto.
Quando Saturno transita sul Discendente, l'anima è esattamente al centro dell'Emisfero Occidentale, ovvero nel punto in cui si confronta con i risultati delle azioni passate nei riguardi delle persone importanti della sua vita. Il Discendente è la parte del giorno in cui il Sole si trova al tramonto. La luce cede all'oscurità. Saturno sta emergendo dalla zona buia della mappa per addentrarsi nel mondo della forma e della dualità.
Il Discendente rappresenta anche le persone e le condizioni che il nato ha attratto nella sua vita in conseguenza delle azioni delle vite passate. Questo è il punto che meglio descrive, simbolicamente, i risultati e le conseguenze dei comportamenti delle vite precedenti i cui cicli sono ancora in atto e non si sono ancora esauriti. È quindi uno dei punti più significativi della vita dell'individuo, almeno per quanto riguarda l'anima.
In parole semplici, Saturno in transito sul Discendente rappresenta le conseguenze delle responsabilità assunte e degli impegni presi nei confronti degli altri. L'anima ha preso un voto, ha fatto una promessa, ha stretto un patto con un altro: ha assolto alle sue responsabilità per quel che riguarda questo voto, questa promessa, questo patto? Se sì, è probabile che il risultato sia una realizzazione o un conseguimento reciproco, la perfetta conclusione di un'unione o di un'alleanza. Se no, il nato ha ora di fronte a sé la resa dei conti e il giudizio. L'io cercherà di difendersi poiché rischia ancora una perdita. L'anima tenderà a dire la verità e a cancellare il senso di colpa.
L'opportunità qui presente è quella di comprendere come si sia responsabili tanto dell'evoluzione propria quanto di quella degli altri. Quando uno si lega o si associa ad un altro, si assume il karma di quest'ultimo. Il che significa che ha la responsabilità non solo di illuminare se stesso rispetto ai propri copioni karmici, ma anche di aiutare l'altro a far luce sui propri. Di nuovo, questo non si ottiene ostentando la propria forza esteriore o agendo in maniera autoritaria: questo può solo complicare il copione. Né si ottiene con l'abbandono e con la fuga, quantunque talvolta si arrivi a separarsi consensualmente. Si ottiene attraverso il chiarimento reciproco, paziente e tollerante, delle comuni responsabilità e dei comuni obiettivi. A questo punto, è necessario assumersi le proprie responsabilità e accettarne le conseguenze. Mancare in questo senso comporta un prezzo, che può essere la perdita della stima di sé, del rispetto degli altri, dello stesso rapporto. In molti casi il rapporto muore, in senso figurato o alla lettera. Nel caso muoia alla lettera, può accadere che questo fatto stimoli l'anima a concentrare l'attenzione sulla realtà. Il nato si confronta con il modo in cui ha gestito il rapporto e ne da una valutazione. Che il rapporto sia morto alla lettera o in senso figurato, è probabile che a questo punto egli attraversi un periodo di solitudine e forse anche di sofferenza. Di nuovo l'anima è a un bivio: "Sto incentrando l'attenzione sul mio sé o sul Creatore?" Riflettere sullo scopo per cui si vive, sulla propria vocazione nella vita, può aiutare a uscire da questa crisi della coscienza, come può aiutare l'impegno a rispettare compiutamente in futuro le proprie promesse. Naturalmente, può anche essere l'io a vincere questa battaglia, nel qual caso l'anima è tagliata fuori da ogni contatto con la mente cosciente, mentre l'individuo inizia a scontare la condanna del convivere col proprio senso di colpa e il proprio diniego.
Procedendo, Saturno inizia il suo percorso attraverso il terzo quadrante (case 7-9), della durata di 5-9 anni. Per i seguenti 14-15 anni sarà sopra l'Orizzonte. Entra ora nella parte "illuminata" della mappa, nella realtà espansiva e interattiva. È il regno, yang, dei rapporti dell'anima col mondo esterno, fisico. Qui l'anima deve apprendere le regole e le leggi umane tanto in senso stretto, che figurato. Ci sono regole di rapporto con gli altri che governano il comportamento sociale. La capacità di interazione col mondo è coltivata via via che Saturno transita sopra l'Orizzonte.
Il terzo quadrante coincide tipicamente con un periodo di maturazione. È probabile che il nato debba ora affrontare una serie di crisi nel mondo esteriore. Lo scopo di queste crisi è quello di accumulare esperienza, e con l'esperienza raggiungere la comprensione e la saggezza. Il risultato ultimo è di trasformare la personalità. Nell'intendimento dell'Astrologia Evolutiva, la trasformazione dovrebbe portare la personalità ad aprirsi alla luce dell'anima e a fondersi con questa.
Questo quadrante è, inoltre, simbolico del ruolo di allievo-insegnante o maestro-apprendista del nato. Tipicamente, durante questo periodo di 5-9 anni, l'anima entra in contatto con i suoi insegnanti, e se l'individuo è esso stesso insegnante, con i suoi allievi o apprendisti. Ci sono certe regole che governano il mondo esterno e l'individuo deve imparare a padroneggiarle se vuole raggiungere lo scopo per cui l'anima si è reincarnata. Non è possibile realizzare la propria vocazione nella vita se non si imparano le regole di coloro con i quali si deve interagire. In questo periodo, compaiono nella vita del nato le persone che possono aiutarlo. Sul piano simbolico, esse sono destinate ad agevolare lo sviluppo della sua vocazione o fine esistenziale, nel senso indicato dal Mediocielo. Dal momento che in questo periodo il pianeta in transito è Saturno, le persone e i contesti in cui si presentano sono di natura saturniana. Per cui sono più anziane e con maggiore esperienza. Se sono più giovani, sarà il nato a dover interpretare nei loro confronti il ruolo del padre. Altre persone possono avere nei confronti del nato il ruolo della guida severa che lo richiama all'ordine. Questo può esser considerato un periodo di tirocinio: si può concretamente frequentare la scuola o l'università, essere impegnati a imparare un mestiere o ad approfondire un campo di studio in vista del futuro.
Il primo punto di crisi del transito di Saturno sopra l'orizzonte si ha quando il pianeta transita sul punto medio fra il Discendente e il Mediocielo.
In questo momento l'impegno in direzione di un fine si confronta con l'impegno ad essere in armonia con gli altri. È tipico che si lotti per raggiungere un certo fine. Al tempo stesso, si è assunto un impegno e una responsabilità nei confronti degli altri, e le due cose possono essere incompatibili. Si ha la percezione del frapporsi di ostacoli al raggiungimento del proprio fine, ostacoli che spesso sono costituiti dagli obblighi o dalle responsabilità nei confronti degli altri. Talvolta, le richieste di questi sono sentite come impedimenti al perseguimento del proprio fine superiore. È il caso di sottrarsi alle responsabilità e agli impegni che si hanno verso gli altri per puntare solo sul proprio obiettivo? O è il caso di rinunciare all'obiettivo per assolvere ai propri impegni nei confronti degli altri? Un esempio di questo è la donna in carriera che si sposa e rimane incinta. Deve rinunciare alla carriera per accudire al figlio? O continuerà la carriera e troverà una soluzione alternativa per rispondere ai bisogni di accudimento del figlio? Un altro esempio può essere l'uomo che in seguito a una promozione sul lavoro deve trasferirsi da un'altra parte, ma si scontra con il rifiuto a trasferirsi di sua moglie. Deve sacrificare l'avanzamento di carriera all'armonia coniugale o viceversa?
In questo periodo l'anima è sfidata a chiarire il suo reale scopo nella vita, a definire il possibile e a stabilire se questo ha una reale possibilità di attuazione, tenuto conto dei legami che si sono contratti o si desidera contrarre. Fatto questo, il nato deve decidere come armonizzare i suoi obiettivi con le responsabilità che si è assunto nei riguardi del mondo esterno. Generalmente, questi sono dilemmi ardui da risolvere. Spesse volte ci sono serie questioni finanziarie di cui tener conto; è un periodo che può presentare gravi problemi economici o la rottura di un'unione, o in cui un sogno può nascere o morire. Come risultato, si ha di regola una trasformazione personale. Sarebbe utile che il nato si consultasse con chi può consigliarlo per il meglio.
A questo punto, si ha la possibilità di incontrare un maestro, un consigliere esperto che può guidare attraverso queste acque perigliose. L'opportunità che al nato si offre è quella di imparare a realizzare i propri obiettivi senza causare sofferenza a nessuno. Ancora una volta, è evidente il valore della padronanza di sé, dal momento che il puro esercizio del potere materiale sull'altro può essere rischioso. L'impegno deve essere diretto al fine per cui l'anima si è incarnata: ma occorre avere le idee chiare su qual è questo fine. Di più, nel momento in cui lo si persegue, occorre preoccuparsi di non far soffrire l'altro, ma di dargli il tempo di adattarsi. Se una persona costringe il nato a scegliere fra ciò che lui ritiene giusto e ciò che lei vuole, egli non può che decidere per la prima delle alternative. Se non lo facesse creerebbe uno schema basato sulla frustrazione e il risentimento. E alla fine il rapporto morirebbe comunque. Ha cominciato a morire nel momento stesso in cui è diventato costrittivo. Per poter crescere, devono esserci la comprensione del possibile e l'accettazione dell'inevitabile. Senza di questo, l'opportunità della reale trasformazione soccombe ad un copione karmico negativo, per cui tutti i rapporti intimi possono sembrare inadeguati ad aiutare il nato nel conseguimento delle sue mete. Si instaura uno schema di proiezioni e colpevolizzazioni in cui ci si rifiuta di riconoscere la responsabilità dei propri errori e del proprio fallimento nella vita.
Superare questo momento di crisi significa per il nato incamminarsi verso una realizzazione importante della vita. Questa è indicata dal transito di Saturno sul Mediocielo. L'apprendistato è ormai terminato, la fase dell'istruzione e del tirocinio è conclusa. È ora di avviarsi dove chiama il proprio destino. Il Mediocielo rappresenta un'esperienza di vetta: Saturno aiuta a definire il traguardo il cui raggiungimento porterà all'esperienza di vetta.
Questa fase si ha dopo 14-15 anni dal transito di Saturno sull'I.C., il "punto buio" dell'anima, in cui è stata messa alla prova la fede del nato. Il seme piantato in quel momento adesso può dare frutto. Se il nato ha fatto una promessa, se si è impegnato a comportarsi secondo la propria comprensione profonda della verità e le esigenze della sua anima, è assai probabile che in questo periodo abbia risultati estremamente positivi. Se, viceversa, non ha agito in armonia col proprio senso della legge superiore, se non ha fatto un salto di fede, i frutti che raccoglierà potranno essere molto magri. Invece che felice delle mete esteriori raggiunte, può sentirsi insoddisfatto e frustrato. Il lavoro che fa può non gratificarlo e può volersi liberare dalle responsabilità che esso comporta. Poiché il pensiero precede l'esperienza, il desiderio può prendere forma, col risultato di un danno a livello professionale. Può esserci una perdita di status o di autorevolezza nel proprio ambiente. Invece che con una promozione (dal tirocinio alla professione), il periodo può coincidere con uno stato di frustrazione rispetto ai propri compiti e di disperazione.
I motivi sono anche qui karmici, come in tutti i periodi collegati alla funzione degli angoli natali. Come ci si è comportati rispetto all'idea del proprio fine in questa vita? Ci si è impegnati in una direzione rispondente alle richieste e al fine dell'anima? Alla base c'è l'interrogativo: "L'anima ha rispettato l'accordo preso prima di reincarnarsi?" L'incarnazione è un privilegio, e il fatto che l'anima abbia assunto un corpo significa che ha accettato di assoggettarsi a certe esperienze che hanno un fine preciso, quello di agevolare il completamento dei cicli karmici. Le esperienze fatte hanno dato come risultato la comprensione profonda? Se la risposta è "sì", durante il transito di Saturno sul Mediocielo si vivrà un'esperienza di realizzazione. Se la risposta è "no", si incontrerà una situazione di frustrazione e infelicità.
Ma anche nel caso che la risposta sia no, resta un'opportunità. La funzione del Mediocielo è di chiamare in causa il fine superiore del nato, la natura di Saturno è quella di definire: talvolta, attraverso un'esperienza di frustrazione o disperazione si arriva alla comprensione. Riconoscendo che non ci si sente appagati dal proprio lavoro, si può essere sospinti in una direzione che è in armonia col proprio fine: la perdita di un lavoro può fare scattare una serie di decisioni, di scelte e di eventi che conducono il nato all'illuminazione. Superato questo punto, Saturno entra nell'Emisfero Orientale, il settore della responsabilità nei confronti di se stessi e della creatività. E un periodo di 14-15 anni molto produttivo e nel quale all'anima si offre la scelta di fare succedere nella sua vita qualcosa di importante. Invece di limitarsi ad essere ricettivo e reattivo rispetto alle circostanze, come nei 14-15 anni precedenti, l'individuo ora ha modo di riplasmare i vecchi schemi e di crearne di nuovi dando inizio a una nuova attività.
Il secondo quadrante (case 10-12 dell'Astrologia Evolutiva) corrisponde al periodo potenzialmente più produttivo di tutti. Durante i 5-9 anni in cui Saturno transita in questo settore l'anima ha l'opportunità di esprimere il suo talento, di manifestare il potenziale per cui è stata chiamata in essere. È probabile che prendano il via una serie di progetti. La responsabilità della loro realizzazione è solo ed esclusivamente del nato. Si impegna a portare a termine i suoi sforzi? Punta alla grandezza e alla perfezione, e ai risultati che ne conseguono, o si accontenta del minimo? Si assume la responsabilità di mirare al fine più alto, o sceglie la strada che gli da una gratificazione più immediata, indulgendo alle proprie motivazioni egoistiche? Le risposte a queste domande decidono della natura dell'esperienza con cui ci si confronta in questo periodo.
Una volta ancora si richiede l'impegno. Questa volta esso riguarda la vocazione della propria vita. Mentre Saturno transita sul Mediocielo, può aversi la visione di quello che si può compiere, di quello che potrebbe essere il proprio fine. Si assume l'impegno o si lascia cadere la sfida. Tanto nell'uno che nell'altro caso la visione viene verificata quando Saturno transita sul punto medio del quadrante Mediocielo-Ascendente (da qualche parte all'interno dell'11a casa). La crisi arriva sotto forma di una prova rispetto al senso del proprio potenziale e del proprio fine: più precisamente, sotto forma di un progetto duale. Da un lato, il progetto può essere in linea con i principi con cui il nato interiormente si identifica. È un progetto in cui egli crede. Dall'altro lato, esso può implicare tanto rapporti con altri con i quali esiste un conflitto di potere, quanto un riconoscimento personale per i propri sforzi. In questo caso il nato deve fare attenzione a non confondere il fine superiore del progetto con il bisogno dì riconoscimento dell'io. Astrologicamente, questo è il punto della smania di riconoscimenti, e fare qualcosa per la gloria che ne deriva a livello personale può voler dire interferire col corretto sviluppo del progetto stesso. Può, inoltre, provocare conflitti di potere con altri che avvertono quest'ansia di riconoscimento o che vengono chiamati in campo dagli stessi bisogni del nato."

I transiti di Urano, con la sua orbita di 84 anni, decreta tendenze di lunga durata che interessano parecchi anni. Dal luglio 2022 inizierà il suo transito sul Giove natale di R.N., in Toro, quindi in esaltazione e in II casa; un Giove che è tenuto a freno dall'opposizione di Nettuno natale in Scorpione in VII casa ma che gode del trigono con la congiunzione natale Urano-Plutone in Vergine nella VI casa. Lisa Morpurgo così descrive Giove: "Giove esprime la possibilità di inserimento felice nell'esistenza, e una carica vitale orientata verso l'ottimismo. Tale carica vitale può applicarsi indifferentemente a un temperamento aggressivo-marziano, o affettivo-venusiano o percettivo-mercuriano, orientandolo verso una felice applicazione delle sue caratteristiche intrinseche. L'ottimismo gioviale porta all'estroversione e dunque alla socievolezza, a una bonarietà che tende a semplificare le difficoltà, cercando la soluzione migliore e insieme più pacifica dei vari problemi. Da Giove dipendono la parola, l'elaborazione del linguaggio destinato a essere recepito dall'udito (e Giove infatti, in tutt'e tre le sue posizioni, Sagittario, Pesci e Toro, è opposto e complementare a Mercurio, pianeta dell'orecchio e dei timpani); sotto il suo influsso la loquacità può diventare eloquenza, e talune posizioni troppo rafforzate di Giove da questo punto di vista possono diventare componenti di un temperamento didascalico o pontificante. L'euforia ispirata da questo pianeta sfocia da un lato nell'edonismo, in una ricerca degli agi, del comfort e delle soddisfazioni materiali superiore a quella suggerita da Venere; dall'altro a una predilezione per la pace, per la solidità e per lo status quo (inevitabile garanzia dei propri comodi), che assume forme di bonario paternalismo. Tutto ciò tende a stabilire in Giove la base di un atteggiamento pacioso e materialista che può intralciare l'attività intellettuale o razionale nella sua purezza.
La tradizione lega Giove alla ricchezza e alla fortuna. È indubbio che la sua influenza sia benefica sotto questo aspetto anche perché una forte carica di ottimismo, di fiducia in se stessi e di fascino personale, quali Giove suggerisce, spianano molte strade nel mondo degli affari e del denaro. L'arricchimento, tuttavia, può essere anche spirituale, morale, filosofico. E a volte si limita a quella profonda ricchezza interiore che è la serenità. Sarebbe più esatto dire che da Giove dipende la felicità individuale. Che è uno stato d'animo più che un dato materiale. Da Giove, infatti, sono ispirate le doti di simpatia personale. Questo pianeta può rappresentare il punto di forza di un tema natale, coagulando in senso positivo e ottimistico le caratteristiche del segno occupato e facendone il tramite più sicuro tra l'individuo e il mondo circostante.
Le posizioni negative di Giove influiscono naturalmente sulla capacità di godere e di apprezzare la vita, sulla socievolezza, sul benessere materiale e morale e su tutti gli altri elementi regolati da questo pianeta. La sua forza espansiva, se repressa, può a volte cercare sfoghi inconsulti o determinare proliferazioni maligne.
Anatomicamente, Giove corrisponde alla lingua, alla bocca e pare regoli la circolazione arteriosa.
Poiché questo pianeta determina anche la crescita e lo sviluppo fisico è probabilmente legato alla ghiandola pineale".
La seconda casa astrologica corrisponde al primo passo compiuto dall'Io nel mondo circostante. Indica il grado di capacità a rendersi conto degli elementi ambientali esistenti attorno a se, l'abilità nell'utilizzarli o, in altri termini, indica le facoltà percettive in senso utilitario. Per l'uomo primitivo, tali facoltà si esplicavano nello scoprire come ripararsi dal freddo e dal caldo, come procurarsi nutrimento con la caccia, con la pesca o con la pastorizia. Per l'uomo civilizzato si esplicano invece sul piano economico corrispondente alla sua evoluzione, e per questo la seconda casa viene definita tradizionalmente la casa del denaro. C'è una corrispondenza fra i Segni zodiacali e i temi delle case astrologiche, per cui la prima casa è cosignificante dell'Ariete (l'io, la personalità), la seconda è cosignificante del Toro (i poteri/piaceri materiali) e così via, tanto che chi ha l'Ascendente in Ariete si ritrova le case affini ai Segni che le occupano.
Per cui la Casa seconda in Toro è cosignificante e indica spesso sicurezza oculata sul piano economico, dà la preferenza agli investimenti immobiliari, a ciò che si presenta senza rischi. Può corrispondere a una tendenza all'avarizia, specie se il Sole occupa un segno di Terra e procura un habitat familiare solido o tradizionale.
Giove in seconda casa, visto che è esaltato nel Toro, il quale è cosignificante con la casa II, corrisponde simbolicamente a un'esaltazione. Il contatto con l'ambiente materiale tende a essere euforico. Abile e armonioso sviluppo delle capacità di adattamento all'ambiente natale, amministrazione bonaria e lucrosa dei propri beni. Al positivo, segno di considerevole fortuna, al negativo, l'espansione gioviale non può svilupparsi liberamente, ostacolata da circostanze restrittive, oppure tende a errori di valutazione ottimistici che possono determinare perdite di denaro.
Diciamo che il Giove di nascita di R.N., di suo, è proprio ben posizionato. Gode inoltre del trigono con la congiunzione Urano-Plutone dalla sesta casa, che governa il quotidiano e la salute, che viene così ad ampliare i settori beneficati dall'influenza jupiteriana, che viene a sua volta dinamizzata e potenziata. Dalla settima casa però, queste tendenze possono venire frenate da Nettuno, in opposizione. Si potrebbe pensare ad un'appartenenza di R.N. a gruppi, associazioni o a rapporti sentimentali che ne determinino un'evoluzione, magari a livello emotivo, ostacolante, che non gli permetta di raccogliere i frutti delle sue opere: l'opposizione Giove-Nettuno scatena un conflitto tra la sensibilità e l'inserimento ottimistico nella vita, tra la volontà di metamorfosi e la gioia di vivere. Può dare una continua ricerca di compensi che assumono spesso il carattere di eccessi, superficiali in apparenza, logoranti con il tempo: intemperanze a tavola, fumo, alcool, gioco d'azzardo e nei casi più gravi anche droga, con malinconie e malcontento. Nel campo pratico, avventato o inabile maneggio del denaro o svolte tristi nella vita. Questo aspetto è tuttavia tra i più ricettivi dei buoni aspetti collaterali e, data la plasticità dei due pianeti, riduce i suoi effetti a manifestazioni secondarie. 
Con il transito di Urano dal luglio 2022, questi ostacoli dovrebbero dissolversi definitivamente poiché, così come per Nettuno, questo transito, intrinsecamente, è perfettamente neutro per sua natura. L'astro non è che un puro stimolatore che, col suo passaggio, riattiva la tendenza - costruttiva o distruttiva, buona o cattiva - del punto natale sensibile. Tutt'al più scatena un effetto folgorante nel caso in cui libera esso stesso una violenza, divenendo allora inevitabile l'eco moltiplicatore fra il transitante e il transitato. Infatti, il modo prettamente uraniano del suo effetto transitante comparato a quello tutto ricettivo di Nettuno, tenderebbe piuttosto a rendere l'individuo artefice della propria ventura, nel piacere di sopravanzare il suo destino sino al limite delle proprie possibilità. Da ciò nasce un attivismo realizzatore che consente una via di scampo nella propria esistenza o il rischio di esporsi a un incidente.

- Per ultimo analizziamo il passaggio epocale di Nettuno all'Ascendente dal gennaio 2028. Nettuno, che secondo me rappresenta il totem, il racconto della sovrapposizione dei valori indicati dal tema natale che racconta della vocazione di R.N. ad essere un guaritore spirituale. Come ho già accennato, mentre l'IC rappresenta il punto più immateriale del tema natale, non c'è neppure la luce, e ci descrive la consistenza e la natura dello spirito del soggetto, l'Ascendente rappresenta la materializzazione del soggetto, il suo io e la sua personalità. Ecco quindi che il transito del lento e lontano Nettuno forgia definitivamente nel mondo materiale di R.N. quell'illuminazione interiore che materializza nel suo errare nello spazio.
Concludo con una descrizione dell'ambito nettuniano da parte del vate dell'astrologia, André Barbault: "L'opinione ancora generalmente diffusa che il transito di Nettuno sia una bolla di sapone da cui niente può risultare, è interamente falsa. Questo pianeta gigante, sul piano del transito, è, né più né meno degli altri, un «campo di energia in movimento nell'Universo» con il quale ogni punto natale sensibile è suscettibile d'entrare in risonanza fino all'esaurimento dell'incarnazione storica della sua tendenza. Possiamo anche, nel caso specifico, scoprire una maniera nettuniana, «flou», vaga, spettrale o insidiosa di creare situazioni? Forse occasionalmente, quando il ricettacolo individuale vi si presta e il soggetto è lui stesso un nettuniano. Altrimenti l'astro mette una sordina alla sua maniera «impressionista» e fantastica contribuendo, nel modo più naturale, alla nascita dei fenomeni dell'esistenza. Forse possiamo abilmente scoprire che, sotto un clima nettuniano, l'individuo si lascia maggiormente trascinare dall'ambiente, si tuffa più facilmente in una data atmosfera, subisce sensibilmente le circostanze, agevolando o ostacolando quest'osmosi con l'esterno. Altro dato di fatto, ugualmente ignorato, che conviene accettare una volta per tutte: la qualità del passaggio di Nettuno è, in sé, di una perfetta neutralità. In un certo senso, esso si contenta di lasciar parlare la tendenza del punto ricevitore che, felice o infelice, determina il senso favorevole o sfavorevole della storia vissuta sotto il transito."


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